ROMA 23 GIUGNO 2016 COMPORTAMENTI INDIVIDUALI Cambiamenti tendenze e ciclicità negli eventi climatici estremi: un rebus da risolvere E RELAZIONI SOCIALI IN TRASFORMAZIONE UNA SFIDA PER LA STATISTICA UFFICIALE AREA TEMATICA 2. TEMI EMERGENTI Alma Mater Studiorum Università di Bologna TEMI EMERGENTI 23 GIUGNO 2016 11.15 | 12.45 Cambiamenti tendenze e ciclicità negli eventi climatici estremi: un rebus da risolvere Alberto Montanari | Università di Bologna Simon-Micael Papalexiou | Technical University of Athens [email protected] – www.albertomontanari.it Presentazione disponibile su www.albertomontanari.it Alma Mater Studiorum ROMA 23 GIUGNO 2016 Università di Bologna AREA TEMATICA 2. TEMI EMERGENTI Cambiamenti tendenze e ciclicità negli eventi climatici estremi: un rebus da risolvere Il Rebus Il cambiamento climatico è argomento di estrema attualità ed emergenza. Ad esso si attribuisce la responsabilità di scompensi che impattano la distribuzione a livello globale delle risorse idriche, nonché le condizioni di rischio idrologico e geologico. Il cambiamento climatico viene spesso quantificato sulla base di percezione soggettiva. Sono infatti numerose le testimonianze di eventi climatici che non hanno precedenti, che a loro volta generano condizioni di scompenso di cui non si ha memoria precedente. Tuttavia, l’implementazione di una efficace strategia di mitigazione deve necessariamente basarsi su stime quantitative ed oggettive. Quesito scientifico affrontato nella seguente presentazione: Il cambiamento climatico è responsabile di variazioni significative nel regime delle piogge estreme, a loro volta causa di fenomeni di dissesto? Oppure le cause del dissesto devono essere ricercate in altre ragioni? Source: http://www.srh.noaa.gov/ Si tratta di un quesito di importanza fondamentale per la mitigazione del rischio idraulico nel nostro Paese Presentazione disponibile su www.albertomontanari.it 2 Alma Mater Studiorum ROMA 23 GIUGNO 2016 Università di Bologna AREA TEMATICA 2. TEMI EMERGENTI Cambiamenti tendenze e ciclicità negli eventi climatici estremi: un rebus da risolvere Premessa L’analisi statistica dei dati è ovviamente l’approccio più indicato, piuttosto che la percezione soggettiva. Tuttavia i dati storici disponibili in idrologia e meteorologia sono scarsi, frammentari, con copertura non omogenea ed incerti. Le relative variabili casuali sono caratterizzate da spiccata variabilità spazio temporale. Le piogge estreme responsabili della maggior parte dei dissesti nel Paese sono di breve durata, dell’ordine dei pochi minuti. Sono disponibili pochi dati a scala temporale così fine. Presentazione disponibile su www.albertomontanari.it Metodologia Analisi condotta a scala globale, su dati di altezza di pioggia giornaliera. La base dati è quella del Global Historical Climatology Network-Daily database (versione 2.60, www.ncdc.noaa.gov/oa/climate/ghcn-daily). Sono state selezionate le stazioni con contano 5 o più anni di dati, con flag di qualità inferiore a 1% (il sito web innanzi menzionato fornisce ulteriori dettagli). Al fine di selezionare I dati più affidabili, sono stati rimossi tutti I valori con flag “G” (failed gap check) e “X” (failed bounds check). Sono state selezionate 68 014 stazioni distribuite su tutto il globo (vedi mappa pagina seguente). Si tratta della prima analisi di questo tipo su una base dati di così notevole estensione Si è voluto identificare test caratterizzati da robustezza e semplicità di applicazione e comprensione. 