Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Una vignetta di Frato per riflettere… Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Regolamento dell’autonomia delle istituzioni scolastiche (art.1) Le istituzioni scolastiche promuovono il raccordo e la sintesi tra le esigenze e le potenzialità individuali e gli obiettivi nazionali del sistema di istruzione. Legge delega di riforma del sistema di istruzione (art. 1) Al fine di favorire la crescita e la valorizzazione della persona umana nel rispetto dei ritmi dell’età evolutiva, delle differenze e dell’identità di ciascuno. Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli COSA SIGNIFICA OGGI VALUTARE ? Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Che cos’è la valutazione? La valutazione è l’atto (e al tempo stesso la conseguenza) dell’attribuzione di valore a qualcosa o qualcuno. Per rendere la valutazione intersoggettiva occorre che le modalità e lo strumento di “misura” impiegati, cioè le operazioni compiute e il metro di paragone usato per attribuire quel dato valore a quel preciso evento, siano resi espliciti. (G.Domenici, 1993) Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Valutare è un'attività intrinseca all'attività della mente; valutiamo costantemente nel senso che selezioniamo alcuni aspetti rispetto ad altri creando dal loro intreccio continue configurazioni di senso Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Una valutazione coerente e comprensibile può costruirsi solo a partire dalla condivisione, tra tutti gli attori della scuola. E’ certamente un processo lento e faticoso, comporta la ricerca di un’intersoggettività che ponga le proprie radici nel profondo della professione docente. Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli La valutazione non più come strumento di verifica fiscale degli apprendimenti, ma come strumento di regolazione delle decisioni al fine di migliorare la qualità dell’istruzione adeguando la proposta formativa alle caratteristiche di ciascuno degli studenti ed alle necessità locali, nazionali ed internazionali Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Interrogativi importanti Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Approcci alla valutazione nel contesto scolastico Approccio Approccio pedagogico docimologico Approccio docimologico Approccio organizzativo Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli L’approccio docimologico alla valutazione L’approccio docimologico alla valutazione chiama in causa la valutazione dell’apprendimento dei soggetti in formazione. Esso rimanda alla valutazione delle conoscenze e delle competenze raggiunte durante le fasi intermedie o al termine di un percorso di istruzione-formazione. Docimologia: la parola docimologia viene dal greco dokimázo, che significa esaminare, più il suffisso logos (discorso), pertanto, essa starebbe ad indicare la scienza che ha per oggetto lo studio sistematico delle pratiche valutative e del comportamento insegnante [docimastica o pedotecnica] e l’insieme della valutazione scolastica [dossologia o pedologia]. In sintesi essa può essere intesa come la “scienza delle prove di esame”. Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli L’approccio pedagogico alla valutazione L’approccio pedagogico alla valutazione analizza il processo formativo del soggetto, andando oltre quelli che potremmo definire i «risultati di profitto» o «di performance», indagando piuttosto in che misura l’azione formativa riesce veramente a generare una nuova «acquisizione di forma», un nuovo processo di bildung, che prende origine dalla de-costruzione di saperi pregressi e che conduce alla metabolizzazione di saperi nuovi tale da attivare un processo di trasformazione personale. In questo senso l’atto valutativo, più che concentrarsi sulle parcellizzazione delle conoscenze e delle performance dominate dal soggetto, punta alla maturazione potremmo dire di macrocompetenze (autonomia, autodeterminazione, collabora-zione, gestione di relazioni, superamento di conflitti, ecc.). Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli L’approccio organizzativo alla valutazione L’approccio organizzativo punta ad esprimere un giudizio sulla qualità del servizio effettivamente erogato da una qualsiasi organizzazione, nel caso specifico dall’istituzione scolastica nel suo complesso (organizational evaluation). Questo approccio tende a considerare il momento valutativo come finalizzato alla gestione di una molteplicità di variabili, funzionali alla costituzione di un sistema qualità interno all’organizzazione-scuola. Il successo delle attività scolastiche non può essere determinato soltanto dalla qualità delle dinamiche di apprendimento-insegnamento o in senso più ampio da come viene strutturandosi la relazione educativa insegnantialunni. Alla buona riuscita di un’azione formativa, in grado cioè di produrre apprendimento, contribuiscono anche altri elementi, esterni alla relazione educativa, ma comunque tali da poterla condizionare in positivo o in negativo, quali la disponibilità di risorse finanziarie, strutturali e umane, l’accesso alle informazioni, le modalità comunicative (interne ed esterne), la gestione della leadership, le strategie di lavoro adottate, il clima relazionale, ecc. Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Nella pratica scolastica la valutazione organizzativa viene spesso realizzata attraverso quella che solitamente prende il nome di autovalutazione di istituto. Sul piano metodologico la valutazione organizzativa si basa su: individuazione di variabili specifiche individuazione di batterie di indicatori attraverso i quali l’organizzazione-scuola analizza e valuta se stessa identificazione dei «punti deboli» e dei «punti di forza» che la caratterizzano predisposizione di «piani di miglioramento» finalizzati ad incrementare la qualità di processi e di prodotti verifica e valutazione dei risultati raggiunti Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Valutazione come assessment «…indica l’insieme di criteri e attività attraverso cui il docente ottiene informazioni sulle forme di conoscenza, abilità e capacità che l’allievo dimostra di aver acquisito» (Semeraro, 1999). In sintesi, l’uso della parola assessment è più appropriato quando la valutazione si riferisce alla «persona» e al suo apprendimento. Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Valutazione come evaluation «…indica il controllo sistematico del valore e dell’efficacia di tutte le variabili che entrano in gioco nell’attività didattica» (Semeraro, 1999). L’uso della parola evaluation fa riferimento alla valutazione di programmi, progetti, azioni, organizzazioni, ecc. o meglio a tutte quelle procedure valutative funzionali ad accertare l’efficacia e l’efficienza di un servizio erogato da singoli e/o organizzazioni. Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli I momenti della valutazione La valutazione ex ante La valutazione in itinere La valutazione ex post Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli La valutazione ex ante La valutazione ex ante viene realizzata prima dell’attuazione di un progetto formativo, essa è finalizzata a verificare in primo luogo la fattibilità e la pertinenza dell’intervento educativo. Per questa ragione essa è strettamente legata all’analisi dei bisogni dei soggetti, del contesto e della committenza. Durante questo primo momento valutativo si procede ad una raccolta di informazioni relative ai destinatari dell’azione formativa e alle «peculiarità di contesto» rilevate a livello territoriale e/o internamente alla scuola. Questi dati vengono poi messi in relazione con l’ipotesi di intervento educativo che si intende realizzare, valutando in che misura essa è in grado di: - rispondere ai bisogni e alle problematiche individuate - apportare un effettivo miglioramento sia per i soggetti che per il contesto - quanto l’investimento in risorse è congruo con i benefici ipotizzati - qual è il livello di innovazione e di trasferibilità della proposta educativa Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli La valutazione in itinere La valutazione in itinere prende in esame sia lo stato di avanzamento dell’intervento educativo, verificando la corrispondenza fra i risultati di percorso raggiunti e gli obiettivi intermedi individuati, sia i livelli di apprendimento dei soggetti rispetto alle conoscenze e alle competenze acquisite. Per fare questo essa si concentra non solo sui prodotti derivanti dall’azione formativa, ma anche sulla definizione e articolazione dei processi, i quali, nella maggior parte dei casi, diventano determinanti per il successo o insuccesso di un intervento di formazione. Questo monitoraggio costante del processo formativo e della qualità degli apprendimenti conseguiti, consente di intraprendere percorsi di ri-progettazione e ri-modulazione dell’offerta formativa e didattica, sulla base delle esigenze, delle criticità e degli insuccessi registrati in corso d’opera. Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Secondo autori come Vertecchi e Domenici la valutazione in itinere può articolarsi in diverse «forme» valutative: a) la valutazione iniziale-collettiva (o valutazione in ingresso o diagnostica) avente lo scopo condiviso di effettuare una ricognizione delle conoscenze e delle competenze (cognitive, affettive, sociali) che l’alunno possiede all’inizio di un iter di formazione; b) la valutazione dei prerequisiti, più specifica della precedente, rimanda al possesso di capacità strumentali e operative, abilità, conoscenze ritenute necessarie a un inserimento positivo del soggetto in un percorso di formazione; c) la valutazione analogica tesa a stimare le difficoltà che ogni soggetto dovrà superare nel corso del processo di formazione, al fine di predisporre particolari itinerari individualizzati; d) la valutazione formativa (o intermedia) dovrebbe servire da feedback in itinere non solo per il soggetto in formazione ma anche per coloro che gestiscono e progettano l’offerta. Essa pertanto aiuta a individuare soluzioni concrete per un’adeguata regolazione del percorso formativo. Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli VALUTAZIONE DIAGNOSTICA: valutazione iniziale dei prerequisiti cognitivi e affettivo motivazionale degli alunni Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli La valutazione ex post La valutazione ex post è successiva all’intero ciclo di attività formative e può essere a sua volta articolata in valutazione interna (o sommativa o finale) e valutazione esterna. Nel primo caso (valutazione interna) l’atto valutativo è finalizzato a verificare la conformità dei risultati di apprendimento raggiunti dai soggetti in relazione agli obiettivi finali prefissati. Uno degli aspetti su cui recentemente si è aperto un ampio confronto, sia a livello istituzionale che accademico, è legato alla «funzione certificativa» della valutazione finale o sommativa. La certificazione delle competenze in uscita dai vari percorsi di istruzione e formazione, infatti, rappresenta oggi l’appendice più innovativa della riflessione sulle questioni della valutazione. Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli La valutazione esterna, invece, tiene conto della congruità tra i risultati ottenuti e i bisogni del territorio o dell’organizzazione cui era riferito l’intervento educativo. Per questa seconda modalità di valutazione ex post possono essere previste forme di valutazione dei risultati e delle trasformazioni prodotte dall’intervento formativo sul contesto, calcolate anche a distanza di tempo, allo scopo di verificare l’efficacia a lungo termine delle attività svolte. Gli indicatori che più frequentemente vengono utilizzati per condurre la valutazione ex post riguardano l’efficacia (rapporto obiettivi-risultati), l’efficienza (rapporto-obiettivi-risultati-costi), l’innovazione e soprattutto la trasferibilità dell’esperienza in altri contesti e con altri target di riferimento. Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Valenza metacognitiva della valutazione “Si tratta di accertare non ciò che lo studente sa, ma ciò che sa fare con ciò che sa…” (Wiggins 1993) Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli VALENZA METACOGNITIVA DELLA VALUTAZIONE VALUTAZIONE PER L’APPRENDIMENTO “tutte quelle attività intraprese dagli insegnanti e/o dagli alunni che forniscono informazioni da utilizzare come feedback per modificare le attività di insegnamento/apprendimento in cui sono impegnati” (Black-William, Inside the Black Box, King’s College London, 1998) valutazione valutazione PER L’apprendimento DELL’ apprendimento IL PROCESSO DI APPRENDIMENTO E’ EFFICACE SE GLI ALLIEVI…... •COMPRENDONO CHE COSA CI SI ASPETTA DA LORO •RICEVONO UN FEEDBACK SULLA QUALITA’ DEL LORO LAVORO •RICEVONO CONSIGLI SU COME MIGLIORARE •SONO RESPONSABILI E COIVOLTI NEL LORO APPRENDIMENTO Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli VALUTAZIONE PER L’APPRENDIMENTO: MODALITA’ OPERATIVE COINVOLGIMENTO DEI GENITORI VERIFICHE PERSONALIZZATE DOCUMENTAZIONE DEI PROCESSI E DEI RISULTATI MOLTE PROVE DIFFERENZIATE FEEDBACK SUI RISULTATI AUTOVALUTAZIONE E VALUTAZIONE TRA PARI CONFRONTO SULLE ESPERIENZE DI APPRENDIMENTO CONDIVISIONE DEI CRITERI Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli AUTOVALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI COME ATTIVITA’ METACOGNITIVA •CONOSCENZA PROCESSI E STRATEGIE MENTALI •CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO SAPERE •CONTROLLO NELLA GESTIONE DI COMPITI COGNITIVI •CONSAPEVOLEZZA FATTORI ATTRIBUZIONALI E MOTIVAZIONALI Dalla valutazione formativa alla valutazione formante Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Decidere cosa valutare... guardare “indietro” a quello che gli studenti dovevano imparare O guardare “avanti” a quello che sanno fare con quanto hanno imparato. In PISA, i Paesi dell’OCSE hanno scelto il secondo approccio. Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Apprendere per il mondo di domani PISA – un nuovo quadro di riferimento per valutare la preparazione dei giovani per la società della conoscenza Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli PISA: Tre ampie categorie di competenze chiave Usare in modo interattivo diversi “strumenti” Analizzare, confrontare, distinguere e valutare Ad esempio Usare ilin linguaggio, simboli e testi Pensare modo creativo Elaborare informazioni Sfruttare il potenziale della tecnologia Il concetto di literacy in PISA Agire in modo Interagirea, in gestire, gruppi integrare Accedere autonomo di diverso tipo e valutare l’informazione scritta Ad esempio Ad esempio per sviluppare le proprie e potenzialità Relazionarsi con gliconoscenze altri Strategie di apprendimento e svolgere un ruolo nella società responsabilità e Collaborare, lavorare in attivo squadra Assumere diritti e limiti Gestire e risolverea conflitti Applicare conoscenze situazionicomprendere della vita reale Comunicare pensieri e idee modo efficace Ufficio Scolastico Regionale per lain Campania Polo Qualità di Napoli Usare in modo