Jet/Energy flow Iacopo Vivarelli INFN e Università, Pisa 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 1 Introduction •I calorimetri di ATLAS e CMS •Algoritmi di clusterizzazione nei calorimetri •Algoritmi di ricostruzione dei jet •Calibrazione al particle jet (e confronto dati/MC) •Energy flow •Soglie di trigger sui jet •Calibrazione coi primi dati •Conclusions 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 2 Calorimetria di ATLAS…. Tile Calorimeter EM barrel and EndCap EM LAr || < 3 : Pb/LAr 24-26 X0 3 longitudinal sections1.2 = 0.025 0.025 Central Hadronic || < 1.7 : Fe(82%)/scintillator(18%) 3 longitudinal sections 7.2 Hadronic EndCap Forward Calorimeter Risoluzione per il calorimetro combinato (EM+HAD) ad η = 0.35 41.9% 1.8 1.8% E E E Linearità entro ±2% (10-300 GeV) 28/2/2006 = 0.1 0.1 End Cap Hadronic 1.7 < < 3.2 : Cu/LAr – 4 longitudinal sections < 0.2 0.2 Forward calorimeter 3 < < 4.9 : EM Cu/LAr – HAD W/Lar 3 longitudinal sections Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 3 …. e quella di CMS Preshower EM barrel and EndCap EM || < 3 : PbWO4 cristals 24.7-25.8 X0, 1.1 1 sezione longitudinale+preshower (3 X0) = 0.0175 0.0175 Barrel HCal || < 1.74, Brass/Scintillator 2 sezioni longitudinali (5.9 ) + Outer Hcal (2.5 per || < 1.4) Hcal barrel and EndCap Very Forward Calorimeter Risoluzione su single π Ecal + Hcal (ottenuta al Test beam combinato del 1996) 101% 4% Pions mip in Ecal E E 127% 6.5% Full pion sample E E 28/2/2006 End Cap HCAL 1.3<||<3.0, Brass/Scintillator: 2 sezioni longitudinali ≥ 0.0875 0.0875 Forward calorimeter 3 < || < 5 : Fe/Quartz Fibre, Cerenkov light 2 sezioni longitudinali (em per 16 ,had per 9 ) Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 4 Clustering Al momento, la clusterizzazione delle celle calorimetriche è fatta in due modi (per quanto riguarda la ricostruzione dei jet) -Torri calorimetriche (ATLAS: η x φ = 0.1x0.1, CMS: η x φ = 0.087x0.087 se |η|<1.74, poi graduale aumento fino a 0.175x0.175 se |η|>3) -ATLAS: clustering 3D considerando I depositi di energia in celle vicine (Topological Clusters) TopoClusters – some details: • Cells with |E/σnoise|>Tseed are used to generate a TopoCluster. The adiacent cells are checked to be associated to the cluster. Default: Tseed = 4σnoise • Cells with |E/σnoise| > Tneigh are used to expand the cluster. The adiacent cells are checked to be associated to the cluster. Default: Tneigh = 2σnoise • Cells with |E/σnoise| > Tused can be used to expand the cluster. Default Tused=0 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa Cluster for 120 GeV pion in EMEC and HEC (2002 Test Beam data) MCWS - Frascati 5 Algoritmi di ricostruzione Sia KT che Cone (seeded con midpoints, seedless) utilizzati in entrambi gli esperimenti. Di seguito, con cluster si intende qualunque oggetto utilizzato in input per la ricostruzione (incluse eventualmente particelle MC) D=1 SEEDED CONE ALGORITHM KT ALGORITHM - Seed: ET > 2 GeV in ATLAS, ET>0.8 (di solito) per CMS. Per ogni coppia di cluster ij: - Calcolare d= - Dimensione del cono ATLAS: 0.7 bassa, 0.4 alta luminosità. CMS: 0.5 . -Iterazione fino a cono stabile - Split & Merge: 50% del jet più dii k 2T,i dij min(k 2T, i , k 2T, j ) ΔRij2 D2 - Se dmin= dii ho un jet - Se dmin= dij allora i e j sono sommati in un unico “cluster” energetico per entrambi gli esperimenti -La forma del jet non è definita Il jet ha ua precisa forma geometrica - I jet sono separati: no split and merge R = √2+f2 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 6 Efficienze di ricostruzione Un particle jet è ricostruito se ha un jet calorimetrico angolarmente vicino. La soglia per una efficienza di ricostruzione al 90% è tipicamente intorno a 30 GeV. I jet sono ricostruiti in tutta la zona di accettanza dei calorimetri (η < 5). L’efficienza di ricostruzione mostra una dipendenza da η a basso PT (PT < 50 GeV) a causa di crack nei calorimetri e non completo contenimento ad alto η. 