FINANZA AGEVOLATA DOTT. NICOLA DI IORIO Strumento per creare lavoro 1. Nozione Generale Per Finanza agevolata si intende qualsiasi investimento a favore dell’imprese, allo scopo di coprire il fabbisogno finanziario derivante dallo sviluppo di nuovi progetti e contribuire alla crescita quantitativa e qualitativa del tessuto produttivo. La definizione comprende qualsiasi strumento, messo a disposizione dal legislatore europeo, nazionale e regionale finalizzato all’ottenimento di un vantaggio competitivo in termini economici per le imprese, che incida positivamente sullo sviluppo aziendale. Nel linguaggio comune il termine di «Finanza agevolata» sembra riferirsi agli interventi che vanno a finanziare attività di investimento e di sviluppo aziendale. Quindi, in sintesi, per finanza agevolata si intende l’insieme degli strumenti previsti a favore sia delle imprese di nuova costituzione che di quelle già esistenti, per il finanziamento delle attività di investimento e di sviluppo aziendale. 2. Media, Piccola e Micro Impresa L’attuale definizione di PMI, in vigore dal 1° gennaio 2005 ai sensi della Raccomandazione n.203/361/C.E. , è unica a livello europeo, al fine di migliorare l’efficacia delle misure a favore di tali imprese. Il criterio principale è quello del numero di occupati (o criterio degli effettivi), ma sono previsti anche due criteri finanziari, il fatturato e il totale di bilancio (imprese autonome con meno di 50 dipendenti ed un fatturato o un bilancio totale annuale non superiore a dieci milioni di Euro). È opportuno rilevare che, mentre il rispetto delle soglie degli effettivi è obbligatorio, un’impresa può decidere se rispettare il criterio del fatturato o quello dell’attivo di bilancio, potendo quindi superare una delle due soglie non perdendo la qualifica di PMI. Le soglie indicate rappresentano dei limiti massimi e gli Stati membri, la BEI (Banca Europea per gli Investimenti) ed il FEI (Fondo Europeo per gli Investimenti) possono stabilire dei valori più bassi per i loro interventi a determinate categorie di PMI. Media, Piccola e Micro Impresa-2 I principali parametri che determinano se una società è una PMI sono dunque il numero di dipendenti e il fatturato complessivo o di bilancio. Per essere ammessa al sostegno europeo e godere dei vantaggi previste dalle politiche comunitarie, un’impresa (i parametri si applicano per il calcolo relativo ad una singola impresa. Se si è in presenza di un gruppo di imprese, bisognerà includere anche i dati relativi al raggruppamento) deve soddisfare i seguenti requisiti: Categorie imprese Effettivi Fatturato Totale di bilancio Media impresa <250 < 50mnl euro <43mln euro Piccola Impresa <50 < 10mln euro <10mln euro Microimpresa < 2 mln euro <2mln euro <10 3. Le Fonti di Finanziamento Le fonti della finanza agevolata sono molteplici: LEGISLAZIONE COMUNITARIA Strumenti agevolativi (programmi, quadri strutturali, ecc.) applicabili sia direttamente negli stati membri (direttamente utilizzabili dalle imprese), sia indirettamente attraverso il legislatore nazionale (Governo o Regioni); LEGISLAZIONE NAZIONALE Leggi, decreti e regolamenti attuati dal Governo italiano tramite i vari ministeri; le politiche agevolative di intervento a favore delle piccole e medie imprese realizzate dalle Regioni; ASSOCIAZIONI E ISTITUTI Strumenti previsti da Province, Comuni, Camere di Commercio e da enti privati come le associazioni di categoria e gli istituti bancari. 4. I Fondi Europei Il Quadro Finanziario Pluriennale 2014-2020 è lo strumento giuridico e finanziario con il quale l’Unione Europea definisce l'ambito della programmazione finanziaria e della disciplina di bilancio in modo da garantire che la spesa dell'Unione sia prevedibile. E quindi lo strumento con il quale l'Unione Europea si impegna a realizzare politiche comuni su un arco di tempo sufficientemente lungo da garantirne l'efficacia. Nel periodo 2014-2020, con il nuovo Accordo di partenariato tra Italia e Commissione Europea, l’Italia gestirà complessivamente circa 44 miliardi di euro di fondi strutturali e di fondi europei (Fondi SIE), ai quali andrà ad aggiungersi la quota di cofinanziamento nazionale per circa 20 miliardi di euro. I fondi a gestione indiretta coprono, in Italia, sempre il 100% del costo del progetto grazie alla quota di cofinanziamento nazionale che per l’Italia è sempre garantita dal Fondo di Rotazione. In ogni bando viene specificata la % max di co-finanziamento comunitario e di cofinanziamento nazionale.Per la maggior parte dei programmi comunitari, il contributo della Commissione rappresenta circa il 75%/80% del costo totale del progetto. 4. I Fondi Europei La strategia europea per il 2020 L’UE si è data cinque obiettivi quantitativi da realizzare entro la fine del 2020. Riguardano l’occupazione, la ricerca e sviluppo, il clima e l’energia, l’istruzione, l’integrazione sociale e la riduzione della povertà. La strategia comporta anche sette iniziative prioritarie che tracciano un quadro entro il quale l’UE e i governi nazionali sostengono reciprocamente i loro sforzi per realizzare le priorità di Europa 2020, quali l’innovazione, l’economia digitale, l’occupazione, i giovani, la politica industriale, la povertà e l’uso efficiente delle risorse. Per stimolare la crescita e l’occupazione l’Europa ha individuato sette iniziative prioritarie 4. Fondi Europei Le sette priorità che l’Europa si è data Crescita intelligente Agenda digitale europea Unione dell’innovazione Youth on the move Crescita sostenibile Un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse Una politica industriale per l’era della globalizzazione Crescita solidale Agenda per nuove competenze e nuovi lavori Piattaforma europea contro la povertà Il Piano di Azione per l’Imprenditorialità 2020 La Comunicazione della Commissione Europea del 1° gennaio 2013 ha lanciato il Piano