ordinamento e ricerca in un vettore - SisInf Lab

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8. Problemi ricorrenti:
ordinamento e ricerca
Ing. Simona Colucci
Fondamenti di Informatica CDL in Ingegneria Gestionale - A.A. 2011-2012
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DEE - Politecnico di Bari
Indice
• Problemi ricorrenti in informatica:
– Ordinamento di un vettore:
• Ordinamento per selezione:
– il metodo di selezione diretta (selection sort)
• Ordinamento per scambio:
– il metodo dell’affioramento(bubble sort)
– Il metodo dell’ordinamento non decrescente(quick sort)
• Ordinamento per fusione (merge-sort)
– Ricerca in un vettore:
• Ricerca sequenziale
• Ricerca dicotomica
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Il problema dell’ordinamento
• Il problema è quello di ordinare gli elementi di un
insieme secondo una prefissata relazione d’ordine, che
dipende dalla natura dei dati da ordinare
• I metodi di ordinamento si applicano ad
– insiemi di dati elementari (singoli numeri o lettere)
– dati rappresentati in forma complessa: in generale si fa
riferimento ad un insieme di record, dei quali si seleziona un
campo che viene usato come campo chiave per l’ordinamento;
il risultato dell’ordinamento sarà una ridisposizione dei record
secondo l’ordinamento introdotto nel campo considerato.
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Metodi di ordinamento
Classificazione:
• Inserzione: Si considerano gli elementi uno alla volta e ciascun
nuovo elemento viene collocato nella posizione che gli compete
all’interno dell’insieme di elementi considerati in precedenza.
• Selezione: Si scandisce l’insieme in modo da individuare l’elemento
più piccolo, che viene separato dal resto dell’insieme. Dell’insieme
rimasto viene ancora trovato il più piccolo elemento e lo si colloca di
seguito a quello trovato in precedenza. Questo procedimento si itera
fino a quando non si sono considerati tutti gli elementi.
• Scambio: Si scandisce tutto l’insieme, se due elementi vengono
trovati fuori posto si scambiano tra loro. Questo procedimento viene
ripetuto fino a quando non si hanno più cambiamenti.
• Fusione: Si sfrutta un’operazione più semplice dell’ordinamento,
chiamata fusione, che consiste nel formare un insieme ordinato a
partire da due insiemi già ordinati
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Prestazioni degli algoritmi
• Misurate tramite due fattori:
– Numero di confronti necessari per determinare gli elementi fuori
posto
– Numero di spostamenti da effettuare per riportare gli elementi al
loro posto
• Algoritmi con valore basso per i due fattori sopra esposti
sono più efficienti: eseguono l’ordinamento in meno
passaggi, cioè impiegando meno tempo e spazio
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Ipotesi di lavoro
Nel seguito:
• come insieme di dati da ordinare considereremo un vettore di
numeri interi V di dimensione N; V[i] indicherà l’i-esimo elemento
del vettore.
• La relazione d’ordine che si prenderà in considerazione è l’usuale
ordinamento numerico (basato sui concetti di minore e maggiore)
• Supporremo di realizzare un ordinamento crescente.
• Con l’istruzione V[i]
V[k] abbrevieremo il seguente blocco di
istruzioni di scambio:
– lavoro = V[i];
– V[i] = V[k];
– V[k]= lavoro;
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Ordinamento per selezione
Selection Sort : Il metodo di selezione diretta:
• Il metodo fa uso di due indici di posizione :
– i: è l’indice dell’elemento del vettore che delimita l’inizio
dell’insieme dei valori presi in considerazione ad ogni singolo
passo
– j: è un cursore che ad ogni passo percorre l’insieme dei valori da
scandire
– k: è un indice che all’interno di ogni passo tiene traccia del
minimo progressivo dell’insieme da scandire
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Ordinamento per selezione
Algoritmo di selezione diretta:
• Passo 0:
– All’inizio l’indice i viene posizionato sul primo elemento del vettore V; j
invece comincia a scandire dal secondo elemento
• Passo 1:
– Il primo elemento viene confrontato con i rimanenti (scanditi da j),
scambiando di posto il primo elemento e quello di valore minimo alla
fine della scansione(posizione k)
• Passo 2:
– Al secondo passo l’indice i viene portato alla seconda posizione, perché
il nuovo insieme dei valori da scandire non comprende il primo, che è
sicuramente il minimo
• Passi successivi:
– L’indice j percorre l’insieme dei valori da scandire, a partire
dall’elemento successivo a i; il processo riprende in maniera analoga al
passo precedente e viene iterato finché l’indice i non giunge all’ultima
posizione.
