Classificare la varietà della vita
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Classificare significa ordinare gli organismi viventi sulla base
dell’analisi morfologica, genetica, della strutturale e del confronto, in
un sistema gerarchico.
In un sistema gerarchico ogni categoria comprende tutte quelle
successive.
In Biologia le principali categorie sono:
Regno
Phylum
Classe
Ordine
Famiglia
Genere
Specie
NOMENCLATURA BINOMIA
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Linneo nel 1753 propose la nomenclatura binomia che ha permesso
di attribuire ad un essere vivente un nome che lo potesse
univocamente identificare.
Il primo nome indica il genere, mentre il secondo termine indica la
specie.
Due organismi appartengono alla stessa specie se, accoppiandosi,
danno origine a prole feconda
Esempio di classificazione gerarchica di Linneo
Tutte le specie conosciute appartengono a uno dei tre domini
al vertice del sistema gerarchico di classificazione
Procarioti
Caratteristiche:
- assenza di nucleo e DNA nel citoplasma senza essere delimitato da alcuna
membrana
- assenza di organuli cellulari ad eccezione dei ribosomi , preposti alla sintesi delle
proteine
- funzioni cellulari effettuate da complessi enzimatici analoghi a quelli delle
cellule eucarioti
Eucarioti
Caratteristiche:
- presenza del nucleo ossia di una membrana che racchiude e protegge il
DNA
- presenza di organuli cellulari cioè di strutture con specifiche funzioni,
immersi nel citoplasma
Cellula vegetale
Cellula animale
Gli organismi unicellulari eucarioti costituiscono il regno dei
Protisti
Funghi
Caratteristiche:
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Corpo formato da strutture filamentose dette IFE, che crescono
aggrovigliandosi in un MICELIO
Parete esterna delle cellule ricoperta da CHITINA
Eteretrofi
Svolgono l’importante funzione di decompositori
(ma esistono anche funghi parassiti e simbionti)
Le Piante
Caratteristiche:
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Organismi pluricellulari fotosintetici
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Posseggono particolari organelli detti CLOROPLASTI
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Parete esterna delle cellule ricoperta da CELLULOSA
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Autotrofi
Gli invertebrati: poriferi, celenterati, anellidi, molluschi
Poriferi
Celenterati
Molluschi
Anellidi
Gli invertebrati: artropodi, echinodermi, cefalocordati, tunicati
Artropodi: Insetti
Artropodi: Crostacei
Gli invertebrati: artropodi, echinodermi, cefalocordati, tunicati
Artropodi: Miriapodi
Artropodi: Aracnidi
Gli invertebrati: artropodi, echinodermi, cefalocordati, tunicati
Gli echinodermi
comprendono
stelle marine e
ricci di mare
Cefalocordati e
tunicati
appartengono al
phylum dei
cordati
I vertebrati: pesci, anfibi
I pesci privi di mandibola (agnati)
I vertebrati: pesci, anfibi
I pesci cartilaginei (condroitti)
I vertebrati: pesci, anfibi
I pesci ossei (osteitti)
I vertebrati: pesci, anfibi
Gli anfibi: fasi di sviluppo
Dai Pesci in poi:
Pressioni ambientali indussero dei Vertebrati dotati di opportune caratteristiche
a spostarsi verso gli ecosistemi terrestri.
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Problemi da risolvere sulla terra:
Sostegno del corpo: modificazioni delle strutture scheletriche (vertebre,
cinti, appendici)
Respirazione e circolazione del sangue: modificazioni del cuore e dei vasi
arteriosi e delle strutture respiratorie
Disidratazione: adattamenti della pelle, corneificazione, per prevenire la
disidratazione
Raccolta dei segnali acustici e visivi: modificazioni dell’organo dell’udito e
della vista
Modalità di riproduzione e di sviluppo della progenie
Uovo amniotico
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Il completo distacco dall’ambiente acquatico è stato reso
possibile dalla comparsa dell’uovo amniotico.
L’amnios è un annesso embrionale che ricostituisce
l’ambiente acquatico durante lo sviluppo e consente
all’embrione di svilupparsi in ambiente terrestre.
Rettili, Uccelli e Mammiferi appartengono al gruppo degli
Amnioti
I vertebrati: rettili, uccelli, mammiferi
I rettili sono animali eterotermi
OMEOTERMI: Uccelli -Mammiferi
Acquisizione dell’omeotemia
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La temperatura influenza fortemente i processi biologici che
sostengono i vertebrati e i meccanismi di termoregolazione sono
ampiamente diffusi fra di essi, ma sono diversi fra eterotermi ed
endodermi omeotermi.
I meccanismi di termoregolazione degli ETEROTERMIsi basano
fondamentalmente su:
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Lento metabolismo
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Scarso isolamento del corpo
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Rapido scambio di calore con l’ambiente
Le caratteristiche della termoregolazione degli ENDOTERMIsono
opposte e prevedono:
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Elevato metabolismo basale
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Isolamento del corpo per trattenere il calore generato
Elementi alla base della termoregolazione
Negli UCCELLI
- presenza delle penne per la conservazione del calore
- ventilazione polmonare (sacchi aeriferi) per la dispersione del calore
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Nei MAMMIFERI
Per conservare il calore:
- presenza dei peli
- spesso strato di grasso sottocutaneo
- contrazione muscolare (brivido)
- vasocostrizione periferica
Per disperdere il calore:
- ghiandole sudoripare della pelle
- iperventilazione polmonare
- Vasodilatazione periferica
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I vertebrati: rettili, uccelli, mammiferi
Gli uccelli sono animali omeotermi
I vertebrati: rettili, uccelli, mammiferi
I mammiferi si
dividono in tre
gruppi
Mammiferi
Sono animali omeotermi, ricoperti di pelo, e allattano la prole per la
presenza di ghiandole mammarie con capezzoli.
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L’attività intellettiva, per un grandissimo sviluppo della corteccia cerebrale,
può essere considerata a ragione la caratteristica fondamentale della
evoluzione dei mammiferi.
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Hanno un efficiente sistema circolatorio (come gli uccelli) e il cuore diviso
in quattro cavità.
Monotremi: ovipari, hanno un becco, non hanno capezzoli, mantengono la cloaca,
non hanno paglione auricolare, sono omeotermi imperfetti; hanno ghiandole
mammarie e peli.
Marsupiali: vivipari con caratteristico marsupio per contenere i piccoli appena
nati, in cui c’è lo sbocco delle ghiandole mammarie.
Placentati: vivipari, con formazione di una vera placenta comprendono il maggior
numero di specie viventi.
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FINE