Analisi dei dati di MEG raccolti nel 2008 Fabrizio Cei INFN e Università di Pisa CSN1 Ferrara, 18 settembre 2009 18 settembre 2009 Fabrizio Cei 1 Sommario Schema dell’analisi e gestione dei dati Calibrazioni e risoluzioni Normalizzazione Analisi di likelihood: - generalità e procedura; - determinazione delle PDF’s; - tagli di analisi; - apertura della Blinding Box. Risultati Conclusioni 18 settembre 2009 Fabrizio Cei 2 Schema dell’analisi e gestione dei dati e dello spazio disco 18 settembre 2009 Fabrizio Cei 3 Schema dell’analisi 1) Nel 2006 venne presentato a questa commissione ed approvato nelle linee generali uno schema di analisi in 4 passi: - passo 0 (PSI): riduzione on-line dei dati per spazio disco; - passo 1 (PSI): pre-analisi e riduzione off-line, creazione di alberi in formato root (fattore di riduzione > 10, da ripetere 12 volte); - passo 2 (PSI): analisi più accurata, raffinamento delle calibrazioni (da ripetere ~ 5 volte); - passo 3 (locale): trasferimento di alberi root e analisi finale. 18 settembre 2009 Fabrizio Cei 4 Schema dell’analisi 2) Per i dati 2008: - passo 0: OK (lo spazio disco è stato sufficiente per contenere dati raw, dati ricostruiti, MC e accounts degli utenti) - passo 1: eseguito due volte (importanti raffinamenti nell’analisi delle camere, inclusione degli hits sul TC nel tracciamento); fattore di riduzione ~ 7; - passo 2: eseguito tre volte (ultima il 25 luglio); in questa fase si producono files open (accessibili per l’analisi) e blinded (eventi in una finestra pre-selezionata attorno al segnale); - passo 3: ripetuto in corrispondenza del passo 2, utilizzando sia le risorse di calcolo locali che quelle del PSI. Lo schema approvato nel 2006 è stato quindi rispettato nelle linee generali e si è dimostrato adeguato. 18 settembre 2009 Fabrizio Cei 5 Gestione dello spazio disco Situazione attuale “Other” indica MC, utenti etc. RAW data Dati ricostruiti Piano per i dati 2009: 115 Tb liberabili tenendo su disco solo gli alberi root finali dei dati fisici, i dati di calibrazione ricostruiti e i dati raw solo per decadimento radiativo e Dalitz (calibrazione temporale). After cleanup Discussione in corso per migliorare la riduzione dei dati 18 settembre 2009 Fabrizio Cei 6 Calibrazioni e risoluzioni 18 settembre 2009 Fabrizio Cei 7 Strumenti di calibrazione 18 settembre 2009 Fabrizio Cei 8 Calibrazioni e risoluzioni XEC 1) Riga del Li a 17.6 MeV per tutto il periodo Evoluzione temporale della luce monitorata con CW Risoluzione in energia a 55 MeV (p0) convoluta con piedistallo (centro XEC) sR = 1.5% FWHM = 4.6 % 18 settembre 2009 Fabrizio Cei Uniformità spaziale della risoluzione 9 Calibrazioni e risoluzioni XEC 2) Efficienza assoluta del calorimetro Spettro del fondo vs MC Spettro del fotone a 55 MeV vs MC Riassunto delle risoluzioni XEC Mediata sul rivelatore 18 settembre 2009 Fabrizio Cei 10 Calibrazioni e risoluzioni DCH Risoluzioni angolari in f e q delle camere misurate utilizzando i due segmenti di una traccia con due giri trattandoli come indipendenti. Propagandoli fino al punto di minima distanza dalla linea di fascio si ottengono due misure di f e q s(f) = s(Df)/sqrt(2); s(q) = s(Dq)/sqrt(2) s(Df) = 14 mrad s(f) = 10 mrad Risoluzione in impulso (spettro di Michel + efficienza + 3 gaussiane) score = 374 keV (60%) stail1 = 1.06 MeV (33%) stail2 = 2 MeV (7%) 18 settembre 2009 Fabrizio Cei s(Dq) = 25 mrad s(q) = 18 mrad 11 Calibrazioni e risoluzioni TC+DT Risoluzione intrinseca delle barre misurata utilizzando barre adiacenti Risoluzione in tempo relativo misurata in runs dedicati di decadimento radiativo Soglia in Eg abbassata Eg > 27 MeV. Con trigger MEG, Eg > 40 MeV e s 150 ps 18 settembre 2009 Fabrizio Cei 12 Selezioni e normalizzazione 18 settembre 2009 Fabrizio Cei 13 Finestre di preselezione/blinding Selezione nel piano (Eg, Dt) + traccia ricostruita con hit su