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S. AGATA
ARMENIO LORENZA, CALÌ
AURORA, CAMPISI GIULIA,
DE ANGELIS GIULIA, NORZI
RULA
S.AGATA
Agata nacque in una famiglia siciliana ricca e nobile,
forse nell'anno 235. All’arrivo dei romani Agata e la
sua famiglia scapparono e si rifugiarono in una casa
in campagna fuori Catania. Un giorno un generale
romano la vide e la trascinò dal governatore
Quinziano che cercò di farla diventare pagana
affidandola ad Afrodisia; però Agata aveva una
grande fede. Allora Quinziano la rinchiuse in cella
pensando che una notte lì sotto le avrebbe fatto
cambiare idea. Non fu così. Il governatore, stanco,
decise di farle cambiare idea con i martiri.
I MARTIRI
Quinziano ordinò vari martiri, sempre più
atroci: Agata doveva essere fustigata, poi
le dovevano lacerare le carni con pettini
di ferro e, infine, le sue membra
dovevano essere tirate. Ad ogni martirio
veniva indotta a diventare pagana,
altrimenti si proseguiva.
L’altro martirio che Quinziano scelse per
Agata fu:
L’ AMPUTAZIONE DEL SENO
La attaccarono a una colonna e con delle
tenaglie le stapparono il seno
Incontro da parte di Dio
Dopo averle strappato il seno, Agata morente fu
buttata nella sua cella. Era sdraiata a terra, non
si muoveva; a un tratto nella cella entrò S. Pietro
che guarì le sue ferite.
IL ROGO
Quando Quinziano, dopo qualche giorno, la
mandò a chiamare, pensava che gli portassero il
suo cadavere, invece era più bella e coraggiosa
di prima. Quindi, per dimostrare la sua
superiorità ai catanesi, ordinò di preparare un
rogo di carboni ardenti e di rivoltarla svestita su
di esso.
LA MORTE DI S.AGATA
Mentre Agata era sui carboni ardenti, la terra
iniziò a tremare e il cielo diventò nero creando
un fortissimo temporale. I catanesi insorsero
contro Quinziano, il quale, spaventato dalla folla,
scappò. Si dice che sia morto affogato nel fiume
Simeto. Agata fu portata nel carcere dove
morirà.
IL RAPIMENTO DEL CORPO
DI AGATA
Nell’anno 1040 il suo corpo fu portato dai
Bizantini a Costantinopoli. Nel 1126 Agata
appare in sogno a due soldati che di nascosto la
riportarono a Catania. Era il 17 agosto. Non
potendo portare il corpo intero, lo dovettero
sezionare e uno dei soldati, originario della
Puglia, lasciò un seno di S. Agata nella sua terra.
AGATA TORNA A CATANIA
Appena i due soldati tornarono a Catania, i
catanesi fecero una festa; il vescovo seguito dai
cittadini prese il corpo di S. Agata e fece una
processione fino alla chiesa dove oggi si trovano
le reliquie.
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