2Sist ORGcompl2015-def - Dipartimento di Comunicazione e

SISTEMI ORGANIZZATIVI COMPLESSI
 Roma 28 settembre- 10 dicembre 2015
 C.d.L magistrale: Comunicazione d’impresa
2° anno 9 crediti (inclusi crediti Laboratorio)
Orario: Mercoledì 9-11 Aula magna Sani
Giovedì 9-11 Aula magna Sani
(Lunedì 17-19 Laboratorio)
 E-mail: [email protected]
 Stanza B12 Via Salaria113, tel.: 06 49918446ricevimento giovedì 11.30-13
1
Risultati di apprendimento attesi
sviluppare una conoscenza e una
riflessione critica su
A.
B.
C.
il contesto in cui si muovono le organizzazioni
economiche tra stato, mercato e potere delle imprese
transnazionali specie finanziarie. Motivazioni, impasse
e vie di uscita dalla crisi
le variabili che condizionano la struttura e l’agire
organizzativo; la comprensione delle organizzazioni
contemporanee
Gli effetti che le trasformazioni del capitalismo hanno
sulla struttura sociale e sulla trasformazione delle
condizioni di lavoro; le specificità del mercato del
lavoro italiano e gli effetti in termini di qualità del
lavoro
I seminari serviranno ad approfondire alcuni aspetti
specifici
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Prima di cominciare
 Avete fatto esami di sociologia?
 Di sociologia dell’organizzazione o di
altre materie del gruppo Sps/09?
 Siete interessati alle problematiche
proposte?
 Vi aspettavate un programma
diverso?
 domande?
3
Che significa sociologia?
Qual è il significato etimologico?
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sociologia = Societas + logos
a) questo ibrido latino-greco da quando
si usa?
b) Ci sono studi precedenti
l’introduzione di tale parola?
c) E’ una disciplina umanistica o una
scienza?
d) Che metodi usa?
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sociologia significa
a) Societas + logos termine introdotto da
Comte nel 1824
b) Descrizioni e interpretazioni
generalizzanti dei fenomeni sociali erano
comuni alla fine del ‘700 (Montesquieu,
Touqueville, Smith). Spunti sociologici si
trovano anche nella letteratura, filosofia,
storia precedenti ma in modo non sistematico
c) scienza sociale come l’economia e la
politologia
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La sociologia è una scienza
sociale assoggettata a rigorosi
procedimenti scientifici
come l’economia e la politologia ha aspetti
a) teorici (validazione/confutazione di
modelli teorici relativi a una formazione
sociale o a una parte della società (ad
es. organizzazione) e loro trasformazioni
nel tempo e nello spazio
b) empirici (validazione/confutazione
di un’ipotesi tramite dati statistici e o
ricerca sul campo)
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Articolazione della sociologia
Generale
sociologie specifiche
Rapporti di interdipendenza tra
→ individui, parti, settori, funzioni che
costituiscono i sistemi sociali
da cui nascono sociologie ancor più
delimitate.
economia →
agricoltura
organizzazione < industria >lavoro
terziario
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Contesto in cui comprendere le sociologie
economiche
modernizzazione/industrializzazione nascita e sviluppo
società capitalistica

lungo e complesso processo
storico
socio-economico geografico



uscita feudalesimo trasformaz proprietà
materie
prime
colonie
proletariato/borghesia
urbanizzazione
.
migrazioni
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Onde lunghe di industrializzazione
(Pacey, cit. in A.Negri, Il lavoro nel Novecento,1988)
 I (1760-70) Nuove tecnologie manifattura
tessile in GB
 II (1820-29) Ferrovie e altre tecnologie
meccaniche in
Europa
 III (1870-80) Nasce industria elettrica in
Germania e Usa e poi si sviluppa Industria
elettrica pesante nel
periodo 1890-1914.
 IV (1930-40) Tecnologie elettroniche. Crescita
rapida nel periodo 1945-70 in Usa.
