Capitolo 10. La politica economica La spesa pubblica e le imposte per influenzare il livello di attività economica: il ruolo e l’efficacia della politica fiscale Il controllo dell’offerta di moneta e dei tassi di interesse: il ruolo e l’efficacia della politica monetaria Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Capitolo 10 La politica fiscale Strumenti della politica fiscale • Spesa pubblica • Imposizione fiscale Obiettivi della politica fiscale • Prevenire disequilibri nell’economia • Mitigare le fluttuazioni cicliche Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Capitolo 10 Il bilancio pubblico La politica fiscale incide sul bilancio pubblico PAGAMENTO PER GLI BS=T–G–rB INTERESSI SUL DEBITO • Se BS<0 si ha un disavanzo. L’ammontare del disavanzo costituisce il fabbisogno finanziario dello stato • Se BS>0 si ha un avanzo pubblico • Se T>G si parla di avanzo primario • Se T<G si parla di disavanzo primario Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Capitolo 10 L’uso della politica fiscale • Stabilizzatori fiscali automatici la spesa pubblica e l’imposizione fungono da stabilizzatori automatici attenuando le fluttuazioni del ciclo • Politica fiscale discrezionale quando non sono sufficienti gli stabilizzatori automatici si può decidere di variare il livello delle imposte o della spesa pubblica Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Capitolo 10 L’efficacia della politica fiscale 1. 2. 3. 4. 5. 6. Dipende da Precisione delle previsioni Misura in cui le variazioni della spesa pubblica e delle imposte influenzano i prelievi e le immissioni Misura in cui le variazioni di altri prelievi e immissioni influenzano il livello del reddito Scansione temporale degli effetti della politica fiscale Misura in cui una variazione della domanda aggregata ha gli effetti desiderati su output, occupazione, inflazione e bilancia dei pagamenti Misura in cui la politica fiscale ha effetti indesiderati Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Capitolo 10 2. Previsione degli effetti di variazioni della spesa pubblica Se il settore pubblico finanzia la spesa pubblica con un’emissione di debito si potrebbe verificare l’effetto spiazzamento le imprese potrebbero essere disincentivate dall’investire e le famiglie dal domandare credito Tali diminuzioni possono controbilanciare l’aumento della spesa pubblica fino a neutralizzarlo completamente nel caso estremo Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Capitolo 10 2. Previsione degli effetti di variazioni dell’imposizione Una riduzione delle imposte provoca un aumento non solo del consumo, ma anche del risparmio. Tuttavia non è facile prevedere di quanto. Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Capitolo 10 3. Previsione dell’effetto sul reddito nazionale • La dimensione del moltiplicatore può essere difficile da stimare • È difficile stimare gli investimenti indotti dall’acceleratore Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Capitolo 10 4. Scansione temporale degli effetti della politica fiscale discrezionale La politica fiscale può avere effetti ritardati • Ci vuole tempo per pianificare e deliberare una modifica della spesa pubblica o delle imposte • Ci vuole tempo prima che si manifestino gli effetti di una politica fiscale Se i ritardi sono lunghi la politica fiscale può anche essere destabilizzante: ad esempio una politica restrittiva attuata per evitare espansioni eccessive può manifestare i suoi effetti quando l’economia è di nuovo entrata in recessione, aggravando così i problemi Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Capitolo 10 6. Effetti indesiderati della politica fiscale discrezionale • Inflazione da costi • Benessere e giustizia distributiva • Incentivi Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Capitolo 10 La politica monetaria Strumenti della politica monetaria • Fissazione di un livello obiettivo per la crescita dell’offerta di moneta • Controllo dei tassi di interesse Obiettivi della politica monetaria • Controllo dell’inflazione Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Capitolo 10 Il controllo dell’offerta di moneta nel medio e lungo periodo Un aumento dell’offerta di moneta può essere causato dal fatto che le banche scelgono di operare con un tasso di liquidità inferiore La banca centrale può decidere di imporre un coefficiente di riserva minimo obbligatorio alle banche superiore a quello con cui esse decidono di operare. Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Capitolo 10 La riserva obbligatoria In Italia la riserva obbligatoria è stata introdotta nel 1926 come forma di tutela del risparmio; nel 1975 è stato esteso a tutto il sistema bancario e a tutte le forme di raccolta fiduciaria delle banche.