Laboratorio di statistica
e economia applicata
L’importanza della statistica
ufficiale: il ruolo dell’Istat
Antonella Guarneri
[email protected]
Dipartimento di Economia e Giurisprudenza,
Università di Cassino e del Lazio Meridionale
Autunno 2013
Domanda 1
L’Istat ha scattato con il Censimento una fotografia
dell’Italia nell’ottobre 2011.
- I dati diffusi dall'Istat hanno lo stesso valore di
altre informazioni derivanti da prestigiosi istituti
di ricerca, fondazioni o università?
- L’Istat ha raccolto i dati con questionari tramite
intervista diretta (porta a porta)?
- Secondo il censimento quanti siamo in Italia e
quanti stranieri ci sono?
La statistica ufficiale
• La statistica ufficiale è posta al servizio delle
istituzioni, degli operatori economici e del
pubblico ai quali fornisce dati sulla situazione
economica, demografica, sociale e ambientale,
e costituisce un elemento indispensabile nel
sistema informativo di una società democratica.
• Si parla di statistica pubblica poiché le attività
(raccogliere i dati, elaborarli, diffonderli) sono al
servizio dei cittadini e i prodotti e i servizi hanno
la natura di bene pubblico.
Chi fa parte della statistica
ufficiale?
• Produttori di statistiche ufficiali
Oltre all’Istat, Uffici di statistica di soggetti
pubblici e privati (Ministeri, enti locali, Ferrovie
dello stato, Aci, Cnr, Enea, Coni, Inps,
Unioncamere) che fanno parte del Sistan
(Sistema statistico nazionale).
• Altri grandi enti nazionali e sovranazionali
(Bankitalia, Eurostat, FMI, Ocse, ILO, ecc).
E gli altri “diffusori” di statistiche?
• Soggetti
con
strutture
scientifiche
(Censis, università, centri studi di organizzazioni
sindacali e imprenditoriali, altri istituti privati di
ricerca).
• Sondaggisti
Società private che svolgono, su committenza,
sondaggi di opinione e ricerche di mercato.
Sotto la vigilanza dell’Agcom
Obiettivi fondamentali del Codice
italiano delle Statistiche ufficiali
1.
Accrescere la fiducia nell'indipendenza,
nell'integrità e nella responsabilità dei soggetti
produttori di statistica ufficiale.
2. Promuovere la conoscenza e l'applicazione da
parte di tutti i soggetti produttori di statistica
ufficiale dei principi, delle pratiche e dei metodi
migliori per assicurare la migliore qualità dei dati
prodotti.
3. Migliorare il funzionamento del Sistema
Statistico Nazionale, con particolare riguardo al
rafforzamento dell'indipendenza degli Enti e
degli Uffici che lo compongono.
4. Migliorare la qualità dei processi e dei prodotti
delle statistiche ufficiali.
I 3 ambiti dei 15 principi del Codice
italiano delle Statistiche ufficiali
1. Contesto istituzionale
2. Processi statistici
3. Produzione statistica
Fonte:
http://www.regione.toscana.it/-/principi-della-produzione-statisticanazionale-e-regionale
Contesto istituzionale
- Fattori istituzionali e organizzativi che
influiscono in modo significativo sulla qualità,
l'efficienza e la credibilità della produzione
statistica ufficiale.
Tali
principi
sono:
l'indipendenza
professionale, il mandato per la raccolta dei
dati, l'adeguatezza delle risorse, l'impegno in
favore della qualità, la riservatezza statistica
e l'imparzialità e obiettività.
Tutela della riservatezza dei dati in
ambito statistico: la privacy
• La riservatezza dei dati personali in campo statistico era
tutelata dal d.lgs n. 322/ 89 che conteneva disposizioni sul
segreto d’ufficio (art.8) e sul segreto statistico (art. 9).
• La legge 675/1996 disciplina condizioni, modalità e garanzie
relativamente a tutti i trattamenti di dati personali, compresi
quelli effettuati in ambito statistico
• Con la legge 676/1996 il Parlamento delega il Governo ad
emanare decreti legislativi in materia di tutela della
riservatezza per i trattamenti di dati personali effettuati per
finalità storiche, statistiche e di ricerca scientifica.
• In attuazione della delega, il Governo emana il decreto
legislativo n. 281/1999, che integra e modifica sia il d.lgs n.
322/89 sia la legge n. 675/1996
• Il 29 luglio 2003 viene emanato il testo unico che rivede e
organizza tutte le disposizioni in merito: Codice in materia di
protezione dei dati personali che è entrato in vigore il 1.1.2004
Codice in materia di protezione dei
dati personali
Art. 1 (Diritto alla protezione dei dati personali)
Chiunque ha diritto alla protezione dei dati personali che lo
riguardano.