 V (1970- ) Componenti microelettroniche in
Giappone e California
 VI ( inizio XXI sec) Biotecnologie e/o green
economy?
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3 FASI e 2 RIVOLUZIONI (Graziani e Nassisi (a cura di),
L'economia mondiale in trasformazione1998
 1° Dalla manifattura alla macchinofattura
(I e II onda lunga→ sostituzione del lavoro muscolare
con le macchine
 2°Organizzazione Taylorista del lavoro e
fordismo (III e IV onda lunga)
 3°Accumulazione allargata territoriale :
riconquista del controllo sul lavoro e abbondante
esercito internazionale di riserva (V e VI onda lunga)
2 sole rivoluzioni:
 A=1° Rivoluzione industriale (I e II onda, ma
anche III)
 B Incorporazione dell'informazione e
dell'intelligenza computerizzata nei sistemi di
produzione e nelle macchine (, IV,V e VI onda)
11
La fase attuale appare a noi
occidentali solo come crisi
 Siamo in una fase di
industrializzazione?
 O di de-industrializzazione?
 Che ne pensate?
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Un mondo sempre più
industrializzato
 Se consideriamo l’intero mondo non ci sono
mai stati tanti addetti all’industria grazie ai
paesi del BRIC in cui i lavoratori del settore
industriale sono cresciuti enormemente
 Ma ormai il terziario è il settore prevalente
nei paesi di più vecchia industrializzazione
con alle spalle 2 secoli di industrializzazione
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La nuova società (post-fordista)
toyotista secondo Revelli (1995): Il toyotismo prende atto
della crisi dello sviluppo e ha 3 radici
1. L'ambiente
2. nuove tecnologie digitali
3. rivoluzione femminista → politeismo dei lavori contro il
maschilismo fordista,
 epoca post-nazionale Beck (2003), forse
cosmopolita se si superasse il nazionalismo
introverso che fa temere l'immigrazione e non ne
riconosce il ruolo economico
 Secondo Lughini ( 1998) stavamo vivendo nell'età dello
spreco, con disoccupazione, sovrapproduzione di merci
e bisogni sociali insoddisfatti.
 Per Castells (2004) è un cambiamento epocale: nasce la
società in rete, che altri chiamano società della
conoscenza ( o capitalismo cognitivo)
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La metafora della rete
è usata, anche in modo fastidioso (Pichierri, Introduzione
alla sociologia dell’organizzazione, Laterza, 2005)
 → si tratta di un nuovo modo di vedere le cose
 → il comportamento di un attore è spiegato, più che
dalle sue proprietà ( carattere se un individuo,
struttura organizzativa se impresa), dal contesto
delle relazioni di cui l’attore costituisce il nodo.
 In parte proviene dalla cibernetica, teoria della
comunicazione e teoria dei sistemi che hanno
influenzato molto le scienze sociali dopo la seconda
guerra mondiale.
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Rete e la teoria dei sistemi
il funzionamento del sistema dipende dai rapporti
con l’ambiente:
input ↓
↑ output
input →scatola nera →out put
input↑
↓ output
 La figura è un abbozzo di rete che diventa
reticolo organizzativo se input ed output
vengono e vanno ad altre organizzazioni
 Le transazioni tra un nodo e l’altro sono
tendenzialmente simmetriche e se molto
ripetute cooperative→con scopi comuni.
 Ma i legami restano deboli, in modo da
mantenere l’autonomia.
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Vanno distinte le reti di organizzazioni ( tra loro
autonome) e l’organizzazione a rete
con unico scopo e agenzia strategica di
coordinamento
ma diverse se costituite da
 persone
 imprese
 città
 un mix di imprese e/o fornitori e/o
consulenti
Chiaramente le reti eterogenee sono più
complesse dal punto di vista
organizzativo, e comunque tutti i tipi
indicati sono diversi.
