Mappa Letter.Italiana: Leopardi (L’infinito) Letter.Latina:Orazio (Carpe diem) e Seneca (De brevitate vitae) English:Samuel Beckett(Waiting for Godot) Storia: L’antisemitismo nazista Filosofia: George Wilhelm Hegel Geografia astronomica: L’universo Fisica: Modalità di trasmissione del calore (conduzione, convezione, irraggiamento) Letter.Italiana: Giacomo Leopardi Chi era… Un piccolo borgo nello Stato Pontificio: Recanati,nelle Marche; una famiglia nobile ma in ristrettezze economiche; un padre chiuso e tradizionalista che vuole fare del primogenito un bambino prodigio; queste le condizioni della vita giovanile del contino Giacomo Leopardi,nato nel 1798 e destinato ad una esistenza quanto mai solitaria e difficile. Il pensiero leopardiano Il pensiero del Leopardi, trae origine dalla concezione del mondo che egli ha maturato dopo l’illuminismo. Egli non solo è una creatura debole e indifesa, che dopo una vita di sofferenze si annulla totalmente con la morte, ma si sente essere anche insignificante nel contesto della vita universale. Possiamo distinguere tre aspetti del pessimismo leopardiano: Pessimismo personale o soggettivo: nasce quando il poeta è ancora un adolescente e a determinare quel sentimento d’infelicità personale, primo fra tutti, fu l’ambiente familiare e una delicatissima sensibilità d’animo, accentuata dal deperimento organico e dall’aspetto fisico: a vent’anni il Leopardi si sente già vecchio, spiritualmente e fisicamente. Pessimismo storico o progressivo: vede gli uomini felici soltanto nell’età primitiva e cioè quando vivevano allo stato naturale. Quando essi vollero uscire da quella beata ignoranza e innocenza istintiva, servendosi della ragione, si misero alla ricerca del "vero". Le scoperte della “ragione” furono catastrofiche: l’uomo scoprì le leggi meccaniche che regolano la vita dell’universo, ma scoprì anche il male, il dolore e l’infelicità. La storia dell’uomo per il Leopardi non è progresso ,ma decadenza dell’uomo:la causa del dolore è proprio la natura ingannevole che promette all’uomo un profondo desiderio di felicità, pur sapendo che egli non l’avrebbe mai raggiunta. Così,di fronte alla natura, Leopardi assume un duplice atteggiamento: ne sente il fascino e allo stesso tempo la repulsione. L’ama per i suoi spettacoli di bellezza , di potenza e di armonia; la odia per il concetto filosofico che si forma di essa, fino a considerarla non più una "madre benigna e pia" ma "una matrigna" crudele ed indifferente ai dolori degli uomini. Pessimismo cosmico o universale: è chiamato così perché investe tutte le creature e, proprio in questo momento della sua meditazione, il Leopardi rivaluta la ragione, prima considerata causa di infelicità; essa è sì consapevole di aver distrutto le illusioni con la scoperta del vero, ma è anche l’unico bene rimasto agli uomini. L’effetto di tale pessimismo è la "noia" intesa come "stanchezza del vivere". L’infinito «Sempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quïete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei. Così tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare» (Giacomo Leopardi) Commento su “L’infinito” Più che mai in questa breve composizione, il poeta comunica il profondo senso di solitudine pieno di dolore. La natura eterna appare serena ed indifferente di fronte al pianto e alla rassegnata malinconia dei mortali. Ed è questo “atteggiamento” della natura, che fa soffrire di più il poeta e che “avvolge” tutti gli uomini nel pessimismo cosmico. In Leopardi, come nei poeti latini Orazio e Seneca, vediamo il riconoscimento di un infinito, che in realtà non esiste, infatti Seneca stesso parla “De brevitate vitae”e Orazio esplicita la necessità di “Carpe diem”:vivere e assaporare ogni singolo attimo, prima che quest’ultimo sfugga. Letter.latina: Quinto Orazio Flacco Carpe diem… Un tema fondamentale di cui tratta Orazio nelle sue odi è l'invito a cogliere i beni della vita prima che sfuggano e di non preoccuparsi per il futuro, perché nessuno lo conosce, né lo può cambiare,né tantomeno controllare. Sul tema è celeberrima l'ode I dedicata a Leuconoe, dove Orazio scrive il suo meraviglioso invito, il Carpe diem, "cogli il dì": Non stare a cercare, proprio tu, o Leuconoe (non è lecito saperlo) qual fine a me, qual fine a te abbiano dato