32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
32 – L’influenza della politica
monetaria e della politica fiscale
sulla domanda aggregata
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
1
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Questo file per Power Point (visibile anche con OpenOffice
<www.openoffice.org>)
può essere scaricato da
siti e file
web.econ.unito.it/terna/istec/
il nome del file è
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo.ppt
(i file sono anche salvati in formato zip se di grandi dimensioni)
Il libro di testo ha un sito di appoggio a
www.swcollege.com/econ/mankiw/
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
2
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
La domanda aggregata è influenzata da molti fattori,
inclusi i desideri di spesa delle famiglie e delle imprese
Quando i desideri di spesa cambiano, la domanda
aggregata si sposta; se il governo non reagisce con azioni
di politica economia, questi cambiamenti determinano
oscillazioni di breve periodo nella produzione e
nell’occupazione
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
3
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
La curva di domanda aggregata è inclinata negativamente
per tre effetti
•
effetto ricchezza (wealth effect) di Pigou
•
effetto tasso di interesse (interest-rate effect) di
Keynes
•
effetto tasso di cambio (exchange-rate effect) di
Mundell e Fleming
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
4
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Discussione:
disc. quale dei tre effetti conta di più
quale dei tre effetti visti conta di più?
Obiettivo didattico: esaminiamo anche le quantità
sottostanti ai fenomeni
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
5
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Quale conta di più?
•
effetto ricchezza di Pigou: la quantità di moneta
detenuta dalle famiglie non è così importante da
determinare un effetto molto rilevante
•
effetto tasso di cambio di Mundell e Fleming: è
relativo ad una parte relativamente piccola della
domanda (almeno in economie molto grandi come
gli Stati Uniti)
•
effetto tasso di interesse di Keynes: molto
importante, per effetti diretti e indiretti delle scelte
sugli investimenti
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
6
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Per comprendere meglio l’effetto tasso di interesse è
necessario approfondire la teoria keynesiana della
preferenza per la liquidità
Nella sua General Theory of Employment, Interest, and
Money Keynes ha proposto la teoria della preferenza per la
liquidità per spiegare la determinazione del tasso di
interesse
Secondo la teoria, il tasso di interesse si adegua (“si
aggiusta”) in modo da equilibrare la domanda e l’offerta di
moneta
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
7
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Un aumento del livello dei prezzi fa aumentare la
domanda di moneta
che conduce ad un livello più elevato del tasso
dell’interesse
Un aumento del tasso dell’interesse riduce gli
investimenti
con la conseguenza di una minore quantità di
domanda di merci e servizi
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
8
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Studiamo come la teoria della preferenza per la liquidità
(theory of liquidity preference) spiega la scelta del pubblico
(famiglie e imprese) di detenere ricchezza in forma liquida,
con il tasso di interesse che assicura l’equilibrio tra offerta e
domanda di moneta
L’offerta di moneta, primo puntello della spiegazione
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
9
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
L’offerta di moneta è determinata dalla Banca centrale,
via:
•
operazioni di mercato aperto
•
modificazioni dei requisiti della riserva obbligatoria
per le banche
•
modificazioni del tasso di sconto
Essendo fissata dalla Banca centrale, l’offerta di moneta
non dipende dal tasso di interesse
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
10
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Offerta di moneta
Tasso di
interesse
Offerta di
moneta
0
A.A. 2002-2003
Quantità fissata
dalla banca centrale
Istituzioni di economia, corso serale
Quantità di
moneta
11
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Ad esempio con operazioni di mercato aperto
l’offerta di moneta può essere modificata (si ricordi che
l’offerta di moneta da parte della Banca centrale
corrisponde alla quantità di moneta a mani del pubblico):
•
acquisto di titoli di stato da parte della Banca
centrale, con aumento dell’offerta di moneta
•
vendita di titoli di stato da parte della Banca
centrale, con diminuzione dell’offerta di moneta
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
12
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Offerta di moneta
Tasso di
interesse
S2
0
A.A. 2002-2003
Offerta di
moneta
Quantità fissata
dalla banca centrale
Istituzioni di economia, corso serale
Quantità di
moneta
13
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Offerta di moneta
Tasso di
interesse
Offerta di
S3
moneta, S1
0
A.A. 2002-2003
Quantità fissata
dalla banca centrale
Istituzioni di economia, corso serale
Quantità di
moneta
14
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Stiamo studiando come la teoria della preferenza per la
liquidità spiega la scelta del pubblico (famiglie e imprese) di
detenere ricchezza in forma liquida, con il tasso di interesse
che assicura l’equilibrio tra offerta e domanda di moneta