di Azione per l´imprenditorialità 2020 al fine di rilanciare lo spirito imprenditoriale in Europa. In Europa solo poco più di un terzo (37%) dei lavoratori preferiscono un’attività autonoma (mentre sono più del 50% negli USA e in Cina). È indispensabile una cultura imprenditoriale più diffusa e sviluppata. L’UE ha proposto un Piano d’Azione nel quale avanza idee per: 1- Includere la formazione all’imprenditorialità nei programmi scolastici; 2- Ridurre i tempi richiesti per creare un’impresa, ottenere le licenze e autorizzazioni necessarie e completare le procedure di fallimento; 3- Istituire programmi di tutoraggio, consulenza e sostegno per donne, anziani, migranti, disoccupati e altri imprenditori potenziali. Il 2 luglio 2014 la Commissione ha adottato una Comunicazione dal titolo “Piano d’azione verde per le PMI: aiutare le PMI a trasformare le sfide ambientali in opportunità di business”. Il piano promuove l’imprenditorialità verde, sfruttando le opportunità offerte da catene del valore più verdi e facilitando l’accesso al mercato delle PMI verdi. 5. I Fondi Europei/Strutturali I fondi europei, più comunemente conosciuti come Fondi Strutturali, sono gli strumenti di intervento creati e gestiti dall'Unione Europea per finanziare vari progetti di sviluppo all'interno dell'UE. Gli obiettivi principali dei fondi sono tre: riduzione delle disparità regionali in termini di ricchezza e benessere, aumento della competitività dell'occupazione, sostegno alla cooperazione transfrontaliera. I Fondi Strutturali e di Investimento sono il principale mezzo finanziario con cui l'Unione Europea persegue il fine di integrazione economica e sociale dei Paesi membri, nel rispetto dei principi di solidarietà e coesione tra di essi ai sensi dell'articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea. I Fondi Strutturali, messi a disposizione degli Stati Membri dall'Unione Europea per rafforzare la coesione economica e sociale fra gli stessi Stati e ridurre le disparità di sviluppo delle varie regioni dell'Unione, impegnano attualmente il 37,5% del bilancio dell'U.E. I PROGRAMMI 2014-2020 PER LE IMPRESE I principali programmi dell’UE 2014-2020 rivolti alle imprese sono: Programma per la competitività delle imprese e delle PMI (Competitiveness of Enterprises and Small and Medium-sized Enterprises, COSME); Programma quadro di ricerca e innovazione (Horizon 2020). Ma ci sono anche altri programmi comunitari che prevedono il sostegno alle imprese in settori specifici: Programma per l’ambiente e l’azione per il Clima LIFE (Ambiente); Meccanismo per collegare l’Europa (Connecting Europe Facility, CEF) (Infrastrutture, trasporti, energia, telecomunicazioni e ITC); Programma Europa Creativa (Programma per le imprese nei settori culturali e creativo); Programma EaSI (EU programme for Employment and Social Innovation) (Occupazione e Innovazione Sociale). 6. I Finanziamenti diretti I Finanziamenti europei si distinguono in investimenti a gestione diretti ed a gestione indiretta programmi a gestione diretta Programmi a gestione diretta rappresentano lo strumento attraverso il quale vengono erogati i finanziamenti gestiti direttamente e centralmente dalla Commissione Europea che effettua, senza ulteriori passaggi, il trasferimento dei fondi ai beneficiari. La realizzazione dei programmi è attuata principalmente attraverso gli inviti a presentare proposte o, più semplicemente e comunemente, bandi, pubblicati periodicamente sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea nonché sui siti delle Direzioni Generali (DG) della Commissione Europea. Il testo del bando contiene: la descrizione del programma di riferimento e della relativa dotazione finanziaria; la procedura e i termini di presentazione delle proposte; l'importo del contributo finanziario dell'Unione europea; i requisiti minimi per poter partecipare; i criteri di selezione gli indirizzi presso i quali si può ottenere la documentazione informativa; Fondi Europei a gestione diretta 1 I fondi a gestione diretta seguono due procedure di aggiudicazione distinte: Le sovvenzioni (grants), ovvero co-finanziamenti a carattere tematico (es: ricerca, ambiente, imprese, ecc.) assegnati a progetti europei le cui candidature sono presentate a seguito d’inviti a presentare proposte (call for proposals), pubblicati periodicamente nell’ambito dei Programmi tematici pluriennali dell’UE. La sovvenzione a fondo perduto copre una percentuale dei costi ammissibili di ciascun progetto che varia mediamente tra il 50% e l’80%. Il cofinanziamento deve essere integrato quindi da risorse proprie del beneficiario. Le gare d’appalto (contracts) finalizzate all’acquisto di beni, servizi o opere da parte della Commissione Europea. I fondi sono erogati nell’ambito di bandi di gara (call for tenders) pubblicati periodicamente e coprono il 100% del valore del servizio, fornitura o lavoro prestato comprensivo dell’utile d’impresa. Fondi Europei a gestione diretta 2 I finanziamenti europei (contributi concessi dall’Unione Europea anche a fondo perduto per promuovere e far crescere l’economia) sono a disposizione delle imprese italiane attraverso “Programmi tematici” (in primis COSME e Horizon 2020), Fondi UE (strutturali e di coesione), bandi e iniziative promosse dalla BEI il cui obiettivo è garantire un migliore accesso al credito da parte di aziende e start-up. I “Programmi tematici, a gestione diretta comunitaria” sono gestiti e controllati direttamente dalle varie Direzioni Generali (DG) della Commissione europea che stabiliscono un rapporto diretto con i beneficiari. Tali programmi rappresentano il principale strumento attraverso il quale vengono erogate le sovvenzioni (direttamente gestite dall’Unione europea a sostegno di progetti europei). Contrariamente ai fondi strutturali le sovvenzioni non prevedono la realizzazione di opere a carattere strutturale su base nazionale o regionale (competenza peculiare dei fondi strutturali), ma la realizzazione di progetti innovativi transnazionali volti a promuovere l’attuazione delle politiche comunitarie in vari settori. Tali progetti devono essere elaborati secondo il principio del partenariato europeo, ovvero i beneficiari devono costituire un partenariato tra partner di diversi paesi europei. Tuttavia con le nuove regole dei programmi 2014-2020 è prevista anche la presentazione di progetti da parte di una singola impresa (così è per COSME e Horizon 2020). 