gli dèi; e non consultare le cabale babilonesi! Quanto è meglio, checché debba accadere, rassegnarsi! Sia che Giove ci conceda molti inverni ancora, o sia l'ultimo questo, che ora infrange alle opposte scogliere il mare Tirreno, metti giudizio: purga i vini, e, in sì breve vita, taglia una troppo lunga speranza. Mentre parliamo, ecco, il tempo invidioso sarà fuggito; cogli l'ora che passa e fida il meno che puoi sul domani”. Cabale: metodo arcaico per rivelare segreti religiosi Letter.latina: Lucio Anneo Seneca e De brevitate vitae Lucio Anneo Seneca, nacque verso il 4 a.C e morì nel 65 d.C..Fu filosofo, politico e drammaturgo dell'antica Roma.L'argomento trattato da Seneca nel suo “De brevitate vitae” è il tempo e l'uso che dovrebbe farne il "sapiens" (il saggio). Il pensiero Le opere di Seneca rispondono al bisogno di un’assidua riflessione che motiva, accompagna e giustifica comportamenti e scelte di vita. Nel pensiero di Seneca si sono individuati due movimenti, uno centrifugo, rivolto alla predicazione ed al proselitismo morale, ed uno centripeto, verso la solitaria libertà dell’io, teso non all’actio, ma alla contemplatio, cioè teso non all’agire ,ma più al riflettere. Le opere I Dialoghi (in latino “dialogi”) sono opere di argomento filosofico, per lo più brevi così raggruppabili: Tre Consolationes Una trilogia De ira: suddivisa, a sua volta, in tre libri. De vita beata: De providentia. De brevitate vitae: la vita è sufficientemente lunga per il perfezionamento interiore, ma diventa breve se l’uomo la disperde in attività futili e nella ricerca del successo mondano. De brevitate vitae “Maior pars mortalium de naturae malignitate conqueritur, quod in exiguum aevi gignimur, quod haec tam velociter, tam rapide dati nobis temporis spatia decurrant, adeo ut exceptis admodum paucis ceteros in ipso vitae apparatu vita destituat.(…)Qui de rerum natura querimur?Illa se benigne gessit:vita, si uti scias,longa est” “La maggior parte degli uomini si lamenta delle malvagità della natura, perché siamo generati per vivere una breve esistenza, perché questo spazio del tempo a noi concesso corre così rapidamente,tanto velocemente, tanto che la vita, eccetto pochissimi, abbandona gli altri proprio sulla soglia della vita. Perché ci lamentiamo della natura?Essa si è comportata con generosità: la vita, se sappiamo usarla, è English: Samuel Beckett Born: 13 April 1906 in Foxrock, Dublin, Ireland Died: 22 December 1989 in Paris, France Occupation: novelist, short story writer, playwright, poet, essayist Nationality: Irish Genres: Drama, fictional prose Literary movement: Modernism, Theatre of the Absurd WORKS Beckett's career as a writer can be divided into three periods: 1) Beckett's earliest works, until the end of World War (1945), are considered to have been under the influence of the work of his friend James Joyce.The Beckett's first published novel is Murphy (1938). 2) During the middle period ,from 1945 until 1960, he wrote his most well-known works. For example Endgame, Krapp’s Last Tape , Happy Days and Waiting for Godot. These plays are considered instrumental in the so-called "Theatre of the Absurd”. 3) From 1960 to until Beckett's death in 1989,his works tended to become shorter and his style more minimalist. Beckett's final work,in 1988 the poem "What is the Word",was written in bed in the nursing home where he spent the last days of his life. About his drama… "Waiting for Godot" is the most famous drama by Samuel Beckett, in which human life is seen as without a sense or aim and characterized by the encommunicability among human beings. The play is divided in two acts. Two tramps Vladimir and Estragon are waiting on a country road for a mysterious Godot. The play has no development in time, there is no past or future. Everything is now. The language is informal. The work was written in French in 1952, that is at the beginning of the post-atomic age, and only two years later, in 1954, Beckett translated the work in English. THE THEATRE OF THE ABSURD The main features of the Theatre of the Absurd are: - Absence of a real story or plot - Vagueness about time, place and characters - The value of language was reduced - Extensive use of pauses, silences, miming situations which reflect a sense of anguish Storia: L’antisemitismo