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Esempio
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25
8
8
8
8
37
37
25
25
25
41
41
41
27
27
27
27
27
41
37
8
25
37
37
41
• le colonne rappresentano i passi dell’algoritmo
• gli elementi evidenziati in azzurro rappresentano il sottoinsieme del
vettore da scandire per l’ordinamento ad ogni passo
• il cerchio rosso rappresenta l’elemento minimo di ognuno dei
sottoinsiemi
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Prestazioni dell’algoritmo
• Il metodo di selezione diretta presenta un numero di
confronti proporzionale ad N2:
– al primo passaggio si effettuano N-1 confronti, al secondo N-2 e
così via, fino ad arrivare all’ultimo confronto; si ha pertanto:
(N-1) + (N-2) + (N-3) + ….. +1 = N(N-1)/2
• Per quanto riguarda il numero di spostamenti essi sono
al più N-1.
• La prestazione del metodo per quanto riguarda il numero
di confronti non è influenzata dalla configurazione
iniziale dei dati(se sono ordinati o meno)
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Selezione diretta: flow-chart
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inizio
i =0
• Le istruzioni di scambio si trovano nel ciclo
scandito dalla i, per cui vengono eseguite N-1
volte AL PIU’ (solo se K!=i)
k=i
j = i+1
vero
•I confronti vengono effettuati N-1 volte per
ognuno degli N cicli scanditi dalla i, perché si
trovano in un’istruzione di controllo all’interno
dei due cicli
V[k]>V[j]
k=j
falso
j++
vero
j<N
falso
k != i
vero
V[i]
falso
V[k]
i++
vero
i<N-1
falso
fine
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Codice Sorgente
#include <stdio.h>
#define N 10
void main()
{int i, k, j;
int V[N];
int temp;
for(i=0; i<N; i++)
{printf("Inserisci un numero\n");
scanf ("%d", &V[i]);
}
i=0;
do{ k=i;
j=i+1;
do { if(V[j]= V[k]) k=j;
j++ ; } while(j<N);
if(k!=i) {temp = V[i];
V[i]=V[k];
V[k]=temp;
} i++;
}while(i<N-1);
for(i=0; i<N; i++)
printf("%d\n", V[i]);
getch();
}
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Il problema della ricerca
• Il problema è quello di cercare un elemento in un vettore
• I metodi di ricerca si applicano ad
– insiemi di dati elementari (singoli numeri o lettere)
– dati rappresentati in forma complessa: in generale si fa
riferimento ad un insieme di record, dei quali si cercano uno o
più campi che vengono usati come campi chiave per la
ricerca.
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Metodi di ricerca
• Metodi basati sul confronto di chiavi: si confrontano
gli elementi del vettore con l’elemento (chiave) che si
vuole ricercare:
– Ricerca lineare: si confronta ripetutamente la chiave con
ciascuno degli elementi del vettore finché eventualmente non si
trova la chiave
– Ricerca dicotomica: Si confronta la chiave con l’elemento che
si trova a metà del vettore (supposto ordinato). Se l’elemento
individuato non è uguale a quello cercato si prosegue la ricerca
nel semivettore inferiore o superiore a seconda che la chiave sia
più piccola o più grande dell’elemento che si trova a metà.
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Ipotesi di lavoro
• Elementi utilizzati nell’analisi:
–
–
–
–
–
Vettore V di dimensione N
Chiave di ricerca K
Indice i per scorrere il vettore
t = indice che punta all’inizio del vettore in cui ricercare
u= indice che punta alla fine del vettore in cui ricercare
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Ricerca lineare
• Principio risolutivo:
Si confronta ripetutamente la chiave K con ciascuno degli elementi del
vettore finché non si trova V(i) = K (ricerca con successo) oppure finché
non sono stati considerati tutti gli elementi del vettore senza trovarne
nessuno uguale a K (ricerca senza successo).