6. I Finanziamenti diretti HORIZON 2020 HORIZON 2020 Ambito: Ricerca A chi si rivolge: PMI, Centri di ricerca (tre soggetti residente in tre Paesi diversi) Programma europeo a sostegno di ricerca e innovazione mirato a potenziare la competitività globale dell'Europa, rafforzando la sua posizione in ambito scientifico e la sua leadership industriale nel campo dell'innovazione per le piccole e medie imprese. GLI OBIETTIVI Integrazione e sviluppo dello Spazio Europeo di Ricerca, al fine di eliminare le barriere ancora esistenti e creare un mercato unico per la conoscenza, la ricerca e l’innovazione, nella costituzione di partenariati tra privato e Stati Membri e nell'affrontare le sfide sociali contribuendo a colmare il divario tra ricerca e mercato. IL BUDGET Il budget complessivo previsto per Horizon 2020 per il periodo 2014- 2020 e di circa 79 miliardi di euro. 7. I Finanziamenti indiretti Programmi a gestione indiretta Con tali finanziamenti le risorse finanziarie del bilancio comunitario vengono trasferite dalla Commissione europea agli Stati membri, in particolare alle regioni, che ne dispongono l'utilizzazione, sulla base di una programmazione che deve essere approvata dalla stessa Commissione, e attraverso regole e disposizioni nazionali. I fondi indiretti sono distribuiti direttamente ai beneficiari e gestiti da Autorità nazionali o regionali che hanno il compito di programmare gli interventi, emanare i bandi e gestire le risorse. Sono integrati da risorse nazionali o regionali e servono per attuare il principio di coesione economica e sociale all’interno della Comunità. Tali stanziamenti si riferiscono ai Fondi Strutturali quali FSE (Fondo Sociale Europeo) e FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Rurale) e ad altri fondi che non rientrano più tra gli strutturali ovvero il Fondo di coesione, il FEP (Fondo Europeo per la pesca) e il FEASR (Fondo Agricolo Europeo per lo Sviluppo Rurale). La pubblicazione dei bandi di finanziamento a gestione indiretta viene effettuata sulla Gazzetta uficiale nazionale e/o regionale. 7. I Finanziamenti indiretti Caratteristiche principali dei Fondi Indiretti attuare il principio di coesione economica e sociale all’interno della Comunità Il regolamento n. 1083/2006 definisce gli obiettivi riassumibili in: Ridurre le disparità tra i livelli di sviluppo ancora più crescenti CONVERGENZA dopo l'allargamento ed accelerare la convergenza economica delle regioni meno avanzate. Utilizza fondi FSE e FESR, riguarda gli Stati membri e le Regioni in ritardo di sviluppo ed è volto al miglioramento delle condizioni di crescita e di occupazione. Le Regioni italiane interessate sono la Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Basilicata (ex obiettivo 1); Utilizza fondi FSE e FESR, è usato dalle regioni della comunità che non accedono all’obiettivo convergenza ed è volto ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, promuovere l’innovazione, l’adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati, rafforzare la competitività e l’occupazione a livello regionale. Fondi FESR per promuovere la ricerca di COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA soluzioni congiunte tra le autorità confinanti, a livello urbano, rurale e costiero, e per la creazione di reti di PMI. COMPETITIVITÀ REGIONALE ED OCCUPAZIONE 7. I Finanziamenti indiretti Oltre ai Fondi Strutturali sono stati pensati tre nuovi strumenti di politica regionale che aiuteranno gli stati membri ad effettuare una gestione efficiente dei finanziamenti: JASPERS Intende sviluppare la cooperazione fra la Commissione Europea, la BEI, e la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) al fine di mettere in comune le esperienze maturate e di assistere le regioni nella preparazione di importanti progetti. JEREMIE è uno strumento specifico per il credito, in particolare delle micro e piccole imprese, pensato proprio per agevolare l'accesso al credito di queste ultime. JESSICA uno strumento pensato per l'intervento nello sviluppo delle aree urbane. 8. I Fondi Nazionali Si tratta di fondi principalmente alimentati da stanziamenti previsti dalle leggi finanziarie. Per esempio il ministero dell’Università e della Ricerca ha istituito presso di sé i seguenti fondi d’investimento: 1. Fondo per le agevolazioni alla ricerca (FAR), previsto dall’art. 5 del D.Lgs. n. 297/99 è finalizzato al sostegno delle attività di ricerca industriale. 2. Fondo per gli investimenti della ricerca di base (FIRB) , previsto dall’art. 104 della L. n. 388/2000 è finalizzato al sostegno delle attività di ricerca di base e al potenziamento di grandi infrastrutture di ricerca. 3. Il Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST) è finalizzato al perseguimento della massima efficacia degli interventi nel settore della ricerca. In esso confluiscono le risorse annuali per i progetti di ricerca di interesse nazionale delle università, le risorse, le risorse del FIRB suddette e, per gli interventi da realizzare nelle aree sottoutilizzate, anche le risorse assegnate del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) . 8. I Fondi Nazionali Il ministero dello Sviluppo Economico ha istituito presso di sé i seguenti fondi d’investimento: 1. Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS), previsto dagli artt. 60 e 61 della L. n. 289/2002, rappresenta lo strumento generale di governo per la realizzazione di interventi nelle aree sottoutilizzate. 2. Fondo per la competitività e lo sviluppo è istituito al fine di perseguire la maggiore efficacia delle misure di sostegno dell’innovazione industriale. Nello stesso Fondo, confluiscono anche le risorse del FAS e, a partire dal 2009, le risorse stanziate annualmente con la Legge Finanziaria. Altri fondi di rilievo a livello nazionale sono: 1.Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI), previsto dall’art. 1, comma 354 L. n. 311/2004 ed istituito presso la Cassa depositi e prestiti, è finalizzato alla concessione di finanziamenti agevolati alle imprese per i specifici interventi. A partire dal 2007, l’operatività di tale Fondo è stata estesa anche agli interventi agevolativi regionali per investimenti produttivi e per la ricerca. 2.Fondo per la Finanza di impresa per facilitare operazioni di concessione di garanzie su finanziamenti e di partecipazione al capitale di rischio delle imprese. Nel fondo confluiscono le risorse del Fondo di garanzia per le PMI, le risorse del Fondo rotativo nazionale per gli interventi nel capitale di rischio (ex Sviluppo Italia). 9. I Procedimenti Agevolativi In merito alle tipologie di procedimento agevolativo la Legge Bassanini (L. 59 del 15 marzo 1997) è la normativa di base relativamente al decentramento delle funzioni dello Stato ed alla razionalizzazione degli interventi agevolativi. In particolare, il Decreto legislativo 31 marzo 1998 n. 123, individua le procedure e i criteri generali per la gestione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese, con riferimento sia a quelli gestiti dalle Amministrazioni statali sia a quelli di competenza delle Amministrazioni regionali. Le tipologie di procedimento agevolativo sono: La procedura automatica che viene adoperata quando, per l’attuazione dell’intervento agevolativo, non è necessaria un’istruttoria tecnico/economica del programma di investimenti proposto dall’impresa. 9. I Procedimenti Agevolativi La procedura valutativa riguarda programmi di investimenti organici e complessi per i quali, tenuto conto delle finalità perseguite, è opportuna un esame di validità tecnica, economica e finanziaria (redditività, piano finanziario di copertura delle spese, flussi finanziari futuri, obiettivi da raggiungere, ecc.). La concessione delle agevolazioni può avvenire attraverso modalità “a bando”, sulla base di specifiche graduatorie di merito, ovvero “ a sportello”, nel qual caso non è effettuata una valutazione dei programmi di investimento e l’istruttoria avviene secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande e fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili. La procedura negoziale riguarda, invece, iniziative di sviluppo territoriale o settoriale. Con tale procedura vengono concordate con l’Amministrazione competente i contenuti specifici dei programmi da realizzare definendo gli investimenti e le varie forme di sostegno finanziario secondo una vera e propria contrattazione programmata di carattere multilaterale. 10. Gli Aiuti di Stato Le norme relative agli aiuti di Stato, ex art 87 del trattato CE paragrafi da 1 a 3, riguardano le misure che comportano un trasferimento di risorse statali (comprendenti le risorse dei bilanci nazionali, regionali e locali,delle banche e fondazioni pubbliche, ecc.). La Commissione e la Corte di Giustizia dell’UE hanno stabilito che si può considerare aiuto di Stato qualsiasi vantaggio, suscettibile di valutazione economica, concesso dalle autorità pubbliche a favore di un’impresa senza contropartita o con una contropartita che vi corrisponda in misura minima. Attualmente viene considerato "aiuto di Stato" ogni aiuto finanziato con risorse statali, concesso da organismi pubblici o enti privati autorizzati o istituiti dallo Stato (ad esempio sindacati, associazioni di categoria, società di partecipazione e gestione finanziaria o addirittura società commerciali). 10. Gli Aiuti di Stato L'aiuto può anche essere concesso non dallo Stato stesso, ma da un organo intermedio, privato o pubblico, designato dallo Stato. Ciò può avvenire, ad esempio, nel caso in cui una banca privata sia incaricata della gestione di un regime di aiuti statali a favore delle PMI. I trasferimenti finanziari che costituiscono aiuti di Stato possono assumere molte forme: non solo sovvenzioni o riduzioni dei tassi di interesse, ma anche garanzie di crediti, regimi di ammortamento accelerato, conferimenti di capitale, ecc. L'aiuto deve, altresì, conferire un vantaggio economico che l'impresa non avrebbe ottenuto normalmente nella sua attività ad esempio: 1. la locazione o l'acquisto di un terreno di proprietà dello Stato a un prezzo inferiore a quello di mercato; 2. la vendita allo Stato di un terreno a un prezzo superiore a quello di mercato; 3. l'accesso privilegiato a un'infrastruttura senza la corresponsione di alcun canone o altro compenso; 4. l'ottenimento di capitale di rischio dallo Stato a condizioni più favorevoli di quelle imposte da un investitore privato. 10. Gli Aiuti di Stato L'aiuto di Stato deve essere selettivo, e incidere pertanto sull'equilibrio esistente fra un'impresa e i suoi concorrenti. Un regime è considerato "selettivo" quando le autorità che lo gestiscono godono di un certo grado di potere discrezionale. Il carattere di selettività è inoltre riconosciuto quando il regime si applica solo a una parte del territorio di uno Stato membro (è quanto avviene nel caso degli aiuti regionali e settoriali). L'aiuto deve avere un effetto potenziale sulla concorrenza e gli scambi fra Stati membri. E' sufficiente poter dimostrare che il beneficiario esercita un'attività economica e che opera su un mercato in cui esistono scambi commerciali fra Stati membri. La natura del beneficiario non è rilevante in tale contesto (anche un'organizzazione senza scopo di lucro può intraprendere attività economiche). La concessione di agevolazioni avviene nel rispetto delle regole fissate dalla Commissione europea che ha il compito di stabilire le condizioni in base alle quali gli aiuti di stato sono compatibili con il mercato comune notificate alla Commissione e da questa autorizzate. 