3 Alma Mater Studiorum ROMA 23 GIUGNO 2016 Università di Bologna AREA TEMATICA 2. TEMI EMERGENTI Cambiamenti tendenze e ciclicità negli eventi climatici estremi: un rebus da risolvere Distribuzione delle stazioni Le celle sono definite da un intervallo di latitudine pari a Δφ = 2.5° ed intervallo di longitudine Δλ = 5° Numero di stazioni per cella Presentazione disponibile su www.albertomontanari.it 4 ROMA 23 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 2. TEMI EMERGENTI Alma Mater Studiorum Università di Bologna Cambiamenti tendenze e ciclicità negli eventi climatici estremi: un rebus da risolvere Test 1. Progressione nel tempo del numero annuale di massimi • • • In un campione di dati giornalieri di lunghezza pari a N anni sono individuati gli N valori massimi e si conteggia il numero di volte che si verificano in ogni anno. L’analisi è ripetuta per tutte le stazioni disponibili e si computa la somma di tutte le occorrenze di valori massimi, per ogni anno e per tutte le stazioni. Il numero totale di stazioni varia di anno in anno. Poichè il numero atteso di massimi è pari in media ad uno per anno, si dovrebbe osservare per ogni anno un numero di massimi approssimativamente pari al numero delle stazioni per quell’anno. La differenze percentuale (PD) per ogni anno fra il numero osservato di massimi ed il numero di stazioni è raffigurato in un grafico. By Brocken Inaglory - Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w /index.php?curid=2133657 Alma Mater Studiorum ROMA 23 GIUGNO 2016 Università di Bologna AREA TEMATICA 2. TEMI EMERGENTI Cambiamenti tendenze e ciclicità negli eventi climatici estremi: un rebus da risolvere Differenza percentuale del numero atteso di massimi Test 1. Progressione nel tempo del numero annuale di eccedenze - Risultati • • • Per l’emisfero nord(NH) si osserva un trend crescente nel numero di massimi per anno dal 1900 fino ai tempi recenti. Una simile tendenza si v erifica a livello globale. Nell’emisfero sud non si notano evidenti tendenze. ROMA 23 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 2. TEMI EMERGENTI Alma Mater Studiorum Università di Bologna Cambiamenti tendenze e ciclicità negli eventi climatici estremi: un rebus da risolvere Test 2. Progressione nel tempo del numero di eccedenze in finestre temporali di 30 anni • In un campione di dati giornalieri di lunghezza pari a N anni sono individuati gli N valori massimi e si conteggia il numero medio di massimi in tutte le stazioni all’interno di una finestra temporale mobile di estensione trentennale, ottenendo quindi per ogni stazione la serie temporale nj dove j indica l’anno iniziale di ogni periodo trentennale. n indica invece il numero di massimi nello stesso periodo. Se il processo stocastico è stazionario nj dovrebbe essere uguale approssimativamente a 30, poichè ci attendiamo il verificarsi di circa un evento per ogni anno. Infine viene computato il valore medio di nj fra tutte le stazioni disponibili. Source: United States Air Force, VIRIN 040304-F-0000S-002 Alma Mater Studiorum ROMA 23 GIUGNO 2016 Università di Bologna AREA TEMATICA 2. TEMI EMERGENTI Test 2. Progressione nel tempo del numero di eccedenze in finestre temporali di 30 anni - Risultati • • • Nell’emisfero nord(NH) si nota un trend crescente e la stessa tendenza è rinvenuta a livello globale. Nell’emisfero sud (SH), ancora una volta, non si notano tendenze significative. Si notano, tuttavia, ciclicità che erano pure emerse nel test 1, sia pure con minore evidenza. L’aggregazione dei dati su finestre temporali più ampie rende le ciclicità più evidenti Numero medio di massimi Cambiamenti tendenze e ciclicità negli eventi climatici estremi: un rebus da risolvere Alma Mater Studiorum ROMA 23 GIUGNO 2016 Università di Bologna AREA TEMATICA 2. TEMI EMERGENTI Cambiamenti tendenze e ciclicità negli eventi climatici