Art. 3 (Principio di necessità nel trattamento dei dati)
I sistemi informativi e i programmi informatici sono
configurati riducendo al minimo l’utilizzazione di dati
personali e di dati identificativi se ne deve escludere il
trattamento quando le finalità perseguite
possono
essere realizzate mediante:
- dati anonimi;
- modalità di trattamento che permettano di
identificare l’interessato solo in caso di necessità.
Tutela della riservatezza dei dati in
ambito statistico: il segreto statistico
• I dati raccolti nell'ambito di rilevazioni statistiche
comprese nel programma statistico nazionale,
possono essere utilizzati esclusivamente a fini
statistici e non possono essere comunicati ad
alcun soggetto - pubblico o privato - estraneo al
Sistema statistico nazionale, né essere diffusi, se
non in forma aggregata e secondo modalità che
rendano non identificabili i soggetti interessati.
• Per garantire la tutela del segreto statistico e la
protezione dei dati personali l’Istat e tutti gli organi
del Sistan sono tenuti ad adottare opportune misure
organizzative,
logistiche,
informatiche,
metodologiche e statistiche, secondo gli standard
definiti a livello internazionale.
.
Processi statistici
- Fattori connessi all’applicazione di
orientamenti,
metodologie
e
standard
nazionali e internazionali, che vanno rispettati
dai soggetti produttori di dati statistici nelle
attività
di
progettazione,
rilevazione,
elaborazione e diffusione di statistiche
ufficiali.
- Tali principi sono: l'utilizzo di solida
metodologia, l'utilizzo di procedure statistiche
appropriate, l'onere non eccessivo per i
rispondenti; l'efficienza rispetto ai costi.
Produzione statistica
- Fattori connessi al fatto che le statistiche
ufficiali devono soddisfare le esigenze
informative degli utenti.
- Tali principi sono: la pertinenza,
l'accuratezza e attendibilità, la tempestività
e puntualità, la coerenza e confrontabilità,
l'accessibilità e chiarezza.
La statistica ufficiale in Italia
Le date cruciali
La mission dell’Istat
La missione dell'Istituto nazionale di statistica è
quella di servire la collettività attraverso la
produzione e la comunicazione di informazioni
statistiche, analisi e previsioni di elevata qualità.
Queste devono essere realizzate in piena
autonomia e sulla base di rigorosi principi eticoprofessionali e di più avanzati standard
scientifici. Lo scopo è quello di sviluppare
un'approfondita
conoscenza
della
realtà
ambientale, economica e sociale dell'Italia ai
diversi livelli territoriali e favorire i processi
decisionali di tutti i soggetti della società
(cittadini, amministratori, ecc.).
La vision dell’Istat
• L'Istat intende essere un'amministrazione innovativa, che si
impegna al servizio della collettività, valorizzando la
professionalità e l'integrità del proprio personale, creando
appropriate condizioni di lavoro e minimizzando il proprio
impatto sull'ambiente.
• L'Istat rispetta la privacy dei rispondenti, protegge la
confidenzialità dei dati ricevuti e svolge le proprie attività in
modo trasparente e indipendente.
• L'Istat è orientato alla ricerca della massima efficacia ed
efficienza nell'utilizzo delle risorse disponibili, promuove lo
sviluppo del Sistan e la collaborazione con gli altri enti del
Sistema
Statistico
Nazionale
e
della
pubblica
amministrazione, con il mondo della ricerca e con la
società civile, anche allo scopo di accrescere la cultura
statistica.
• L'Istat fa parte del Sistema Statistico Europeo e collabora
con gli altri soggetti del sistema statistico internazionale.
Scuola superiore di statistica e
di analisi sociali ed economiche
• La Scuola superiore di statistica e di analisi sociali ed
economiche, istituita dall'Istat nel 2011, risponde alle esigenze
di cultura quantitativa che la società esprime con sempre
maggiore evidenza. Saper interpretare i dati, imparare a trattarli
e utilizzarli per prendere e valutare decisioni, individuali e
politiche, fa parte del bagaglio culturale indispensabile per
vivere appieno la società dell'informazione.
• A chi si rivolge
- operatori del Sistema statistico nazionale
- personale delle imprese, delle Pubbliche Amministrazioni e di
altre istituzioni nazionali e internazionali
- professionisti e cittadini
- sistemi statistici dei Paesi partner della cooperazione
internazionale
- università e ricerca
- scuole pubbliche e private.
Il Sistan/1
• Il Sistema statistico nazionale (Sistan) è la rete di
soggetti pubblici e privati che fornisce al Paese e agli
organismi internazionali l'informazione statistica ufficiale.
