Messaggio di Benedetto XVI per la quaresima 2007
Volgiamo il nostro
sguardo a Cristo
crocifisso
che, morendo sul
Calvario,
ci ha rivelato pienamente l’amore di Dio
Agape: l’amore di chi
ricerca esclusivamente
il bene dell’altro
Eros: l’amore di chi
desidera possedere ciò
che gli manca
ed anela all’unione con l’amato
Può l’uomo
dare a Dio
qualcosa di
buono che Egli
non possegga?
E’ l’umana creatura
ad aver bisogno di
Dio in tutto.
Ma l’amore di Dio è anche eros.
1
Il Signore mi disse ancora:
«Va', ama una donna che è amata da
un altro ed è adultera; come il
Signore ama gli Israeliti ed essi si
rivolgono ad altri dèi e amano le
schiacciate d'uva».
Os. 3, 1-3
Io me l'acquistai per quindici
pezzi d'argento e una misura e
mezza d'orzo 3 e le dissi:
2
«Per lunghi giorni starai calma
con me; non ti prostituirai e non
sarai di alcun uomo; così anch'io
mi comporterò con te.
Os. 3, 1-3
Così dice il Signore Dio a Gerusalemme:
Tu sei, per origine e nascita, del paese dei
Cananei; tuo padre era Amorreo e tua madre
Hittita. Alla tua nascita, quando fosti
partorita, non ti fu tagliato l'ombelico e non
fosti lavata con l'acqua per purificarti; non
ti fecero le frizioni di sale, né fosti avvolta
in fasce. 5Occhio pietoso non si volse su di te
per farti una sola di queste cose e usarti
compassione, ma come oggetto ripugnante
fosti gettata via in piena campagna, il giorno
Ez. 16, 3-5
della tua nascita.
8Passai
vicino a te e ti vidi; ecco, la tua età
era l'età dell'amore; io stesi il lembo del mio
mantello su di te e coprii la tua nudità; giurai
alleanza con te, dice il Signore Dio, e
divenisti mia. […]
14La
tua fama si diffuse
fra le genti per la tua
bellezza,
che
era
perfetta, per la gloria
che io avevo posta in te,
parola del Signore Dio.
Ez. 16, 8.14
17Con
i tuoi splendidi gioielli
d'oro e d'argento, che io ti
avevo dati, facesti immagini
umane e te ne servisti per
18poi
peccare;
tu
le
adornasti con le tue vesti
ricamate e davanti a quelle
immagini presentasti il mio
olio e i miei profumi.
19Il
pane che io ti avevo dato, il
fior di farina, l'olio e il miele di
cui ti nutrivo ponesti davanti ad
esse come offerta di soave
odore. Oracolo del Signore Dio.
20Prendesti
i
figli e le figlie
che mi avevi
generati e li
sacrificasti loro
in cibo. Ez. 16, 1720
Io mi ricorderò dell'alleanza conclusa con te al
tempo della tua giovinezza e stabilirò con te
un'alleanza eterna.
Ez. 16, 60
60
L’eros fa parte del cuore stesso di Dio
L’Onnipotente attende il sì delle sue
creature come un giovane sposo quello
della sua sposa
Fin dalle sue origini
l’umanità
si
è
chiusa all’amore di
Dio, nell’illusione di
un’impossibile
autosufficienza
“Dio sa che quando voi ne mangiaste, si
aprirebbero i vostri occhi e diventereste come
Dio, conoscendo il bene e il male". 6Allora la
donna vide che l'albero era buono da mangiare,
gradito agli occhi e desiderabile per acquistare
saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi
ne diede anche al marito, che era con lei, e
anch'egli ne mangiò”
(Gen. 3, 5-6)
Il no dell’uomo è stato
come la spinta che ha
indotto
Dio
a
manifestare il suo
amore in tutta la sua
forza redentrice.
Egli ha accettato di
pagare
un
prezzo
altissimo:
il sangue del suo
Unigenito Figlio
La morte si è trasformata nel supremo atto
d’amore e di libertà
Cristo morì,
se così si può dire,
divinamente,
perché morì liberamente
(s. Massimo il Confessore)
Nella croce si manifesta l’eros
di Dio per noi
Eros: forza che non permette
all’amante di rimanere in se
stesso, ma lo spinge a unirsi
all’amato.
(Pseudo Dionigi)
Quale più “folle
eros” di quello che
ha portato il Figlio
di Dio ad unirsi a noi
fino al punto di
soffrire come
proprie le
conseguenze dei
nostri delitti?
Cristo trafitto in
Croce è la rivelazione
più sconvolgente
dell’amore di Dio.
Sulla Croce è Dio stesso che
mendica l’amore della sua
creatura
Egli ha sete dell’amore di
ognuno di noi.
La rivelazione dell’eros di
Dio verso l’uomo è
l’espressione suprema della
sua agape
Solo l’amore in cui si uniscono
il dono gratuito di sé e il
desiderio appassionato di
reciprocità infonde
un’ebbrezza che rende leggeri
i sacrifici più pesanti.
Quando sarò innalzato da
terra attirerò tutti a me!
La risposta che ardentemente desidera da
noi è innanzitutto che noi accogliamo il suo
amore e ci lasciamo attrarre da Lui
Ma non basta…
Occorre corrispondere a tale
amore ed impegnarsi poi a
comunicarlo agli altri:
Cristo mi attira a sé per unirsi a me,
perché impari ad amare i fratelli con
il suo stesso amore
Guardiamo con fiducia al costato
trafitto di Cristo da cui sgorgano
sangue e acqua
Con l’acqua del Battesimo si
schiude a noi l’intimità
dell’amore trinitario
Il sangue fluisce in noi
specialmente nel mistero
eucaristico
Contemplare Colui che
hanno trafitto ci
spingerà
ad aprire il cuore agli altri
Riconoscendo le ferite inferte alla
dignità dell’essere umano
Contemplare Colui che hanno
trafitto ci spingerà
A combattere ogni forma di
disprezzo della vita e di
sfruttamento della persona
Contemplare Colui che hanno
trafitto ci spingerà
Ad alleviare i
drammi della
solitudine e
dell’abbandono
di tante persone