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa CMS. Analogo per ATLAS MCWS - Frascati 7 Noise suppression - ATLAS Il trattamento del noise viene delegato all’algoritmo di clusterizzazione (TopoClusters) Verifica della soppressione del noise da parte dei TopoClusters: -Tower noise: nessun taglio sul noise -2σnoise cut: celle con un deposito di energia |E| < 2σnoise non sono conteggiate Tower noise 2σnoise cut TopoClusters 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 8 Noise suppression CMS 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 9 Calibrazione In entrambi gli esperimenti la calibrazione è fatta in due fasi: -Fase 1: Dal jet calorimetrico al particle jet: calibrazione basata sul MonteCarlo accordato sui dati del test beam. Corregge per e/h, cracks, dead materials -Fase 2: Dal particle jet al parton jet: le correzioni dipendono dall’analisi. Ci sono studi su alcuni canali di fisica che possono essere usati: γ+jet, Z+jet, Wjet jet dal decadimento del top Per la fase 1 la capacità del MonteCarlo di riprodurre i dati sperimentali è fondamentale 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 10 Confronto MC/Dati: ATLAS L’analisi del test beam combinato (un’intera slice di ATLAS su fascio – fatto nell’estate 2004) va avanti. Dati considerati finora: elettroni/pioni/muoni con energie tra 20 e 350 GeV. I dati di bassa energia sono fondamentali. Analisi in corso 20 GeV pions Small shift of MC to lower scale. Agreement in the noise/MIP region E(MeV) 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 11 Confronto MC/Dati: ATLAS E(GeV) Accordo entro il 2% nel range 20350 GeV. Buono, ma l’informazione più importante sta a basse energie. Fondamentale l’accordo nella regione 1-9 GeV (al momento sotto analisi) η= 0.35 η 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa Ebeam(GeV) Ebeam(GeV) MCWS - Frascati 12 Confronto MC/Dati: CMS Paragone dati/MC (G4) per il test beam combinato ECAL+HCAL (2002) 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 13 Calibrazione al particle jet level (ATLAS) ATLAS utilizza un sistema di cell weighting. Dal confronto del jet calorimetrico con il particle jet (ottenuto con lo stesso algoritmo di ricostruzione sullo stato finale del generatore) si ottengono (tramite minimizzazione) una serie di pesi da applicare alle celle. rec MC 2 ( E E 2 e e ) MC a ( E e e ) E rec wi Ei i Ei is the energy in the i-th cell (longitudinal sample). Il peso wi è parametrizzato in termini della densità di energia della cella In futuro, calibrazione particle based (riconoscimento clusters adronici ed elettromagnetici + uso del montecarlo per correggere a livello clusters per e/h + dead material + cracks) 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 14 Risultati (rispetto al particle jet) Risultati ottenuti con un algoritmo a cono (DR=0.7), noise elettronico incluso nella simulazione, pile-up non incluso 115% 2.9% E E 74% 3.3GeV 0.8% E E E ( ET ) ET 28/2/2006 0.61 4.8 0.021 E ET T Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 15 Risultati per alcuni algoritmi di ricostruzione Gli studi sono ripetuti con I vari algoritmi di ricostruzione. In termini di risoluzione, il KT dà i risultati peggiori. Un tuning del parametro D (default D=1, tuned D=0.6) migliora il risultato. “Single jet gun” + noise Il cono (R = 0.7, Etseed = 2 GeV) dà I risultati migliori. In ogni caso, ad alta luminosità la dimensione del cono dovrà essere ridotta a 0.4 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 16 Calibrazione al particle jet level (CMS) • La calibrazione a CMS può essere fatta a diversi livelli: – calibrazione jet based: • E = a x (EC+HC) a dipende da jet(ET,η). Correzioni calcolate con MC. • E = a x EC + b x HC a,b dipendono da jet (ET,η). • Correzioni calcolate con MC. Si assume MC in accordo coi dati sperimentali – calibrazione particle based (richiede separazione di cluster adronici ed elettromagnetici) • em: E = a x EC • had: E = b x EC + c x HC • b e c dipendono rispettivamente da EC e HC 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 17 Correzioni particle jet (MC) • R = Etrec/ETMC Correzione 1/R per I jet ricostruiti. • Le correzioni dipendono dall’algoritmo di ricostruzione, dalla dimensione del cono, dal livello di noise elettronico e pile up. Risoluzione nel barrel dopo le correzioni: ( ET ) 1.25 5.6 ET 28/2/2006 ET ET Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa 0.033 MCWS - Frascati 18 Risoluzione angolare Iterative cone, DR = 0.5 Risoluzione inferiore alla granularità delle torri su tutto il range in eta 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 19 Energy flow 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 20 Proprieta’ Cal e Tk nei due esperimenti ATLAS Risoluzione Ecal+Hcal su pioni Risoluzione Jet Risoluzione tracciatore interno 41.9% 1.8 1.8% E E E CMS 127% 6.5% E E (E)/E = 54% /sqrt(E) + 1.3% (Et)/Et = 118% /sqrt(Et) + 7% (pt)/pt = 1.8% + 60% pt (pt)/pt = 0.5% + 15% pt (pt in Tev) (pt in Tev) • Data l’ottima risoluzione del calorimetro adronico, in Atlas i jet sono ricostruiti con buona risoluzione ancor prima di applicare l’EF. • Date le risoluzioni di calorimetri e tracciatori nei due rivelatori, ci si aspetta che l’EF apporti miglioramenti piu’ evidenti per CMS che per Atlas. 