• Istituito dal decreto legislativo n. 322 del 1989, il Sistan
comprende:
- l'Istituto nazionale di statistica (Istat);
- gli enti e organismi pubblici d'informazione statistica
(Inea, Isfol);
- gli uffici di statistica delle amministrazioni dello Stato e
di altri enti pubblici, degli Uffici territoriali del Governo,
delle Regioni e Province autonome, delle Province, delle
Camere di commercio (Cciaa), dei Comuni, singoli o
associati, e gli uffici di statistica di altre istituzioni
pubbliche e private che svolgono funzioni di interesse
pubblico.
Il Sistan/2
• Il Sistan nasce con l'intenzione di consentire una
gestione più efficace dell'attività statistica nazionale
aumentando la capacità di risposta alle esigenze
informative del Paese, generando quelle sinergie e
complementarità che solo il coordinamento fra i
produttori di informazione statistica può assicurare.
• L'Istat svolge un ruolo di indirizzo, di coordinamento,
di promozione e di assistenza tecnica alle attività
statistiche degli enti e degli uffici facenti parte del
Sistema statistico nazionale. Per l'esercizio di tali
funzioni l'Istat si avvale del supporto del Comstat e
agisce tramite la Direzione centrale per lo sviluppo
e il coordinamento della Rete territoriale e del
Sistan.
Il Programma statistico
nazionale
• Il Programma statistico nazionale (Psn) è l'atto normativo
che, in base all'art. 13 del d.lgs. n.322 del 1989 e
successive integrazioni, stabilisce le rilevazioni
statistiche di interesse pubblico affidate al Sistema
statistico nazionale e i relativi obiettivi informativi.
• I lavori inseriti nel Psn sono classificati in cinque
differenti tipologie: Statistiche da indagine (Sdi),
Statistiche da fonti amministrative organizzate (Sda);
Statistiche derivate o rielaborazioni (Sde); Sistema
informativo statistico (Sis) e Studio Progettuale (Stu).
• La programmazione è a triennio fisso.
• Il Programma attualmente in vigore è il Psn 2011-2013 Aggiornamento 2013 ed è stato da ultimo predisposto
il Psn 2014-2016.
Caratteristiche dell’informazione
statistica ufficiale
• I dati utilizzati a fini statistici possono derivare da ogni
tipo di fonte, sia essa una rilevazione statistica o
amministrativa.
• Le rilevazioni sono realizzate solo se i dati amministrativi
non sono disponibili o sono insufficienti.
• Le leggi, i regolamenti e i metodi di misura in base ai
quali operano i sistemi statistici devono essere resi
pubblici.
• L’uso di concetti, classificazioni e metodi concordati a
livello internazionale promuove la coerenza, la
comparabilità e l’efficienza dei sistemi statistici nazionali.
Il processo di produzione e di
diffusione dei dati
•
Le rilevazioni statistiche – eseguite su un
campione o sulla totalità della popolazione – si
sviluppano secondo un processo che, partendo
dalla definizione degli obiettivi della rilevazione,
procede alla raccolta ed elaborazione dei dati e
si conclude con l’analisi e la diffusione dei
risultati.
•
La diffusione conclude il processo di
produzione dei dati, rendendo disponibili le
informazioni su fenomeni demografici, economici
e sociali.
XV Censimento della popolazione e
delle abitazioni
• Rispetto ai censimenti del passato, la nuova strategia
censuaria mantiene le tradizionali caratteristiche di:
• universalità, riguarda tutte persone sul territorio
nazionale e non solo un campione;
• individualità, le informazioni sono rilevate su tutti gli
individui, anche se possono essere fornite da un solo
componente della famiglia;
• simultaneità, nonostante le operazioni durino diverse
settimane, tutte le informazioni raccolte sono riferite a
una medesima data;
• periodicità definita, i censimenti si svolgono con
cadenza decennale.
• MA numerose e rilevanti sono le novità che
riguardano sia gli aspetti normativi sia quelli
metodologici e organizzativi.
La popolazione legale del 15°
Censimento della popolazione/1
• Al 9 ottobre 2011, data di riferimento del 15°
Censimento generale della popolazione e delle
abitazioni, la popolazione residente in Italia
ammonta a 59.433.744 unità.
• Rispetto al 2001 (56.995.744 residenti)
l'incremento è del 4,3%, da attribuire
esclusivamente alla componente straniera.
• Gli stranieri sono 4.029.145, il 6,8 per 100 della
popolazione totale.
• I cittadini stranieri risultano in crescita in tutte le
regioni della Penisola, mentre gli italiani
diminuiscono nel Mezzogiorno oltre che in
Piemonte, Liguria e Friuli-Venezia Giulia.
Numero di stranieri per 1.000 residenti
La popolazione legale del 15°
Censimento della popolazione/2
• La popolazione censita, pubblicata in Gazzetta Ufficiale
n. 209 del 18 dicembre 2012, diviene riferimento legale
per il Paese fino alla successiva rilevazione censuaria
ed è perciò definita "popolazione legale".