TC Blinded files: 0.2 % eventi Open files: 16 % eventi Offset temporale non sottratto; nei processamenti successivi la distribuzione è centrata a zero (Dalitz + decadimento radiativo) Blinding box finale 1 ns intorno allo zero. 18 settembre 2009 Fabrizio Cei 14 Normalizzazione 1) N eg BR( e g ) k BR( e g ) /SES dove: fS k N e fM (TRG 0|e g ) A(g |track ) (g ) Psc( 22) (TRG 22|track em TC ) f S A(DC ) (track , p e 50MeV|DC ) (TC| p e 50MeV ) S fM M fattore di pre-scaling 107 fS/fM si ottiene generando e ricostruendo eventi MC di positrone (segnale e Michel) in funzione del numero del run per tenere conto dell’instabilità delle camere. TRG = 22 indica il trigger per eventi di Michel (solo traccia) TRG = 0 indica il trigger per eventi MEG 18 settembre 2009 Fabrizio Cei 15 Normalizzazione 2) Valore finale k = 4.7∙1011 ± 10% Valutazione indipendente k = 4.9∙1011 ±10% k = 1/”SES” (non proprio una SES; fondo non zero) Vantaggio della tecnica: usa il numero MISURATO di positroni di Michel invece del numero CALCOLATO di -stop per secondo (indipendente dall’accettanza ed efficienza delle camere al variare del tempo). Risultato confermato con calcoli basati sull’accettanza ed efficienza mediate nel tempo. 18 settembre 2009 Fabrizio Cei 16 Analisi di likelihood 18 settembre 2009 Fabrizio Cei 17 Generalità e procedure Tre analisi di likelihood indipendenti: Tokyo, Roma e Pisa; prescrizione di Feldman-Cousins (+ test bayesiano per analisi romana). 1) Analisi di Tokyo e Roma eseguono un fit di maximum likelihood cercando il miglior valore del numero di eventi di segnale S, RD e fondo B. Funzione di likelihood: N Nobs exp ( N ) Nobs N Sig N RD N BG L(N Sig , N RD , N BG ) S R B N obs! N N i 1 N Nobs = numero di eventi osservati In seguito, scan nel piano (Nsig, NRD) per determinare la curva di C.L. ed i limiti al 90% C.L. 2) Analisi pisana usa il numero atteso di eventi RD e BG (con le loro incertezze) per costruire una tabella di rapporti di likelihood al variare del numero di eventi di segnale. Tramite il confronto con i dati sperimentali si determina la curva al 90% C.L. Lo scan è intrinsico alla procedura. 18 settembre 2009 Fabrizio Cei 18 Determinazione delle PDF’s 1) Segnale: Energia Gamma da p0 (DRS) o MC basato sulla risoluzione (TRG); Energia Positrone: 3 gaussiane con larghezze determinate dal fit dei positroni di Michel; Angolo relativo e+-g: toy MC basato sulle misure sperimentali delle risoluzioni angolari di positrone e fotone; Tempo relativo e+-g: gaussiana con sigma = 147 (o 135) ps dal fit del decadimento radiativo nei dati MEG con Energia Gamma fuori dalla blinding box Decadimento radiativo: Energia Gamma + Energia Positrone + Angolo relativo e+-g in base alla distribuzione teorica convoluta con la risposta del rivelatore (correlazioni). Tempo relativo e+-g: gaussiana con sigma = 147 (o 135) ps come per il segnale. N.B. Due analisi (Roma e Pisa) utilizzano un’unica pdf per tutti gli eventi e l’angolo stereo Qeg; l’analisi di Tokyo utilizza delle pdf evento per evento e separa qeg e feg. 18 settembre 2009 Fabrizio Cei 19 Determinazione delle PDF’s 2) Accidentali: fit alle distribuzioni in Energia Gamma, Energia Positrone e Angolo Relativo per eventi nelle “side bands” temporali |DTeg| > 1 ns Energia Gamma Decadimento radiativo accidentale + Annichilazione in volo + risoluzione + pileup 18 settembre 2009 Fabrizio Cei 20 Determinazione delle PDF’s 3) Analisi di Tokyo qeg in varie posizioni z sul calorimetro 18 settembre 2009 feg in varie posizioni y sul calorimetro Fabrizio Cei 21 Tagli di analisi Positrone Tagli sulla qualità delle tracce (numero minimo di hits, numero minimo di camere, fit con chi2 buono …); Selezione della traccia con la pattern recognition di migliore qualità; Assegnazione del tempo del TC alla traccia tramite accordo in posizione sul TC; Tagli ellittici sul bersaglio e sulla spot