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 21 Le Implementazioni di EF in Atlas EF prima, EF dopo la ricostruzione del Jet In ATLAS ci sono 2 diversi approcci per l’utilizzo dell’energy flow (entrambi sotto sviluppo): 1. - Si ricostruiscono EFlowObjects a partire dalle tracce cariche e dai cluster calorimetrici. Per le particelle cariche, nei cluster adronici si sostituisce l’energia attesa nei calorimetri (estratta da una parametrizzazione) con quella del tracciatore - Gli EFlowObjects sono utilizzati come input dell’algoritmo di ricostruzione dei jet (sia esso Cono o KT) 2. - All’interno di un jet si riconoscono cluster adronici “carichi”, cluster elettromagnetici e cluster “misti”. Premesse: 1. I due algoritmi ancora non sfruttano i TopoClusters: la clusterizzazione è bidimensionale (torri) 2. L’aggiunta delle tracce out-of-cone e’ gia’ implementata nell’algoritmo standard di ricostruzione dei jet. - Per i cluster adronici carichi si sostituisce la misura del calorimetro con quella del tracciatore. 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 22 Le Implementazioni di EF in Atlas Approccio 1 (EF prima ricostruzione del Jet) - prestazioni Algoritmo standard 20 GeV single p- • C’e’ un miglioramento della risoluzione su E del Jet rispetto a valore TDR (da 8-9% a 7% @ 50 GeV), ma questo vale solo per una frazione degli eventi (le code della distribuzione non sono trascurabili) Energy Flow 50 GeV jets σ(E)/E = 7% • Test su eventi singola particella per testare consistenza dell’implementazione dell’EF. Larghezze distribuzioni in accordo con risoluzioni dei calorimetri e del tracciatore. 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa on the core MCWS - Frascati 23 Le Implementazioni di EF in Atlas Approccio 2 (EF dopo ricostruzione del Jet) - prestazioni L’algoritmo è stato testato su tripletti di particelle (π+ π0 n) arbitrariamente vicine in f. I risultati dipendono fortemente dalla distanza angolare tra le particelle. Effetto della sovrapposizione dei cluster: p+ p0 n (5 GeV) con R > 0.1 p+ π0 n (5 GeV) with R = 0.1 Risultati stabili se R > 0.1, ma se le particelle sono più vicine angolarmente la risoluzione degrada rapidamente. Si formano grosse code asimmetriche. L’utilizzo della completa segmentazione (longitudinale e laterale) dei calorimetri migliorerà i risultati 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 24 Le Implementazioni di EF in Atlas Approccio 2 (EF dopo ricostruzione del Jet) - prestazioni E’ stato applicato questo algoritmo in full simulation. La distribuzione finale ha andamento sufficientemente gaussiano. Tuttavia, allo stato attuale, la risoluzione e’ ancora da ottimizzare (12-13% rispetto 8-9% del TDR). 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 25 Implementazione di EF in CMS Correzione della jet energy con JetPlusTrack L’algoritmo (JetPlusTrack) attualmente implementato in CMS applica le tecniche di EF per correggere i jet ricostruiti a partire dai soli depositi calorimetrici. I jet di partenza sono ricostruiti tramite algoritmi a cono. L’apertura ΔR del cono e’ un parametro fondamentale sia dell’algoritmo di jet finding, che dell’algoritmo di correzione. Una versione (JetPlusTrack 2) piu’ raffinata dello stesso algoritmo fa uso di due coni distinti per separare il contributo dei frammenti neutri da quello dei carichi 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 26 Implementazione di EF in CMS JetPlusTrack – l’algoritmo 1. Ricostruzione dei jet nei calorimetri utilizzando algoritmi a cono (semplici o iterativi). 2. Utilizzo dei pixel per la ricostruzione del PV e dei seed delle tracce. 3. Vengono selezionati solo i seed all’intrerno del cono di definizione del jet. A partire da questi, le tracce sono ricostruite nelle loro completezza in tutto il tracciatore. 4. La misura calorimetrica viene raffinata con le informazioni del tracciatore sia per tracce nel cono che fuori. Si sottrae la risposta del calorimetro attesa (per ora senza particle ID, tutte le particelle cariche sono considerate pioni). 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 27 Implementazione di EF in CMS JetPlusTrack – le prestazioni Effetto dell’EF sulla risoluzione di jet Et Barrel Endcap Eventi di-jet in Full-Simulation con PU LowL Atlas TDR • Miglioramenti paragonabili sia nel barrel che negli endcap: la risoluzione migliora del 25-14 % in funzione di Et del Jet • Gli effetti maggiori si hanno per i jet meno energetici,cioe’ quelli meno collimati e quindi piu’ sensibili ai problemi intrinsechi del jetFinding. 