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Ricerca lineare: flow-chart
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start
i=0
K ≠ V [i]
and
i< N
no
si
i = i+1
no
si
i <N
Elemento
Non trovato
Elemento
Trovato con indice i
end
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Codice Sorgente
#include <stdio.h>
#define N 20 /* definisco la dimensione massima
del vettore*/
main()
{
// La dichiarazione delle variabili
int i,K;
int V[N];
/* lettura degli elementi del vettore partendo dal
primo V[0]*/
while( K != V[i] && i<N )
{
// leggere l'elemento successivo dell'array V
i = i + 1;
}
//risultato della ricerca
// inserimento del vettore
for (i=0;i<N; i++)
scanf("%d",&V[i]);
// Inserimento del valore da cercare ( la chiave K )
printf("Inserire l'elemento da cercare : ");
scanf("%d",&K);
if ( i<N )
printf("Elemento trovato in posizione %d\n", i);
else printf("Elemento non trovato\n");
}
// Fine del main
/* la variabile i è stata già usata, è necessario un
nuovo assegnamento */
i=0;
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RICERCA LINEARE: Numero Confronti
Due valutazioni diverse a seconda dell’esito della ricerca:
• ricerca con successo:
si fa riferimento al numero medio di
confronti, che si ottiene dividendo il
numero totale di confronti necessari per ricercare tutti gli elementi per il
numero degli elementi stessi. Siccome per individuare il primo elemento si
effettua un confronto, per il secondo due e così via, il numero totale di
confronti è :
1+2+3+4+5+….. N = N(N+1)/2
Il numero medio di confronti risulta (N+1)/2
• ricerca senza successo:
l’algoritmo esamina sempre tutto il vettore, quindi il numero di confronti è
sempre N
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Ricerca in vettori ordinati
Vantaggio:
Il numero di confronti in caso di ricerca senza successo è lo
stesso che nella ricerca con successo (N+1)/2, perché si
procede alla scansione del vettore finché K ≤ V[i]. A questo
punto o K= V[i], e la ricerca è con successo, oppure si
possono interrompere i confronti, e la ricerca risulta senza
successo. Pertanto si determina il numero medio di confronti
come in caso di successo
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RICERCA BINARIA
(detta dicotomica o logaritmica)
•
•
•
•
•
Si applica su vettori ordinati
Si confronta la chiave K con l’elemento che si trova a metà del vettore. Se
l’elemento individuato non è uguale a quello cercato si prosegue la ricerca
nel semivettore inferiore o superiore a seconda che la chiave K sia più
piccola o più grande dell’elemento che si trova a metà.
Il procedimento continua iterativamente in modo da suddividere le
sottotabelle via via individuate.
La ricerca termina con successo quando l’elemento V[i] considerato ad un
certo passo è proprio uguale a K.
La ricerca termina con insuccesso quando la parte di vettore considerata è
costituita da un solo elemento.
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Ricerca dicotomica: flow-chart
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start
t=0
u = N-1
i =  (t+u)/2 
si
no
no
K ≠ V [i]
si
K > V [i]
u=i-1
t=i+1
si
t <= u and K ≠ V [i]
no
no
K ≠ V [i]
Elemento
trovato
si
Elemento
Non trovato
end
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Ricerca dicotomica: codice (1/2)
Versione iterativa
//Ricerca dicotomica di una chiave K in un vettore V
#include <stdio.h>
#define N 10
main()
{ int i, t, u, K;
printf(“Digitare la chiave di ricerca”);
scanf(“%d”, &K);
i=0; t=0; u=N-1;
do {
i=(u+t)/2;
if (K!=V[i])
{ if (K>=V[i]) t=i+1;
else
u=i-1;}
} while((t<=u) && (K!=V[i]));
if (K!=V[i])
}
else
printf("Elemento non trovato nel vettore alla posizione %d", i+1);
printf("Elemento trovato nel vettore");
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Ricerca dicotomica: codice (2/2)
Versione ricorsiva
//Ricerca dicotomica di un brano(key) in un elenco di //titoli(ptot) con estremi t ed u
void ricercabin(char key[30], brano ptot[200], int t, int u)
{
int i;
i=(u+t)/2;
if ((t<=u) && (strcmp(key, ptot[i].titolo)!= 0))
{ if ((strcmp(key, ptot[i].titolo) > 0)) t=i+1;
else u=i-1;
ricercabin(key, ptot, t, u);
}
else if ((strcmp(key, ptot[i].titolo)== 0) )
printf("Elemento trovato nel vettore alla posizione %d", i+1);
else
printf("Elemento non trovato nel vettore");
}
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RICERCA DICOTOMICA:
Numero Confronti
• L’algoritmo è il più veloce tra quelli di ricerca basati sul
confronto di chiavi.