La domanda di moneta, secondo puntello della
spiegazione
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
15
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Nella determinazione della domanda di moneta (la
quantità di moneta che il pubblico desidera avere) la
teoria della preferenza per la liquidità si fonda soprattutto
sul tasso dell’interesse
Concetto di liquidità: facilità di conversione di una
attività patrimoniale in mezzo di scambio per l’economia;
la moneta è il mezzo di scambio dell’economia ed è
quindi l’attività patrimoniale più liquida
Gli individui desiderano detenere moneta invece di altre
attività remunerate dal tasso dell’interesse, perché la
moneta può essere usata per acquistare qualsiasi bene o
servizio
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
16
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Tasso di interesse come costo opportunità
Il tasso d’interesse misura il costo opportunità di detenere
liquidità invece di attività patrimoniali remunerate
un aumento del tasso d’interesse riduce quindi la quantità di
moneta domandata e viceversa
la relazione (inversa) è rappresentata graficamente da una
curva della domanda di moneta inclinata verso il basso
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
17
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Domanda di moneta
Tasso di
interesse
Domanda
di moneta
0
A.A. 2002-2003
Quantità di
moneta
Istituzioni di economia, corso serale
18
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Equilibrio del mercato monetario
Secondo la teoria della preferenza per la liquidità:
•
il tasso di intesse si adegua (“si aggiusta”) al livello per
il quale la domanda di moneta eguaglia esattamente
l’offerta
•
esiste un tasso di interesse, detto tasso di interesse di
equilibrio, per il quale ciò avviene
•
se il tasso è diverso, gli individui adeguano il proprio
portafoglio determinando (tramite l’offerta di fondi
mutuabili) un cambiamento di quel tasso
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
19
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Discussione:
disc. situazioni di disequilibrio
provare a descrivere che cosa avviene se il tasso di interesse
corrente è maggiore/minore del tasso di interesse di equilibrio
Obiettivo didattico: tenere conto della dinamica
degli avvenimenti, collegando mercati diversi
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
20
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Disequilibrio ed equilibrio nel mercato monetario
Tasso di
interesse
Offerta di
moneta
r1
Tasso di
interesse
di equilibrio
r2
0
A.A. 2002-2003
Domanda
di moneta
Md1
Quantità fissata
dalla banca centrale
Md2
Quantità di
moneta
21
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Prezzi, interesse e domanda: una spiegazione sofisticata
della inclinazione negativa della curva di domanda e
delle relative conseguenze
Dei tre effetti: •
effetto ricchezza (wealth effect) di Pigou
•
effetto tasso di interesse (interest-rate
effect) di Keynes
•
effetto tasso di cambio (exchange-rate
effect) di Mundell e Fleming
stiamo approfondendo il secondo, che ha maggiore
importanza e ampiezza di effetti
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
22
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Il livello dei prezzi influenza la domanda di moneta e il livello
dell’interesse
•
Un aumento del livello dei prezzi fa aumentare la domanda
di moneta (moneta detenuta per le transazioni)
•
Un aumento della domanda di moneta induce un livello
più elevato del tasso dell’interesse (meno moneta offerta
nel mercato dei fondi mutuabili)
•
La quantità di beni domandata diminuisce (minori
investimenti delle imprese e delle famiglie; maggiore
risparmio – se prevale l’effetto di sostituzione, lucidi 67,
68 cap.21 – e quindi minori consumi)
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
23
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Mercato della moneta e inclinazione della curva della d. aggregata
(a) Il mercato della moneta
Tasso di
interesse
(b) La curva della domanda aggregata
Livello
dei prezzi
Offerta di moneta
1. Un aumento del
livello dei prezzi …
2. … fa aumentare la
domanda di moneta …
r2
Domanda di moneta P
2
al livello dei prezzi
P2, MD2
r1
P1
Domanda di moneta
al livello dei prezzi
P1, MD1
0
Quantità fissata Quantità di
dalla banca centrale moneta
3. … e, in conseguenza, il tasso
di interesse di equilibrio …
A.A. 2002-2003
Domanda
aggregata
0
Y2
Y1
Quantità di
prodotto
4. … e questo, a sua volta, fa ridurre la
quantità domandata di beni e servizi
24
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Variazioni dell’offerta di moneta
Sin qui abbiamo solo descritto – con la teoria della preferenza
per la liquidità – i motivi per cui la curva di domanda
aggregata è inclinata negativamente rispetto al livello dei
prezzi
Ora dalla descrizione passiamo all’interpretazione: che cosa
accade della curva di domanda aggregata se si modifica
l’offerta di moneta? (NB, nel breve periodo, avendo quindi
accantonato l’ipotesi di neutralità della moneta)
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
25
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Variazioni dell’offerta di moneta
•
Un incremento dell’offerta di moneta (via operazioni di
mercato aperto) sposta a destra la curva di offerta
•
A parità di curva di domanda di moneta, il tasso di
interesse scende (nuovo tasso di interesse di equilibrio)
•
Quella diminuzione fa aumentare la domanda di beni
(investimenti, per convenienza; consumi, per minore
risparmio [qualora ciò accada: vedere lucidi 67-68 cap.