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 28 Implementazione di EF in CMS JetPlusTrack – le prestazioni Effetto dell’EF su Etreco/Etgene (linearita’) Barrel Endcap • La linearita’ e’ quasi completamente ristabilita nel barrel • Negli endcap un miglioramento e’ presente, ma inferiore a quello nel barrel: • minore efficienza di ricostruzione delle tracce 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 29 Implementazione di EF in CMS JetPlusTrack – applicazione a ricostruzione massa Xjj (120 GeV/c2) Full Simulation con PU per oggetto X di massa 120 GeV/c2 che decade in 2 quark leggeri. • L’applicazione dell’algoritmo di JetPlusTrack ristabilisce il rapporto tra la massa ricostruita e quella generata: si passa da Mreco/ Mgene = 0.88 a Mreco/ Mgene = 1.01 • La risoluzione migliora del 10% : σ(M)/M = 13.6 % σ(M)/M = 11.9 % 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 30 Implementazione di EF in CMS JetPlusTrack 2 – l’algoritmo calo charged neutral η Jet Rcalo MC level Rtk Santocchia,Spiga φ 1. Un piccolo cono e’ sufficiente a raccogliere la maggior parte del contributo neutro all’energia del jet 2. Un cono piu’ grande, indipendente, puo’ essere specializzato alla sola raccolta dei frammenti carichi. 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa AlgoritmoJetPlusTrack esteso con l’utilizzo di due coni separati JetPlusTrack 2 MCWS - Frascati 31 Implementazione di EF in CMS JetPlusTrack 2 - prestazioni Utilizzando due coni distinti e’ possibile ► Ridurre Rcalo, in modo da avere una minore sovrapposizione con gli altri jet dell’evento e con i depositi dovuti al PileUp. sigma ((Et_Geng*Et_corr2)/Et_Parton) ► Utilizzare Rtk piu’ grande in modo da raccogliere ugualmente il contributo carico del jet. Jet Livello 2 JetPlusTrack JetPlusTrack 2 0.65-0.75 0.70-0.75 0.75-0.75 0.70-0.75 0.75-0.75 0.75-0.75 ET Gen (GeV) 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 32 Applicazione di EF in Atlas e CMS Conclusioni • Atlas ha un ottimo calorimetro adronico che permette gia’ una buona ricostruzione dei Jet. L’EF puo’ servire soprtattutto per jet soft, ma non sembra in modo significativo. • E’ stato dimostrato come sia importante la sovrapposizione dei cluster nella efficacia dell’EF. •E’ necessaria una parametrizzazione piu’ realistica del rilascio di energia nei calorimetri da parte degli adroni. ATLAS HCAL+ECAL (errore statistico) TRACKER (m 100 GeV) Jet Singolo (/E , QCD 50 GeV) Massa Invariante (/E - Z’ 120 GeV) CMS 41.9%/E 60% pt (Tev) 127%/E 15% pt (Tev) “8-9% 7%” Idealmente 17%12% // 13.6% 11.9% • CMS parte da una ricostruzione calorimetrica dei jet meno buona e dispone di un tracciatore piu’ performante. Gli effetti dell’applicazione dell’EF sono risultati significativi. • Attualmente l’EF di CMS non fa uso di particle IDmargini di miglioramento delle prestazioni dell’EF. 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 33 Soglie di trigger 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 34 Multi-jet trigger rates in ATLAS LVL1 menu Rate (KHz) HLT menu 1Jet200 0.2 1jet400 3Jet90 0.2 3jet165 4Jet65 0.2 4jet110 Rate (Hz) 25 • Ad ATLAS, i trigger di multijet rappresentano circa il 10% del rate di trigger finale totale • Le soglie sono alte utili per SUSY e nuova fisica • Esistono trigger dedicati per i jet tau • Attualmente sotto investigazione la possibilità di avere un trigger dedicato di b-jets • Trigger di jet con basse soglie in PT (prescalati): circa 20 Hz 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 35 Multi-jet trigger rates in CMS LVL1 menu Rate (KHz) 1Jet177 3Jet86 Rate (Hz) 1jet657 3 4Jet70 • • • • HLT menu 3jet247 9 4jet113 I trigger di multijet rappresentano circa il 10% del rate di trigger finale totale Esistono trigger dedicati per i jet tau Esiste un trigger inclusivo per b-jets Trigger di jet con basse soglie in PT (prescalati): circa 10 Hz 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 36 In situ jet calibration Le correzioni collegate con gli effetti dell’algoritmo di ricostruzione e con effetti di fisica (out of cone, hadronization corrections) possono essere ottenute dai dati. Le topologie considerate sono Z+jet, γ+jet e Wjj (dove il W è prodotto nel decadimento del top). 