• Quello del 2011 è stato l’ultimo censimento
tradizionalmente inteso, dalla prossima tornata si parlerà
di censimento continuo che si baserà su: uso
sistematico delle fonti amministrative, un sistema
Integrato di Microdati su individui, famiglie e unità
economiche, un controllo sistematico della qualità delle
anagrafi comunali e correzione statistica degli errori di
sovracopertura e sottocopertura attraverso indagine
campionaria a rotazione (C-sample), l’integrazione dei
contenuti informativi per prefissati domini territoriali
anche a livello subcomunale attraverso indagine
campionaria a rotazione (D-sample).
Domanda 2
L’Istat non raccoglie sempre i dati statistici
attraverso proprie rilevazioni ma elabora anche
dati di fonte amministrativa. I permessi di
soggiorno ne sono un esempio.
- Chi raccoglie i dati sui permessi di soggiorno e
con quali finalità?
- I cambi nella legislazione nazionale e nel
processo di allargamento dell’Unione europea
hanno avuto ripercussioni sull’archivio dei
permessi di soggiorno?
I dati di fonte amministrativa/1
• Si definiscono in questo modo le informazioni
raccolte e conservate da istituzioni pubbliche,
riguardanti persone fisiche o giuridiche
nell’ambito del territorio di competenza.
• Oltre che una fonte, questi dati costituiscono
una solida base di supporto per la validazione di
dati raccolti in rilevazioni statistiche di altro tipo.
• L’art. 15 del decreto legislativo n. 322 del 1989
enumera, tra i compiti che assegna all’Istat, la
promozione e lo sviluppo informatico a fini
statistici degli archivi gestionali e delle raccolte
di dati amministrativi.
• L’utilizzo di questi dati contribuisce a ridurre il
carico statistico sui rispondenti.
I dati di fonte amministrativa/2
I
dati amministrativi presentano le seguenti
problematiche:
- la popolazione di interesse per la rilevazione
può non coincidere con quella su cui sono stati
raccolti i dati amministrativi;
- i criteri classificatori delle informazioni raccolte
possono non essere adeguati per le finalità della
rilevazione statistica di interesse;
- le leggi che regolano la raccolta di questi dati
possono
cambiare
pregiudicando
la
confrontabilità dei dati nel tempo.
I dati sui permessi di soggiorno
• Fino al 2007 l'Istat ha elaborato e diffuso i dati
dei permessi di soggiorno di fonte Ministero
dell'Interno. A partire dal 2008 l'Istat elabora una
nuova serie sui permessi di soggiorno in cui non
sono più compresi i nuovi cittadini dell'Unione
europea (rumeni, polacchi), per i quali, dal 27
marzo 2007, non è più previsto il rilascio del
documento di soggiorno.
• A differenza di quanto avveniva in precedenza, i
dati comprendono anche i minori registrati sul
permesso di un adulto, sebbene l’archivio dei
permessi di soggiorno, per ritardi di
registrazione, sottovaluta il numero di minori.
Permessi di soggiorno per sesso
al 1° gennaio. Anni 1992-2007
1.400.000
1.200.000
Maschi
Femmine
1.000.000
800.000
600.000
400.000
200.000
1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Fonte: nostra elaborazione su dati Istat, http://demo.istat.it/
Gli stranieri regolarmente
soggiornanti in Italia
• Al 1° gennaio 2013, in base ai dati forniti dal
Ministero dell'Interno, sono regolarmente presenti in
Italia 3.764.236 cittadini non comunitari.
• I paesi di cittadinanza più rappresentati sono
Marocco (513.374), Albania (497.761), Cina
(304.768), Ucraina (224.588) e Filippine (158.308).
• I minori presenti in Italia rappresentano il 24,1%
degli stranieri non comunitari regolarmente
soggiornanti.
• Continua a crescere la quota di soggiornanti di
lungo periodo che costituiscono la maggior parte dei
cittadini non comunitari regolarmente presenti
(54,3%).
