STATISTICA AZIENDALE
1° parte
 L’informazione statistica per le imprese
La qualità delle statistiche
Le principali fonti statistiche per le imprese
Gli indicatori statistici utili alle imprese
La produttività e l’efficienza aziendale
2° parte
• Gli aspetti statistici negli studi di settore
STATISTICA AZIENDALE
1° parte
 introduttiva
2° parte
• lucidi e libro scaricabile sul sito
AZIENDA
necessità di reperire
informazioni:
attraverso
 indagini ad hoc
 dati interni
 dati esterni disponibili
fonti ufficiali
fonti non ufficiali
dati di qualità
3
sempre più importante per
 concorrenzialità e competitività sempre
più spinta dei mercati
 clima crescente di complessità
 cambiamenti continui negli scenari
economici
 ampliamento degli scenari economici
 globalizzazione
accrescimento della conoscenza e degli
strumenti di gestione dei mercati
fondamentale
informazioni affidabili, tempestive
La Statistica ruolo chiave come strumento per:
 la rilevazione dei dati
 la manipolazione dell’informazione di base
finalizzata alla produzione del dato statistico al
quale si è direttamente interessati.
Richiede di acquisire il linguaggio e i
principi della scienza, ma la pianificazione
strategica di un’impresa presenta per sua
natura maggiori affinità con le scienze
tipicamente sociali, in cui la mente, le
emozioni e le motivazioni dell’uomo
assumono il ruolo più importante.
•
termine spesso utilizzato per riferirsi a
descrizioni numeriche di particolari
fenomeni
•
Scienza dei dati, che comprende i metodi
per la raccolta, la classificazione,
l’organizzazione, la sintesi, l’analisi e
l’interpretazione di informazioni di tipo
numerico-quantitativo
•
Si inserisce direttamente nel processo
decisionale del management aziendale in
quanto produce gli strumenti necessari ai
manager per assumere le loro decisioni.
•
nel campo della ricerca scientifica:
–
–
•
verifica delle ipotesi
generalizzazione dei risultati
nel campo aziendale:
–
risolvere un problema, prendere una
decisione, nel tempo più breve possibile, in
una situazione in cui i destinatari risultano
poco
esperti
e
poco
interessati
all’apprendimento
della
metodologia
sottostante la decisione e nell’incertezza
L’era in cui viviamo è praticamente
dominata dall’informazione, tanto che la società
nella
quale
viviamo
è
definita
società
dell’informazione.
A ciò ha senz’altro contribuito:
•
la notevole crescente diffusione delle tecnologie
informatiche,
che
hanno
reso
possibile
l’elaborazione e la gestione di masse di dati anche
molto consistenti
•
la telematica e la capillare diffusione di internet,
quale strumento di comunicazione in tempo reale
con e ad una platea praticamente mondiale nel più
breve tempo possibile ed ad un costo quasi
inesistente




•
la distribuzione di database
la condivisione di risorse
l’aumento della diversificazione degli utenti
l’apertura agli usi più disparati dei dati
sempre maggiore diffusione dei dati
statistici e del numero di persone che si
affidano ai dati statistici
•
•
•
•
un minore controllo della qualità delle
statistiche, data la proliferazione di enti,
più o meno accreditati e professionali,
che le realizzano
crescita dell’impatto che qualsiasi
informazione, passata come statistica,
può avere sulla comunità in generale
apertura di nuove, infinite, frontiere di
conoscenza
necessità, da parte dei produttori di
statistiche, di farsi carico di nuove
responsabilità e di assolvere a nuovi
compiti finora non immaginabili
processo cognitivo e razionale
•
•
•
per i matematici: accento sulle
procedure razionali per l’assunzione
delle decisioni
per
gli
psicologi:
importanza
dell’aspetto
decisivo
dal
lato
motivazionale
per i metodologi: individuazione delle
modalità per migliorare la qualità
delle decisioni per organizzare
scientificamente un processo decisivo
imprevedibile ed emozionale
per renderlo maggiormente razionale:
•
sfruttare tutte le informazioni
disponibili su un problema
Per ricavare da tali informazioni il
maggior contributo, esse vanno:
 organizzate
 sintetizzate
 elaborate
Ambiente nel quale si muove l’azienda:
• aleatorio
• imprevedibile
ragionare in modo statistico significa:
 tener conto e quantificare il rischio e l’incertezza
(non eliminabili)
 analizzare sottoinsiemi del mercato per trarre
conclusioni sul mercato nel suo insieme.