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 37 Un esempio: γ+jet (ATLAS) • • • • I tagli sono applicati esclusivamente ad oggetti ricostruiti pT = (pT gam rec + pT jet rec)/2 |phi balance| < 0.2 Non c’è taglio sulla pseudorapidità del fotone. Il rivelatore ricostruisce fotoni con |eta| < 2.47. Questi eventi corrispondono a misidentificazione del fotone. Possono essere facilmente rimossi con un taglio in eta o pT del fotone. pT balance = (pT parton – pT photon)/ pT photon 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 38 Ricostruzione con cono 0.7 •La correzioni per gli effetti di rivelatore sono ottimizzate sul cono 0.7 •La differenza tra il riferimento (parton level) e il particle jet è piccola gli effetti di out of cone sono piccoli Most probable value for the pT balance Reference Particle level Cone 0.7 Reconstruction level Cone 0.7 Particle level Bias ~ 2-0% Recon level Bias ~ 2-0% 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 39 Ricostruzione con cono 0.4 • La calibrazione al particle jet è sbagliata (o meglio, ottimizzata per il cono 0.7). • Gli effetti di out of cone sono più rilevanti (confronto tra il parton level e il particle level) Most probable value for the pT balance Parton level Bias ~ 1-0% Particle level Bias ~ 7-3% Reference Particle level Cone 0.4 Reconstruction level Cone 0.4 Recon level Bias ~ 15-7% E(GeV) 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 40 Conclusioni • Algoritmi di ricostruzione: entrambi gli esperimenti utilizzano tipicamente un algoritmo a cono. Il KT è implementato, ma poco usato. •Le procedure di noise suppression e di calibrazione sono diverse, ma portano a risultati paragonabili (su MC) in termini di linearità. • L’applicazione dell’energy flow ha risultati molto diversi sui due esperimenti, a causa delle diverse prestazioni dei calorimetri e del tracciatore. •Studi su canali di fisica mostrano che l’utilizzo di Wjj, γ+jet possono ridurre le sistematiche sulla linearità della misura di ET al livello di 1-3% (in funzione dell’energia e di η) 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 41 BACKUP 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 42 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 43 Reconstructed W (cone 04) • • (1-costh) AOD ATLFAST (1-cosm) • Cosm AOD= cos jj cos m in MW 2 E1 E2 (1 cos m ) E p 2 i 2 i cos m (2 p1 p2 cos jj M12 M 22 ) / 2 E1 E2 Angle between the 2 jets recovered, shift only due to E miscalib. • ATLFAST: jets are massless, angle is not accurately defined => ~2 GeV shift on MW 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 44 Method 1 to extract the E scale R MWPDG / MW 1 2 • part with Ei i jet Ei k j1 j 2 compute R for k bins in E • apply k factors on R and recompute R n times => kTrue kn n EPart / E • R AOD W Recons. No comb BKG E 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa E MCWS - Frascati 45 Method1 Results after recalibration AOD EPart / E 4000 W Recons. No comb BKG before Mw E after • Function found with any ‘a priori’ hypothesis 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 46 Method1 Results on Z+jets • TOP 12000 jets, Z+jet 8000 jets • Apply same cuts on jets energies • => Top light jet scale works for all light jets + Top Z+jets + EPart / E Use the AOD Top sample to correct the jet energies of the AOD Z+jet sample EPart / E • After calib ‘Top’ 28/2/2006 E Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati E 47 W selection • Selection for optimal mass measurement – Clean W sample with • – 2 b tag W sample ~85% purity – Cuts on Mt or Mt-Mw (see D Pallin talk Slovakia) Selection for commissioning – No b tag, cut on Mjlv ( ivo van Vulpen talk Rome) – Reduced b tag (with lower efficiency or 1btag only), cut on angles => W sample ~85% purity (see D Pallin talk Slovakia) 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 48 W selection • Selection for optimal mass measurement AOD ATLFAST Comb. BKG Mw 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa 3 days at L=1033 MCWS - Frascati 49 • Preliminary result with 1000 W +bkg evts • Calibration marginaly sensible to BKG (purity=85%) EPart / E Method1 with comb. BKG AOD Very preliminary To reach the 1% precision on the E scale, 10000 W should be enough = 1month data taking 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa 3 days at L=1033 MCWS - Frascati E 50 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 51 AG Calibration Scheme in detail A.Gupta, M.Wood - http://atlas.web.cern.ch/Atlas/GROUPS/PHYSICS/JETS/jetcalib_gupta_may03.ps The reconstructed energy Erec is calculated as : ERe c ws ( EMC ) Es s where Es is the energy the sample s. The dependence of the weights ws on the jet energy is parametrized as : bs ws ( EMC ) as cs ln( EMC ) EMC Since EMC is not known a priori an iterative procedure is applied. 