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reti di organizzazioni e organizzazione a rete
Non sempre le relazioni tra i nodi sono uguali:
 alcuni legami sono più deboli
 si scambiano aspetti eterogenei ( ad es. un
finanziamento con consenso politico)
→La cooperazione non sempre richiede fiducia
→Sono possibili anche nelle reti, processi di
istituzionalizzazione → reti di associazioni
volontarie che sopravvivono anche quando
la loro funzione si è persa
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La società in rete di Castells
evoca un passaggio epocale
C’è una cesura (un anno che indichi
la fine di un’onda lunga) o è più utile
guardare a serie storiche secolari?
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T. Piketty, Il capitale nel XXI secolo,
Bompiani 2014
 Analizza dati sulla concentrazione della
ricchezza in 20 paesi negli ultimi 2 secoli
 Abbiamo evitato le apocalittiche
disuguaglianze profetizzate da Marx, ma
nel periodo che ha seguito i trent’anni
gloriosi del dopoguerra, dagli anni ’80,
è continuamente aumentata la
disuguaglianza, tanto da mettere a rischio
la democrazia.
 Nuovi movimenti politici potrebbero
arrestare questa tendenza
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QUAL E’ IL PUNTO DI CESURA?
 1973 Prima crisi petrolifera a cui segue nel
1975 il primo vertice a 6 (G6) per
fronteggiarla (Scidà, 2003)
 1983 nasce Internet
 1989 Crollo del sistema socialista
nell'Europa dell'Est (Gruppo di Lisbona,1997)
 11/9/2001 Crollo delle 2 torri→Usa
scoprono la loro fragilità
→ 2° globalizzazione (Revelli 2002): l’altro è una minaccia alla
propria identità (e oscura l’effetto sano della
globalizzazione: il confronto tra l’io e l’altro)
 2007- Seconda grande crisi economico
finanziaria
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Componenti strutturali del
finanzcapitalismo
1) Banche e assicurazioni da cui dipendono
altre + piccole→ rete inestricabile, ma
con dirigenti, dipendenti, azionisti,
proprietari individuabili al contrario della 2)
2) Finanza ombra (non è chiaro chi sono i
proprietari etc.) ≈ derivati + società prive di
sostanza organizzativa + “veicoli” per portare
fuori bilancio delle banche attivi + migliaia di
intermediari
3) Investitori istituzionali
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Investitori istituzionali e intrecci
tra le 3 componenti
3) Investitori istituzionali = fondi
pensione + fondi comuni di investimento e speculativi (o hedge founds)
gestiscono $60 trilioni (1 trilione = 1000
miliardi), ≈ il Pil mondiale → influiscono sui
bilanci statali e delle multinazionali
le 3 componenti del finanzcapitalismo
hanno continui scambi di denaro e il 3°
pesa sul 1° anche per assunzione e
licenziamento dirigenti
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Una crescita spropositata
 1980 attivi finanziari ≈ PIL mondo
 2007 attivi finanziari ≈ 4 volte il PIL
In teoria secondo Basilea 1 e 2 obbligo per le
banche di tenere in cassa 8% di quel che
prestano (10% negli USA)
In pratica le tecniche dei crediti fuori
bilancio fanno aumentare l’effetto leva di
cifre molto superiori
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Una civiltà asservita alla finanza
dalla politica
 2007- 2009 gli stati hanno salvato
banche e assicurazioni troppo grandi
per fallire con 12-15 trilioni di $
 2010 la finanza, specie quella
ombra, riparte all’attacco mettendo a
rischio risparmi e monete, condizioni
di lavoro e welfare →qualità della vita e
democrazia → senso di un’intera civiltà
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CIVILTA’ =
 Particolare modo, storicamente
determinato, di strutturare economia,
politica, cultura e comunità
 scontro tra civiltà di Huntington (1993) era
riferito allo scontro tra Occidente e Islam,
ma venivano individuate altre 6 civiltà
(confuciana, giapponese, indù, slavoortodossa, latino americana, africana).
 Dopo 20 anni quali sono ancora autonome?