11. Le Zone d’Intervento Zone geografiche di intervento La definizione di "zona d’intervento" è molto importante perché permette all’imprenditore di conoscere se sul territorio in cui opera sono previsti strumenti agevolativi. Alcune tipologie di finanziamento sono applicabili sul tutto il territorio nazionale, altri si riferiscono a specifiche zone, più o meno svantaggiate oppure prevedono percentuali di agevolazioni differenti a seconda che l’investimento sia realizzato o meno in queste zone. Quindi, la prima cosa da fare è quella di valutare se la normativa di finanziamento è applicabile al luogo dove si intende realizzare il progetto, in alcuni casi, ha valenza la residenza dell’imprenditore che dovrà gestirlo. Zone obiettivo UE In questo obiettivo sono racchiuse le zone svantaggiate dell’UE dove si concentra maggiormente l’azione legislativa della comunità. Le zone prendono il nome dagli obiettivi, cioè dalle politiche di sviluppo programmate su sei anni dall’UE. 11. Le Zone d’Intervento Zone in deroga art. 87c del Trattato di Roma L’art. 3 del Trattato di Roma afferma che l’Unione Europea promuove "un regime inteso a garantire che la concorrenza non sia falsata nel mercato interno", cioè si disciplinano le regole sulla concorrenza, vietando quei comportamenti che "sono incompatibili con il mercato comune e tutti gli accordi tra imprese, tutte le decisioni di associazioni di impresa e tutte le pratiche concordate che possano pregiudicare il commercio tra Stati membri e che abbiano per oggetto o per effetto di impedire, restringere o falsare il gioco della concorrenza all’interno del mercato comune (art. 85)". In modo più specifico si stabiliscono le condizioni di incompatibilità degli aiuti di Stato con le regole di concorrenza vigenti nel mercato unico. Sono compatibili con il mercato comune invece gli aiuti a carattere sociale concessi ai singoli consumatori, a condizione che siano accordati senza discriminazioni determinate dall’origine dei prodotti gli aiuti destinati a riparare i danni arrecati dalle calamità naturali oppure da altri eventi eccezionali gli aiuti concessi all’economia di determinate regioni della repubblica federale di Germania che risentono della divisione della Germania, nella misura in cui sono necessari a compensare gli svantaggi economici provocati da tale divisione. Possono considerarsi compatibili con il mercato comune: gli aiuti destinati a favorire lo sviluppo economico delle regioni ove il tenore di vita sia particolarmente basso, oppure si abbia una grave forma di sottoccupazione gli aiuti destinati a promuovere la realizzazione di un importante progetto di comune interesse europeo oppure risolvere una grave crisi economica di uno Stato membro gli aiuti destinati ad agevolare lo sviluppo di alcune attività o di alcune regioni, sempre che non alterino le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse gli aiuti destinati a promuovere la cultura e la conservazione del patrimonio, quando non alterino le condizioni degli scambi e della concorrenza nella Comunità in misura contraria all’interesse comune le altre categorie di aiuti, determinate con decisione del Consiglio che delibera a maggioranza qualificata su proposta della Commissione. 12. Gli Strumenti di Finanza agevolata Gli strumenti di finanza agevolata possono essere “diretti”, nel caso in cui l’impresa riceve dei contributi sotto forma di denaro, ed “indiretti”, in questo caso all’impresa vengono riconosciuti, ad esempio, degli sgravi fiscali a fronte di un determinato finanziamento. Esistono molteplici strumenti di finanza agevolata: Sgravi fiscali, crediti d’imposta; Finanziamenti per l'investimento che consistono in contributi a fondo perduto e mutui a tasso agevolato; contributi "a fondo perduto", calcolati in misura percentuale delle spese ammissibili e non è prevista alcuna restituzione di capitale o pagamento di interessi; contributo in conto esercizio, per il finanziamento delle spese di gestione che vengono sostenute a fronte di un determinato progetto; finanziamenti a tasso agevolato o contributo in conto interessi, concesso al momento della stipulazione di un finanziamento a medio e lungo termine; finanza agevolata per favorire l'autoimprenditorialità e l'autoimpiego di giovani, donne, ecc. 13. L’Autoimpiego - per lavorare in proprio L’autoimpiego costituisce il principale strumento di sostegno alla realizzazione e all'avvio di piccole attività imprenditoriali da parte di disoccupati o persone in cerca di prima occupazione. Tale legge, gestita da Invitalia, l'Agenzia nazionale per l'attrazione d'investimenti e lo sviluppo d'impresa SpA già Sviluppo Italia, prevede la concessione di agevolazioni finanziarie (contributo a fondo perduto e mutuo a tasso agevolato) e di servizi di assistenza tecnica per tre tipologie di iniziative: Decreto Legislativo 21 aprile 2000, n. 185 "Incentivi all'autoimprenditorialita' e all'autoimpiego, in attuazione dell'articolo 45, comma 1, della legge 17 maggio 1999, n. 144. LAVORO AUTONOMO (in forma di ditta individuale), con investimenti complessivi previsti fino a € 25.823 MICROIMPRESA (in forma di società), con investimenti complessivi previsti fino € 129.114 FRANCHISING (in forma di ditta individuale o di società), da realizzare con Franchisor accreditati con Invitalia, l'Agenzia nazionale per l'attrazione d'investimenti e lo sviluppo d'impresa. 