• In un vettore di dimensione
N = 2h -1
l’algoritmo deve compiere
h=log2(N+1)
passi(e quindi confronti) per la ricerca senza successo,
mentre i confronti possono essere di meno per la ricerca
con successo.
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Solo per approfondimento:
Ordinamento con algoritmi
bubble sort, quicksort e mergesort
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Ordinamento per scambio
Il procedimento tipico di qualsiasi algoritmo di scambio è il
seguente:
• si considerano i primi due elementi dell’insieme; se il
primo elemento della coppia è maggiore del secondo i
due elementi vengono scambiati di posto tra di loro;
• si considera ora una nuova coppia formata dal secondo
e dal terzo elemento dell’insieme, si confrontano e si
scambiano le posizioni se necessario;
• questo procedimento si ripete, considerando coppie di
elementi consecutivi, fino a quando non si è esaurito
tutto l’insieme
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Ordinamento per scambio
Il metodo dell’affioramento (Bubble Sort)
• Gli elementi più “pesanti” tendono ad andare verso il
basso e quelli più leggeri verso l’alto:
– ad ogni passo (step) dell’algoritmo l’elemento in assoluto più
pesante sarà collocato nella posizione finale, che al passo
successivo non verrà più scandita
• Il numero massimo di passi è N-1 , ma dato che ad ogni
passo più elementi potrebbero essere “a posto”, i passi
potrebbero anche di meno
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Esempio
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25
25
25
25
8
37
37
27
8
25
41
27
8
27
27
27
8
37
41
37
8
41
41
37
41
• le colonne rappresentano i passi dell’algoritmo
• gli elementi evidenziati in azzurro rappresentano il sottoinsieme del
vettore da scandire per l’ordinamento ad ogni passo
• il cerchio rosso rappresenta l’elemento massimo di ognuno dei
sottoinsiemi
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Bubble Sort: Flow-chart
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inizi
o
• La variabile più importante
usata nel procedimento è:
step = 1
j=0
scambi = 0
vero
V[j]>V[j+1]
V[j]
V[j+1]
scambi = 1
falso
– scambi: viene inizializzata a 0
ad ogni passo e serve per
controllare se ci sono stati scambi
ad un certo passo: se non ce ne
sono il resto di vettore è ordinato
j=j+1
vero
j < N - step
falso
step = step + 1
step < N
&& scambi = 1
vero
falso
fine
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Codice Sorgente
#include <stdio.h>
#define N 10
void main()
{int j, step, scambi;
int V[N];
int temp;
for(j=0; j<N; j++)
{printf("Inserisci un numero\n");
scanf ("%d", &V[j]);
}
step=1 ;
do{ scambi=0 ;
for(j=0; j< N-step; j++ )
if(V[j+1]< V[j])
{scambi =1;
temp = V[j+1];
V[j+1]=V[j];
V[j]=temp;
}
step++;
}while(step<N && scambi !=0);
for(j=0; j<N; j++)
printf("\n%d", V[j]);
getch();
}
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Prestazioni
• Numero di confronti:
– l’analisi del caso peggiore porta a concludere che il metodo è di ordine
N2 ; il caso peggiore si ha quando l’insieme è ordinato in modo
decrescente e da vita ad un numero complessivo di confronti pari a
(N-1) + (N-2) + (N-3) + ….. +1 = N(N-1)/2
– Si può dimostrare che questa valutazione è vera anche nella media dei
casi
– Nel caso in cui in qualche passo vada a posto più di un elemento il
numero di confronti complessivi da operare sarà inferiore
• Numero di spostamenti:
– Si segue un ragionamento analogo (nel caso peggiore sono N(N-1)/2).