 Ritorniamo a parlare di scontro
cristianesimo/ ebraismo versus Islam?
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Schema AGIL funzionamento della
società di Parsons e Munch 1984 “La
struttura del moderno”-
Azioni
Esterno
strumentali
espressive
1.Adattamento
2.Scopi (Goals)
Economia: imprese e politica: stato
finanza
Interno
4.Latenza:
Mantenimento
motivazioni:
comunità
famiglia, scuola
3. Integrazione tra
le parti del sistema:
cultura
Magistratura,
partiti Sindacati
Intreccio politica–Economia e finanza indebolisce
Cultura e Comunità↓
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Dallo scontro tra civiltà all’
occidentalizzazione del mondo→
1 sola civiltà e a rischio
1. Assottigliamento dei confini tra i 4 sottosistemi
→Economia intrecciata alla politica, cultura
riflesso di tale intreccio, forme di agire nella
comunità con modalità di tipo economico
2. Va tenuto conto dei limiti del pianeta, non
basta + depredare altre civiltà: si tolgono
risorse alle generazioni future
3. Interconnessione, non tanto per le tecnologie,
quanto per la diffusione di imprese
transnazionali Usa e Ue con organizzazione
del lavoro e tipo di merci standardizzate
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Una crisi di civiltà
Altaver: Sulle piaghe capitalistiche. Crisi energetica e
collasso climatico, fame e caos finanziario, 2009
a. Squilibrio tra potenzialità tecnologiche ed
economiche e condizioni di vita→1,5 mld di ricchi
e il resto della popolazione
b. Tipo di esistenza umana, personalità e carattere→Sennet: corrosione del carattere a causa del
capitalismo flessibile- Harendt, Vita activa 1958, dramma
di chi è senza lavoro quando l’identità è fondata su di esso
c. Lo sviluppo senza fine è insostenibile →impronta
ecologica = 1,3 mondi – 60 mesi al collasso dell’ecosistema (New economic foundation, 2009) → lo scongelamento dell’Artico fa temere che questi calcoli siano ottimistiNUOVO RAPPORTO UNEP RILANCIA ALLARME
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Interconnessione culturale
 Fin dalla metà del ‘900 ( e anche
prima con la radio) diffusione di
prodotti culturali di massa (cinema ,
serie Tv, musica) di prevalente origine
nord-americana accelerata dalla Rete
 Scambi commerciali attivati dal WTO
→ uniformazione modelli di consumo
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L’ideologia neo-liberista o neoconservatrice secondo Gallino
 Maturata tra la fine degli anni ’30 e i ’50
per contrastare gli interventi keinesiani
considerati in contrasto con un libero
sviluppo del mercato- si contrappone anche
ai sindacati e allo stato sociale
 È una dottrina politica rivestita dai panni
di una teoria economica
 Di scarso peso fino agli anni ’70, ha ripreso
vigore come teoria del tutto
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Differenze in sintesi (Gallino) tra
liberismo ↓(1600) e neoliberismo ↓
La società tende
 Calcolo dei costispontaneamente a un
benefici di ogni
ordine naturale↓
azione umana ↓
tende ad
Contrasta il potere
affossare la
monocratico del
sovrano
democrazia
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Assiomi del neoliberismo
 Necessità della crescita (Pil +2-3%)
per mantenere benessere nelle
società ricche, anche se va contro
obiettivi ambientali
 Il capitale è capace di autoregolarsi
 Affluisce dov’è necessario
 Rischi d’insolvenza o caduta dei
prezzi sono calcolabili
Le smentite sono presentate come
effetto di politiche inefficienti
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Le politiche proposte dal
neoliberismo (Gallino)
 Politiche attive del lavoro: diventare
imprenditori di se stessi per
contrastare la scarsa voglia di
lavorare
 Teoria inversa dei beni comuni:
qualsiasi bene è meglio produrlo con
mezzi privati↓
Vocazione totalitaria di tali teorie
speculare a quella marxista
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