21]) a parità di prezzi
•
Quindi si sposta verso destra la curva di domanda
aggregata
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
26
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Variazioni dell’offerta di moneta
(a) Il mercato della moneta
Tasso di
interesse
Offerta di MS2
moneta,
MS1
(b) La curva della domanda aggregata
Livello
dei prezzi
3. … e aumenta la quantità
domandata di beni e servizi per
ogni dato livello dei prezzi
1. Se la banca
centrale aumenta
l’offerta di
P
moneta …
r1
r2
0
AD2
Domanda di
moneta al livello
dei prezzi P
Quantità di moneta
Domanda
aggregata, AD1
0
Y1
Y2
Quantità di prodotto
2. …il tasso di interesse di equilibrio diminuisce …
A.A. 2002-2003
27
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Tasso obiettivo e scelte di politica monetaria
La conduzione della politica monetaria può essere riferita
sia all’offerta di moneta, da cui dipende il tasso
dell’interesse, sia direttamente al tasso dell’interesse,
fissando un obiettivo da mantenere
Di conseguenza le operazioni di mercato saranno condotte
per conseguire quel tasso, dal cui livello dipende la
posizione della curva di domanda aggregata
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
28
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Discussione:
disc. altri strumenti
quali altri strumenti di politica economica per intervenire sulla
domanda aggregata?
Obiettivo didattico: intervenire sulla domanda
aggregata significa spostare la curva di domanda a
parità di livello dei prezzi
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
29
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Gli effetti della politica fiscale sulla domanda aggregata
La politica fiscale definisce le scelte del governo con
riferimento al livello generale della spesa pubblica e
dell’imposizione fiscale
Nel lungo periodo (cap.25, lucidi da 26 in avanti) la
politica fiscale determina investimenti, risparmio, crescita
(ricordiamo, nel cap.24, lucido 18, Adam Smith (nel 1755)
“. . . per portare un paese dalla barbarie più abietta ad un
elevato livello di opulenza non è necessario molto di più che
pace, tasse moderate ed una dignitosa amministrazione
della giustizia”
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
30
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Nel breve periodo la politica fiscale ha principalmente
effetto sulla domanda aggregata, con effetti diretti e
indiretti
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
31
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
L’effetto della politica fiscale (spesa pubblica e
imposizione fiscale) sulla domanda aggregata è rilevante:
•
per la dimensione relativa rispetto all’economia nel
suo complesso
•
perché può essere indirizzata (la politica fiscale)
deliberatamente verso un obiettivo di domanda
complessiva
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
32
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Gli effetti di quell’azione, rilevante e deliberatamente
indirizzata ad un obiettivo, sono:
•
diretti, perché la spesa pubblica (G) è un addendo
della domanda aggregata
•
indiretti, perché le scelte sul livello di
imposizione fiscale determina le scelte di spesa
dei consumatori (e di investimento delle imprese)
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
33
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Approfondiamo gli effetti (diretti) della spesa, scoprendo
due effetti macroeconomici
•
l’effetto moltiplicatore (multiplier effect)
•
l’effetto spiazzamento (crowding-out effect)
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
34
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Discussione:
disc. moltiplicatore
in analogia all’uso già visto del termine moltiplicatore, che
cosa si “moltiplica” in questo caso?
Obiettivo didattico: passare dalle cause esterne agli
effetti interni ripetuti nell’analisi di un fenomeno
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
35
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Moltiplicatore della spesa pubblica
La domanda aggregata può aumentare più dell’aumento
del suo addendo G, per una concatenazione di eventi
subordinati a quello
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
36
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Effetto moltiplicatore della spesa pubblica
Livello
dei
prezzi
1. Un aumento della spesa
pubblica di 20 miliardi di euro
inizialmente fa aumentare la
domanda aggregata di 20
miliardi di euro …
AD2
Domanda
aggregata, AD1
0
A.A. 2002-2003
Quantità
di prodotto
Istituzioni di economia, corso serale
37
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Effetto moltiplicatore della spesa pubblica
Livello
dei
prezzi
2. … ma l’effetto moltiplicatore
può amplificare lo spostamento
della domanda aggregata …
1. Un aumento della spesa
pubblica di 20 miliardi di euro
inizialmente fa aumentare la
domanda aggregata di 20
miliardi di euro …
AD3
AD2
Domanda
aggregata, AD1
0
A.A. 2002-2003
Quantità
di prodotto
Istituzioni di economia, corso serale
38
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
In formula
1
Moltiplica tore 
1  PMC
in cui PMC < 1 sta per propensione marginale al
consumo (marginal propensity to consume, MPC)
Spiegazione: è la somma della progressione geometrica
1  PMC  PMC PMC  PMC PMC PMC  
1  PMC  PMC 2  PMC 3  
con
n
1

q
S  a  aq  aq 2   aq n1  a
1 q
in cui, se q = PMC < 1 e n   . . .