La prestazione del metodo è pertanto influenzata
dalla configurazione iniziale dei dati
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Quicksort
• Considerato un elemento a caso, che chiamiamo perno o
separatore, si effettua una partizione dell’insieme
collocando nella sua giusta posizione il perno e allocando
alla sua sinistra tutti gli elementi più piccoli ed alla sua
destra tutti gli elementi più grandi del perno stesso
• Sui due sottoinsiemi disordinati così individuati si applica
ricorsivamente il concetto di partizione
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Quicksort: strategia
• Concetto base:
• Una sola scansione del vettore è sufficiente per collocare
definitivamente un elemento (per esempio il primo) nella sua
destinazione finale e allo stesso tempo per lasciare tutti gli elementi
con un valore inferiore a quello da una parte, anche se disordinati, e
tutti quelli con un valore maggiore, dall'altra
• In questo modo, attraverso delle chiamate ricorsive, è possibile
elaborare i due segmenti del vettore rimasti da riordinare.
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Quicksort: algoritmo approssimato
• L'algoritmo può essere descritto grossolanamente come:
– localizzazione della collocazione finale del primo valore, separando in
questo modo i valori(procedura di partizione);
– ordinamento del segmento precedente all'elemento collocato
definitivamente;
– ordinamento del segmento successivo all'elemento collocato
definitivamente.
• Variabili impiegate:
–
–
–
–
LISTA : il vettore da ordinare in modo crescente.
A: l'indice inferiore del segmento di vettore da ordinare.
Z: l'indice superiore del segmento di vettore da ordinare.
CF : sta per «collocazione finale» ed è l'indice che cerca e trova la
posizione giusta di LISTA[A] nel vettore.
– I: è l'indice che insieme a CF serve a ripartire il vettore.
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Procedura di partizione:PART
• Sia LISTA il vettore da ordinare
• Il primo elemento da collocare corrisponde inizialmente a
LISTA[A], e il segmento di vettore su cui intervenire corrisponde a
LISTA[A:Z] (cioè a tutti gli elementi che vanno dall'indice A
all'indice Z)
• Alla fine della prima scansione, l'indice CF rappresenta la posizione
in cui occorre spostare il primo elemento, cioè LISTA[A]. In
pratica, LISTA[A] e LISTA[CF] vengono scambiati.
• Alla fine della prima scansione, gli elementi contenuti in
LISTA[A:(CF-1)] devono contenere valori inferiori o uguali a
LISTA[CF], mentre quelli contenuti in LISTA[(CF+1):Z] devono
contenere valori superiori.
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Quicksort: QSORT
• Indichiamo con QSORT la procedura che esegue il
compito complessivo di ordinare il vettore. Il suo lavoro
consisterebbe nel chiamare PART per riordinare gli
elementi che vanno dal primo all'ultimo del vettore
LISTA restituendo l'indice della collocazione finale, e
quindi di richiamare se stessa in modo da riordinare la
prima parte e poi la seconda.
• Se l'indice Z non è maggiore di A, allora c'è un elemento
(o nessuno) all'interno di LISTA[A:Z] e LISTA[A:Z] è
già nel suo stato finale.