Cittadini non comunitari regolarmente
soggiornanti. Anno 2013
Donne
Paesi di cittadinanza
Minori
Totale
Valori %
Valori %
Soggiornanti
di lungo
periodo
1^ regione
Valori %
2013
Marocco
513.374
43,9
30,8
64,1
Lombardia (24,3%)
Albania
497.761
47,4
27,5
66,0
Lombardia (20,8%)
Cina
304.768
48,9
26,4
38,8
Lombardia (21,3%)
Ucraina
224.588
79,8
9,2
49,2
Lombardia (21,3%)
Filippine
158.308
57,8
21,6
49,2
Lombardia (33,7%)
India
150.462
37,6
24,7
51,9
Lombardia (36,7%)
Moldova
149.231
66,9
17,6
39,2
Veneto (26,9%)
Egitto
123.529
29,1
31,3
58,2
Lombardia (68,2%)
Tunisia
121.483
36,2
31,3
65,8
Emilia-Romagna (22,6%)
Bangladesh
113.811
29,6
24,3
53,5
Lazio (26,0%)
1.406.921
50,2
22,1
52,0
Lombardia (28,0%)
Altri Paesi
Sistema informativo: immigrati &
nuovi cittadini
Domanda 3
Le rilevazioni e le stime dell’Istat vengono citate
dalla stampa a proposito della crisi economica,
talvolta infondendo ottimismo, talvolta dipingendo
una situazione a tinte fosche.
- Quando appaiono notizie di questo tipo a quali
rilevazioni
dell’Istat
fanno
generalmente
riferimento?
- È giusto che il dibattito politico prenda spunto
proprio da questi dati?
La diffusione di dati e metadati
• Garantire l'accesso ai risultati delle rilevazioni
statistiche, utilizzare tecnologie aggiornate per il
rilascio dell'informazione statistica ufficiale, eliminare
ogni barriera alla fruizione dei dati. Sono questi gli
obiettivi dell'attività di diffusione dell'Istituto.
• Il sito dell’Istituto, recentemente rinnovato, permette
di navigare in tre differenti macroaree di interesse:
- prodotti;
- strumenti;
- informazioni.
Prodotti
• Attraverso le banche dati l'utente può scegliere in base alle proprie
esigenze il tipo di informazione e il livello di dettaglio. Ogni base di dati
è corredata di metainformazioni - metodologie, classificazioni,
definizioni relative all'argomento trattato.
• Le tavole di dati sono collezioni di dati diffuse senza una cadenza
regolare. Vengono prodotte generalmente alla conclusione di alcune
indagini, come forma preliminare di diffusione dei dati prodotti.
• I file di microdati sono collezioni di dati elementari relative alle indagini
svolte dall'Istat. Tali file sono rilasciati con modalità diverse a seconda
della loro tipologia, ma comunque a titolo gratuito e nel rispetto della
normativa vigente in materia di protezione della privacy e del segreto
statistico.
• I risultati delle indagini sono resi disponibili attraverso i comunicati
stampa e le produzione editoriale dell'Istat.
• Attraverso le pubblicazioni scientifiche (Rivista di Statistica Ufficiale,
Istat Working Papers) l'Istat promuove e valorizza l'attività di ricerca e la
condivisione dei risultati degli studi in materia di statistica ufficiale.
• Nella sezione contenuti interattivi sono raccolti e resi disponibili i
grafici e la cartografia per la visualizzazione dei dati statistici, i widget e i
calcolatori, tutti gli ebook editi dall'Istat e le app per mobile realizzate su
specifici contenuti.
Il datawarehouse dell’Istat: I.stat
Cosa è I.Stat?
I.Stat è il datawarehouse delle statistiche prodotte dall’Istat, un
patrimonio informativo completo ed omogeneo, unico per la
statistica italiana.
Chi può accedere ad I.Stat?
L’accesso a I.Stat è libero e gratuito per tutti.
L’indirizzo è http://dati.istat.it/.
Come funziona I.Stat?
Le statistiche sono organizzate per temi strutturati in un albero
gerarchico a due livelli. I dati sono presentati in forma aggregata in
tavole multidimensionali, con la possibilità di comporre tabelle e
grafici personalizzati,agendo sulle variabili, i periodi di riferimento e
la disposizione di testate e fiancate. Il sistema è interrogabile
secondo le seguenti modalità: per parola chiave, per tema e per
territorio. Un ampio apparato di metadati agevola il reperimento e la
comprensione delle statistiche da parte degli utenti.
I temi di I.stat
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Censimento agricoltura 2010 Censimento industria,istituzioni pubbliche e non
profit 2011
Censimento popolazione e abitazioni 2011
Ambiente ed energia
Popolazione e famiglie
Condizioni economiche delle famiglie e disuguaglianze
Salute e sanità
Assistenza e previdenza
Istruzione e formazione
Cultura, comunicazione, tempo libero
Giustizia e sicurezza
Opinioni dei cittadini e soddisfazione per la vita
Partecipazione sociale
Conti nazionali
Imprese
Agricoltura
Industria e Costruzioni
Servizi
Pubbliche amministrazioni e istituzioni private
Commercio estero e internazionalizzazione
Prezzi
Strumenti
• Tutte le informazioni indispensabili per la conoscenza dei
metodi e la corretta interpretazione dei risultati delle indagini.
Si mettono a disposizione in quest'area anche i software per
la produzione statistica utilizzabili da ricercatori, statistici,
utenti specializzati.