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
39
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Effetto spiazzamento
L’effetto di un incremento della domanda aggregata a
seguito di un incremento di G può essere inferiore a quello
previsto dal moltiplicatore per l’effetto spiazzamento
•
•
un aumento della spesa pubblica incrementa la
domanda aggregata e quindi le transazione e la moneta
detenuta a tale scopo  con incremento del tasso di
interesse
un tasso di interesse più elevato riduce la componente
investimenti (I) della domanda aggregata
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
40
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Dinamica dell’effetto spiazzamento
(a) Il mercato della moneta
Tasso di
interesse
(b) La curva della domanda aggregata
Livello dei
prezzi
Offerta di
moneta
2. … la domanda di
moneta aumenta …
€20 miliardi
r2
AD2
r1
MD2
Domanda di moneta, MD1
0
4. … che, quindi,
compensa
parzialmente
l’incremento
iniziale della
domanda
Quantità fissata
dalla banca centrale
3. … e, a sua volta, provoca
un aumento del tasso di
interesse di equilibrio …
AD3
Domanda aggregata, AD1
Quantità di prodotto
Quantità 0
di moneta
1. Se un aumento della spesa
pubblica fa aumentare la
domanda aggregata …
41
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Variazioni nell’imposizione fiscale
Variando l’imposizione fiscale si modifica il reddito disponibile
delle famiglie e quindi il loro comportamento di spesa . . .
. . . con la conseguenza di una spostamento della curva di
domanda (con rilevanza diversa a seconda del grado di stabilità
che i consumatori attribuiscono al cambiamento avvenuto) . . .
. . . cui fanno seguito effetti moltiplicativi e di spiazzamento
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
42
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Discussione:
disc. uso di queste politiche
è opportuno l’uso di questo strumentario di politica
economica?
Obiettivo didattico: in economia la medaglia ha
sempre due facce . . .
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
43
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Usare o no la politica economica per stabilizzare l’economia?
Sì, per compensare le fluttuazioni economiche determinate
dall’instabilità del settore privato, i cui cambiamenti nella
domanda di beni di consumo e investimento fanno oscillare
l’economia
No, perché l’effetto delle politiche monetarie e fiscali arriva
sempre in ritardo e quindi è meglio che i governi lascino che
l’economia ritrovi l’equilibrio di breve periodo da sola
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
44
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
L’interesse per gli stabilizzatori automatici
Il sistema fiscale è uno stabilizzatore automatico
Il sistema dei sussidi di disoccupazione è uno
stabilizzatore automatico
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
45
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Un confronto tra lungo periodo e breve periodo in questo
contesto macroeconomico
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
46
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Una visione formale
MERCATO MONETARIO :
Equazione LIQUIDITA’ MONETA ( L M )
M =
Offerta di
moneta
A.A. 2002-2003
L (r)
.
P
Domanda di
Livello dei
moneta in
prezzi
funzione del
tasso di interesse
Istituzioni di economia, corso serale
47
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
MERCATO DEI BENI
Y = C
Prodotto
+
Consumi
I(r) +G
Investimenti
in funzione
del tasso di
interesse
Spesa
pubblica
I (r) = Y – C – G
Gli investimenti, in funzione del tasso di
interesse, sono eguali al risparmio
aggregato S ( Equazione IS, ovvero Investimento - risparmio )
IS ed LM, due equazioni che descrivono due relazioni esistenti tra
tre variabili ( Y, r, P)
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
48
32_fluttuazioni_economiche_breve_periodo
Lungo PERIODO :
Y è determinato da OFFERTA dei
FATTORI e dalla TECNOLOGIA
Dato Y, r si aggiusta per soddisfare
l’equazione IS ; dato r , P si
aggiusta per soddisfare l’equazione
LM .
Breve PERIODO :
P è fissato a un livello determinato
nel passato. Dato P, r si aggiusta
per soddisfare l’equazione L M.
Dato r , Y si adegua per soddisfare
l’equazione IS
A.A. 2002-2003
Istituzioni di economia, corso serale
49