estremi: un rebus da risolvere Test 3. Progressione nel tempo della tendenza degli estremi Anno Numero di finestre temporali • • In una serie di precipitazioni giornaliere di durata N anni si identificano gli N estremi maggiori (nell’esempio della figura di sinistra sottostante sono indicati con punti rossi). Successivamente si stima una retta regressione sugli estremi così individuati . L’operazione viene ripetuta per ognuna delle serie trentennali disponibili in ogni stazione (alcune delle rette di regressione sono visualizzate nella figura di sinistra). L’analisi è ripetuta per tutte le stazioni con almeno 30 anni di dati, ovvero un numero di stazioni pari a 25,296. La figura di destra mostra il numero delle stazioni per ogni periodo trentannale che inizia dopo l’anno 1901. Successivamente si calcola la percentuale di stazioni le cui rette di regressione hanno pendenza positiva. Pioggia giornaliera (mm) • Anno iniziale delle finestre temporali considerate Alma Mater Studiorum ROMA 23 GIUGNO 2016 Università di Bologna AREA TEMATICA 2. TEMI EMERGENTI Cambiamenti tendenze e ciclicità negli eventi climatici estremi: un rebus da risolvere Tendenza crescente retta di regressione (%) Tendenza crescente retta di regressione (%) Test 3. Progressione nel tempo della tendenza degli estremi - Risultati Anno iniziale delle finestre temporali •Per l’emisfero nord (NH) dal 1965 si osserva una rapida crescita della percentuale di stazioni con tendenza crescente. Si nota però la presenza di ciclicità. Lo stesso andamento si osserva a livello globale. •Per l’emisfero sud (SH) non si osservano tendenze significative. Anno iniziale delle finestre temporali ROMA 23 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 2. TEMI EMERGENTI Alma Mater Studiorum Università di Bologna Cambiamenti tendenze e ciclicità negli eventi climatici estremi: un rebus da risolvere Ciclicità nelle serie meteoclimatiche Il caso della serie di Padova • La serie temporale di altezze di precipitazione giornaliera più estesa al mondo è quella di Padova: le osservazioni sono disponibili dal 1725 (Camuffo, 1984). I dati del periodo 1725-2006 sono stati recentemente analizzati da Marani e Zanetti (2015), i quali hanno rivenuto ciclicità di periodo variabile. Referenze Marani, M., and S. Zanetti (2015), Long-term oscillations in rainfall extremes in a 268 year daily time series, Water Resour. Res., 51, 639–647, doi:10.1002/2014WR015885. Camuffo, D. (1984), Analysis of the series of precipitation at Padova, Italy, Clim. Change, 6, 57–77. Alma Mater Studiorum ROMA 23 GIUGNO 2016 Università di Bologna AREA TEMATICA 2. TEMI EMERGENTI Cambiamenti tendenze e ciclicità negli eventi climatici estremi: un rebus da risolvere Ciclicità nelle serie meteoclimatiche • Ciclicità simili sono state osservate anche in numerose serie di deflussi fluviali, nonché altre serie temporali di natura geofisica (si veda https://en.wikipedia.org/wiki/Climate_oscillation). Evoluzione della concentrazione di isotopi di ossigeno in fossili durante il Fanerozoico (dal tempo presente fino a 540 milioni di anni or sono. Si veda Veizer et al., 1999). La figura è stata successivamente aggiornata on-line nel 2004. L’andamento della concentrazione di isotopi è rappresentativo dell’andamento della temperatura. • Le ciclicità possono essere associate a fenomeni di persistenza a lungo termine, detta anche memoria lunga. Ad essa corrisponde il decadimento secondo una legge di potenza della funzione di autocorrelazione dei dati. • In idrologia la persistenza a lungo termine viene anche chiamata “Effetto di Hurst”, per onorare l’ingegnere inglese Harold Edwin Hurst che per primo riscontrò questo fenomeno