Viaggio al centro della Terra a cavallo dei neutrini Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Di cosa parlero’ @ Cosa sono i neutrini ? @ Come e’ costituita la Terra? @ A cosa e’ dovuto il calore all’interno della Terra? @ Perche’ studiare i neutrini emessi dalla Terra? @ Cosa abbiamo imparato finora? Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Facciamo un passo indietro: cosa sono le particelle elementari? Sono i costituenti elementari della materia Le particelle stabili che costituiscono la materia sono: Elettrone: costituente dell’atomo; obbedisce alle forze elettromagnetiche Protone e Neutrone ( in verita’ il n vive in media :886,8 s): costituenti del nucleo; obbediscono alle forze nucleari forti Neutrino, avente carica 0, e massa molto piccolaesso e’ disaccoppiato dalla materia Ma ci sono molte altre particelle instabili, che si trasformano cioe’ dopo tempi molto piccoli ( da un miliardesimo di secondo a molto meno) in altre particelle Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Ma come si studiano le particelle ? Creando delle situazioni dinamiche si accelerano particelle stabili come il protone e si inviano contro altri protoni, o contro dei bersagli materiali. Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano p (fermo) p (1TeV) 1013 cm 24 t 310 s 10 310 cm /s 1012 1.6 1019 J 16 P 5 10 W 10000TW 24 310 s Equivale a parecchie migliaia di centrali nucleari Little Bang Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano BIG BANG Separazione RadiazioneRoma, 6 aprile 2011 Particelle (A) Formazione dei nuclei con particelle stabili- le particelle instabili prodotte Gianpaolo Bellini- Universita' e nel BB sono decadute (B) INFN- Milano Fase A Fase B C.M.B. a 3 K; residuo fossile della radiazione separatasi nella fase A Fondo di neutrini nell’universo: ~300/cm3; residuo fossile dei prodotti di decadimento delle particelle instabili prodotte nel BB A C+D+E F+G L+M (stabili) D+H+I particelle stabili =p,n,eMa p ,e-, n formano la materia Roma, 6 aprile 2011 D+L+.. part. stabili I neutrini rimangono disaccoppiati Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano P R O P R I E T A’ • ha carica nulla • ha massa molto piccola • ha spin, cioe’ ruota su su stesso come una trottola, girando in modo antiorario. Se esistesse un neutrino destrorso (non lo sappiamo ancora) sarebbe sterile • ha una bassissima probabilita’di interagire con altre particelle: puo’ attraversare l’Universo rimanendo indisturbato • come tutte le particelle esiste la sua antiparticella (antineutrino) Quindi e’ una formidabile sonda per esplorare zone irraggiungibili: interno del Sole e della Terra, lontano Universo, ecc. Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Esempio: @ I fotoni, prodotti all’interno del Sole, impiegano ca.100000 anni ad uscire dalla nostra stella, mentre i neutrini escono da essa in 2-3 secondi: quindi i neutrini danno informazioni sul funzionamento del Sole in tempo reale. @ I neutrini sono I primi messaggeri a raggiungerci quando esplode una Supernova. @ Come abbiamo gia’ detto, possono attraversare l’Universo rimanendo indisturbati. @ Ma ugualmente attraversano la Terra senza essere perturbati Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Nocciolo interno -SOLIDO Earth structure •Dimensioni della Luna; • lega Fe – Ni ; • solido a causa dell’alta pressione,malgrado la temperatura di ~ 5700 K; Nocciolo esterno-liquido •Spessore 2260 Km- lega Fe-NI • liquido•temperatura ~ 4100 – 5800 K; • geodynamo: Moto di liquido conduttivo; D’’ layer: transizione mantellonocciolo • spessore: ~200 km; • discontinuita’ sismica; Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Mantello inferiore • alto rapporto Mg/Fe ; • T: 600 – 3700 K; • alta pressione: viscoso; • spessore:~2000 km Zona di transizione •400-650 km di spessore •Sede delle fessurazioni oceaniche; Mantello superiore Altamente viscoso, sul quale galleggiano le placche tettoniche Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano La crosta terrestre • Crosta oceanica: • spessore ~ 10 km; •Sede delle fessurazioni oceaniche • Crosta continentale ; • spessore: 30 – 70 km ; • metamorfico, • Sede di rocce sedimentarie Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Come avere informazioni sull’interno della Terra? Sismologia P – onde longitudinali S – onde trasversali Informazioni sulla densita’ e sulla fase:liquido o solido; ma non si ottengono informazioni Roma, 6 aprile 2011 sulla composizione chimica Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Geochimica Calore terrestre 1) Misure dirette @carotaggi (max:12 km.) nella crosta continentale; meno profondi in quella oceanica @rocce portate dalla eruzioni vulcaniche @studio del mantello dalle fessurazioni oceaniche 2) Modelli geochimici @meteoriti @composizione del Sole 19-46 TW stima dell’energia termica dovuta ai decadimenti radioattivi-georeattore 238U Bulk Silicate Earth (BSE) Evoluzione del mantello