Situazionismo Internazionale Situazionista (I.S) nasce a Cosio d’Arosio (Cuneo) nel 1957. Ultima avanguardia del 900, movimento trasversale (artistico, politico, sociale). Aspira a trasformazioni sociali e politiche. Programma: creare situazioni ovvero momenti di vita concretamente e deliberatamente costruiti mediante l’organizzazione collettiva di un ambiente unitario (=metropoli) e di un gioco di eventi. Situazione banale, innocua e temporanea acquista visibilità. Altro esempio sono le “feste spagnole”. Non conta l’ooggetto ma l’operazione che si compie su di esso (es: la Gioconda con i baffi) Avanguardie= rottura col sistema esistente e con il passato. Es: “contratto con gli italiani” Nuovo modo di fare politica. Taglio netto con la I Repubblica. Presentarsi seduto dietro una scrivania a “Porta a porta” e leggere il proprio programma ha lo scopo di rendere obsoleto ciò che c’era prima. Detournement: Decontestualizzare il quotidiano. I.S. 1. Movimento coerente: l’attività dei partecipanti deve corrispondere alle prospettive elabortate in comune. 2. Coscienza del periodo storico: rapida e radicale trasformazione. Debord: rinascita della rivoluzione sociale proletaria. 3. Superamento dell’arte: l’arte ha il compito di sottrarre al tempo e rendere eterne le esperienze vissute quindi si contrappone alla vita perché immobilizza l’esistenza soggettiva. Realizzazione dell’arte tramite strumenti e prospettive che si pongono al di là dell’arte. “La società dello spettacolo” (1967) 2 matrici 1. Ideologica: rilettura del concetto marxiano di merce. 2. Estetica: situzionismo. Valore d’uso: oggetto utile a soddisfare un esigenza umana in relazione alla qualità, consumo materiale (es:cibo) Valore di scambio: il prezzo dell’oggetto definito dal sistema (simbolico) di relazioni in cui è inserito; in relazione alla quantità (es:cravatta) Feticcio: parlare della merce in quanto oggetto senza far ricorso al lavoro umano che l’ha prodotto. Oggi: comunicazione. La società dello spettacolo Quella in cui viviamo. Fa del prodotto un feticcio, oggetti simbolici. Marchio (1980): entità che trasmette una serie di valori che la società deve riconoscere e condividere nella pratica del consumo. Il valore è attribuito dal significato simbolico legato al possesso di quel marchio. Spettacolo (par.4): “un rapporto sociale tra individui mediato dalle immagini”. Spettacolo della merce: spettacolo delle immagini. La società dello spettacolo Spettacolo: principale tipo di produzione (par.15) Es: mediaset dove la produzione è solo comunicazione, contenuti. vita (par.1): immensa accumulazioni di spettacoli. Conseguenze: 1. La realtà sorge nello spettacolo, lo spettacolo è reale. Il vero è un momento del falso (9). La maggior parte dei momenti della nostra vita sono momenti spettacolari. 2. Lo spettacolo produce l’ irrealismo della società reale. La gente non informata crede vero ciò che vede. spettacolo=positività indiscutibile. 3. Lo spettacolo è presente in tutti gli ambiti del quotidiano. (es:vetrine) La separazione compiuta Isolamento: prodotto e mantenuto dal sistema economico dai beni che produce (es:tv,auto). Lo spettatore più contempla meno vive. Alienazine: non comprende i propri desideri. L’uomo separato dal suo prodotto tanto più identifica la vita nel possesso del prodotto tanto più è separato dalla sua vita. Spettacolo: è il capitale a un tale grado di accumulazione da divenire immagine. Commentari (1988) Spettacolo concentrato: società totalitarie, esaltazione del leader. Un solo luogo dello spettacolo il potere che tutti devono guardare. La classe dirigente si impone sulle masse. Spettacolo diffuso: democrazie occidentali, capitalismo, varietà di merci in competizione, benessere materiale. Apparenza della vita umana sociale (par.10) Spettacolo