la Statistica consente di gestire e di
dominare la complessità del mercato
In un’ottica di tipo statistico, prevede
le seguenti fasi:
•
•
•
•
•
•
definizione del problema
reperimento dati
individuazione dello strumento opportuno
analisi dei dati
valutazione dell’affidabilità dei risultati
interpretazione e comunicazione dei
risultati
Capacità richieste allo statistico economico
che opera in campo aziendale:
•
•
•
•
•
•
formulare in termini statistici quesiti posti in
linguaggio naturale
organizzare le risorse informative aziendali in modo
da controllare e garantire la qualità del dato
familiarità
con
una
varietà
di
tecniche
comunemente utilizzate per affrontare problemi
aziendali
uso di package statistici per eseguire elaborazioni
sui dati
organizzare in modo efficace la comunicazione con
persone non esperte di statistica
ottenere un campione adeguato alle necessità
informative.
 Censimenti delle imprese
 Archivio Statistico Imprese Attive
 Indagini ISTAT sui risultati
economici delle imprese
 Banche dati sui bilanci aziendali
 Indicatori congiunturali
 Industria e servizi
 Agricoltura
 Popolazione

Cadenza decennale

Tempi lunghi di elaborazione e pubblicazione

Unica fonte per informazioni dettagliate sotto
il profilo sia settoriale, sia territoriale
archivi statistici delle imprese
Impresa: organizzazione di un’attività economica
esercitata con carattere professionale ai fini della
produzione di beni o della prestazione di servizi
destinabili alla vendita
Unità locali: luogo in cui si realizza la produzione di
beni o la produzione di servizi
Addetti: dipendenti ed indipendenti
Impresa attiva: se ha svolto almeno un’attività
produttiva per almeno 6 mesi nell’anno di rif.
 costruito dopo il Censimento Intermedio del 1996
 aggiornato annualmente attraverso gli archivi di
fonte amministrativa
ASIA imprese
ASIA unità locali
Tasso di natalità: n. imprese nate / n. imprese attive
Tasso di mortalità: n. imprese cessate/n. imprese attive
Tasso di sopravvivenza: n. imprese nate in t e
sopravvissute in t+n / imprese attive (numero) in t
Tasso lordo di turnover: tasso natalità + tasso mortalità
Tasso netto di turnover: tasso natalità – tasso mortalità
Indagine censuaria sulle imprese con 100
addetti e più
Indagine campionaria sulle PMI per le
imprese 1-99 addetti
Statistiche calcolate:
Valori medi: fatturato per addetto, valore aggiunto per
addetto, investimenti fissi per addetto …
Rapporti caratteristici: valore aggiunto aziendale su
fatturato, consumi materie prime su valore della
produzione, …
A rischio a causa di:
• parzialità della rilevazione
• particolare natura del fenomeno
analizzato
Principali fonti di errore:
 mancata partecipazione (non risposte)
 errori di risposta
Di mancata partecipazione:
•
•
sostituzione dei dati mancanti con quelli di
imprese rispondenti “simili”
sostituzione con i dati di bilancio
disponibili per la stessa impresa
Principali fonti di errore:
Di errore di risposta:
 sottodichiarazione dei risultati economici
dell’impresa
studi di settore
CERVED:
acquisisce ogni anno i
bilanci di tutte le società di capitali
italiane, che in parte rielabora e
diffonde a pagamento.
www.cerved.com dati ad accesso libero
per effettuare analisi di benchmark
Centrale dei bilanci: società interbancaria
costituita dalla Banca di Italia
finalizzata all’esecuzione di analisi
economico-finanziarie e allo sviluppo
di sistemi di valutazione del rischio del
credito
Analisi di:
–
–
–
Impresa
Settore
Mercato
consentono
la
comparazione
dell’andamento aziendale con quello
dell’aggregato
di
riferimento
e
il
posizionamento della società rispetto alla
distribuzione statistica dei valori di bilancio
EDS: versione light, ad accesso gratuito,
del Sistema Europeo di parametri di
riferimento settoriali
www.centraledeibilanci.it/refsecto/index.php
L’economia di una nazione tende a crescere
nel tempo, con un progressivo sviluppo della
produzione e del reddito.
Questa crescita non avviene in modo
regolare, ma con continue oscillazioni e
fluttuazioni, di breve o medio periodo, che
costituiscono il ciclo economico.
Congiuntura: la particolare situazione che
un’economia attraversa nel corso dei
suoi movimenti ciclici
individuare
con
precisione
le
tendenze
congiunturali in atto è cruciale per definire le
strategie aziendali!
Finalizzati a misurare:
–
–
La dinamica effettiva di fenomeni di
interesse (andamento dei prezzi,
dei costi di produzione, ecc.)  NI
Le aspettative delle imprese e dei
consumatori  qualitativi
ISAE: Istituto di Studi e Analisi Economica
Si basano sui rapporti tra i valori
di uno stesso fenomeno rilevati in due
diversi istanti temporali.
I rapporti statistici permettono
di valutare come è variato un
carattere statistico quantitativo in un
certo momento rispetto ad un istante
temporale fissato. Trattandosi di un
rapporto, tale variazione non è
influenzata dall’unità di misura del
carattere che si analizza.
Anno (t)
1975
1976
1977
1978
1979
1980
1981
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
Vendite
6,6
8,6
9,1
9,5
9,0
7,1
6,8
6,2
7,8
8,3
9,3
8,6
7,8
8,1
7,9
7,5
7,4
7,7
7,8
8,4
8,3
8,4
8,8
8,1
Rapporti statistici percentuali
–
130,30
105,81
104,40
94,74
78,89
95,77
91,18
125,81
106,41
112,05
92,47
90,70
103,85
97,53
94,94
98,67
104,05
101,30
107,69
98,81
101,20
104,76
92,05
fatto pari a 100 il valore della serie al periodo t, si
valuta la variazione in incremento o in decremento
subita dal carattere statistico al tempo t+1
 Si costruiscono rapportando due intensità
dello stesso fenomeno in tempi o luoghi
diversi, delle quali quella posta al
denominatore, detta base degli indici,
viene assunta come termine di confronto
 L’intensità
nella
situazione
base
è
generalmente posta uguale a 100 o a 1 e
gli indici così costruiti si utilizzano per
analizzare variazioni relative nel tempo —
numeri indici temporali— o nello spazio —
numeri indici territoriali
Nel caso di serie temporali
L’intensità assunta come base può essere
mantenuta fissa oppure può cambiare di volta
in volta, riferendosi ad esempio a quella
dell’anno che precede immediatamente
quella intensità rappresentata al numeratore
I = Px/P0 x 100
I= P2001/P1995 x 100
a base fissa
I = Px/Px–1 x 100
I= P2001/P2000 x 100
a base mobile
 I numeri indici non sono mai negativi
 Sono
inferiori
a
100
quando
l’ammontare è inferiore a quello di
riferimento (si registra una variazione
negativa)
 Sono maggiori di 100 quando si registra
una variazione positiva
 Uguale a 100 quando il fenomeno è
costante
Sono particolari rapporti statistici che
misurano, simultaneamente e sinteticamente,
le variazioni di n grandezze osservate in due o
più situazioni diverse rispetto ad una
situazione base.
Il loro calcolo deriva dalla necessità di
dover considerare, ai fini dell’osservazione di
un fenomeno, che si definisce, per l’appunto,
complesso, simultaneamente più variabili.
M
I 
L
t
p
m 1
M
p
m 1
mt
qm0
100
m0
qm0
quantità di riferimento (pesi): relative al periodo base
M
I 
P
t
p
m 1
M
p
m 1
mt
q mt
100
m0
q mt
quantità di riferimento (pesi): relative al periodo corrente
Le differenze relative o percentuali
Un modo semplice ed efficace per
interpretare i numeri indice è trasformarli in
differenze percentuali date dalla seguente
relazione:
Dper=(Px – P0)/P0 x 100
37
I principali indicatori congiunturali
-
Gli indici dell’attività produttiva:
- Indice produzione industriale
- Indice del fatturato
- Indice degli ordinativi
-
Gli indici del commercio con l’estero
Gli indici dei prezzi
Gli indicatori dei costi di produzione
38
LA VALUTAZIONE DELLE
PERFORMANCE AZIENDALI
La valutazione dello stato di salute di
un’impresa è un’attività molto complessa,
che non può basarsi esclusivamente sulla
lettura del bilancio aziendale.
