Ambiente, approvato il Piano aria integrato regionale. 300 milioni di investimenti, fino al 2020, per migliorare la qualità dell'aria in EmiliaRomagna Oltre 90 azioni per combattere smog e inquinamento. Gazzolo: "Scritta una nuova pagina della svolta green della Regione, con interventi coraggiosi e all'insegna dell'integrazione delle politiche e delle risorse disponibili. Un ulteriore passo avanti, un Piano ampiamente condiviso e approvato senza voti contrari in Assemblea legislativa" Bologna- Via libera dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna al Piano aria integrato regionale (Pair 2020). L’impegno per vincere la lotta allo smog prevede meno traffico e più aree verdi, ciclabili e pedonali nelle città; risorse per il trasporto pubblico, con autobus nuovi al posto di mezzi vecchi, e ecoincentivi da 2.500 euro per rottamare i veicoli commerciali leggeri più inquinanti e promuovere la mobilità elettrica. Oltre a misure per ridurre l’inquinamento prodotto dalle attività industriali e agricole. Presentato dalla Giunta, il piano contiene 94 azioni, sostenute con 300 milioni di euro di investimenti da qui al 2020, per migliorare la qualità dell’aria in regione, far scendere dal 64% all’1% la popolazione esposta a più di 35 superamenti l’anno per le Pm10 e assicurare il rispetto dei valori limite degli inquinanti atmosferici sull’intero territorio emiliano-romagnolo. “Oggi si scrive una nuova pagina della svolta green della Regione, un passo avanti ulteriore nel percorso di pianificazione strategica che sta segnando questa legislatura”, ha detto l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo. “Rifiutiamo gli slogan e puntiamo ad una politica rigorosa, basata su obiettivi performanti e veramente realizzabili, concreti ed efficaci in termini di riduzione delle emissioni: oggi, senza voti contrari, l’Assemblea legislativa ha approvato un piano ampiamente condiviso con i sindaci e le associazioni di categoria e ambientaliste". L'obiettivo è uscire dalla logica dell’emergenza mettendo in campo azioni strutturali per "tagliare" del 47% le polveri sottili (Pm10), del 36% gli ossidi di azoto, del 27% l'ammoniaca e del 7% l'anidride solforosa. "La parola chiave è integrazione delle politiche e delle risorse, non solo su scala regionale ma a livello dell’intero Bacino Padano", continua l’assessore Gazzolo. "L’aria non ha confini e proprio per questo è fondamentale il lavoro comune avviato insieme alle altre Regioni e al Ministero. Solo azioni condivise, in un’ottica di area vasta, possono mettere a frutto sinergie indispensabili per migliorare davvero la qualità dell'aria". /BG Tutte le notizie su www.regione.emilia-romagna.it, i comunicati nella sezione 'Agenzia di informazione e comunicazione'. Seguici su Twitter (@RegioneER), Facebook (@RegioneEmiliaRomagna) e Telegram (@ERnotizie, @ERcomunicati, @PresidenteER) Segreteria di redazione tel. 051 5275490 Allegato – Il Piano 2020 in dettaglio Dove interverrà il Pair Sei gli ambiti di intervento del Piano: la gestione sostenibile delle città; il risparmio energetico e la riqualificazione energetica edilizia; la mobilità di persone e merci; l’agricoltura con la riduzione delle emissioni di ammoniaca dagli allevamenti e del contenuto di azoto nei fertilizzanti; le attività produttive con gli accordi di settore per il taglio delle emissioni, il contenimento delle emissioni diffuse e di composti organici volatili; gli acquisti verdi della pubblica amministrazione (Green public procurement). Le misure principali previste La rottamazione dei veicoli commerciali più inquinanti Nel 2017 la Regione ha messo a disposizione 2 milioni di euro per la rottamazione dei mezzi commerciali diesel fino all’Euro 3 di micro, piccole e medie imprese dell’EmiliaRomagna, anche artigiane. I fondi della Regione sono destinati all’acquisto di nuovi veicoli commerciali leggeri per il trasporto merci fino a 3,5 tonnellate da parte di aziende con sede legale o unità locale in uno dei 30 Comuni regionali soggetti alle limitazioni della circolazione previste dal Pair 2020 o, in alternativa, con sede in Emilia-Romagna e pass di accesso alla zona a traffico limitato in uno dei 30 Comuni citati. In particolare gli incentivi, con obbligo di rottamazione, potranno riguardare la sostituzione di veicoli commerciali inquinanti “di categoria N1” ad alimentazione diesel fino all’Euro 3 con mezzi a minore impatto ambientale Euro 6 ad alimentazione mista benzina-gpl, benzina-metano, benzina-elettrico ed elettrici. L’ecobonus avrà il valore di 2.500 euro e riguarderà la sostituzione di un solo veicolo merci per ogni azienda. Riduzione del traffico nei centri abitati Meno 20% di traffico veicolare privato nei centri abitati dei 30 Comuni in cui si applicano le limitazioni alla circolazione. Un obiettivo da raggiungere con incentivi per la mobilità elettrica e per il potenziamento della rete pubblica di ricarica al fine di coprire almeno il 10% delle nuove immatricolazioni; aumento del numero di stazioni di rifornimento di metano e biometano; applicazione del bollo differenziato in funzione del potere inquinante del veicolo; ampliamento delle aree pedonali, a traffico limitato e delle “zone 30”; armonizzazione delle regole di accesso e sosta nelle Ztl e altre misure equivalenti individuate dai Comuni nell'ambito dei Piani urbani per la mobilità sostenibile. Trasporto pubblico locale e regionale Entro il 2020 si investiranno oltre 160 milioni di euro per la sostituzione di almeno 600 autobus di categoria inferiore a Euro 3 in ambito urbano con