integrato: Stato democratico-spettacolare. Si è integrato nella realtà stessa. (Francia, Italia). Mercifica i contenuti (spot) Scarsa tradizione democratica; unico partito al governo per lungo tempo; ruolo importante del sindacato e dei partiti di sinistra nella vita politica e intellettuale. Spettacolo integrato • Centro direttivo: occulto, burocrazie. • Statuto mediale: più ruoli senza specializzazione. Caratteristiche 1. Rinnovamento tecnologico (se si rompe lo compro nuovo) 2. Fusione economico-statale (BCE e tassi d’interesse) 3. Segreto generalizzato (funzione dello spettacolo è nasconderlo) 4. Falso indiscutibile (vero: ipotesi non dimostrabili) 5. Eterno presente (un politico ritratta) Il proletariato come soggetto e come rappresentazione • Rivoluzione borghese: compiuta, classe del potere. • Rivoluzione proletaria: progetto, classe della coscienza. Lenin: l’ideologia non è un arma ma un fine. Classe ideologica totalitaria afferma la sua inesistenza. Stalin: terrore nella classe burocratica stessa. Debord: la classe operaia deve rappreseentare l’organizzazione della società nel momento rivoluzionario. Consigli operai (116): eredità valida, luogo di soluzione dei problemi della riv. Prol. Potere Suo intento è l’organizzazione di uno stato di narcosi, passività, rinuncia dei consumatori a qualsiasi attività autonoma, creativa. sopravvivenza: subordinazione psicologica. Bisogni fittizi: adesioni deludenti a prodotti fasulli. Sopravvivenza: viene posta a un livello sempre superiore. Scienza: giustificare ciò che fa lo spettacolo. Individuo: allevato nello spettacolo seguirà il discorso “logico” dello spettacolo perché è l’unico linguaggio che sa parlare. Dialogo: è possibile sulla base di una comune volontà di impegno reciproco.. Dove c’è comunicazione non c’è stato. Azione totale: che implica l’azione in comune. Proletariato: chiunque sia spossessato della propria vita, classi medie, studenti.(par.114) Società comunista: ognuno diventerà padrone della propri esistenza. Tempo e storia Tempo ciclico: scandita dalla natura; senza conflitto; religioni monoteiste: il regno di Dio. Tempo irreversibile: di colui che regna e instaura le dinastie. medioevo: ossesione della morte, pellegrino: il viaggatore emblematico che è in ognuno. Borghesia: tempo del lavoro, tempo storico. Capitalismo: il tempo è unificato nel mercato mondiale. Tempo-merce: serie di intervalli equivalenti. Tempo pseudociclico (149): il tempo stesso è merce da consumare (visone di immagini), completo di tutto (152) Configuarzione del territorio Turismo: sopprime la distanza geografica Urbanesimo: mezzo per mantenere l’ordine in strada Pseudocampagna: non possiede né i vecchi rapporti naturali né quelli diretti propri della città. Trasformazione delle condizioni esistenti, ricostruzione del territorio in base ai bisogni espressi dal potere dei consigli dei lavoratori. La negazione e il consumo nella cultura Teoria: dirigente Pratica: subordinata Attraverso la critica della società dello spettacolo la classe rivoluzionaria prende coscienza di sé. Attività pratica: aspetto organizzato e collettivo dell’attività teorica. Detournement: azione storica, linguaggio dell’anti-ideologia. Negazione della cultura è la sola che ne conserva in senso. L’ideologia materializzata Lo spettacolo è l’ideologia per eccellenza, perché esprime l’assenza di ogni sistema ideologico, la negazione della vita reale. Spettacolo di cose concrete che diventano protagoniste. Segni e segnali materializzano ideali astratti. La società dello spettacolo perfetta Presidente Berlusconi: imprese, ipermercato, tv, giornali, teatri, cinema, case, squadra di calcio, agenzia viaggi. Paradosso della società dello spettacolo L’uomo nuovo della politica, rottura con la I repubblica. Prende il potere.