L’etica di Tommaso Antropologia Etica Diritto Politica Estetica L’anima • Nel De Anima Aristotele poneva l'anima coma la forma sostanziale del corpo, l'atto del corpo: è il principio vitale che fa si che l'uomo si muova e conosca. • Per Tommaso l'anima possiede un suo essere proprio, che riceve dai Dio stesso. Anima habet esse subsistens. • La natura autonoma e incorporea dell'anima dimostrata: • Capacità di conoscere tutti i corpi (che non avrebbe se essa fosse corpo) • Attingere le realtà immateriali e i concetti universali • Configurarsi come autocoscienza • Il desiderio di esistere dell'anima è signum della sua immortalità. Un desiderio naturale non può essere vano Agere sequitur esse • L'uomo, creatura, deve operare in modo creaturale, cioè tendere a Dio. • Fine ultimo è la felicità che consiste in Dio non nei beni finiti (fondazione ontoteologica dell'etica) : morale che pone l'essere come norma dell'agire e pone Dio come fine. provvidenza prescienza libertà • Ogni cosa è soggetta al governo divino (Provvidenza) • Quel disegno stabilisce non solo che le cose accadano ma anche come accadono, cioè preordina le cause necessarie delle cose e le cause contingenti delle cose. Quindi l'azione libera fa parte della provvidenza divina. • Dio prevede i futuri contingenti, cioè le azioni dovute alla libertà umana (prescienza): il vedere non toglie la libertà delle azioni come non la toglie chi vi assiste • La volontà è un libero arbitrio che non è intaccato dal finalismo del mondo, né dalla prescienza, né dalla grazia che è un dono gratuito e straordinario di Dio • Al libero arbitrio si deve il male. Non sostanzialità del male. L'ordine del mondo richiede anche i gradi inferiori dell'essere e del bene = ordine stesso del mondo richiede il male virtù • La pena è deficienza della forma (o realtà o atto) cioè di una parte della cosa che è richiesta dall'integrità di una cosa. • La colpa è deficienza di un'azione che non è stata fatta nel modo dovuto • L'uomo è dotato di capacità di scorgere il bene e tendere al bene. Egli dispone di un habitus disposizione naturale a intendere i principi speculativi, così dispone di una disposizione naturale a intendere i principi pratici dai quali dipendono le buone azioni. • Questo habitus naturale pratico è la sinderesi che ci dirige al bene e distrae dal male; la facoltà che deriva da questa disposizione che consiste nell'applicare i principi generali all'azione particolare è la coscienza. virtù • Le facoltà naturali sono determinate ad agire in modo costante e infallibile • Le potenze razionali, invece, proprie dell'uomo possono agire a seconda della libera scelta. Tale scelta produce una disposizione costante, ma non necessaria e infallibile: questa é l'habitus. • Le virtù sono habitus cioè disposizione pratiche a vivere rettamente e a rifuggire il male. • Accoglia da Aristotele la distinzione tra virtù intellettuali e morali (cardianali sono la giustizia, temperanza, fortezza e giustizia) • Virtù come giusto mezzo (contro il radicalismo che esaltava la povertà e poneva il disprezzo del corpo) • Virtù teologali infuse da Dio : fede speranza e carità Diritto e politica • Eredita dallo stoicismo la teoria del diritto naturale. • Secondo Tommaso esistono 4 tipi di legge: • Legge eterna • Legge naturale • Legge umana positiva • Legge divina positiva Legge eterna • La legge ETERNA corrisponde all’ordinamento dell’universo così come è stato voluto da Dio. • Da questa deriva la legge di natura che è un riflesso o una partecipazione di quella eterna Legge naturale • La legge naturale è quella parte di legge eterna che noi possiamo comprendere e assimilare in quanto creature razionali • Si concretizza in tre inclinazioni naturali 1. preservare la vita (comune a tutti i viventi) 2. a procreare (comune a tutti gli animali) 3. conoscere, vivere in società e non recare danno agli altri (tipica dell'uomo) Legge umana • La legge umana è nata per regolare la vita civile e per applicare alle situazioni concrete e contingenti ciò che la legge eterna e naturale prescrive in senso generale. Essa aggiunge alla convinzione del cuore una EFFICACIA COERCITIVA che corrisponde alla statuizione di premi e/o pene per coloro che vi si adeguano e per coloro che la trasgrediscono. Legge divina • Necessaria per indirizzare l'uomo al suo fine soprannaturale e che corrisponde alla legge rivelata dalle Scritture Convivenza civile • Il compito di fissare le leggi spetta alla collettività (multitudo) : origine popolare delle leggi. • Condivide con Aristotele l'idea dello Stato come società naturale • Stato non deriva dalla debolezza del'uomo incapace di governarsi ma dalla dalla natura portata alla socievolezza Lex injusta • Se il legislatore umano promulga leggi ingiuste i cittadini posso e devono opporre resistenza (anche se tale resistenza non può mai giungere mai al tirannicidio) I governi • Il bene comune è il criterio di valutazione dei governi. Esso deve essere perseguito al di là degli interessi particolari dei governanti. • La MONARCHIA è il sistema di governo migliore perché meglio garantisce l’unità e dunque l’ordine del corpo sociale. Tuttavia è anche il governo più a rischio della peggiore degenerazione: la tirannia. Quest’ultimo è il governo dell’arbitrio, in cui la concentrazione del potere in una persona conduce il sovrano a ritenersi immune dalla legge naturale. Stato e Chiesa • Il fine soprannaturale perseguito dalla Chiesa la pone quale istituzione superiore allo Stato • Non teocraziona la duplice sistema di governo nel quale la Chiesa assume il compoto di controllare che l'operato degli Stati sia coerente con i valori della fede Estetica • Teorie desunte dal neoplatonismo dello PseudoDionigi • Il Bello è identico al bene (in quanto da tutti desiderato) • Del bello ciò che sid esidera è la visione o conoscenza • La bellezza concerne tra i sensi solo quelli che hanno maggior valore conoscitivo (vista e udito) • Nella bellezza ciò che piace non è l'oggetto ma la apprensione dell'oggetto Estetica Seguendo pseudo-Dionigi tre caratteri della bellezza • 1 integrità (ciò che è diminuito o incompiuto è brutto) • 2 proporzione o congruenza • 3 chiarezza nel trasparire della bellezza nella forma concreta della cosa • Bellezza è manifestazione della più perfetta relazione tra forma e materia • Distinta dall'estetica neoplatonica (bello simbolo della bellezza divina) per valore autonomo della bellezza sensibile