nazista Il programma del Partito Nazional-Socialista di Hitler del 1920, sostiene:“Può essere connazionale solo chi sia di sangue tedesco,senza guardare la sua religione. Nessun ebreo può quindi essere connazionale”. Hitler nel suo libro Mein Kampf (La mia battaglia) enuncia la superiorità della razza ariana. La sua convinzione era che sarebbe stato lodato per aver liberato il mondo dalla peste ebraica. Il 1° Aprile del 1933, poco dopo l’elezione di Hitler come cancelliere, l’altro antisemita Julius Streicher partecipò allo Sturmabteilung e organizzò una giornata di boicottaggio d tutte le attività economiche gestite da ebrei. Dal 1935 al 1938 vengono emanate leggi razziali assurde, come quella del 12 giugno del ’35 in cui veniva scritto che chiunque dovesse fare un matrimonio misto doveva essere arrestato e deportato, per oltraggio alla razza ariana. Il 15 giugno vengono arrestati più di mille ebrei e deportati nei campi di concentramento,senza neanche interrogatorio. Nella notte tra il 9 e il 10 i nazisti incendiarono sinagoghe, case,negozi e uccisero o violentarono o condannarono a stare nei lager gli ebrei,quella che verrà ricordata come NOTTE DEI CRISTALLI, era solo l’inizio d un grandissimo sterminio di innocenti. In Italia era un po’diverso. Pur esistendo già i ghetti, la gente non era potenzialmente antisemita. Gli ebrei partecipavano alle manifestazioni del Partito dei fascisti e,all’inizio,l’Italia accoglieva i profughi ebrei. La persecuzione fascista in realtà ha inizio nel ’38,sorpredendo gli ebrei e gli stessi italiani. Mussolini, per ingraziarsi l’alleato nazista, adotta la sua politica razzista. Il 6 ottobre dello stesso anno si tiene il Gran Consiglio del fascismo e si decide così la totale eliminazione degli ebrei dalla vita italiana. Venne dato il veto agli ebrei di entrare in Italia,i cittadini di età inferiore ai 65 anni e non coniugati con un italiano/a dovevano essere immediatamente espulsi dallo Stato,venne vietato anche di frequentare o insegnare nelle scuole non “adibite” agli ebrei. Però da queste “leggi antisemite” venivano esclusi gli ebrei feriti o mutilati in guerra,per portare avanti la causa fascista. Nel Dicembre 1941 Hitler decise di sterminare gli ebrei di tutta Europa,durante la conferenza di Wannsee,molti leader nazisti,compreso Hitler,decisero di attuare la “Soluzione finale”.Migliaia d ebrei,vennero reclusi nei lager e uccisi dai gas.A guerra finita 2/3 degli ebrei europei erano scomparsi. Del film “Jona che visse nella balena”,di Roberto Faenza,ci colpisce la freddezza e l’impassibilità,con cui i soldati tedeschi danno fine a migliaia di vite di innocenti.Come quella del piccolo Jona,la cui vita viene stravolta,per sempre. Filosofia: Georg Wilhelm Friedrich Hegel Georg Wilhelm Friedrich Hegel, nacque a Stoccarda nel 1770, Seguì tra gli anni 1788 e il 1793, studi di filosofia e teologia presso l’Università di Tubinga dove conobbe Schelling e Hölderlin ai quali lo legò un rapporto di amicizia. Seguì con attenzione gli avvenimenti della Rivoluzione francese che lo segnarono in maniera profonda, suscitando in lui vivo entusiasmo. Proprio negli anni immediatamente successivi alla conclusione degli studi universitari, Hegel inizia a dare corpo alla sua produzione filosofica con gli scritti teologici giovanili: Religione di popolo e cristianesimo; Vita di Gesù, La positività della religione cristiana; Lo spirito del cristianesimo e il suo destino.Una svolta importante nel percorso di maturazione filosofica di Hegel si registra nel 1807, anno in cui viene pubblicata la Fenomenologia dello spirito. Cinque anni più tardi, viene data alle stampe la prima parte della Scienza della logica. Appena un anno più tardi, nel 1817, esce l’Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio, mentre del 1821 sono i Lineamenti di filosofia del diritto. Morì a Berlino nel I principi di Hegel sono tre: 1) la risoluzione finito nell’infinito Il finito finisce, quindi di per sé non esiste, ma serve all’assoluto per manifestarsi 2) Identità tra reale e razionale: “Ciò che è reale è razionale” “Ciò che è razionale è reale” Il principio assoluto è la ragione, quindi ciò che esiste è la ragione che ha bisogno della realtà per svilupparsi. Per tutti gli idealisti l’assoluto è in movimento dall’incoscienza alla consapevolezza. L’uomo deve portare alla luce questo principio. 