L*economia Europea - Europa Digital School

L’economia Europea
Prof.ssa Romano Fortuna
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I settori di attività
Primario: agricoltura, allevamento, pesca e sfruttamento del
suolo.
Secondario: attività legate alla trasformazione della materia
prima in prodotto finito
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Terziario: fornisce i servizi
IL PRIMARIO
La produzione alimentare europea
è in grado di nutrire un miliardo di
persone (grazie ai progressi
tecnologici).
Il territorio prevalentemente
pianeggiante si trova quasi tutto
nella fascia temperata
L’Unione Europea sostiene il
settore con imponenti sussidi
economici. PAC( Politica
Agricola Comunitaria)
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IL SECONDARIO
L’industria moderna si basa
sulla produzione in serie
mediante l’uso di macchine.
L’uso dell’energia elettrica e
del petrolio fecero perdere la
supremazia dell’Europa.
L’uso di nuove tecnologie ha
portato all’automazione del
lavoro.
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IL TERZIARIO
Alcuni servizi sono rivolti ai singoli
cittadini: scuole, ospedali, …
Altri sono rivolti alle imprese:
marketing, pubblicità, …
Tradizionali:commercio, turismo,
pubblica amministrazione
Avanzati: uso delle nuove
tecnologie, telecomunicazioni
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L’economia Europea si presenta
diversificata in conseguenza degli
eventi storici e in particolare della
“guerra fredda”
Analizziamo alcune differenze tra
Europa occidentale e Europa
orientale
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L’Europa occidentale era caratterizzata
da:
• Sistema economico
capitalistico
• Libera iniziativa dei privati
• Concorrenza tra le aziende
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L’Europa orientale era caratterizzata
da:
• Sistema economico socialista
comunista
• Tutto sotto il controllo dello Stato
• Esistenza di un’economia pianificata
• Assenza di concorrenza e di libera
iniziativa dei privati
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Dopo l’abbattimento del muro di
Berlino e la riunificazione della
Germania, i paesi dell’Est Europa
attraversarono un periodo di crisi
economica dovendo fare i conti con
un’economia consolidata quale quella
dei paesi dell’Europa occidentale.
La conseguenza fu una forte migrazione
da Est verso Ovest per cercare lavoro
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La situazione attuale nei paesi dell’Est Europa
Dopo 26 anni dalla caduta del Muro di Berlino, e
pochi mesi prima almeno 8 Paesi avevano compiuto
11 anni di accesso all’Unione Europea, il bilancio da
fare è senz’altro positivo: da territori con problemi
spesso di sussistenza, carenze alimentari, degrado
sociale, redditi bassissimi ed emigrazione, alcuni di
loro sono riusciti a raggiungere e superare, come
reddito pro capite, alcuni Paesi dell’Europa
Occidentale, e a diventare destinazione di
immigrazione, il tutto grazie a una crescita
superiore.
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Grazie al mercato unico, che riunisce 28
paesi, l'UE è una delle maggiori potenze
commerciali mondiali.
La politica economica dell'UE punta a
sostenere la crescita investendo nei
trasporti, nell'energia e nella ricerca,
cercando al tempo stesso di ridurre al
minimo l'impatto dello sviluppo
economico sull'ambiente.
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Valore dell'economia dell'UE
L'economia dell'UE, misurata in
termini di produzione di beni e
servizi (PIL), supera ormai quella
degli USA: PIL dell'UE nel 2014:
13 920 541 milioni di euro.
Fonte: UE
Europa.eu
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Commercio
L'UE conta solo il 7% della popolazione mondiale, ma i suoi
scambi commerciali con il resto del mondo rappresentano
circa il 20% delle esportazioni ed importazioni mondiali.
Circa due terzi degli scambi commerciali dei paesi dell'UE
avvengono con altri paesi dell'UE.
Il commercio è stato colpito dalla recessione mondiale, ma
l'UE rimane il più grande blocco commerciale al mondo,
rappresentando il 16,4% delle importazioni a livello mondiale
nel 2011. Seguono gli Stati Uniti con il 15,5% delle importazioni
totali e la Cina con l'11,9%. L'UE è anche il maggiore
esportatore, rappresenta infatti il 15,4% di tutte le
esportazioni, davanti alla Cina (13,4%) e agli Stati Uniti (10,5%).
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Occupazione
Anche l'occupazione ha risentito
della crisi economica globale e delle
turbolenze nell'area dell'euro.
Fonte: UE
Europa.eu
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