• Se Z è maggiore di A, allora PART ripartisce
correttamente LISTA[A:Z]. L'ordinamento separato dei
due segmenti completa l'ordinamento di LISTA[A:Z]
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PART: fasi della scansione
• La scansione del vettore da parte di PART avviene
portando in avanti l'indice I e portando indietro l'indice
CF. Quando l'indice I localizza un elemento che contiene
un valore maggiore di LISTA[A], e l'indice CF localizza
un elemento che contiene un valore inferiore o uguale a
LISTA[A], gli elementi cui questi indici fanno
riferimento vengono scambiati, quindi il processo di
avvicinamento tra I e CF continua
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PART: fasi della scansione
• Quando la scansione è giunta al termine, quello che
resta da fare è scambiare l'elemento LISTA[A] con
LISTA[CF]
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PART: la scansione in pratica
• L'indice I, iniziando dal valore A+1, viene spostato
verso destra fino a che viene trovato un elemento
maggiore di LISTA[A] quindi è l'indice CF a essere
spostato verso sinistra, iniziando dalla stessa posizione di
Z, fino a che viene incontrato un elemento minore o
uguale a LISTA[A]. Questi elementi vengono scambiati
e lo spostamento di I e CF riprende
• Si prosegue fino a che I e CF si incontrano, e in quel
momento LISTA[A:Z] è stata ripartita, e CF
rappresenta la collocazione finale per l'elemento
LISTA[A]
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PART: flow-chart
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Quicksort: algoritmo dettagliato
• L’algoritmo di quicksort può essere schematicamente
definito come:
– se A= Z stop
– esegui l’algoritmo di partizione su LISTA delimitato da A e Z
determinando la posizione CF dell’elemento separatore
– Se A < CF esegui quicksort su LISTA delimitato da A, CF-1
– Se CF < Z esegui quicksort su LISTA delimitato da CF+1, Z
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Codice Sorgente(1/2)
#include <stdio.h>
#define N 10
void quicksort( int V[ ], int A, int Z);
int part( int V[ ], int A, int Z);
main()
{int j; int V[N];
void quicksort( int Vett[ ], int A, int Z)
{int ris;
if (A!=Z)
{ ris= part(Vett, A, Z);
if (ris>A) quicksort(Vett, A, ris-1);
if (ris<Z) quicksort(Vett, ris+1, Z);
}
}
for(j=0; j<N; j++)
{printf("Inserisci un numero\n");
scanf ("%d", &V[j]); }
quicksort(V, 0, N);
for(j=0; j<N; j++)
printf("\n%d", V[j]);
getch();}
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Codice Sorgente(2/2)
int part(int LISTA[ ], int A, int Z)
{int I, CF; int temp;
I=A;
CF=Z;
while(I<CF)
{do{CF--;} while (LISTA[CF]>LISTA[A]);
do{I++;} while (LISTA[I]< LISTA[A] && I<CF);
if(I<CF) {temp = LISTA[CF];
LISTA[CF]=LISTA[I];
LISTA[I]=temp;}
}
temp = LISTA[CF];
LISTA[CF]=LISTA[A];
LISTA[A]=temp;
return CF;
}
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Quicksort: esempio di applicazione
LISTA (34 93 64 25 18 29 76 81), di 8 elementi delimitato da A = 1 e Z = 8.
1. siccome A=Z è falso si va in sequenza;
2. si esegue partizione su LISTA delimitato da A=1 e Z=8 trovando la posizione CF = 4
per il separatore 34.
3. poiché A < CF è vero si esegue quicksort su LISTA delimitato da A=1 e Z= 3
3.1 siccome A=Z è falso si va in sequenza;
3.2 si esegue partizione su LISTA delimitato da A=1 e Z=3 trovando la posizione
CF = 3 per il
separatore 29.
3.3 poiché A < CF è vero si esegue quicksort su LISTA delimitato da A=1 e Z= 2
3.3.1 siccome A=Z è falso si va in sequenza;
3.3.2 si esegue partizione su LISTA delimitato da A=1 e Z=2 trovando la
posizione
CF=2 per il separatore 25.
3.3.3 poiché A < CF è vero si esegue quicksort su LISTA delimitato da A=1 e Z=
1
3.3.3.1 siccome A=Z è vero si rientra
3.3.4 Poiché CF< Z è falso, si rientra
3.4 Poiché CF< Z è falso, si rientra
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Quicksort: esempio di applicazione
4. poiché CF < Z è vero si esegue quicksort su LISTA delimitato da A=5 e Z= 8
4.1 siccome A=Z è falso si va in sequenza;
4.2 si esegue partizione su LISTA delimitato da A=5 e Z=8 trovando la posizione CF
= 5 per il
separatore 64.
4.3 poiché A < CF è falso si va in sequenza
4.4 poiché CF < Z è vero si esegue quicksort su LISTA delimitato da A=6 e Z= 8
4.4.1 siccome A=Z è falso si va in sequenza;
4.4.2 si esegue partizione su LISTA delimitato da A=6 e Z=8 trovando la
posizione
CF=8 per il separatore 93.
4.4.3 poiché A < CF è vero si esegue quicksort su LISTA delimitato da A=6 e Z=
7
4.4.3.1 siccome A=Z è falso si va in sequenza
4.4.3.2 si esegue partizione su LISTA delimitato da A=6 e Z=7 trovando la
posizione CF=7 per il separatore 81.