analizzando I deflussi del Fiume Nilo. Harol Edwin Hurst (1880-1978) Veizer, J., Ala, D., Azmy, K., Bruckschen, P., Buhl, D., Bruhn, F., Carden, G.A.F., Diener, A., Ebneth, S., Godderis, Y., Jasper, T., Korte, C., Pawellek, F., Podlaha, O. and Strauss, H. (1999) 87Sr/86Sr, d13C and d18O evolution of Phanerozoic seawater. Chemical Geology 161, 59-88. ROMA 23 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 2. TEMI EMERGENTI Alma Mater Studiorum Università di Bologna Cambiamenti tendenze e ciclicità negli eventi climatici estremi: un rebus da risolvere Ciclicità nelle serie meteoclimatiche • • • • La presenza di fenomeni di persistenza a lungo termine implica, appunto, una predisposizione del processo ad esibire cicli di periodicità variabile. Koutsoyiannis e Montanari (2007) hanno infatti associato alla persistenza a lungo termine fluttuazioni su scale temporali multiple. I fenomeni di persistenza a lungo termine sono spesso ignorati dalla letteratura specializzata in fenomeni climatici, la quale spesso asserisce che questi ultimi possono essere ben rappresentati da processi di tipo Markoviano. Infatti, la persistenza a lungo termine non è riprodotta dai modelli climatici. La presenza di persistenza a lungo termine origina quindi il dubbio che le fluttuazioni climatiche possano essere dovute ad un ciclo locale, di durata a noi ignota, piuttosto che a derive irreversibili. Il dibattito sulle possibili origini dei cambiamenti climatici non impatta sulla necessità di strategie di mitigazione degli impatti avversi, che devono tuttavia essere progettate tenendo in dovuta considerazione le nostre conoscenze scientifiche, ancora limitate, sul clima. E’ unanimemente riconosciuto che la mitigazione debba essere perseguita con strategie di tipo no-regret. Queste devono essere messe a punto considerando adeguatamente lo stato dell’arte in merito alla persistenza a lungo termine del clima. ROMA 23 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 2. TEMI EMERGENTI Alma Mater Studiorum Università di Bologna Cambiamenti tendenze e ciclicità negli eventi climatici estremi: un rebus da risolvere Conclusioni • • • • • • L’analisi di serie di pioggia giornaliera a scala globale sembra confermare una recente tendenza ad un aumento della frequenza degli estremi. Ulteriori analisi indicano che la tendenza è originata dall’incremento dei giorni piovosi, piuttosto che da variazioni nella distribuzione di probabilità dei valori di pioggia. Resta tuttavia incognito se detta tendenza sia da ascrivere a fluttuazioni cicliche, piuttosto che a cambiamenti irreversibili. Per arricchire lo stato attuale della conoscenza è indispensabile intensificare il monitoraggio. Abbiamo ancora pochissimi dati disponibili di piogge a scala temporale fine. E’ necessario sensibilizzare le autorità e gli enti in merito all’importanza dei dati. Arricchire la conoscenza è un prerequisito indispensabile per la pianificazione di strategie di mitigazione dei cambiamenti climatici, e quindi per la riduzione del rischio idrologico e geologico nel Paese. I dati devono essere “open”. Solo la condivisione dell’informazione può permetterci un cambio di passo. L’approccio interdisciplinare è indispensabile, ancorchè difficile. E’ giunto il tempo di accantonare la competizione fra discipline in favore della cooperazione. Alma Mater Studiorum ROMA 23 GIUGNO 2016 Università di Bologna AREA TEMATICA 2. TEMI EMERGENTI Cambiamenti tendenze e ciclicità negli eventi climatici estremi: un rebus da risolvere Grazie infinite!! Con Stephen Hurst, il figlio di Harold Edwin Hurst, nel 2013 Presentazione disponibile su www.albertomontanari.it Suggerimenti a [email protected] 15