FACTORS OF SOIL GENESIS rock and mineral materials from which the soils develop LE ROCCE Rocks are aggregates of minerals. Many are silicate minerals. Granite, an igneous rock, has Quartz, an amphibole called Hornblende, a pink potassium feldspar, and a white Plagioclase feldspar Le rocce possono essere suddivise genericamente in tre classi: Ignee Sedimentarie Metamorfiche Ignee + metamorfiche = 95% crosta terrestre, 25% superficie Sedimetarie = 5% crosta terrestre, 75% superficie ROCCE IGNEE O MAGMATICHE Struttura granulare Struttura porfirica Struttura fine-media Composizione mineralogica media delle rocce ignee (% in peso) Sialiche Ferromagnesiache o femiche % SiO2 <45 45-51 52-66 >66 Correlazione tra la composizione chimica e la composizione mineralogica delle rocce ignee Classificazione delle rocce ignee in base a composizione chimica e struttura ROCCE SEDIMENTARIE Processi di formazione: Alterazione rocce preesistenti Erosione e trasporto (acque, ghiaccio, vento) Deposizione Diagenesi (compattazione, cementazione, neogenesi) Aree di erosione: Zone continentali interne Aree di deposizione: Pianure costiere, delta fluviali, fondali lacustri o marini poco profondi Composizione mineralogica media delle rocce sedimentarie (% in peso) Classificazione delle rocce sedimentarie basata su considerazioni genetiche Le rocce sedimentarie clastiche (dal greco klastos: spezzato, rotto, sminuzzato) derivano dall'accumulo di frammenti litici trasportati da agenti esogeni diversi (corsi fluviali, correnti marine, venti, ecc.). classificate in base alle dimensioni dei granuli che le compongono Conglomerati, > 2 mm Arenarie 0,0625-2 mm; siltiti, 0,0625-0,004 mm. argilliti, < 0,004 mm. Le rocce sedimentarie di origine chimica si formano in seguito a fenomeni chimico-fisici, dovuti soprattutto all'azione dell'acqua. Questa, venendo a contatto con le rocce, scioglie i sali in esse presenti e li trasporta con sé. Se l'acqua si raccoglie in un bacino chiuso, la concentrazione dei sali andrà via via aumentando, fino a raggiungere il punto di saturazione: quando questo punto viene superato (per aggiunta di altri sali o per evaporazione dell'acqua), i sali cominciano a precipitare e a depositarsi sul fondo, dando origine, in tempi più o meno lunghi, a vere e proprie rocce. Con questo meccanismo si formano ad esempio il gesso, il travertino, l’alabastro, la selce Travertino, Caucaso, Russia Gesso, Almería, Spagna Le rocce sedimentarie di origine organogena si formano in seguito all'attività degli organismi viventi. Molti organismi marini (alcuni molluschi, alcune alghe unicellulari, i coralli, le madrepore) sottraggono all'acqua i suoi sali e con essi costruiscono gusci e 'scheletri': quando questi organismi muoiono, le loro parti minerali si depositano e si accumulano sui fondali. Tali attività, tra l'altro, danno origine agli atolli e alle barriere coralline. Nel corso della storia della Terra, molti depositi corallini sono stati sollevati dalle forze endogene e sono andati a costituire formazioni rocciose superficiali. Ne sono esempio le Dolomiti e il Gran Sasso, formati da calcari di origine organogena. calcare con bivalve ROCCE RESIDUALI Si tratta di rocce che derivano dall’accumulo in situ dei prodotti di alterazione di una roccia affiorante. Idrolisi dei silicati, la cui entità dipende dal regime climatico (principalmente temperatura e precipitazioni), acidità dell’acqua (aumentata in ambiente tropicale dalla dissoluzione di acidi organici legati alla copertura vegetale), dilavamento e allontanamento di determinati elementi (ad esempio il silicio per le Lateriti) con arricchimento di altri (ossidi ed idrossidi di Fe e Al per le Lateriti). Principali rocce le lateriti e le bauxiti. bauxite laterite, India ROCCE METAMORFICHE Trasformazioni strutturali e mineralogiche di rocce ignee e sedimentarie in seguito a condizioni di T e P diverse da quelle dell’ambiente di genesi Deformazioni meccaniche (pieghe, fratture) per adattamento dei costituenti litici alle pressioni di carico (profondità, movimenti tettonici) Ricristallizzazioni chimiche per aumento di T (fino 800 °C) e P Ardesia- foliazione scistosa, dal colore grigio piombo oppure nero. Ha origine dalle argilliti. Marmo- rocce calcaree cristalline e granulari. Principale minerale la calcite Gneiss - composizione della roccia da cui provengono, principalmente il granito: quarzo e feldspato. Minerali appiattiti e fasciati da laminette di mica, orientate parallelamente ai piani di scistosità. Rapporto tra le classi di rocce formatesi in diversi ambienti geologici I PROCESSI DI ALTERAZIONE DEI COMPONENTI MINERALI si dividono in: FISICI, che portano alla disgregazione del materiale roccioso senza determinarne variazioni nella composizione chimica e mineralogica CHIMICI, che provocano la completa decomposizione della struttura e dell’associazione ionica dei minerali Disgregazione e decomposizione si svolgono contemporaneamente e risulta praticamente