• I principali strumenti per la produzione statistica e
l'interpretazione dei risultati delle indagini sono forniti dal
complesso della documentazione riguardante le metodologie
adottate per il disegno delle indagini, l'acquisizione dei dati e
la loro codifica, e dalle procedure e i software per la
produzione delle informazioni.
• L'uso di definizioni e classificazioni adottate a livello nazionale
e internazionale agevola la comparabilità delle informazioni
statistiche prodotte da organismi diversi e in diverse aree
tematiche.
• La sezione qualità dei dati contiene gli strumenti messi a
punto dall'Istat per garantire la qualità dei dati prodotti e
diffusi, e la trasparenza dei processi statistici.
Informazioni
• Moltiplicare e diversificare i canali di accesso ai dati per
soddisfare esigenze conoscitive di utenti fortemente
differenziati: la statistica ufficiale è al servizio della
collettività e alla portata di tutti i cittadini.
• L'Istat si rivolge a diverse fasce di pubblico: ai cittadini
che vogliono essere informati sui numeri del Paese, ai
ricercatori che necessitano di classificazioni ed
elaborazioni ad hoc, agli studenti, ai rispondenti delle
indagini in corso e, naturalmente, ai media.
• Per ogni target, l'Istituto ha creato un canale di
comunicazione e la possibilità di personalizzare al
meglio le richieste di informazione.
Informazioni per i ricercatori
• Microdati
collezioni di dati elementari, privi di elementi identificativi
diretti, relativi ad alcune indagini statistiche
• Laboratorio ADELE
il research data centre cui possono accedere ricercatori e
studiosi per effettuare analisi statistiche sui microdati
• Serie storiche
raccolta di oltre 1.500 serie storiche per raccontare i
mutamenti ambientali, sociali ed economici di cui l'Italia è
stata protagonista dalla costituzione dello Stato unitario ai
giorni nostri
• Metadati
il sistema informativo sulla qualità delle indagini, dedicato
alla gestione dei metadati che descrivono il processo
produttivo e le sue caratteristiche
Laboratorio ADELE
• Il Laboratorio ADELE (per l'Analisi dei Dati ELEmentari) è un luogo
"sicuro" cui possono accedere ricercatori e studiosi per effettuare
di persona le proprie analisi statistiche sui microdati derivanti dalle
indagini dell'Istituto, nel rispetto delle norme sulla riservatezza dei
dati personali.
• Per avere accesso al Laboratorio è necessario presentare un
progetto di ricerca compilando il modulo di accesso che deve
essere autorizzato dal Presidente dell'Istat. Presso il Laboratorio è
possibile analizzare: i dati elementari raccolti e validati dall'Istat
attraverso le diverse rilevazioni su individui, famiglie e imprese;
alcune basi di dati, che integrano fonti diverse, predisposte al fine
di promuovere l'ampliamento delle informazioni a livello di singola
impresa.
• Il Laboratorio è disponibile presso la sede dell'Istat di Roma in
Piazza dell'Indipendenza 4 e presso tutte le sedi
territoriali dell'Istat.
• Al Laboratorio possono accedere ricercatori di università, istituti,
enti di ricerca o organismi cui si applica il Codice di deontologia per
i trattamenti statistici effettuati al di fuori del Sistan (allegato A.4 del
D.lgs. 30 giugno 2003, n. 196).
Twitter policy
• L'account Twitter dell'Istituto nazionale di statistica è gestito dalla
Direzione centrale diffusione e comunicazione, per conto dell'Istituto.
• Per postare messaggi non vengono utilizzati automatismi (come i tools
che generano tweet da RSS feeds): i tweet sono realizzati e pubblicati
esclusivamente dal team preposto.
• I tweet postati da @istat_it - in media tra i 2 e i 10 al giorno - coprono i
seguenti contenuti:
1. principali risultati di indagini;
2. promozione di convegni e seminari aperti al pubblico;
3. occasionale copertura in diretta di eventi;
4. diffusione di prodotti editoriali;
5. notizie di avvisi ed esiti di gara, borse di studio, concorsi e selezioni
banditi dall'Istituto;
6. segnalazione di iniziative, attività e progetti di particolare rilievo.
• Il team di @istat_it controlla e aggiorna costantemente l'account
Twitter dal lunedì al venerdì e, in particolari occasioni, anche il sabato
e la domenica.
I comunicati stampa
• I comunicati stampa vengono diffusi secondo un
calendario predisposto in anticipo per l'intero anno; per
tutte le altre informazioni e gli approfondimenti il piano di
rilascio è programmato trimestralmente e anticipato ogni
settimana da un'agenda delle diffusioni.