dalla sua costituzione primordiale dopo la separazione Fe-Ni, ma utilizzando anche le misure dirette. Roma, 6 aprile 2011 31-46 TW gradiente di temperatura nella crosta-gradiente nelle fessure oceaniche 206Pb + 8 a + 8 e- + + 6 anti-neutrinos + 51.7 MeV 232Th 208Pb + 6 a + 4 e- + + 4 anti-neutrinos + 42.8 MeV 40K 40Ca + e- + + 1 anti-neutrino + 1.32 MeV Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Vi sono nel mondo solo due rivelatori capaci di studiare i geoneutrini Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Zona del Gran Sasso Misura del sedimento Studio della crosta (Engadina) Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Studio dei geoneutrini per sapere: @- Qual’e’ la frazione di calore terrestre prodotto dai decadimenti radioattivi @- Quanto calore radioattivo e’ prodotto nel mantellodifferenziazione fra crosta continentale e crosta oceanica @- C’e’ radioattivita’ anche nel nocciolo? Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Come si rivelano gli anti-neutrini g (0.511MeV) PROMPT SIGNAL e+ e p Evisible = Te + 2*0.511 MeV = = Tgeo- – 0.78 MeV g (0.511MeV) p n n DELAYED SIGNAL mean n-capture time on p 200 ms g(2.2MeV) Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Antineutrini da reattori. Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Studio delle caratteristiche dei reattori- “data base” e contatti diretti con IAEA e EdF • • • • • • Composizione del combustibile Flusso di antineutrini Spettro in energia Potenza media mensile o settimanale Distanza dal Gran Sasso Probabilita’ di interazione dell’ antineutrino Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Simulazione di eventi falsi da parte della radioattivita’ Naturale: neutroni prodotti da muoni cosmici @ altissimo livello di purificazione @ ottimo schermo delle rocce dai raggi cosmici- laboratorio underground Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Detector design and layout Stainless Steel Sphere: 2212 photomultipliers 1350 m3 Scintillator: 270 t PC+PPO in a 125 mm thick nylon vessel Water Tank: g and n shield m water Ch detector 208 PMTs in water 2100 m3 Nylon vessels: Inner: 4.25 m Outer: 5.50 m 20 legs Carbon steel plates Roma, 6 aprile 2011 Design based on the principle of graded Gianpaolo Bellini- Universita' e shielding INFN- Milano Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Records in the radiopurity achieved by Borexino Material Typical conc. of the unpurified materials scintillator 14C/12C<10-12 14 - Hall C dust - stainless. steel - nylon ~1 ppm ~1ppb ~1ppt 1017 1018 g /g Knat Hall C dust ~1 ppm 222Rn - external air. - air underground ~20 Bq/m3 ~40-100 Bq/m3 1 mBq /m 3 85Kr in N2 for stripping ~1.1 Bq/m3 ~13 mBq/m3 ~ 0.16 mBq / m 3 14C 238U,232Th equiv. 39Ar - 222Rn - 238U,232Th equiv. Roma, 6 aprile 2011 LNGS - Hall C water ~50 Bq/m3 ~10-10 g/g Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Radiopurity levels in the Bx scintillator C/12C 2 1018 1014 g / g ~ 0.5 mBq / m 3 ~ 30 mBq / m 3 ~ 1014 g / g 0,0000000000000000002 g di contaminante radioattivo a fronte di 1 g di materiale rivelante Cioe’ un miliardesimo di un miliardesimo di materiale e’ radioattivo Emissione dalle rocce assorbite dalle 2100 tonnellate d’acqua, purificata anch’essa Schermo ai raggi cosmici da 2500 m circa di roccia. Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Interno del Counting Test Facility Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Spettro aspettato teoricamente Roma, 6 aprile 2011 Come si dovrebbe osservare nel rivelatore Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano BOREXINO 2010 • Presa dati: Dec 2007 to Dec 2009; 537.2 giorni effettivi •21 anti- candidati in totale Simulazione con il computer Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Risultato sperimentale Confronto con i modelli 68%, 90% and 99.73% C.L. Max radiogenic BSE Min radiogenic Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Kamland Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Moto conduttivo nel mantello- rete di esperimenti nel mondo Mappa delle differenze di distribuzione di calore nel mantello Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Esperimenti futuri SNO+ Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano Conclusioni @ E’ dimostrata l’esistenza dei geo-neutrini, antineutrini emessi nei decadimenti radioattivi all’interno della Terra @ Essi provengono sia dalla Crosta sia dal Mantello @ I decadimenti radioattivi sono la principale sorgente di calore terrestre; forse essi producono il 100% del calore terrestre.Per conoscere la percentuale esatta bisogna raccogliere piu’ dati (2-3 anni) @ La dislocazione del calore all’interno del mantello, causa dei fenomeni vulcanici e tettonici, potrebbe essere ottenuta mediante un certo numero di esperimento, tipo Borexino, dislocati in vari punti sulla Terra ( 2 funzionanti e due in progetto- almeno 10 anni) Roma, 6 aprile 2011 Gianpaolo Bellini- Universita' e INFN- Milano