4.4.3.3 poiché A < CF è vero si esegue quicksort su LISTA delimitato da A=6 e Z= 6
4.4.3.3.1 siccome A=Z è vero si rientra
4.4.3.4 poiché CF< Z è falso, si rientra
4.4.4 Poiché CF< Z è falso, si rientra
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Quicksort: prestazioni
L’algoritmo di quicksort viene utilizzato quando la disposizione degli
elementi è il più possibile casuale; in questo caso il numero medio di
confronti risulta in ordine di grandezza inferiore al numero di confronti dei
metodi visti in precedenza
Data la complessità dell’analisi del quicksort, ci riferiremo solo al caso
migliore: il caso in cui la disposizione di dati è tale che ad ogni passo il
perno viene collocato alla metà esatta dell’insieme che si considera (es. 85
32 10 71 63 52 21 101 124 152 112 132 149 96 48).
– Supponiamo che la dimensione dell’insieme sia:
N = 2h-1
•
•
•
– Il numero dei confronti per ogni passaggio risulta proporzionale ad N, perché N
sono gli elementi globalmente interessati, mentre il numero di passaggi è h-1.
Quindi il numero di confronti è proporzionale a N*(h-1).
Tale ordine risulta valido anche nella media dei casi.
Il caso peggiore si ha quando il vettore è ordinato, caso in cui il numero
di passaggi di partizione è N e il numero di confronti risulta proporzionale
ad N2
La prestazione del metodo per il confronto è influenzata dalla
configurazione iniziale dei dati; il numero di spostamenti è certamente
inferiore al numero di confronti
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Ordinamento per fusione
• Sfrutta un problema più semplice dell’ordinamento:
quello della fusione:
– si parte da due insiemi ordinati, che vengono fusi per generare
un unico insieme ordinato
– Si acquisisce un elemento dal primo insieme e uno dal secondo,
vengono confrontati tra loro e si copia nel vettore di
destinazione l’elemento più piccolo; si acquisisce un nuovo
elemento dall’insieme dove è stata tolto l’elemento e lo si
riconfronta con quello rimasto
– Il procedimento ha termine quando sono esaminati tutti gli
elementi
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Fusione: algoritmo approssimato
• L’algoritmo assume che i due insiemi di partenza, di
dimensione N ed M, siano contenuti in un vettore V di
dimensione N+M.
– Il risultato viene posto in un vettore Z, di dimensione N+M.
– L’algoritmo fa uso di tre variabili:
• i è un cursore che delimita in V il primo insieme ordinato di
partenza 1≤ i≤ N
• j è un cursore che delimita in V il secondo insieme ordinato di
partenza N+1≤ j≤ N+M
• k è un cursore che scorre su tutto il vettore Z 1≤ k≤ N+M
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Fusione: flow-chart
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Mergesort binario: algoritmo
approssimato
Ha come base l’algoritmo di fusione
Suddivide gli elementi di V in coppie costituite da elementi consecutivi
(primo-secondo, terzo-quarto,..) e ordina tra di loro gli elementi di una
stessa coppia; si ottengono così delle coppie ordinate; a questo punto si
ordinano tra di loro gli elementi della prima e della seconda coppia, della
terza e della quarta, …. ottenendo alla fine delle quadruple ordinate; si
ripete fino ad ottenere un unico insieme ordinato.
L’algoritmo suppone di partire da un insieme disordinato, di dividerlo in due
sezioni e di fondere le due sezioni avendovi prima applicato ricorsivamente
l’algoritmo
Variabili:
– Supponiamo che i due insiemi da ordinare siano allocati nel vettore V in due aree
contigue delimitate da u,i la prima e i+1,t la seconda
– La variabile i è in sostanza usata per dividere in due l’area di memoria delimitata
da u e t
– Il risultato della fusione viene sempre collocato nel vettore Z
– Alla fine della fusione supponiamo che in V si ricopi l’insieme ordinato.
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Mergesort binario: algoritmo
dettagliato
se u = t allora stop
i =  (u+t)/2 
esegui merge sort su V delimitato da u ed i
esegui merge sort su V delimitato da i+1 ed t
esegui fusione su V delimitato da u , i e da i+1, t
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V ( 34 93 64 25 18 29 76 81 )
Mergesort binario: esempio di
applicazione
N=8 u=1 e t =8
1.
2.
3.
siccome u=t è falso si va in sequenza;
i←4;
esegui sort-merge su V delimitato da u=1 e t = 4;
3.1
siccome u=t è falso si va in sequenza;
3.2
i←2;
3.3
esegui sort-merge su V delimitato da u=1 e t = 2;
3.3.1 siccome u=t è falso si va in sequenza;
3.3.2 i ← 1 ;
3.3.3 esegui sort-merge su V delimitato da u=1 e t = 1;
3.3.3.1 siccome u=t è vero si rientra;
3.3.4 esegui sort-merge su V delimitato da u=2 e t = 2;
3.3.4.1 siccome u = t è vero si rientra;
3.3.5 esegui fusione su V delimitato da u=1 i=1; i+1=2 t=2
3.4
esegui sort-merge su V delimitato da u=3 e t = 4;
3.4.1 siccome u=t è falso si va in sequenza;
3.4.2 i ← 3 ;
3.4.3 esegui sort-merge su V delimitato da u=3 e t = 3;
3.4.3.1 siccome u=t è vero si rientra;
3.4.4 esegui sort-merge su V delimitato da u=4 e t = 4;
3.4.4.1 siccome u = t è vero si rientra;
3.4.5 esegui fusione su V delimitato da u=1 i=2; i+1=3 t=4
3.5
esegui fusione su V delimitato da u=1 i=2; i+1=3 t=4
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Mergesort binario: esempio di
applicazione
4.
esegui sort-merge su V delimitato da u=5 e t = 8;
4.1
siccome u=t è falso si va in sequenza;
4.2
i←6;
4.3
esegui sort-merge su V delimitato da u=5 e t = 6;
4.3.1 siccome u=t è falso si va in sequenza;
4.3.2 i ← 5 ;
4.3.3 esegui sort-merge su V delimitato da u=5 e t = 5;
4.3.3.1 siccome u=t è vero si rientra;
4.3.4 esegui sort-merge su V delimitato da u=6 e t = 6;
4.3.4.1 siccome u = t è vero si rientra;
4.3.5 esegui fusione su V delimitato da u=5 i=5; i+1=6 t=6
4.4
esegui sort-merge su V delimitato da u=7 e t = 8;
4.4.1 siccome u=t è falso si va in sequenza;
4.4.2 i ← 7 ;
4.4.3 esegui sort-merge su V delimitato da u=7 e t = 7;
4.4.3.1 siccome u=t è vero si rientra;
4.4.4 esegui sort-merge su V delimitato da u=8 e t = 8;
4.4.4.1 siccome u = t è vero si rientra;
4.4.5 esegui fusione su V delimitato da u=7 i=7; i+1=8 t=8
4.5
esegui fusione su V delimitato da u=5 i=6; i+1=7 t=8
5. esegui fusione su V delimitato da u=1 i=4; i+1=5 t=8
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Mergesort binario: prestazioni
L’algoritmo di merge-sort è particolarmente vantaggioso perché il numero di confronti
è lo stesso in tutti i casi, anche quello peggiore.
Il metodo opera partizioni dell’insieme di partenza che sono ad ogni passo della
stessa dimensione.
Supponiamo che la dimensione dell’insieme sia:
N= 2h
Il numero dei confronti per ogni passaggio risulta N, perché N sono gli elementi
globalmente interessati, mentre il numero di passaggi è h = log2 N. Quindi il numero
di confronti è proporzionale a N*(h) = N * log2 N.
Al primo passaggio abbiamo N/2 coppie di dimensione N/N/2 =2 su cui applicare
l’algoritmo di fusione (per il quale nel caso peggiore si hanno un numero di confronti
pari alla grandezza della coppia). Il numero di confronti al primo passo è pertanto
(N/2) * 2= N.
Al secondo passaggio abbiamo N/4 vettori di dimensione N/N/4 =4 su cui applicare
l’algoritmo di fusione (per il quale nel caso peggiore si hanno un numero di confronti
pari alla grandezza della coppia). Il numero di confronti al secondo passo è pertanto
(N/4) * 4 = N.
Procedendo è facile comprendere che il numero dei confronti risulta N ad ogni
passaggio.
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