• Per i soli comunicati in calendario la diffusione è
preceduta da un briefing riservato ai giornalisti delle
agenzie di stampa: il dirigente responsabile dell'indagine
è a disposizione dei giornalisti per chiarire i dubbi e
contestualizzare l'informazione.
• Per dare risalto a indagini e risultati su temi di particolare
interesse,
vengono
organizzate
conferenze
stampa aperte anche ai giornalisti della carta stampata,
delle emittenti radio-televisive e delle testate on line.
Esempio di comunicato stampa: Le
prospettive per l’economia italiana
• Periodo di riferimento: Anni 2013-2014
• Pubblicato: lunedì 4 novembre 2013
• Sintesi:
In base alle risultanze del modello macroeconometrico sviluppato
dall'Istat (MeMo-It), nel 2014 si prevede un aumento del prodotto
interno lordo (Pil) italiano pari allo 0,7% in termini reali, che
seguirebbe alla contrazione dell'1,8% attesa per il 2013.
Nel 2013 il prodotto beneficerebbe del solo contributo positivo della
domanda estera netta (+1,1 punti percentuali). Nel 2014 la crescita
del Pil sarebbe sostenuta sia dalla domanda interna al netto delle
scorte (+0,4 punti percentuali) sia dalla domanda estera netta (+0,2
punti percentuali). Anche la variazione delle scorte sosterrebbe la
crescita seppur in misura contenuta (+0,1 punti percentuali).
Nell'anno in corso la spesa delle famiglie segnerebbe una
contrazione del 2,4%. Nonostante il permanere delle difficoltà sul
mercato del lavoro e la debolezza dei redditi nominali, nel 2014, la
spesa dei consumatori è prevista crescere moderatamente (+0,2%).
http://www.istat.it/it/archivio/102697
Le prospettive per l’economia
italiana (seconda parte)
Per il 2013 è prevista una riduzione degli investimenti fissi lordi del
5,5%, mentre nel 2014 le prospettive di una leggera ripresa del ciclo
produttivo determinerebbero un recupero dei tassi di accumulazione
che tornerebbero su valori positivi (+2,2%).
Il tasso di disoccupazione, in crescita sostenuta nella prima parte
dell'anno, raggiungerebbe quota 12,1% nel 2013. Nel 2014, pur
stabilizzandosi, proseguirebbe ad aumentare a causa del ritardo con
il quale il mercato del lavoro segue le evoluzioni dell'economia
(+12,4%).
Questo scenario di previsione è legato a ipotesi specifiche
sull'evoluzione del quadro internazionale, delle condizioni di liquidità
e di incertezza economica e politica. In caso di minore crescita
mondiale il Pil nel 2014 registrerebbe un incremento più contenuto.
Viceversa un miglioramento delle condizioni di liquidità e una
riduzione dell'incertezza stimolerebbero un ulteriore incremento
degli investimenti e una crescita del Pil più sostenuta.
La stima del PIL e le rilevazioni sulle
condizioni economiche delle famiglie
•
Il prodotto interno lordo (Pil) rappresenta il risultato finale
dell’attività di produzione di beni e servizi delle unità produttrici
residenti. Rapportandolo alla popolazione residente (Pil pro capite)
si ottiene una delle più importanti misure del benessere di un paese,
nonché il principale indicatore utilizzato nei modelli di crescita
economica. Tuttavia, l’utilizzo esclusivo del Pil pro capite come
indicatore del benessere è oggetto di molte critiche: considerando
solo elementi monetari, trascura alcuni aspetti di fondamentale
importanza della vita economica e sociale.
• EU-SILC sul reddito e le condizioni di vita
• I consumi delle famiglie
• Spese delle famiglie
Rilevazione sulle forze di lavoro/1
• La rilevazione campionaria sulle forze di lavoro rappresenta la
principale fonte di informazione statistica sul mercato del lavoro
italiano. Le informazioni rilevate presso la popolazione costituiscono
la base sulla quale vengono derivate le stime ufficiali
degli occupati e dei disoccupati, nonché le informazioni sui
principali aggregati dell'offerta di lavoro - professione, settore di
attività economica, ore lavorate, tipologia e durata dei contratti,
formazione.
• I dati dell'indagine sono utilizzati per analizzare anche numerosi altri
fattori individuali, familiari e sociali, come l'aumento della mobilità
occupazionale, il cambiamento delle professioni, la crescita della
partecipazione femminile ecc., che concorrono a determinare la
diversa partecipazione al lavoro della popolazione.
• Le stime ufficiali dei principali aggregati dell'offerta di lavoro sono
prodotte e diffuse con cadenza mensile a livello nazionale e con
cadenza trimestrale a livello regionale; annualmente sono disponibili
anche stime ufficiali per tutte le province.