interattivo diversi “strumenti” Ad esempio e valutare Analizzare, confrontare, distinguere Competenza di Usare il linguaggio, simboli e testi Pensare in modoinformazioni creativo Elaborare Sfruttare il potenziale della lettura (ambito principale 2000) tecnologia Interagire in gruppi di diverso tipo Utilizzare e interpretare Ad esempio Agire in modo testiautonomo scritti Ad esempio Relazionarsi con gli altri Strategie di apprendimento e riflettere su di essi Collaborare, lavorare in squadra Assumere responsabilità e comprendere diritti e limiti Gestire e risolvereaconflitti Applicare conoscenze situazioni della vita reale Ufficio Scolasticopensieri Regionaleeper la Campania Comunicare idee in modo efficace Polo Qualità di Napoli Usare in modo interattivo diversi “strumenti” Analizzare, confrontare, distinguere Ad esempio e valutare Usare in il linguaggio, simboli e testi Pensare modo creativo Elaborare informazioni Competenza scientifica (ambito principale 2006) Sfruttare il potenziale della tecnologia Usare conoscenze scientifiche, identificare Agire in modo Interagire in gruppi domande alle quali latipo scienza può rispondere autonomo e di diverso Ad esempio Ad esempio trarre conclusioni basate sui fatti per capire e Relazionarsi con gli altri Strategie di apprendimento prendere decisioni circa il mondo della natura Collaborare, lavorare in squadra Assumere responsabilità e comprendere diritti e limiti Gestire e risolvereaconflitti Applicare conoscenze situazioni della vita reale Comunicare idee in modo efficace Ufficio Scolasticopensieri Regionaleeper la Campania Polo Qualità di Napoli Usare in modo interattivo diversi “strumenti” Analizzare, confrontare, distinguere Ad esempio e valutare Usare ilin linguaggio, simboli e testi Pensare modo creativo Elaborare informazioni Competenza matematica (ambito princip. 2003) Sfruttare il potenziale della L’accento è sull’usotecnologia della conoscenza Agire in modo Interagire in gruppi matematicadiindiverso una molteplicità di situazioni autonomo e tipo esempio Ad esempio in diversiRelazionarsi modi,Adbasati sulla riflessione e sull’ con gli altri Strategie di apprendimento “insight” Collaborare, lavorare in squadra Assumere responsabilità e diritti e limiti Gestire e risolvere aconflitti Applicare conoscenze situazioni comprendere della vita reale Comunicare pensieri e idee in modo efficace Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli LA VALUTAZIONE ANALISI DI PRESTAZIONI In relazione a OBIETTIVI indirettamente indice CAPACITA’ direttamente indice COMPETENZE • Lettura della competenza ciò che l’alunno vive CONOSCENZE ABILITA’ • Lettura della prestazione informata • Lettura della prestazione abile ciò che l’alunno ha acquisito e possiede INTERNA - Elementi del Sistema/Scuola - L’apprendimento e il comportamento degli alunni in base a standard delle singole Scuole ESTERNA - Elementi strutturali del Sistema - L’apprendimento degli alunni in riferimento agli OSA TIPI DI VALUTAZIONE Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli PAROLE CHIAVE CAPACITA’ – CONOSCENZE – ABILITA’ - COMPETENZE CAPACITA’ = potenzialita’ a fare – pensare - agire in un certo modo Riguardando il poter essere, la capacità è dinamica, in evoluzione CAPACITA’: INTELLETTUALI – EMOTIVE – ESTETICHE – OPERATIVE – SOCIALI - MORALI ESPRESSIVE – MOTORIE CONOSCENZE = il sapere, che una società trasmette alle nuove generazioni anche perché ritenuto generativo della cultura umana ABILITA’ = il sapere, di cui si comprende la procedura, gli scopi, i prodotti, generativo della cultura umana. OSA sapere personalizzato che si manifesta in un contesto (Tessaro) COMPETENZE livello di padronanza con cui in una prestazione si integrano CONOSCENZE e ABILITA’ (Comoglio). È un continuum è soggettivo è certificabile definendo la misura di “accettabilità” Ufficio Scolastico Regionale per la Campania descrivendo i diversi livelli Polo Qualità di Napoli Strumenti e procedure Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Quale valutazione innanzitutto: privilegiare una valutazione implicita o una esplicita? La valutazione è implicita se si procede ad una valutazione soggettiva che ha come riferimento l’esperienza personale e la propria sensibilità, senza necessariamente dichiarare i criteri ai quali ci si intende riferire. La valutazione è esplicita quando invece i criteri dell’apprezzamento sono preventivamente definiti e devono essere resi pubblici. Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Le prove oggettive sono strumenti di misura in grado di limitare la soggettività della correzione e di conseguenza migliorare la valutazione dei risultati. Vero o falso? - si/no Scelta multipla (domanda iniziale o consegna incompleta = 2 o più risposte > scegliere corretta) A corrispondenze (due liste, premesse e risposte) A completamento (scelta parole tra quelle nella consegna) A risposta aperta (valutare capacità espressive + abilità cognitive e socio-affettive) A comprensione della lettura (risposte ad alcune domande) Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Progettazione di prove di valutazione Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Come realizzare una prova oggettiva problemi nella pianificazione delle prove oggettive: • Chi sono i destinatari ? • Quali obiettivi? • Cosa valutare? Quando? • Che tipo o forma degli elementi di prova? • In che modo inserirli all'interno della prova oggettiva? • Il feed-back Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Scrittura dei quesiti Una prova di valutazione deve essere caratterizzata da: • correttezza linguistica; • formulazione chiara dei quesiti; • istruzioni per l'esecuzione chiare; Il fascicolo della prova oggettiva deve contenere le istruzioni; ogni quesito deve avere un identificativo; la riproduzione grafica dovrebbe essere la migliore possibile: chiari e sufficientemente grandi i caratteri. È bene che il quesito sia tutto su una sola pagina e che le immagini siano adeguatamente inserite e funzionali al testo Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Quando predisponiamo prove di verifica dovremmo sempre preliminarmente definire le finalità e gli obiettivi specifici che ci proponiamo di indagare. Le finalità esprimono le intenzioni dell'azione formativa che si sottopongono a verifica. Gli obiettivi descrivono ciò che nello specifico lo studente deve dimostrare di sapere e saper fare. Gli obiettivi devono essere enunciati con verbi che esprimono azioni il più possibile osservabili e misurabili. Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Esempio: con questa prova intendiamo verificare: - le conoscenze geografiche e storico - culturali relative all’area in oggetto le competenze tecnico professionali e linguistiche necessarie alla soluzione del caso - la capacità di operare scelte autonome e formulare ipotesi progettuali adeguate Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli La prova dovrebbe contenere, secondo Mager anche due vincoli che aiutano a predeterminare i criteri di valutazione. Sono: -le condizioni: cioè l'insieme di circostanze nelle quali la prestazione deve essere eseguita: il tipo di materiali e strumenti che si possono utilizzare (es. vocabolario ecc..), il limite riferito al tempo (in quanto tempo la prova deve essere svolta), all'estensione (es. numero massimo di parole utilizzabili…) -i criteri: indicano il grado accettabile di padronanza delle abilità sottoposte a verifiche. Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Esempio: “Eseguire una traduzione dall'inglese all'italiano di un brano di 20 righe di media difficoltà (prestazione) tramite l'uso del vocabolario in non più di 30 minuti (condizioni) senza commettere più di 4 errori di ortografia, lessico o sintassi (criterio). Talvolta la specificazione di questi due vincoli (condizione e criterio), o di uno di essi, può non essere necessaria se è implicita nell'indicazione della prestazione. Ad esempio l'obiettivo "inserire un filo da cucito nella cruna dell'ago", utilizzabile per verificare il grado di presbiopia di un soggetto, non ha bisogno del criterio, in quanto non esiste una graduazione di livelli di prestazione o si è in grado di eseguirla o non si è in grado, non vi sono valori intermedi. Tutt'al più si potrebbe stabilire una condizione ("in non più di 7 secondi/ a meno di 30 cm"). Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Una volta definiti finalità e obiettivi specifici è necessario scegliere le prove più idonee ad accertarli Uno dei criteri di classificazione delle prove è il grado di strutturazione che presentano, in un continuum che va dal minimo di strutturazione, ad esempio del tema e delle interrogazioni tradizionali, al massimo di strutturazione delle così dette "prove oggettive di verifica". La strutturazione riguarda sia il modo in cui vengono presentati gli "stimoli" (l'enunciazione di ciò che si chiede) sia le risposte . Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Prove non strutturate (stimolo aperto, risposta aperta): le risposte non sono univoche e non sono predeterminabili. Sono le prove tradizionali quali l'interrogazione, il riassunto, il tema, la relazione, l'articolo.etc. Prove strutturate (stimolo chiuso, risposta chiusa): le risposte sono univoche e predeterminabili. Le prestazioni possono essere misurate con precisione. Sono anche chiamate prove oggettive di verifica. Sono i quesiti: vero/ falso, corrispondenze, scelta multipla, completamento. Prove semistrutturate (stimolo chiuso, risposta aperta): le risposte non sono univoche ma sono in grande misura predeterminabili grazie ai vincoli posti negli stimoli. Le tipologie, con alcune eccezioni, sono le stesse delle prove non strutturate. Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli In generale, una prova si può definire soggettiva quando non è riproducibile, cioè quando non è certo che le stesse performance siano valutate sempre nello stesso modo. Ovviamente il termine soggettivo ha una connotazione intrinsecamente negativa, per cui quasi sempre al suo posto si usa il sinonimo, molto più neutro, tradizionale. Una caratterista tipica delle prove tradizionali è che il momento della verifica (rilevazione di una situazione) si sovrappone e si confonde con quello della valutazione (giudizio o classificazione). L'accertamento di tipo tradizionale per antonomasia è costituito dalle classiche interrogazioni orali, che da sempre occupano una parte significativa della mattinata scolastica. Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Gli svantaggi sono evidenti: le prove di questo tipo producono un dispendio notevole di tempo che viene sottratto ad altre attività, e non danno nessuna garanzia della certezza del giudizio. Ci sono però anche vantaggi: un docente esperto ha la possibilità di individuare meccanismi di formazione dell'errore e può adeguare il modo di porgere le richieste alle circostanze, a vantaggio dell’alunno. Vale la pena, poi, di ricordare una positività - poco citata ma preziosa- delle interrogazioni: permettono di dare le giuste pause ai ritmi dell'apprendimento e danno occasioni per favorire il consolidamento dei concetti da parte di tutta la classe. Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Una prova si dice oggettiva quando si è certi che la stessa performance viene corretta con criteri riproducibili, che non dipendono dal particolare correttore o dal momento in cui questo ha operato. Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli A)stimolo aperto e risposta aperta: sono le prove tradizionali come interrogazioni in cui l’alunno ha una certa varietà di risposte possibili, temi, relazioni libere, articoli di giornale. Richiede capacità di argomentare, capacità di collegare e di selezionare in maniera autonoma; B)stimolo aperto e risposta chiusa: è una combinazione impropria di elementi incompatibili; si registra spesso agli esami, quando il commissario si esibisce sviluppando un tema, facendo amplissime premesse e accontentandosi dell’assenso dell’esaminato. In generale non dà nessuna informazione utile; C)stimolo chiuso e risposta aperta: è il caso delle composizioni e saggi brevi, relazioni di laboratorio. Può consistere in più questioni collegate fra loro. Se lo stimolo è rigidamente definito e mira a sollecitare risposte per le quali sia possibile prefissare in modo esplicito le condizioni per giudicare adeguata o non adeguata la prestazione, si parla di prove semistrutturate; D)stimolo chiuso e risposta chiusa: si tratta delle ormai diffuse prove oggettive. Lo stimolo ammette solo una risposta possibile (esecuzione di calcoli, date, leggi…). Si dice anche prova strutturata. Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Le risposte possono essere presentate come: scelte multiple semplici (una sola risposta è esatta); scelte multiple doppie (due risposte sono esatte); vero/falso; completamenti (l’elenco delle integrazioni possibili fornito deve essere sovrabbondante rispetto alle lacune; saggia le capacità lessicale e quella di individuare sequenze logiche); corrispondenze (si devono associare elementi di due elenchi diversi).Le risposte non esatte proposte dalla prova si chiamano distrattori. La qualità di una prova oggettiva dipende in gran parte dalla verosimiglianza dei distrattori. Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Validità Attendibilità Funzionalità Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli “Per ogni caratteristica tipologica delle abilità da rilevare e/o funzione valutativa o didattica da svolgere, è necessario impiegare uno strumento di accertamento delle competenze la cui struttura sia in un certo senso omologa a quella caratteristica e a quella specifica funzione.” G.Domenici Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli La validità è la capacità di misurare il grado di acquisizione dell’obiettivo che si intende accertare. Le prove sono valide se spaziano su un campione sufficientemente rappresentativo delle conoscenze e/o abilità che si intendono indagare. Questo campione deve essere fortemente ancorato al curricolo effettivamente svolto e tenere conto: a) degli obiettivi che ci si è dati, b) dei contenuti che si sono sviluppati, c) del tipo di scuola (la prova di italiano in un istituto professionale non può essere uguale a quella in un liceo), d) della metodologia didattica usata. Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli L’attendibilità è la possibilità di predeterminare in modo univoco le risposte attese. Le prove sono attendibili se utilizzano sistemi di misura stabili ed omogenei e se hanno determinato preventivamente e senza ambiguità i criteri di interpretazione dei risultati. La funzionalità è riferita agli aspetti pratici dello svolgimento e della valutazione delle prove. Una prova è funzionale se ciò che si chiede di fare è enunciato in modo chiaro, se la valutazione è espressa in modo altrettanto chiaro e ottenuta in modo pratico e riconoscibile. Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Vantaggi e limiti delle prove oggettive Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli I vantaggi che scaturiscono dall'utilizzo regolare delle prove oggettive sono . Verificano pienamente il criterio dell'attendibilità, termine che, come abbiamo visto, può essere considerato un sinonimo di oggettività. . Consentono il risparmio di una notevole quantità di tempo che può essere utilizzato in attività più direttamente finalizzate al miglioramento dei processi di insegnamento Lo studente è reso più consapevole degli errori che commette ed eventualmente, disponendo di materiale opportuno, può autovalutarsi. . La verifica avviene con equità comparativa certa: tutti gli studenti sono testati sullo stesso . Data la rapidità con cui è possibile correggere le prove oggettive, esse possono essere somministrate più frequentemente rispetto alle prove tradizionali e quindi consentono un monitoraggio continuo dei risultati dell'apprendimento. Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Gli svantaggi che scaturiscono dall'utilizzo regolare delle prove oggettive sono: A) I test oggettivi sono facili da correggere ma difficili da preparare: 1. I quesiti possono essere formulati con scarsa validità, cioè possono permettere di arrivare alla risposta esatta "per vie traverse" (anche lecite), non utilizzando le conoscenze che si vogliono verificare. 2. Il testo della domanda non deve lasciare spazio ad alcuna ambiguità (e non sempre è così). 3. I distrattori devono essere non immediatamente scartabili. Comodo sarebbe utilizzare con tale ruolo le risposte errate date da altri studenti cui era stato sottoposto lo stesso quesito, ma con risposta aperta. 4. Le prove devono fornire un'indagine su un campionamento omogeneo del programma da verificare e non essere casualmente concentrate solo su alcuni punti di esso. Questa necessità porta a volte a predisporre prove troppo lunghe. Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli B)Se non si prendono efficaci misure preventive contro le copiature, viene falsata l'attendibilità C) Se non sono chiari i criteri di attribuzione dei punteggi (criteri che possono essere diversi, come vedremo), l'esaminato può essere indotto a seguire strategie che lo penalizzano. D) Le prove oggettive, se ben strutturate, costituiscono lo strumento ideale per verificare le conoscenze; diventano sempre meno adatte, invece, man mano che sale il livello concettuale delle capacità da sottoporre ad accertamento. Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Da quanto precede si può concludere che l'attività di preparazione dei test non è per nulla banale: è opportuno che prima della somministrazione essi siano validati da gruppi di docenti e non da singoli. La validazione potrebbe portare alla costituzione di "banche" di quesiti, da cui attingere al momento opportuno. Si consiglia di eseguire un pre-test su un gruppo campione di studenti (ovviamente opportunamente non in contatto con i destinatari finali) prima di somministrare la prova vera e propria. Per inciso, chi scrive si augura che, prima o dopo, questo modello (con pre-testing su campione) di predisposizione delle prove dell’ Esame di Stato Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Prove non strutturate Limiti Se ci riferiamo ad almeno due dei requisiti fondamentali delle prove di verifica, ossia la validità e l'attendibilità, i limiti delle prove tradizionali o non strutturate sono evidenti. Sono limiti Didattici: gli stimoli sono generici e manca la definizione delle operazioni che lo studente deve svolgere. Alla genericità della traccia spesso non corrisponde la possibilità di rispondere in modo davvero aperto; Metrologici: l' interpretazione delle risposte non è omogenea e spesso è arbitraria. La valutazione è di tipo episodico, casuale, persino umorale (errori di ortografia giudicati imperdonabili, argomentazioni spesso respinte perché sgradite a chi corregge); Educativi: creano sfiducia negli studenti che percepiscono l'alto livello di soggettività della correzione. Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Sono inoltre noti gli effetti negativi che queste prove producono: · effetto alone (condizionamento a valutazioni negative o positive precedenti) · effetto contrasto (condizionamento a standard ideali di prestazione) · effetto stereotipia (condizionamento ad opinione generalizzata originaria) · effetto pigmalione (condizionamento a predizioni) G. Domenici, Manuale della valutazione scolastica, Laterza, Bari 1993 Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Prove non strutturate Vantaggi Nonostante i limiti che noi tutti riconosciamo alle prove tradizionali, siamo anche consapevoli che sono uno strumento che permette di verificare obiettivi non sempre analizzabili con prove di tipo strutturato. Si può sicuramente affermare che le prove tradizionali consentono di: -verificare i livelli più alti di competenze, quali analisi, sintesi, valutazione, attivare non soltanto la memoria riconoscitiva (o passiva) ma anche quella rievocativa (saper mettere in relazione anche critica i nodi concettuali appresi) -verificare l'abilità di produrre testi di vario tipo -verificare l'abilità di riformulare, riorganizzare, riutilizzare i materiali di studio in situazioni nuove, stabilendo le relazioni tra conoscenze in ambiti diversi, collegando le conoscenze accumulate nell'enciclopedia dello studente. Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Esempio Tema: "Lo sviluppo socio-economico del tuo paese ". Trattazione semistrutturata: "Descrivi in ordine di importanza le tre cause principali che hanno favorito lo sviluppo socioeconomico del nostro paese a partire dal secondo dopoguerra. Confronta gli esiti dello sviluppo economico con i principi stabiliti al Titolo III della Carta Costituzionale riguardante" i Rapporti Economici" ed infine descrivi gli effetti più immediati dello sviluppo economico sulla organizzazione sociale con particolare riferimento a: a) organizzazione dei ruoli all'interno della famiglia b) modificazione dei consumi familiari La prima traccia non consente di predeterminare criteri di valutazione poiché non descrive alcun tipo di prestazione. Nel secondo caso è invece possibile creare una griglia di valutazione con parametri facilmente deducibili dal percorso obbligato dato. Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Per garantire alla prova semistrutturata un buon livello di validità, attendibilità e funzionalità sarebbe opportuno compilare, contestualmente alla elaborazione della prova, le rispostecriterio. Si tratta di creare le risposte che un nostro studente in possesso di buona preparazione culturale e/o professionale dovrebbe essere in grado di produrre. In questo modo è possibile da un lato eliminare difetti nella formulazione delle domande o sottodomande, che potrebbero risultare poco chiare o poco pertinenti, dall'altro tarare meglio la prova relativamente alla condizione (tempo concesso, n° di parole, strumenti utilizzabili ecc..) ed al criterio (n° di errori ammessi ecc…). La creazione di possibili risposte può permettere anche di ottenere un buon grado di obiettività nella fase di correzione della prova e di assegnazione dei punteggi. E' interessante ricordare a questo proposito che la formulazione delle prove per gli esami di maturità in Germania è sempre accompagnata , ad uso dei docenti, dai risultai attesi Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Buone pratiche Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Strategia di somministrazione dei quesiti Quali forme di prova scegliere? -Il quesito “vero o falso” si presta meglio per l’accertamento di conoscenze semplici; -il quesito a scelta multipla può essere utilizzato in tutti i casi dove occorre richiedere che siano esercitati processi cognitivi superiori come analisi e sintesi; - il quesito a corrispondenze è utilizzato per accertare la presenza di conoscenze; -il quesito a completamento è quello più adatto per rilevare la padronanza lessicale ed anche la capacità di individuare nessi logici, compiere astrazioni e generalizzazioni. Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Il colloquio strutturato richiede una attenta e lunga fase di preparazione: ogni obiettivo da misurare deve essere predeterminato, le domande principali devono essere decise prima dell'inizio, devono essere predeterminati anche i criteri valutativi. Le fasi del colloquio e il relativo andamento devono essere registrati. È più adatto a verifiche monotematiche o su singole discipline. Il colloquio semistrutturato è meno predeterminato in tutte le sue componenti perché tenderà anche a rilevare anche capacità argomentative, di originalità e, in qualche caso può dar luogo a un vero e proprio scambio di opinioni fra esaminato ed esaminatori. Deve essere registrato, anche se sommariamente; prevede la necessità che si adottino preventivamente criteri per l’attribuzione dei punteggi al colloquio e per la sua valutazione. Esso deve avere un conduttore, che ne coordina le varie fasi, con le seguenti regole. 1. Chiarire preliminarmente scopi e obiettivi generali del colloquio. 2. Partire da una domanda ampia e non specifica, ma non essere troppo generici. Evitare le domande a risposta chiusa. 3. Ascoltare con attenzione, senza far passare messaggi non verbali di noia o non approvazione. 4. Non creare pause troppo lunghe se l'esaminato è in difficoltà. 5. Evitare, in caso di difficoltà dello studente, di riformulare le domande nello stesso modo. 6. Non insistere su un argomento se il candidato ha problemi.. 7. Non dare all'esaminando la sensazione di avergli dato troppo poco tempo. Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli Il processo di apprendimento – insegnamento è efficace ed efficiente se l’alunno: comprende che cosa il docente si aspetta riceve il feedback sul suo lavoro riceve stimoli per migliorare è coinvolto nel processo di apprendimento Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli “Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno” Madre Teresa di Calcutta Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli