Nella percezione cromatica di un oggetto, il nostro sistema percettivo viene fortemente condizionato dalla tipologia della fonte luminosa,dall’intensità della luce e dall’atmosfera. Alla luce bianca del giorno, i colori appaiono intensi e vibranti; con un illuminazione forte invece i rossi sono più chiari,e si pongono in risalto rispetto ad altri colori. Con un illuminazione debole invece vengono messi in risalto i blu e i verdi, mentre i rossi diventano più cupi e perdono di luminosità. All’interno dei colori “luce”, si possono individuare tre colori fondamentali, colori che non possono essere ottenuti per sovrapposizione, e dai quali è possibile ottenere tutti i colori presenti in natura. Il blu-viola Il verde Il rosso-arancio Sovrapposti a due i primari originano i colori luce secondari La sovrapposizione dei tre da origine alla luce bianca. Il blu ciano(C = cyan blue) Il magenta(M) Il giallo cadmio chiaro(Y=yellow) Sovrapposti a due i primari originano i colori pigmento secondari Bianco Nero e Grigio sono definiti colori neutri o acromatici. Nei colori pigmento il bianco va considerato fondamentale,poiché non può essere ottenuto per mescolanza. Variazione di SATURAZIONE Grado di purezza o intensità di un colore,un colore saturo non contiene parti di nero o di bianco. Un colore al suo massimo grado di saturazione o purezza è definito COLORE TIMBRICO. Variazione di LUMINOSITÀ. Indica la sensazione prodotta dalla quantità di luce che esso riflette. Mescolando colori acromatici ad un colore cromatico si ottengono le GRADAZIONI TONALI. Variazione di TINTA. L’appartenenza a una determinata specificità cromatica. Unendo ad un colore quantità crescenti di un’altra tinta si ottengono le SCALE CROMATICHE. La teoria strutturale del colore studia e organizza gli effetti cromatici così come vengono percepiti dal nostro cervello. Johannes Itten (1888-1967) ha visualizzato e riassunto le leggi strutturali che costituiscono la base della teoria dei colori.