14. Il Lavoro Autonomo Lavoro Autonomo (in forma di ditta individuale), con investimenti complessivi previsti fino a Euro 25.823 iva esclusa E’ rivolta a persone fisiche che intendono avviare un'attività di lavoro autonomo in forma di ditta individuale da costituirsi dopo la presentazione della domanda. Per presentare la domanda i proponenti devono essere maggiorenni alla data di presentazione della domanda, non occupati alla data di presentazione della domanda (ex art 17 d.lgs. 185/2000) e residenti in tutto il territorio nazionale alla data del 1 gennaio 2000 oppure da almeno sei mesi alla data di presentazione della domanda. La sede legale, operativa ed amministrativa deve essere ubicata nelle seguenti regioni : Abruzzo, Basilicata, Calabria,Campania,Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Le iniziative agevolabili possono riguardare qualsiasi settore (produzione di beni, fornitura di servizi, commercio). Tra gli investimenti ritenuti ammissibili vi possono essere: attrezzature, macchinari, impianti e allacciamenti (anche usati purché non oggetto di precedenti agevolazioni); beni immateriali a utilità pluriennale; ristrutturazione di immobili, entro il limite massimo del 10% del valore degli investimenti. Non sono agevolabili le attività che si riferiscono a settori esclusi dal CIPE o da disposizioni comunitarie.(sono escluse in particolare la Produzione primaria di prodotti agricoli di cui all’allegato I del Trattato CE ,la Pesca e acquacoltura,, gli aiuti destinati all’acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di imprese che effettuano trasporto di merci su strada per conto terzi. 14. Il Lavoro Autonomo Le agevolazioni previste sono di due tipi: agevolazioni finanziarie per gli investimenti e per il 1° anno di gestione e servizi di sostegno nella fase di realizzazione e di avvio dell’iniziativa. Le agevolazioni finanziarie concedibili sono: per gli investimenti, un contributo a fondo perduto e un finanziamento a tasso agevolato, a copertura del 100% degli investimenti ammissibili per la gestione, un contributo a fondo perduto. Il finanziamento a tasso agevolato per gli investimenti è pari al 50% del totale delle agevolazioni finanziarie concedibili, e non può superare l'importo di 15.494 €. Il tasso di interesse è pari al 30% del tasso di riferimento vigente alla data di stipula del contratto di finanziamento in base alla normativa comunitaria. Il finanziamento a tasso agevolato è restituibile in cinque anni, con rate trimestrali costanti posticipate. Il contributo a fondo perduto per gli investimenti è pari alla differenza tra gli investimenti (ritenuti ammissibili) e l'importo del finanziamento a tasso agevolato. Il contributo a fondo perduto per le spese di gestione del 1° anno non può superare l'ammontare massimo di € 5.164,57 Le agevolazioni vengono erogate sulla base del contratto stipulato tra Invitalia, e il beneficiario che regolamenta i tempi e le modalità di ottenimento delle stesse. n generale è prevista l’erogazione in due soluzioni, un anticipo e un saldo. 15. La Microimpresa Microimpresa (in forma di società), con investimenti complessivi previsti fino Euro 129.114.Questa agevolazione è rivolta a persone che intendono avviare un’attività imprenditoriale di piccola dimensione in forma di società di persone. Sono pertanto ESCLUSE le ditte individuali, le società di capitali, le cooperative, le società di fatto e le società aventi un unico socio. Le società devono essere già costituite al momento della presentazione della domanda e lo statuto societario deve essere conforme alle prescrizioni contenute nell'art. 12, co. 4 del D.M. 295/01 attuativo del D. Lgs. 185/00, il quale recita: "gli statuti delle società devono contenere una clausola che non consenta atti di trasferimento di quote di partecipazione societaria che facciano venire meno le condizioni soggettive di disoccupazione e di residenza fissate all'articolo 17, commi 1 e 2, del decreto legislativo, per almeno cinque anni dalla data della deliberazione di ammissione alle agevolazioni." La sede legale, operativa e amministrativa deve essere ubicata nelle regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. 15. La Microimpresa Le attività finanziabili possono riguardare la produzione di beni e la fornitura di servizi (il commercio è escluso) con le medesime esclusioni previste per il lavoro autonomo (prodotti dell’agricoltura, mezzi di trasporto) L'investimento complessivo non può superare i 129.114 Euro Iva esclusa. L’attività finanziata deve essere svolta per un periodo di almeno cinque anni a decorrere dalla data di delibera di ammissione alle agevolazioni Le agevolazioni finanziarie concedibili sono: per gli investimenti, un contributo a fondo perduto e un finanziamento a tasso agevolato che, complessivamente, possono arrivare a coprire il 100% degli investimenti ammissibili per la gestione, un contributo a fondo perduto sulle spese relative al 1° anno di attività Ovviamente le agevolazioni finanziarie sono concesse entro il limite comunitario “de minimis” . Il calcolo deve essere effettuato nel rispetto del principio che prevede che l’importo del mutuo a tasso agevolato per gli investimenti non possa essere inferiore al 50% del totale delle agevolazioni concedibili. 