3) La filosofia serve a giustificare la realtà: la filosofia nasce al tramonto del sole, deve guardare poi al giorno che è stato fatto e raccontarlo, giustificando quello che si è manifestato. La “Fenomenologia dello spirito” è un romanzo di Hegel per raccontare il percorso dell’assoluto che acquisisce consapevolezza attraverso lotte e opposizioni. L’idea passa attraverso 3 momenti: l’idea in sé e per sé LOGICA l’idea fuori di sé NATURA l’idea che torna in sè SPIRITO. Geografia astronomica: L’universo Non si sa,in realtà, se l'Universo sia finito o infinito in dimensione e in volume, anche se la maggior parte dei teorici al momento preferisce un Universo finito. L'universo osservabile, composto da tutto ciò che può averci influenzato dal momento del Big Bang, è sicuramente finito grazie al fatto che la velocità della luce, cioè la massima velocità a cui un fenomeno fisico può propagarsi, è anch'essa finita. L'orizzonte cosmico si trova a 13,7 miliardi di anni luce di distanza. L'universo osservabile contiene innumerevoli stelle, organizzate in circa cento miliardi di galassie.È da notare che la Terra si trova, per pura definizione, esattamente al centro dell'Universo osservabile. Tale affermazione non deve essere confusa con l'effettiva posizione della Terra nell'Universo: oggi si pensa che l'Universo non abbia un centro. Le stelle: Cosa sono? Normalmente si definisce stella un corpo celeste che brilla di luce propria. Una stella è un'enorme sfera di gas caldissimo che genera energia al suo interno attraverso reazioni nucleari. L'energia che viene prodotta viene irradiata nello spazio sotto forma di onde elettromagnetiche. Il Sole è generalmente preso in considerazione come il prototipo di stella (perché è la stella più vicina a noi e quindi più facile da osservare e studiare). Evoluzione di una stella Una stella ,con molta probabilità, nasce da addensamenti di polvere e gas (globuli di Bok) all’interno delle nebulose. All’interno di questi globuli si vengono ad innescare dei movimenti tali da frantumarli in ammassi più piccoli. La contrazione di questo gas, e il suo conseguente riscaldamento, continua finché questo corpicciolo si trasforma in una protostella che emette radiazioni elettromagnetiche nella banda dell'infrarosso. A causa della forza di gravità, la contrazione prosegue e il nucleo della protostella si riscalda . Se la massa è piccola non si verificano delle reazioni termonucleari e il corpo si raffredda (nana bruna). Se invece la massa è sufficiente si innescano delle reazioni nucleari che trasformano l'idrogeno in elio, con conseguente emissione di una grande quantità di energia nucleare fino a compensare la forza di gravità. In questo stadio la contrazione si arresta e la stella vive una fase di stabilità. Quando l'idrogeno comincia a esaurirsi, il rilascio di energia nucleare cessa, la contrazione dovuta alla gravità riprende e la temperatura aumenta fino a innescare nuove reazioni nucleari, che coinvolgono stavolta l'elio prodotto nella precedente fusione. Si ha quindi una fase di espansione della stella che in base alla massa iniziale diventerà,probabilmente, una Gigante Rossa . Diagramma Hertzsprung-Russell Le osservazioni hanno mostrato che le stelle possono essere collocate in un grafico, chiamato diagramma HertzsprungRussell (dal nome dei due astronomi, Ejnar Hertzsprung e Henry Norris Russell, che verso il 1910 lo idearono indipendentemente; in genere abbreviato in diagramma HR ). Questo diagramma è un potente "strumento" che mette in relazione la temperatura effettiva (riportata in ascissa) e la luminosità (riportata in ordinata) delle stelle. La temperatura effettiva e la luminosità sono quantità fisiche che dipendono strettamente dalle caratteristiche intrinseche della stella (massa, età e composizione chimica), non sono misurabili direttamente dell'osservatore ma possono essere studiate attraverso modelli fisici. La maggior parte delle stelle si dispone in una banda obliqua nota come sequenza principale, al di fuori della quale si trovano i gruppi delle giganti rosse e delle nane bianche. Diagramma HR Giganti rosse Si pensa che siano stelle di massa pari a quella del Sole o più grandi, a seconda dei casi, che hanno finito la riserva di