Rilevazione sulle forze di lavoro/2
• La rilevazione campionaria sulle forze di lavoro, condotta
continuativamente dal 1959, è stata profondamente
ristrutturata a partire dal 2004 negli aspetti contenutistici,
definitori, tecnici e organizzativi.
• In particolare, fino al 2004 la rilevazione era effettuata
soltanto in una specifica settimana per ciascun trimestre
dell'anno. A decorrere da tale anno, come stabilito da
Regolamento n. 577/98 del Consiglio dell'Unione
europea, la rilevazione è effettuata invece in tutte le
settimane dell'anno ed è armonizzata a livello europeo
per quanto riguarda i contenuti, le definizioni e i principali
aspetti metodologici.
Rilevazione sulle forze di lavoro/3
• Chi viene intervistato
Tutti gli individui appartenenti alle famiglie rientranti nel campione.
• Come vengono scelte le famiglie
Le famiglie da intervistare vengono estratte dalle liste anagrafiche
comunali secondo una strategia di campionamento volta a costituire
un campione statisticamente rappresentativo della popolazione
residente in Italia relativamente alle variabili oggetto d'indagine.
• Numerosità campionaria
Ogni anno viene intervistato un campione di oltre 250 mila famiglie
residenti in Italia (per un totale di circa 600 mila individui) distribuite in
circa 1.100 comuni italiani.
• Chi effettua l'intervista
L'indagine prevede che la prima intervista venga effettuata di norma
presso il domicilio della famiglia, con metodo CAPI (Computer
Assisted Personal Interviewing). Le interviste successive alla prima,
per la famiglia di cui si dispone del numero di telefono, verranno
effettuate con metodo CATI (Computer Assisted Telephone
Interviewing).
Domanda 4
Quando si confrontano dati a livello europeo
è l’Ufficio di statistica delle Comunità
europee (Eurostat) che diffonde i dati.
- Eurostat raccoglie tutti i dati relativi all’Italia
attingendo da tutte le fonti disponibili o
conducendo nuove indagini ad hoc?
- L’Istat ha un rapporto privilegiato con
Eurostat?
Attività dell’Istat
•
•
•
•
•
Rilevazioni ed elaborazioni
Scuola superiore di statistica
Open data
Attività internazionali
Sistema statistico europeo
Il Sistema Statistico Europeo/1
• Il Sistema Statistico Europeo (ESS) è composto
da Eurostat (l'ufficio statistiche dell'Unione europea), gli uffici di
statistica di tutti gli Stati membri (i diversi istituti statistici
nazionali) e quelli di altri enti che si occupano di statistiche
europee.
• Il sistema garantisce che le statistiche europee prodotte in tutti
gli Stati membri dell'Unione europea siano affidabili e seguano
criteri e definizioni comuni, in modo che le informazioni siano
sempre comparabili tra i diversi paesi della UE.
• Attualmente l'ESS è sostanzialmente regolato dalla Legge
statistica europea, approvata nel 2009 con il Regolamento
(CE) n. 223/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio.
• Il nucleo dell'ESS è il Comitato del sistema statistico
europeo. Vi partecipano Eurostat e i presidenti degli uffici
statistici nazionali degli Stati membri e dei paesi dell'EFTA.
Il Sistema Statistico Europeo/2
• L'ESS redige un Programma Statistico
Europeo che comprende la progettazione
statistica per un periodo di cinque anni. Questo
programma viene approvato dal Parlamento
europeo e dal Consiglio.
• Infine, Eurostat si impegna ad assicurare il
necessario coordinamento per garantire il
funzionamento di questo sistema complesso
(lingue diverse, forme molto differenti di
organizzazione amministrativa, nomenclature
specifiche, ecc) e per garantire la coerenza e la
qualità dei dati.
Eurostat
• Istituita nel 1953 per rispondere alle esigenze
informative della Comunità del carbone e dell’acciaio.
• Alla fondazione della Comunità Europea, nel 1958,
diventa una Direzione Generale della Commissione
Europea
• Missione:
– elaborare e pubblicare informazioni statistiche
comparabili a livello europeo;
– mettere a punto un linguaggio statistico comune
(definizioni, classificazioni e metodi comuni).
ESS e SISTAN
Il Sistema statistico nazionale è parte del Sistema statistico europeo
Il Sistema statistico nazionale è parte del Sistema statistico europeo
• Il Sistema Statistico Nazionale è parte del
Sistema statistico europeo.
• Sin dall'origine, ma in maniera progressivamente
crescente, in particolare dopo la realizzazione
della
moneta
unica
e
l'emanazione
del regolamento europeo n. 223/2009, il Sistan
opera in coerenza e come parte attiva del
Sistema statistico europeo (Sse), ponendo al
centro
della
programmazione
dell'offerta
statistica le esigenze informative europee e
internazionali oltre che nazionali.