impossibile separarne gli effetti Nelle regioni a clima arido prevalgono i processi di disgregazione, in quelli a clima umido risultano più importanti i processi di decomposizione Nelle rocce come nel suolo La DISGREGAZIONE delle rocce è generalmente provocata dall’azione: • dell’irraggiamento solare • dei ghiacciai • dell’acqua • del vento • delle entità biotiche Per abbassamento della temperatura l’acqua presente all’interno di crepe, spaccature e pori delle rocce tende a passare dallo stato liquido a quello solido con aumento di volume (CRIOCLASTISMO) Le forze di espansione dell’acqua che congela: T (°C) P (atm) 0 100 -5 610 -10 1120 -20 1970 Masso glaciale disgregato nel Wallace Canyon del Sequoia National Park, California AZIONE DELLE ENTITÀ BIOTICHE Penetrazione di rizomorfi di un lichene squamuloso in roccia calcarea AZIONE DELLE ENTITÀ BIOTICHE Cavità formatesi sulla superficie rocciosa in conseguenza della crescita di licheni endolitici (Garty, 1992) 1 mm V (mm) (mm3 ) 0.5-0.8 0.033-0.134 N/cm2 50 Vtot (mm3 /cm2 ) Quantità di gesso asportata (kg/ha) 1.635-6.698 425-1740 La DECOMPOSIZIONE dei minerali disgregati è definita da reazioni di: • Idrolisi • Idratazione e disidratazione • Scambio ionico • Solubilizzazione • Ossidazione • Chelazione Le reazioni di decomposizione sono regolate dalle leggi dell’equilibrio chimico, pertanto possono continuare oltre lo stato di equilibrio solamente se componenti sono aggiunti o sottratti al sistema AREA SUPERFICIALE E VELOCITA’ DI DECOMPOSIZIONE Lunghezza del lato 2 cm 2 cm Superficie totale 24 cm2 1 cm 48 cm2 1 mm 480 cm2 0.1 mm 4800 cm2 0.01 mm 1 m 1 cm 48000 cm2 48 m2 Aumento delle superfici di contatto tra minerali ed agenti di alterazione INFLUENZA DELL’AREA SUPERFICIALE 500 m Particella di sabbia 100 m Particella di cenere vulcanica con struttura porosa Reazioni di idrolisi L’acqua in cui possono trovarsi presenti innumerevoli specie ioniche, reagisce con silicati ed alluminosilicati: • Silicati + H2O + H2CO3 cationi + OH- + HCO3- + H4SiO4 • Alluminosilicati + H2O + H2CO3 OH- + HCO3- + H4SiO4 minerali argillosi + cationi + Per azione dell’acqua vengono risolti i legami tra cationi, Al3+, Si4+ e O2- H Si O Al :O H H+ O Si O O H+ Al O O Na+ :O H H OH- Si Schematizzazione dell’azione idrolitica dell’acqua e dei suoi prodotti di dissociazione Energia di formazione di legami catione-ossigeno catione Si4+ Al3+ Fe3+ Mg2+ Ca2+ H+ (in OH) Na+ K+ kJ mol-1) 13164.9 – 13030.9 7868.8 – 7512.7 3850.6 3821.3 3515.4 2157.8 1349.2 1252.8 Azione della CO2 nell’idrolisi dei silicati contenenti calcio 2CO2 + 2H2O Ca2+ 2H2CO3 2H+ + 2HCO3- Ca-feldspato Ca(HCO3)2 CaCO3 + H2O + CO2 Ca sottratto all’equilibrio: - precipitato come carbonato (cristallizza come calcite) - allontanato per lisciviazione come bicarbonato Calcite Reazioni di idratazione e disidratazione (formazione di nuove entità mineralogiche per addizione o rimozione di molecole di acqua) CaSO4 + 2H2O CaSO4 – 2H2O (anidrite) (gesso) Aumento di volume Importanza limitata: interessano un numero limitato di minerali Reazioni di solubilizzazione NaCl, CaSO4.2H2O CaCO3 + H2O + CO2 Ca2+ + 2HCO3In assenza di CO2 : 14 mg l-1 In presenza dello 0.03% in volume di CO2: 58 mg l-1 In presenza dello 0.3% in volume di CO2: 127 mg l-1 > decomposizione rocce carbonatiche nelle regioni a clima freddo SOLUBILIZZAZIONE DEL CALCARE Reazioni di ossidazione Fe2+ Fe3+ + eFe2SiO4 + 2H2CO3 + 2H2O 2Fe2+ + 2OH- + 2HCO3- + H4SiO4 (idrolisi) fayalite 2Fe2+ + 4HCO3- + O2 + 2H2O Fe2O3 + 4H2CO3 (ossidazione) ematite Decorrono in fase solida o in presenza di acqua ed hanno importanza nella decomposizione di molti minerali REAZIONI DI CHELAZIONE Molecole organiche donatrici di una o più coppie di elettroni (leganti) stabiliscono uno o più legami di coordinazione con uno ione metallico, accettore di elettroni, formando strutture ad anello più o meno stabili. Struttura dei chelati che acidi organici di basso peso molecolare possono formare con Al3+ Disposizione di leganti mono-, bi- ed esadentati in coordinazione ottaedrica e schematizzazione tridimensionale di alcuni complessi Leganti organici (LMW, essudati radicali, attività microbica o decomposizione della SO) formano complessi ionici solubili con ioni metallici in soluzione. Leganti anionici influenzano la distribuzione elettronica di ioni metallici: < adsorbimento e precipitazione. In genere leganti disposti ai vertici di un ottaedro attorno all'atomo centrale. Al variare degli insiemi di orbitali utilizzati nella formazione dei legami si realizzano coordinazioni a geometria piana quadrata e tetraedrica. Stabilità all’alterazione di alcuni minerali primari più stabile Non femici Anortite (Ca – plagioclasio) . Ca – Na plagioclasio . Na – Ca plagioclasio . Albite (Na – plagioclasio) . Ortoclasio (K – feldspato) . Muscovite . Quarzo ORDINE DI CRISTALLIZZAZIONE STABILITA’ CRESCENTE Femici Meno stabile Olivina . . Iperstene . Augite . Orneblenda . . Biotite . .