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 52 AG Calibration Scheme in detail AG has carried out a study to evaluate the improvement of the resolution and linearity as the number of calibration weights increase. DC1 di-jet, No Noise, No pileup, Seeded cone jet algorithm. (E) E a b E E / E true /E Central region ||<0.7 EM scale 2 Wei. 7 Wei. a 102% 85% 80% b 2% 2.5% 1.3% The 7 Weight results should be taken with care since the statistics Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa 28/2/2006 used was quite poor. MCWS - Frascati 53 IV Calibration Scheme in detail The reconstructed energy Erec is calculated as : ERe c wi ( EMC , Ei ) Ei i where Ei is the energy of the cell in the sample i. The dependence of the weights wi on the cell energy are parametrized as : bi ( EMC ) wi ( Ei , EMC ) ai ( EMC ) Ei This parametrization was chosen since if it describe fairly well the behaviour of the weights when fitted singolarly for discrete energy value. As for AG use of EMC requires iterative procedure. 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 54 IV Calibration Scheme in detail Parametrization of the dependence on the true jet energy Example: EMB 3 a EjetMC < 500 GeV : a = const b b = b0+b1/EJetMC EjetMC < 500 GeV : a = a0+a1/EJetMC b = b0+b1/EJetMC 28/2/2006 E jet (GeV) 500 GeV Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 55 IV Calibration Scheme: Electronic Noise Seeded cone jet algorithm, DC1 di-jet samples ||<0.7, Noise + 3 sigma asymmetric cut, No Pileup + iterative procedure (EMC not used). Calibration procedure takes the linearity within +/- 2% and gives very good improvement on resolution. Reconstructed ET/ true ET 28/2/2006 115% 2.9% E E 74% 3.3GeV 0.8% E E E Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 56 FP Calibration Scheme The reconstructed energy Erec is calculated as : ERe c wi ( EMC , Ei ) Ei i where Ei is the energy of the cell in the sample i. The response F=<E/EMC> is calculated in each bin and a factor 1/F is applied as an additional weight The dependence of the weights wi on the cell energy are parametrized as: ci bi ( Ei / Vol ) wi ( Ei ) ai ( Ei / Vol ) di Where Ei is the cell energy in sample i and Vol is the cell volume 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 57 FP Calibration Scheme on DC2 KT jet algorithm, DC2 di-jet samples |η| < 3, No Noise, No Pileup 28/2/2006 The resolution with KT jet algorithm does not show a good improvement after calibration. This is also observed when IV calibration scheme is applied . Problem not seen with single pions. The problem is due to KT alg. 102% 0.9% Calib: E E /E Reconstructed energy/ true energy Very good linearity improvement but at very low energy. Probably due to clustering effect. Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 58 FP Calibration Scheme Seeded cone jet algorithm, DC2 di-jet samples |η| < 3, No Noise, No Pileup Apply calibration factors obtained with kT algorithm. The resolution with cone algorithm shows a much higher improvement. This problem could be due to clustering problems. A dedicated study to control this hypothesis is under going. E 63.8% 1.86% E The calibration has been tested on a DC2 SUSY sample. The results obtained with QCD sample is confirmed (even better results) 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 59 Jet Physics at Hadron Colliders The pp collisions produce a set of final state partons (hard scattering plus ISR and FSR), resulting in a number of collimated jets of particles. The aim of an ideal jet reconstruction algorithm is to associate unambiguosly the energy deposits in the calorimetric cells (jets) to the parent partons (quarks and gluons) The most common jet reconstruction algorithms associates calorimetric tower/clusters by “nearness”: nearness in momentum (KT algorithm) or in angle (Cone algorithm) The calorimeters will be calibrated at the EM scale. Jets need to be recalibrated (mainly because of e/p ratio, detector effects, out of cone energy). 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 60 Jet Calibration: Top mass jet n jet W bjet l W t t b-jet (Mtop) Jet scale 1% (b-jets,light-quark jets) ~ 0.9 GeV Total ~ 2.3 GeV (background,ISR,FSR, fragmentation. jet scale,statistics...) b-jet scale uncertainty 1% 5% 10% 28/2/2006 B dominated by signal combinatorial m (top) 0.9 GeV 4.5 GeV 9 GeV Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 61 ATLAS ATLASjet jetcalibration calibration––the thepresent future MC + TB data Calo Towers/Topo MissingEM/HAD components CaloClusters Topo are under study. The Calo Cells Clusters recognition main ingredient is a reliable EM/HAD Local Jet reco separation with pure calibration algorithm Uncalibrated calorimetric MC criteria, + Jets (CTB 2004 data (full Calibration ATLAS slice on beam) hits + Jet based HAD and G4 simulation), calibration TB data then understanding of Jet recothe HAD calibration algorithm Calo Local using MonteCarlo. calibrated Calibrated(1%) Good agreement Jets betweenClusters TB data and MonteCarlo is mandatory Jet reco algorithm Physics measurements In situ calibration 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 62 CTB 2004 Analysis of the Combined Test Beam 2004 data is ongoing. First results about the comparison G4/data Data considered: electrons, pions. Energy considered: 20-350 GeV, at different pseudorapidities. Comparison with low energy particles (1-9 GeV) not yet available. 