Un uomo che amava molto i
fiori, un giorno piantò una
rosa. La innaffiava
regolarmente e la curava per
veder nascere i suoi fiori.
La esaminava ogni giorno e
vedeva crescere i boccioli ma
anche tante spine.
Pensava: com’è possibile
che da una pianta con
tante spine aguzze nasca
un fiore così bello?
Rattristato da questo
pensiero trascurò di
curarla e innaffiarla e la
pianta morì prima di
arrivare alla fioritura.
Accade proprio così anche
a molti di noi.
Le qualità divine sono
nella nostra anima fin
dalla nascita e in ognuna
c’è una rosa che cresce fra
le spine dei nostri errori.
Spesso ci guardiamo dentro
e vediamo solo le nostre
spine, i nostri difetti, le
nostre mancanze. Ci
disperiamo pensando di
non essere capaci di
combinare niente di buono.
Spesso trascuriamo di
coltivare il bene che è in
noi fino a lasciarlo
morire; perciò
non siamo capaci di
comprendere e realizzare
il nostro potenziale.
Sovente non riusciamo a vedere
la rosa che è in noi. Sarà
qualcun altro a mostrarcela.
Uno dei doni più straordinari
che possediamo è la capacità di
passare attraverso le spine e di
trovare la rosa
nell’anima degli altri.
Questa è la caratteristica
dell’amore: guardare dentro
una persona ed accettarla, pur
vedendo i suoi difetti,
riconoscere la nobiltà della
sua anima e aiutarla a
comprendere il valore che si
nasconde in lei.
Se mostriamo agli altri
la rosa che è in loro,
diventeranno capaci di
vincere le spine.
Solo così vedranno
fiorire le loro rose a
centinaia.
Solo allora
raggiungeremo
l’AMORE
che dobbiamo sentire per
il nostro prossimo.
Solamente così
anche per noi
fioriranno tante
rose nel giardino
della nostra
anima.
L’amore è una rugiada
divina che cade dal
calice della vita per
attenuare la nostra
amarezza.
Composizione e grafica: Lulu
Testo dal web tradotto dal francese
Musica: Serenata di E. Toselli
al violino André Rieu