nuovi mezzi a basso impatto ambientale. Il Piano prevede il potenziamento del 10% del trasporto pubblico locale e del 20% del servizio ferroviario, anche attraverso la razionalizzazione e il recupero di efficienza del sistema. Mobilità ciclo-pedonale Il Piano prevede l’incremento dei percorsi ciclo-pedonali per arrivare all’obiettivo minimo di 1,5 metri per abitante e il raggiungimento della quota del 20% degli spostamenti urbani con la bicicletta nei prossimi 4 anni nei 30 Comuni interessati alle misure di limitazione della circolazione privata. Limitazioni alla circolazione dei veicoli privati nei centri abitati Tra il 1 ottobre e il 31 marzo di ogni anno, dal lunedì al venerdì e nelle domeniche ecologiche (cioè la prima domenica di ogni mese, eccetto dicembre), nelle fasce orarie dalle 8.30 alle 18.30, si stabilisce il divieto di circolazione nei centri abitati dei 30 Comuni con più di 30 mila abitanti e nella cintura di Bologna per i veicoli a benzina fino all'Euro 1, diesel fino all'Euro 3, ciclomotori e motocicli fino all'Euro 0. Dal 1 ottobre 2018 la limitazione sarà estesa anche ai diesel Euro 4 e dal 2020 riguarderà anche i mezzi a benzina Euro 2 e i restanti veicoli (gpl, metano e per le due ruote) fino all'Euro 1. Ampliamento aree verdi Altro tema centrale è la dotazione delle cosiddette “infrastrutture verdi”, capaci di assorbire gli inquinanti atmosferici e rendere le aree urbane più gradevoli. Si punta al rispetto della norma nazionale sulla piantumazione di un albero per ogni nuovo nato, all’aumento del 20% dei metri quadrati di aree verdi per abitante oppure al raggiungimento dello standard di 50 metri quadrati per abitante. Energia e riscaldamento Il Pair 2020 promuove l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile che non producono emissioni di inquinanti, come il solare e il fotovoltaico, e la riqualificazione energetica degli edifici pubblici e delle attività produttive, finanziata fino al 2020 con 67 milioni dal Por Fesr. Sono inoltre previste la chiusura delle porte degli esercizi commerciali e degli immobili aperti al pubblico per evitare dispersioni di calore o raffrescamento; limitazioni all'uso di olio combustibile negli impianti termici per l’industria; il divieto di installazione e utilizzo di impianti per la climatizzazione in spazi non abitati (come cantine, vani, box, garage, depositi o androni). Dal 1 ottobre al 31 marzo di ogni anno, si introduce il divieto di utilizzo dei camini “aperti” alimentati a legna e con efficienza energetica inferiore al 75% nelle unità immobiliari dotate di sistemi di riscaldamento multicombustibile nei Comuni i cui territori sono interamente ubicati a quota altimetrica inferiore a 300 metri. In quelli posti ad altitudini anche in parte superiori a 300 m, i Sindaci dovranno indicare con un proprio atto le zone situate al di sotto della suddetta quota in cui si applicherà il divieto. Buone pratiche agricole Tra le misure riguardanti l’agricoltura, finanziate per oltre 53 milioni con il Programma di sviluppo rurale, rientrano la copertura delle vasche di stoccaggio delle deiezioni, l'adeguamento delle strutture di ricovero degli animali, pratiche efficienti di distribuzione degli effluenti e modifiche nella dieta degli animali. Misure in materia di attività produttive In caso di nuovi impianti produttivi o di ampliamenti consistenti, il Pair prevede il rispetto dei valori limite di emissione più bassi fra quelli di riferimento per la specifica tecnologia, e stabilisce un percorso di adeguamento progressivo alle migliori tecniche disponibili per gli impianti esistenti nelle aree critiche per la qualità dell'aria. Impatto emissivo sostenibile Per i piani e i progetti sottoposti a procedura di Vas (valutazione ambientale strategica) o Via (valutazione impatto ambientale), il Piano stabilisce l’obbligo per il proponente di valutare le conseguenze in termini di emissioni di polveri sottili e ossidi di azoto e di individuare le eventuali misure aggiuntive idonee a compensare l’effetto delle emissioni per ridurre l’impatto al minimo. Acquisti verdi Il Pair propone misure per concorrere al raggiungimento dell’obiettivo del 50% di “acquisti verdi” di beni e servizi da parte delle Pubbliche amministrazioni dell’EmiliaRomagna secondo quanto previsto nel nuovo Piano sul Green Public Procurement, promuovendo forniture a basso impatto ambientale e la conversione dei propri veicoli con mezzi ecosostenibili. Misure emergenziali in vigore da ottobre 2017 Dal 1 ottobre al 31 marzo, Arpae eseguirà ogni lunedì e giovedì una verifica dei valori di concentrazione di pm10 e invierà ai sindaci una comunicazione per evidenziare l'eventuale verificarsi di condizioni che richiedono l’attivazione delle misure emergenziali. In caso di superamenti dei limiti per almeno 4 giorni consecutivi (e non più 7 come fino ad oggi) scatterà automaticamente la limitazione alla circolazione fino al giorno di controllo successivo, dalle 8.30 alle 18.30, nelle province in cui si è verificato il superamento. Già da ottobre 2017 le misure emergenziali riguarderanno anche i veicoli diesel fino all’Euro 4 e, dal 2020, i diesel Euro 5. Altre misure previste nelle situazioni di emergenza sono la riduzione della temperatura di almeno 1 grado negli ambienti di vita riscaldati (massimo 19° C nelle case, negli uffici, nei luoghi per la attività ricreative o di culto e nelle attività commerciali e fino a 17° C nelle sedi di attività industriali e artigianali) e il potenziamento dei controlli sui veicoli circolanti. Bologna 12 aprile 2017