20 GeV pions Small shift of MC to lower scale. Agreement in the noise/MIP region 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati E(MeV) 63 CTB2004 (2) However, preliminary results show that the shower shape has to be improved E(GeV) Overall agreement within 2% (η = 0.35). The point at 320 GeV needs better understanding. PRELIMINARY PRELIMINARY η= 0.35 Ebeam(GeV) PRELIMINARY η 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati Ebeam(GeV) 64 Le Implementazioni di EF in Atlas Approccio 1 (EF prima ricostruzione Jet) - algoritmo Tracce e cluster calorimetrici vengono associati in η e φ, eventualmente considerando l’helix (per tracce cariche) 1.Ogni traccia carica (con i possibili cluster EM o HAD associati) determina un oggetto eflow. L’energia misurata dal tracciatore è “sostituita” a quella del cluster. 2.I rimanenti cluster EM (con i possibili cluster HAD associati) determinano altri oggetti eflow. 3.I rimanenti cluster HAD determinano altri oggetti eflow. 4.Gli oggetti eflow connessi tra loro formano un unico eflowCaloObject. 28/2/2006 eflowCaloObject neutral eflowCaloObject neutral neutral charged neutral Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 65 Le Implementazioni di EF in Atlas Approccio 1 (EF prima ricostruzione Jet) - algoritmo “Sostituzione” dell’energia misurata da Cal con quella stimata da Tk: - Particle ID fatta sfruttando radiazione di transizione in TRT, shower shape nel LAr, muon ID. - Il calcolo dell’energia attesa in ECal è fatto sfruttando un algoritmo di parametrizzazione veloce dello sviluppo degli sciami elettromagnetici (Fast Shower). - Per i pioni carichi l’energia calorimetrica è stimata con FastShower in una finestra η·φ = 0.075x0.075 (questo e’ solo un adattemento temporaneo, aspetto sicuramente migliorabile in futuro utilizzando algoritmo dedicato). - Una volta stimato il rilascio di energia, il cluster è completamente rimosso dalla lista se il risultato è entro 1.3 σ. Altrimente e’ sottratta una quantita’ di energia pari al valore stimato. 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 66 Le Implementazioni di EF in Atlas Approccio 2 (EF dopo ricostruzione del Jet) - algoritmo Energy flow applicato una volta che i jet sono stati ricostruiti con algoritmo a cono. 1. Si identificano i cluster EM (sopra soglia in Et e che passano taglio di qualita’ em) tali che non sono presenti tracce ricostruite entro R < 0.07. Sono aggiunte le celle vicine (R < 0.0375) nei 3 segmenti longitudinali del calorimetro EM. Questi cluster sono eticchettati come cluster elettromagnetici EMCL. 2. Si itera sulle tracce cariche. Le celle che sono entro R < 0.0375 (in tutti i sample calormetrici) sono etichettate come celle cariche CHRG. Qui viene sostituita l’energia misurata nel tracciatore. Si fa uso di particle ID per distinguere tra adroni carichi ed elettroni. 3. Le rimanenti celle del jet sono etichettate come celle neutre NEUH. 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 67 Le Implementazioni di EF in Atlas Approccio 1 e 2 – confronto e previsioni Per entrambi gli approcci: • la risoluzione sui jet soffre ancora della mancanza di un efficace algoritmo di clusterizzazione 3D. Per entrambi gli approcci sono previsti miglioramenti una volta che verrà introdotta una strategia di clustering più raffinata che sfrutti pienamente la segmentazione longitudinale dei calorimetri di Atlas. • Per entrambi gli approcci non c’è un sostanziale miglioramento rispetto alla gia’ buona misura calorimetrica. Il secondo studio ha messo in evidenza l’importanza che la sovrapposizione dei cluster riveste nell’efficacia dell’EF. Ancora una volta risulta fondamentale utilizzare la clusterizzazione 3D: cluster sovrapposti in 2D potranno essere distinti con analisi 3D. Nuovi risultati con clustering 3D attesi a breve! 