Istruzioni - Senorbi.net

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Istruzioni
e
algoritmi
Istruzioni Operative
I passi elementari che compongono
l’algoritmo sono le istruzioni. Distinguiamo:
• Istruzioni di input
• Istruzioni di output
• Istruzioni di assegnazione o elaborazione,
per le quali si usa il simbolo “”
Oltre alle istruzioni si hanno le Condizioni,
che pongono una domanda a cui si può
rispondere vero/falso e che, a seconda della
risposta, indicano due diverse azioni da
compiere.
Input
• L’esecutore deve essere in grado di ricevere
informazioni dall’esterno, cioè deve poter
LEGGERE dati; tali dati possono essere
introdotti mediante tastiera o possono essere
contenuti in un file.
• Quando l’esecutore riceve in input un dato, lo
deve collocare in una variabile, quindi
l’istruzione di input (lettura) deve indicare il
nome della variabile in cui sarà collocato il dato,
inoltre il tipo di dato “letto” dovrà essere
compatibile con il tipo di dati che possono essere
contenuti dalla variabile.
Output
• L’esecutore deve essere in grado di comunicare
informazioni (risultati di elaborazioni)
all’esterno, cioè deve poter SCRIVERE dati; tali
dati possono essere scritti sul monitor, su
stampante, su di un file.
• L’ esecutore può mandare in output il valore
contenuto in una variabile oppure un dato non
contenuto in una variabile (per esempio un
messaggio); nel primo caso si deve indicare il
nome della variabile di cui è contenuto il valore.
Assegnazione
• L’istruzione che permette l’assegnazione di un valore
ad una variabile si chiama assegnazione: assegnare
un valore ad una variabile significa che, dopo
l’assegnazione, la variabile conterrà il valore
assegnato.
• Nelle istruzioni di assegnazione compaiono spesso
espressioni, cioè formule (o regole di calcolo) che
specificano sempre un valore (o risultato).
Assegnazione: precisazioni
• Operazione che rappresenta l’attribuzione di un valore (dato)
ad una variabile.
Il valore assegnato può essere:
• Una costante numerica (ad es. Var = 1)
• Il contenuto di un’altra variabile: (ad es. Var2 = Var1)
• Il risultato di un’espressione aritmetica o logica tra costanti e/o
variabili. Esempio VarA =VarB*2 - 5
• La variabile che compare nella parte sinistra di
un’assegnazione può comparire anche nella parte destra (ad es.
Var = Var+1). Ciò significa che, in base al valore attuale, viene
calcolato un nuovo valore ed assegnato alla variabile.
Rappresentazioni
• Diagrammi a blocchi
• Tra le tecniche utilizzate per rappresentare in
maniera chiara e sintetica la struttura degli algoritmi,
quella del Diagramma a Blocchi, anche detto flowchart, ha il pregio di evidenziare visivamente
l’avanzamento in sequenza e le varie strutture che
compongono l’algoritmo.
Diagrammi a blocchi
• I Diagrammi a Blocchi sono costituiti da
blocchi contenenti le istruzioni e collegati
mediante frecce. Ogni blocco ha un ramo di
ingresso e uno o più rami di uscita ed è di
forma diversa a seconda dell’istruzione che
deve contenere.
I simboli dei DaB
• Ovale: indica l’inizio o la fine dell’algoritmo.
INIZIO
FINE
I simboli dei DaB
Parallelogramma: indica una operazione di
input o output.
O
NomeVariabileO
I
O
NomeVariabileI
“messaggio da
visualizzare”
I simboli dei DaB
Rettangolo: indica una operazione, infatti in
esso si scrive un'azione elementare
IstruzionediAssegnaz
I simboli dei DaB
• Rombo: indica una diramazione, cioè la
verifica di una condizione e la possibilità di
seguire uno dei percorsi uscenti dalla
condizione, in base al risultato della verifica.
f
Condizione
v
Problematica sul controllo
• Le strutture di controllo permettono di definire il
percorso (flusso) di ogni istruzione all'interno di
un programma;
• La programmazione strutturata propone tre
schemi:
1.Sequenza
2.Alternativa o Selezione
3.Iterazione
Risultato fondamentale
• TEOREMA (Böhm-Jacopini) :
Dato un programma, ne esiste uno
equivalente che utilizza
esclusivamente le tre strutture di
controllo fondamentali: sequenza,
selezione e iterazione.
La sequenza
• La sequenza è il più semplice dei tre
costrutti fondamentali e viene utilizzato
quando le istruzioni devono essere eseguite
ordinatamente, con lo stesso ordine con cui
sono scritte, per cui l’istruzione successiva
è quella in posizione successiva.
• E’ spesso indicata col termine blocco.
La sequenza
Diagramma a
blocchi
Sequenza
Esempio
Problema: Calcolare l’area di un rettangolo, essendo note
la base e l’altezza.
• I dati iniziali sono: il valore della base, il valore
dell’altezza. Inoltre conosciamo la relazione che permette
di calcolare l’area del rettangolo.
La procedura (parte esecutiva) può essere schematizzata nel
modo seguente:
• LEGGI i valori dell’altezza e della base (l’esecutore deve
acquisire i dati dall’esterno);
• CALCOLA L’AREA;
• SCRIVI il risultato (l’esecutore deve mandare il risultato
in output).
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