idrogeno nei loro nuclei e hanno iniziato a bruciare idrogeno in un involucro esterno al nucleo. Poiché la sorgente di energia è più vicina alla superficie, la stella inizia ad espandersi. Questo rende la stella più luminosa, ma riduce anche la sua temperatura superficiale. Questo perché il suo raggio aumenta più di quanto non faccia la luminosità. La stella diventa quindi più grande, ma più fredda e più rossa. Nane bianche Una nana bianca è una stella di piccola dimensione, con una bassissima luminosità e un colore tendente al bianco. Nonostante le piccole dimensioni, la massa delle nane bianche è simile a quella del Sole. Sono quindi molto compatte, e hanno un'elevatissima densità e gravità superficiale.Il calore di una stella è una misurazione della sua temperatura superficiale: le stelle gialle sono come il nostro Sole, quelle bianche sono più calde, quelle blu più calde ancora, e quelle rosse più fredde . Il sole Il Sole è l’unica fonte di energia del nostro sistema solare, attorno ad esso orbitano nove pianeti e innumerevoli altri corpi minori, tra cui gli asteroidi e le comete. Sistema solare Sole (unica fonte di energia del sistema) pianeti Satelliti, asteroidi, comete,meteoriti Sfera gassosa di idrogeno ed elio NUCLEO ZONA RADIATTIVA ZONA CONVETTIVA FOTOSFERA CROMOSFERA CORONA ATMOSFERA Come sappiamo, il sole, oltre alla luce, ci conduce (più precisamente ci irradia) il calore, ma ci siamo mai chiesti come fa?inoltre, è importante sapere che noi senza questo calore non potremmo vivere, né noi,né ci sarebbe forma di vita alcuna… Fisica LA TRASMISSIONE DEL CALORE La trasmissione del calore avviene spontaneamente solo da un corpo caldo ad un corpo freddo, fino a che i due corpi raggiungono la stessa temperatura, detta di equilibrio termico. Il corpo caldo comunica a quello freddo parte della sua energia termica intensificandone l’agitazione molecolare. La propagazione del calore può avvenire per CONDUZIONE,CONVEZIONE o per IRRAGGIAMENTO CONDUZIONE E’ la trasmissione di calore che avviene in un mezzo solido, liquido o gassoso dalle regioni a più alta temperatura verso quelle con temperatura minore per contatto molecolare diretto. Il principio alla base della conduzione è diverso a seconda della struttura fisica del corpo: se la conduzione termica avviene nei gas è dovuta alla diffusione atomica e molecolare, se invece avviene nei liquidi e nei solidi è a causa di onde elastiche; nei materiali metallici il fenomeno è principalmente dovuto alla diffusione degli elettroni liberi. CONVEZIONE Si ha quando un fluido (come l‘acqua o l’aria) entra in contatto con un corpo la cui temperatura è maggiore di quella del fluido stesso posto al di sotto. Aumentando di temperatura, il fluido a contatto con l'oggetto si espande e diminuisce di densità, generando moti convettivi in cui il fluido caldo sale verso l'alto e quello freddo scende verso il basso. IRRAGGIAMENTO L’irraggiamento è lo scambio di calore che non prevede contatto diretto tra gli scambiatori e non necessita di un mezzo per propagarsi, la trasmissione di energia avviene attraverso l’emissione e l’assorbimento di radiazione elettromagnetica. Un esempio di notevole importanza in cui si esplica questo fenomeno è il trasferimento di energia tra il Sole e la Terra. Il sole ha un’energia forte, ma non tutto quello che è forte equivale a infinito. Come sarebbe un mondo senza sole? Prima di tutto,non ci sarebbe la luce. Se non c’è luce,non ci sono alberi, piante … Niente piante,niente ossigeno, niente … noi. RISPARMIA ENERGIA: SALVI IL MONDO SALVI TE STESSO Commento personale Ieri sera, 12 Giugno 2007 ,ho potuto constatare personalmente che il finito c’è ed è molto più forte dell’infinito. Infatti,alla cena di fine anno con professori e compagni di classe,inizialmente, non volevo andare per un fastidioso dolore alla gamba. Invece,ci sono andata e per la gioia e il divertimento provati,non ho sentito dolore. Avrei voluto che quella serata non finisse mai. Invece mi ritrovo qui a scrivere e ora comprendo che, con quella serata, ho dovuto cambiare pagina alla mia vita. Credevo che non sarebbe finita mai la “beata vita” del liceo,ma ora capisco che ero un’illusa. E ora mi verrò a trovare in un mondo tutto nuovo. Del resto,tutto ciò che ha inizio,prima o poi deve avere una fine.