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 68 EM/HAD recognition/Calibration hits Before the calibration it is important to recognize hadronic, electromagnetic, and mixed energy deposits in the calorimeters. First studies on topoclusters take into account moments of several variables of the clusters (depht of the shower center, longitudinal and lateral development, etc.) The MonteCarlo can then be used to estimate the visible EM and HAD, the invisible HAD, and the lost energy contributions (calibration hits local cluster calibration) Open questions: Studies done so far only for single particles: how the “mixed” EM and HAD clusters have to be treated in a jet? Invisible Had energy ANY calibration has to rely heavily on the MonteCarlo (G4). How well it predicts the data? 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 69 EM/HAD recognition/Calibration hits Before the calibration it is important to recognize hadronic, electromagnetic, and mixed energy deposits in the calorimeters. First studies on topoclusters take into account moments of several variables of the clusters (depht of the shower center, longitudinal and lateral development, etc.) The MonteCarlo can then be used to estimate the visible EM and HAD, the invisible HAD, and the lost energy contributions (calibration hits local cluster calibration) Open questions: Studies done so far only for single particles: how the “mixed” EM and HAD clusters have to be treated in a jet? Invisible Had energy ANY calibration has to rely heavily on the MonteCarlo (G4). How well it predicts the data? 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 70 What we have The present jet calibration in ATLAS is obtained using jets after the reconstruction Jet reconstruction algorithm is run on the input clusters (towers or topological clusters) Reconstructed jet energy is then compared to the MC particle level jet. Then a set of corrections (for cell energy deposits or for the longitudinal samples energy content) are extracted. Different calibration schemes have been studied. They differ mostly for the dependencies of the calibration constants (cell energy density, cell energy + jet energy, jet energy). The final performances of the calibration are assessed looking at the linearity and resolution that can be obtained. Usually a cone algorithm with R = 0.7, ETseed=2 GeV is used. 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 71 Results Results are shown for the default calibration scheme (wi(Ecell), with additional correction for pseudorapidity dependence) Cone algorithm, electronic noise included in the simulation, pileup not included, results are the average over |η| < 3 The linearity (with respect to MC truth on QCD events) that can be obtained is within ±2% over a wide range of energy. Very low constant term in the resolution. 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 72 Results with different reco algorithms Results are checked over different reconstruction algorithms. KT algorithm gives the worst results in terms of resolution. A tuning of the D parameter (default D=1, tuned D=0.6) improve the resolution. Studies ongoing. “Single jet gun” + noise Cone algorithm gives the best resolution (R = 0.7, Etseed = 2 GeV. High luminosity will force the decrease of the cone size) 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 73 Esempio in ATLAS: uso di Wjj dal decadimento del top Le costanti di calibrazioni per ottenere l’energia a livello partonico nel canale Wjj (dove il W viene dal decadimento del top) possono essere calcolate: part R MWPDG / MW 1 2 with • Si calcola R per k bins in E k i j1 j 2 • Si applicano i fattori k a R e si itera => 28/2/2006 kTrue kn n EPart / E R Ei jet Ei E Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati E 74 Top Z+jets EPart / E EPart / E Risultati dopo la calibrazione After calib ‘Top’ E E • Le correzioni calcolate sul sample di top sono state utilizzate su Z+jet • I tagli applicati sulle energie dei jet sono gli stessi • I jet del campione Z+jets sono calibrati al 3-4% • Effetti dei fondi non ancora inclusi nell’analisi 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 75 Esempio in CMS: γ/Z+jet • Si calcolano correzioni da applicare al particle jet per avere l’energia del partone rec T rec jet E K part T E K rec T rec T /Z T E E rec T part T E E Ktruejet 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 76 Sistematiche della calibrazione • Bias sistematico relativo: true K rec K jet jet K true jet • I principali contributi al bias sono: – effetti di radiazione – fondi (QCD di-jet in γ + jets) – La selezione degli eventi puo’ creare un bias sulla scala di energia 28/2/2006 Iacopo Vivarelli-INFN/Università Pisa MCWS - Frascati 77