15. La Microimpresa Le agevolazioni finanziarie vengono erogate in due soluzioni, un anticipo e un saldo. Per quanto riguarda gli investimenti, al momento della stipula del contratto di finanziamento, è possibile richiedere un anticipo pari al 20% del totale delle agevolazioni per gli investimenti. Il saldo sarà erogato in un’unica soluzione, una volta completati gli stessi, anche sulla base di fatture che possono essere quietanzate (pagate) successivamente all’erogazione del saldo. Gli investimenti dovranno essere realizzati entro 6 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento; entro lo stesso termine dovrà essere presentata la richiesta del saldo per le relative spese, pena la revoca del finanziamento concesso 16. Il Franchising Franchising (in forma di ditta individuale o di società), da realizzare con Franchisor accreditati con Invitalia. discrepanza Questa agevolazione è rivolta a persone fisiche o società (di persone o di capitali) di nuova costituzione che intendono avviare un'attività imprenditoriale in franchising, da realizzare con Franchisor convenzionati con l'Agenzia. Sono escluse le società di fatto e le società aventi scopi mutualistici. Le agevolazioni finanziarie non possono superare complessivamente il limite di aiuto di Euro 100.000. Le agevolazioni previste sono: per gli investimenti, un contributo a fondo perduto e un mutuo a tasso agevolato, che può anche arrivare a coprire il 100% degli investimenti ammissibili per la gestione, un contributo a fondo perduto, anche su base pluriennale, sulle spese ad essa relative Le agevolazioni finanziarie sono concesse entro il limite comunitario “de minimis”. Il calcolo deve essere effettuato nel rispetto del principio che prevede che l'importo del mutuo a tasso agevolato per gli investimenti non possa essere inferiore al 50% del totale delle agevolazioni concedibili. Il mutuo è restituibile in 7 anni, con rate trimestrali costanti posticipate. 17. I Bandi ISI AGRICOLTURA 2016 L’Inail finanzia le microimprese e le piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria per l’acquisto o il noleggio di macchine agricole. Asse 1 – 5 milioni di euro per giovani agricoltori , ovvero: -Età inferiore a 40 anni -Qualifica e competenze -Insediato azienda. professionali; per la prima volta come capo 2 – 40 milioni di euro per tutte le altre aziende agricole. Asse DOMANDE PRESENTATE ONLINE DAL 10 NOVEMBRE 2016 ED ENTRO E NON OLTRE IL 20 GENNAIO 2017 CLICK DAY DA MARZO 2017 Sull’importo delle spese ritenute ammissibili è concesso un contributo in conto capitale, al netto dell’IVA, nella misura del 50% per i soggetti beneficiari dell’Asse 1, e del 40% per i soggetti beneficiari dell’Asse 2. Il contributo massimo erogabile è pari a Euro 60.000,00. I giovani agricoltori possono frequentare un Corso per Imprenditore Agricolo finalizzato al riconoscimento della qualifica delle competenze professionali. 17. I Bandi MODELLO OT 24 - DOMANDA PER LA RIDUZIONE DEL TASSO MEDIO DI TARIFFA DOPO IL PRIMO BIENNIO DI ATTIVITÀ. L’art. 24 prevede che l’INAIL può applicare una riduzione del tasso medio di tariffa alle aziende che abbiano effettuato interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro, in aggiunta a quelli previsti dalla normativa in materia. Lavoratori-Anno Fino a 10 Da 11 a 50 Da 51 a 200 Oltre 200 Riduzione 28 % 18 % 10 % 5% Le domande devono essere presentate entro il 28 Febbraio 2017. È possibile scaricare tutta la documentazione necessaria alla partecipazione ai bandi, nelle sezioni FINANZA AGEVOLATA E BANDI E FINANZIAMENTI, al seguente link: WWW.PORTALENETWORKGTC.IT SCARICA IL NOSTRO MAGAZINE 17. I Bandi ASSE PRIORITARIO II PON FESR 2014-2020 “CULTURA E SVILUPPO” Programma di incentivi per creare e sviluppare iniziative imprenditoriali nel settore dell'industria culturale-turistica, promosso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact), rafforzando la competitività delle micro, piccole e medie imprese. Le risorse disponibili ammontano complessivamente a circa 107 milioni di euro. È previsto il finanziamento agevolato a tasso zero e contributo a fondo perduto sulle spese ammesse, con una premialità aggiuntiva per giovani, donne e imprese con rating di legalità. Le domande possono essere presentate a partire dal 15.09.2016 Gli incentivi, concessi nell’ambito del regolamento de minimis, possono coprire fino all’80% delle spese totali, elevabili al 90% in caso di premialità. 18. I Fondi Interprofessionali Fondi Interprofessionali I Fondi Paritetici Interprofessionali nazionali sono organizzazioni che creano dinamiche associative tra le entità di rappresentanza dei datori di lavoro e quelle dei lavoratori, il cui scopo è di promuovere e diffondere la formazione aziendale finanziata e continua dei lavoratori stessi. L'adesione ai Fondi interporfessionali permette alle imprese di destinare una quota fissa pari allo 0,30% dei contributi versati all'INPS (anche detto "contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria") alla formazione e quindi alla crescita professionale dei propri dipendenti. I datori di lavoro avranno quindi la possibilità, tramite l'INPS, di trasferire tale contributo ad uno dei Fondi Paritetici Interprofessionali. L'INPS provvederà dunque a finanziare le attività di formazione rivolte ai lavoratori delle imprese che hanno aderito in modo spontaneo. Per aderire ad un Fondo Paritetico Interprofessionale, l'azienda non è tenuta a sostenere alcun onere aggiuntivo 20. I Vantaggi dell’adesione al Fondo Ogni azienda italiana può scegliere a quale Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la Formazione Continua aderire, prescindendo dal settore economico d'elezione, dalla classe dimensionale dell'organico, dal territorio di appartenenza. In sintesi i vantaggi offerti dall’adesione a questo fondo, sono: - presenza, nel CDA e nelle strutture organizzative in modo paritetico, di solo rappresentanze sindacali di natura "autonoma", con evidenti vantaggi in termini di agilità dei Fondi; - valutazione dei Piani Formativi ad un solo livello (Nazionale) ed in tempi rapidi; - pluralità di modalità di erogazione delle risorse: 1. Conto Formazione Aziendale o Aggregato/di Rete,; 2. Avvisi Generali,Tematici, Detto/Fatto! Aziende; 3. Avvisi per Dirigenti, Studi Professionali e CED. Ogni strumento presenta caratteristiche tali da soddisfare la tipologia di Azienda per cui è stato pensato. 