Le
rilevazioni
contabili
non
soddisfano tutte le esigenze informative di
un’azienda, ma riguardano le operazioni
aziendali soltanto in uno o in pochi aspetti.
necessità di elaborazioni statistiche
aziendali o extra-contabili
39
L’ANALISI DI BILANCIO
L’analisi
di
bilancio
è
un’attività
complessa, svolta con l’uso di tecniche
quantitative di elaborazione dei dati, con cui si
effettuano indagini sul bilancio di esercizio
(comparazione dei dati nel tempo e nello
spazio) per ottenere informazioni sulla gestione
e sull’impresa.
Le
elaborazioni
statistiche
aziendali
analizzano o sintetizzano i dati contabili nei
loro aspetti più significativi, per informare,
controllare e prevedere i fenomeni.
40
LA TECNICA DEGLI INDICI
Nell’ambito delle suddette elaborazioni,
efficaci strumenti di analisi sono gli indici o
quozienti o ratios, che forniscono informazioni
di tipo economico, finanziario, patrimoniale e
operativo.
Essi sono rapporti tra grandezze tra le
quali esiste una relazione, per lo più desunte
dallo stato patrimoniale e dal conto economico.
Sono espressioni numeriche ottenute da
elaborazioni svolte su dati di bilancio e capaci
di fornire idonei “sintomi” di andamento
gestionale.
41
LA TECNICA DEGLI INDICI
In generale, non esistono valori
assoluti con i quali confrontare gli indici,
date le peculiarità di molte situazioni
aziendali e dello stesso settore nel quale
opera l’impresa.
42
L’ANALISI DI BILANCIO
Scopo di queste elaborazioni è
operare confronti dei valori:
• nel tempo, per esprimere poi un giudizio
sul loro andamento temporale
• con valori standard fissati all’interno
dell’azienda
come
obiettivo
da
raggiungere
• nello spazio, ovvero con valori calcolati
sui bilanci di altre aziende per esaminare
la competitività
43
LA TECNICA DEGLI INDICI
Nell’interpretare i risultati di bilancio
attraverso gli indici occorre considerare
che: • ogni indice non ha un significato
autonomo
• ogni indice deve essere interpretato e
valutato in una visione di insieme con
gli altri indici ad esso correlati
• nei confronti nel tempo occorre
considerare le modifiche intervenute
nella gestione aziendale
• i confronti nello spazio sono utili solo se
effettuati tra imprese che operano in
situazioni similari
44
LA TECNICA DEGLI INDICI
l’uso congiunto degli indici fa sì
che
essi
costituiscano
un
“sistema”, in cui essi si integrano
e completano a vicenda, in modo
da
offrire
un
quadro
sufficientemente rappresentativo
della realtà aziendale
45
Esempio
Per spiegare una variazione dell’incidenza
degli interessi bancari passivi sui ricavi di
vendita, occorre assumere una serie di
informazioni, quali:
• l’entità del credito utilizzato
• i tassi di interessi applicati dalle banche
• i volumi ed i prezzi di vendita
46
L’USO DEI RATIOS
Vantaggi:
• Capacità di sintesi
• Possibilità
di
esprimere
con
semplici rapporti anche relazioni
complesse
• Possibilità di porre a confronto
varie grandezze non omogenee
47
L’USO DEI RATIOS
Requisito:
come per tutti i rapporti statistici
• esistenza di una qualche
relazione tra le grandezze
che compongono il rapporto
48
Esempio
Il rapporto: costo del personale/fatturato
significativo
esiste una relazione tra i prezzi di
vendita ed i costi di produzione
incidenza dei costi del personale
su ogni lira di prodotto venduto
49
Esempio
Il rapporto:
costo del personale/scorte di magazzino
non significativo
50
Passi per la costruzione degli
indici aziendali
•
Riclassificazione dei valori di bilancio
mediante l’individuazione di un criterio di
omogeneità tra le voci aggregate
•
Selezione di pochi e significativi indici che
riflettono i vari aspetti della gestione
aziendale
•
Interpretazione dei risultati ottenuti,
tenendo conto dello specifico momento
gestionale caratterizzante l’impresa
51
PRINCIPALI TIPOLOGIE DI INDICI
• Indici di produttività
• Indici di redditività
• Indici di liquidità
• Indici di rotazione
• Indici di struttura finanziaria
52