(raggiungendo il 22,5% alla fine degli anni ’80, diminuita al 17,5% nel 1993). Nel 1990 è stata introdotta la mobilizzazione della riserva, mentre cioè sino a quella data le banche erano obbligate al vincolo della riserva in ogni singolo giorno, dopo bastava che fosse rispettato in media durante il periodo di mantenimento (dal 15 di ogni mese al 14 del mese successivo). La riserva obbligatoria 2 Dal 1°gennaio 1999, con l’adozione dell’euro, la responsabilità della politica monetaria è stata affidata al Sistema Europeo delle Banche Centrali (SEBC), composto dalla Banca Centrale Europea (BCE) e dalle banche centrali del paesi membri. Secondo lo statuto SEBC, a tutte le istituzioni creditizie operanti nell’area dell’euro è stato imposto di mantenere una riserva minima (media giornaliera nell’arco di un mese) presso la BCE o le B.c. nazionali calcolata applicando un coefficiente alle passività del loro bilancio(dallo 0 al 2%). Il controllo dell’offerta di moneta nel medio e lungo periodo Un'altra delle principali cause dell’aumento dell’offerta di moneta è data dal finanziamento del debito pubblico Il governo dovrà cercare di non generare un elevato fabbisogno finanziario. È difficile infatti ridurre l’offerta di moneta nel lungo periodo se prima non si riduce l’entità del disavanzo pubblico Nel 1981 con il c. d. divorzio tra Banca d’Italia e Tesoro , la Banca non è più obbligata ad assorbire i BOT emessi dal Tesoro e non richiesti dal mercato.Dal 1993 la legge ha previsto che la B.I. non possa più concedere anticipazioni al Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Tesoro. Capitolo 10 Modalità di finanziamento del debito pubblico e offerta di moneta • Se il debito è finanziato con operazioni di mercato aperto in cui la banca centrale acquista titoli dal sistema bancario, allora l’offerta di moneta aumenta • Se il debito è collocato presso il settore privato, allora non si ha un aumento dell’offerta di moneta. Tuttavia il maggiore credito di cui necessita il settore pubblico genera l’effetto spiazzamento Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Capitolo 10 Le misure di politica monetaria di breve periodo • Controllo dell’offerta di moneta • Controllo dei tassi di interesse • Razionamento del credito Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Capitolo 10 Il razionamento del credito Scopo di tale misura era mantenere bassi i tassi di interesse per non scoraggiare l’investimento, limitando l’ammontare di credito concesso ai clienti più rischiosi e/o ai consumatori. Molto in voga in passato, ora è uno strumento in disusoa causa della progressiva deregulation del sistema. In Italia nel 1973 furono introdotti due strumenti di controllo diretto del credito: Il massimale sui prestiti bancari (limite all’espansione degli impieghi bancari) e il vincolo di portafoglio (con cui si obbligavano le banche ad acquistare una quantità minima di titoli degli Istituti di Credito Speciale).Entrambi furono aboliti nel 1983. Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Capitolo 10 Strumenti di controllo dell’offerta di moneta • • • • Comportano una variazione della liquidità del sistema bancario Operazioni di mercato aperto Taglio dei prestiti alle banche da parte della banca centrale Aumento della scadenza dei titoli del debito pubblico Riserva obbligatoria Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Capitolo 10 Efficacia degli strumenti di controllo dell’offerta di moneta Le banche normalmente non sono disposte a tagliare i crediti concessi finché c’è qualcuno che vuole prendere somme a prestito, in quanto i prestiti rappresentano una delle loro fonti di redditività Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Capitolo 10 Il controllo dei tassi di interesse • Il controllo diretto dei tassi di interesse è l’approccio di politica monetaria più diffuso • La banca centrale annuncia una modifica del tasso di interesse e la attua mediante una variazione del tasso ufficiale di sconto (tasso praticato per il risconto delle cambiali) o tramite i tassi praticati sulle operazioni di pronti contro termine. • Il primo era molto importante negli anni passati soprattutto come funzione di annuncio della sua variazione per orientare le aspettatative degli operatori.Dal 1992 era una decisione autonoma della B.I.,dal 1999 la manovra dei tassi d’interesseSloman, è di Elementi competenza SEBC. di economia, Ildel Mulino, 2010 Capitolo 10 Efficacia di variazioni del tasso di interesse Dipende dalla natura della domanda di credito. Possono sorgere problemi se tale domanda è • anelastica al tasso di interesse • instabile (a causa delle aspettative degli individui e della speculazione) Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Capitolo 10 L’uso della politica monetaria SVANTAGGI VANTAGGI • La politica monetaria può non essere uno strumento molto preciso per controllare la domanda aggregata in quanto non tiene conto delle aspettative • In una situazione di recessione una politica monetaria espansiva può risultare inefficace: è impossibile costringere individui e imprese a prendere a prestito • Le variazioni dei tassi di interesse possono essere effettuate in modo rapido e senza ritardi Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Capitolo 10 La trappola della liquidità Si verifica quando il tasso di interesse è molto basso, ma non ancora sufficiente da stimolare l’economia In questo caso è difficile attuare un’espansione monetaria riducendo ulteriormente il tasso di interesse, in quanto il tasso di interesse nominale non può diventare inferiore a zero Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Capitolo 10 Asimmetria della politica monetaria La politica monetaria restrittiva si dimostra adatta a raffreddare una situazione congiunturale caratterizzata da una crescita eccessiva dei prezzi o da deficit nella bilancia dei pagamenti. Invece in fase espansiva, la politica monetaria è meno efficace e i suoi effetti molto più lenti.