20. I Vantaggi dell’adesione al Fondo - disponibilità a finanziare Piani Formativi finalizzati alla sola Formazione Obbligatoria (e attestabile ove richiesto con i nostri Enti Bilaterali); - pluralità di metodologie formative consentite, senza limitazioni (ad es. Formazione a Distanza, Formazione on the Job, Outdoor, Coaching, ecc.); -possibilità di effettuare corsi anche al di fuori dell'orario del lavoro, salvo il rispetto di quanto disposto dai CCNL applicati; - possibilità di finanziare attività complementari e propedeutiche alle azioni formative(ad esempio: analisi dei fabbisogni formativi, analisi di clima, analisi del potenziale, formazione di bilancio di competenze e analisi organizzative); - possibilità di spesare quota parte di costi generali e di attrezzature utilizzate per la formazione; - assistenza tecnica alla realizzazione e rendicontazione delle attività, puntuale ed efficace. 21. Gli Strumenti del Fondo Avvisi Pubblici Gli Avvisi sono gli Strumenti finanziari del fondo che rendono accessibile alle aziende aderenti secondo procedure di evidenza pubblica - lo 0,30% del monte contributivo INPS relativo ai propri dipendenti. La dotazione economica degli Avvisi Pubblici viene resa disponibile alla fruizione secondo il principio di sussidiarietà e l’assegnazione dei contributi è subordinata all’ammissibilità delle proposte e alla successiva valutazione qualitativa ed economica delle stesse. I contributi rilasciati attraverso gli Avvisi Pubblici, rientrano tra gli Aiuti di Stato. Si suddividono in: 1. Avviso Generale; 2. Avviso Tematico; 3. Detto/Fatto! Aziende; 4. Avviso per Dirigenti; 5. Avviso per Studi Professionali. Conto Formazione 21. Gli Strumenti del Fondo Il Conto Formazione è lo strumento che permette alle aziende di accedere in forma diretta al 80% del contributo obbligatorio dello 0,30% sulle retribuzioni dei propri dipendenti, versato al Fondo tramite l’INPS. Le risorse finanziarie che affluiscono nel Conto Formazione sono a completa disposizione dell’azienda titolare (capofila), che può utilizzarle per fare formazione ai propri dipendenti, nei tempi e con le modalità che ritiene più opportune, sulla base dei Piani Formativi condivisi dalle Parti Sociali. Il Conto Formazione si definisce come: 1. Aziendale (riferito alla singola azienda); 2. Aggregato Chiuso (riferito a più aziende, ma solo a quelle in aggregazione); 3. Aggregato di Rete Aperto (riferito a più aziende, con l’opportunità di aggiungerne sempre di nuove). È infatti facoltà del Fondo approvare Piani Formativi che prevedano "l’impegno” di risorse non ancora maturate e/o finanziariamente non ancora manifestatesi, fermo restando che l’esborso del saldo da parte del Fondo (e lo svincolo delle fidejussioni relative alle eventuali anticipazioni concesse dal Fondo all’Attuatore) è subordinato alla congruità delle risorse disponibili. 11. Consulenza Gratuita Presentazione e Gestione Dei Piani Formativi L’A.D.I. è un’associazione datoriale, autorizzata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali quale Agenzia per il Lavoro ai sensi dell’art.6 del d.lgs.276/ 2003, con codice H501S014050. L’Associazione, grazie alla collaborazione con partners storici e di provata affidabilità, è in grado di garantire una molteplicità di servizi che possono rappresentare insostituibili strumenti di crescita e sviluppo a sostegno delle singole aziende. L'adesione è richiesta a tutti coloro che, interessati alla realizzazione delle finalità istituzionali, ne condividano lo spirito e gli ideali. Possono fare domanda di adesione tutte le aziende, le ditte individuali e i liberi professionisti. 12. Servizi Offerti L’A.D.I. ha previsto, per i propri aderenti, un servizio gratuito di consulenza da parte di professionisti specializzati per la valutazione degli adempimenti da predisporre con la relativa analisi dei costi, al fine di prevenire ogni eventuale problema per le aziende al fine di rispettare i gravosi contenuti del D. Lgs. 81/08. Attività obbligatorie, secondo le normative più recenti: 1. Conciliazione sindacale, regolata dalle norme previste dai contratti collettivi o dagli accordi in materia di lavoro; 2. Certificazione dei contratti, per tramite dell’ente bilaterale, col rilascio di un provvedimento che ne attesti la validità e i contenuti. Le imprese con almeno un dipendente e dotate di DURC regolare, prescindendo dal settore economico d'elezione, dalla classe dimensionale e dal territorio di appartenenza, possono utilizzare lo 0,30% del monte contributivo obbligatorio versato all’Inps per realizzare Piani Formativi a vantaggio dello sviluppo aziendale. 12. Servizi Offerti Attività di intermediazione tra domanda ed offerta di lavoro favorendo il collegamento tra la richiesta di coloro che cercano occupazione e l’offerta proveniente dal mondo delle aziende, mediante raccolta di curriculum, preselezione, anche con strumenti quali garanzia giovani, apprendistato e tirocini formativi. L’A.D.I. garantisce la possibilità di partecipare a Bandi di gara Regionali, Nazionali ed Europei, nonché a Bandi connessi con la finanza ordinaria e la finanza agevolata (leggi agevolative locali, nazionali e regionali, tra cui i Programmi Operativi Nazionali, i Programmi Operativi Regionali, ISI INAIL, OT24, etc). 1. Formazione professionale iniziale, rivolta ai giovani che si accostano per la prima volta al mondo del lavoro; 2. Formazione professionale continua, rivolta a disoccupati, inoccupati, cassaintegrati, per riqualificarsi o reinserirsi. 3. Erogazione di alta formazione universitaria, con rilascio di CFU. 12. Come Associarsi Aderire all’associazione è molto semplice. Compilare la domanda di adesione, utilizzando l’apposito modulo scaricabile dal sito www.assoadi.org nella sezione modulistica, compilandolo in ogni sua parte allegando un documento di riconoscimento in corso di validità del legale rappresentante. Grazie per l’ attenzione PORTALE ISTITUZIONALE – www.networkgtc.it ADI – www.assoadi.org AISF – www.aisfassociazione.org