del fascio al centro di COBRA. (Già utilizzati nella normalizzazione per contare gli eventi di Michel.) Fotone + correlazione e+-g Reiezione dei raggi cosmici in base al rapporto di carica dietro/davanti nel calorimetro; Taglio di volume fiduciale per il fotone; Identificazione del pile-up nel calorimetro e correzione dell’energia del fotone; Cos(Qeg) < -0.995 ( Qeg > 174.268o) (nell’analisi di Tokyo.: feg < 0.1 && qeg < 0.1) 50 MeV < Ee < 56 MeV; 46 MeV < Eg < 60 MeV; |Dteg| < 1 ns; Disponibili due ricostruzioni in energia (DRS e TRG) e due algoritmi per la ricostruzione del tempo dello Xe del tempo relativo. 18 settembre 2009 Fabrizio Cei 22 Apertura della blinding box Blinding Box aperta il 30 luglio alle 21:30; ~ 1000 eventi nella regione di analisi. Risultati discussi nella collaborazione il 4 agosto. Vari controlli (in corso) sugli effetti sistematici; i più rilevanti sembrano dovuti alle scale in energia del calorimetro (DN = 0.6) e del tracciatore (DN = 1.1). Sensibilità attesa valutata con toy MC (due valutazioni indipendenti) nell’ipotesi di segnale nullo. La media dei limiti superiori al 90% C.L. è 6.5 (6.0) eventi, a cui corrisponde un valor medio del limite superiore sul B.R.(→eg): 1.3 (1.2) x 10-11. Nelle sidebands si ottiene: B.R.(→eg) (0.9 2.1) x 10-11. Per confronto il limite superiore attuale di MEGA è 1.2 x 10-11 18 settembre 2009 Fabrizio Cei 23 Un evento in 3D Traiettoria del fotone Traccia del positrone Hits in XEC Hits sulle camere Hits sul TC 18 settembre 2009 Fabrizio Cei 24 Risultati 18 settembre 2009 Fabrizio Cei 25 Regione di segnale vs pdf’s Energia Positrone Energia Gamma Angolo relativo Curve normalizzate al numero totale di eventi: Nero: Rosso: Blue: Verde: 18 settembre 2009 Fabrizio Cei eventi reali pdf segnale pdf RD pdf accidentali 26 Analisi di likelihood 1) Analisi di Tokyo 0 N Sig 14.7 Fit nella regione di segnale Analisi pisana (no fit): N Sig 18.1 Numero di eventi RD in accordo con previsioni ed estrapolazioni dalle sidebands 18 settembre 2009 Fabrizio Cei 27 Analisi di likelihood 2) Analisi romana 0 N Sig 17 Ee+ Viola: Acc. Verde: RD Rosso: Seg. Blu: Totale (metodo F.C.) Consistente con i risultati di Tokyo e Pisa Controlli: Fit alla sola Teg (sensibile a NRD + NS): Fit con carica del trigger e secondo algoritmo per Tg: Risultati in accordo con il fit generale 18 settembre 2009 Eg DQeg Dteg Fabrizio Cei 28 Effetti sistematici 1) Analisi ripetuta variando alcuni parametri e costruendo le corrispondenti pdf’s. NSig (90 % C.L.) 0.6 % errore sulla scala DNSig= 0.6 % % NSig (90 % C.L.) psec 18 settembre 2009 Fabrizio Cei psec 29 Effetti sistematici 2) sf, sq = (10 mrad, 18 mrad) x X Risoluzione angolare su e+ Assumendo 10% errore DNSig = 0.35 Scala in energia e+ 300 keV errore DNSig 1 18 settembre 2009 Fabrizio Cei 30 Eg vs Ee+ 103 eventi MC Taglio al 90% sulle altre variabili (angolo relativo, tempo relativo) 18 settembre 2009 Fabrizio Cei 31 Limite su B.R.(→eg) Il limite superiore migliore al 90 % C.L. NSig 14.7 corrisponde ad un limite superiore al 90 % C.L.: BR(→eg) 3.0 x 10-11 2 volte peggiore della sensibilità attesa. Probabilità di fluttuazione statistica: (3 5) % a seconda dell’analisi Risultato pubblicato in arXiv:0908.2594 18 settembre 2009 Fabrizio Cei 32 Conclusioni e riepilogo I dati raccolti da MEG nel 2008 sono stati analizzati tramite uno schema a passi successivi simile a quello approvato nel 2006. La normalizzazione assoluta è stata effettuata partendo dalla misura diretta del numero di eventi di Michel raccolti con un trigger dedicato per risultare indipendenti dalle variazioni temporali di accettanza ed efficienza dell’apparato (DC + LXe). Tre analisi di likelihood indipendenti hanno ottenuto limiti superiori sul B.R. (→eg) ragionevolmente compatibili. Il limite superiore al 90 % C.L. è B.R. (→eg) 3.0 x 10-11. 18 settembre 2009 Fabrizio Cei 33