Valeria Deschino Contenuti generali del modulo : Saper organizzare l’uso delle TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) nei diversi contesti didattici mettendo in relazione le scelte organizzative con gli obiettivi da raggiungere. Valeria Deschino Valeria Deschino Media Education, è un ambiente di studio in cui si cerca di rispondere alla crescente necessità di analizzare i rapporti tra i giovani e i media, causa l’introduzione obbligatoria del computer nei primi anni della scolarizzazione. Diffusione di due orientamenti. 1) educare ai media( conoscere i media nel loro funzionamento tecnico, nelle loro implicazioni sociali o ideologiche) 2) Educare coi media (favorire l’apprendimento avvalendosi dei media) Materiali: Percorsi di media education Necessità che l’educatore trasformi i dispositivi tecnologici e comunicativi, in “ambienti di apprendimento” (spazi fisici e/o mentali) mediando tra una totale chiusura nei loro confronti e una loro introduzione selvaggia nel mondo del bambino. Valeria Deschino Motivi per i quali la scuola dovrebbe favorire l’avvicinamento del bambino al computer: Etico: la scuola ha il compito di garantire a tutti la conoscenza delle nuove tecnologie, come nuove forme di alfabetizzazione che possono essere fonti di gravi esclusioni sociali Cognitivo: le tecnologie possono consentire apprendimenti (di contenuti o capacità), altrimenti non possibili con le tecnologie tradizionali. Visione riduttiva dell’adulto, relativamente all’interazione dei media nell’educazione del bambino, dovuta a false preoccupazioni, basate su argomentazioni di tipo contenutistico ( violenza dei videogiochi, insidie sessuali di internet, ecc…). Difficoltà reale dell’adulto dovuta invece ai condizionamenti mentali di una rappresentazione dell’esperienza e del sapere come pagina scritta, fissa ed immutabile, che deve essere “letta”. Necessità attuale invece, di interpretare tutti i media ( libri, computer, TV, ecc…) più che come veicoli, passivi e neutri, di contenuti, come ambienti di formazione in cui si sviluppano esperienze cognitive, affettive e socio-relazionali degli individui. Materiali: Multimedialità e infanzia Sviluppo della produzione multimediale rivolta ad una fascia di età compresa tra i tre e gli otto anni, che non prescinde in toto dalla scrittura ma la fa dialogare con gli altri codici (iconico, audio audio-visivo, ecc…) in un rapporto interattivo, in cui l’utente è messo in condizioni di agire, manipolando e riorganizzando i codici stessi. Gli educatori devono prendere atto dunque, dello sviluppo di un utenza la cui matrice cognitiva si basa sulle forme aperte della reticolarità, ovvero,dell’ipertestualità. (da R. Maragliano) Valeria Deschino Le Tecnologie Didattiche come un insieme di metodologie, e di aspetti organizzativi e progettuali che pongono in primo piano l’importanza di individuare il senso e la funzionalità didattica delle TIC ovvero delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione che si devono apprendere, insegnare e utilizzare. Tutto ciò al fine di elaborare una valida strategia formativa che sfrutti le potenzialità dei mezzi digitali. Materiali: Innovazione nella scuola e tecnologie didattiche Passaggio da una scuola dell’insegnamento ad una scuola dell’apprendimento. L’interattività presente nell’utilizzo delle TIC, consente allo studente di avere un atteggiamento molto più attivo nel processo di insegnamentoapprendimento , rispetto a quello normalmente avuto in una lezione frontale. Ciò gli consente anche una certa individualizzazione dello studio Sviluppo di una serie di iniziative e di politiche nazionali per la formazione dei docenti sulle TIC. (da E. Masuelli) Si sviluppa così un nuovo ruolo dell’insegnante che da fornitore di conoscenze diventa guida e facilitatore. Valeria Deschino L’uso dei media ha cambiato il modo di apprendere dei ragazzi facendolo passare da sequenziale ( tipico delle lezioni frontali ) a radiale, in cui si considerano più informazioni contemporaneamente Nuovo ruolo dell’insegnante che funge da “ponte”tra i nuovi mezzi, le nuove tecnologie e il bambino. Quest’ultimo, non ha più bisogno di acquisire informazioni per trasmissione attraverso la semplice lezione frontale ma apprende molto di più (perché per lui è più significativo e motivante) con la moderna tecnologia dell’informazione grazie alla quale impara “facendo”, ovvero interagendo con la realtà. Materiali: Le TIC in classe. L’introduzione precoce dell’operare in un ambiente ipermediale, favorisce lo sviluppo di una capacità di utilizzo contemporaneo di abilità grafiche, linguistiche e perfino acustiche. Gardner parla di nuova necessità di maturare non più 3 ma 4 abilità: leggere, scrivere, far di conto e usare il computer Valeria Deschino Differenza fra pensiero scientifico e tecnologico. Il primo essenzialmente analitico, che si concentra sul fenomeno, isolandolo dal contesto al fine di eliminarne la complessità; il secondo utilizzazione consapevole di risorse al fine di produrre ciò che in natura non è sufficiente a soddisfare i bisogni umani. Materiali: Tecnologia e sviluppo della formazione del fanciullo Analisi dei nuclei fondanti della tecnologia (elementi comuni a tutte le svariate forme di tecnologia esistenti), dei metodi, dei linguaggi propri e trasversali ad altri campi del sapere, di cui essa si avvale nel percorso di formazione dell’alunno. Infine sono affrontate, in continuità con la scuola dell’infanzia, le attività adatte per i primi due anni della scuola primaria, (funzionamento degli oggetti, uso di strumenti e organizzazione del lavoro) gli strumenti formativi e le tecniche di socializzazione e di autovalutazione da avviare alla fine del secondo o all’inizio del terzo anno. (da M. Famiglietti) Valeria Deschino Valeria Deschino Attività: • Far disegnare su cartoncino la sagoma delle forbici, • Fare ritagliare il contorno, • Far dividere a metà le due parti e farle poi unire con un ferma campione per renderle simili all’originale Obiettivi formativi: • Riconoscere i materiali e le forme. • Osservare e analizzare oggetti, gli strumenti e le macchine d’uso comune. Laboratori: Le macchine semplici: le forbici. Elaborato finale: • Breve relazione che documenti le fasi dell’attività • Indichi le possibili varianti • Suggerisca altri strumenti da osservare e studiare in relazione al tema: le macchine semplici. Valeria Deschino Crediti: 2 Obiettivi formativi: • Esprimere un personale modo di essere e di proporlo agli altri. • Risolvere i problemi che di volta in volta si incontrano. • Interagire con l’ambiente naturale e sociale. • Riconoscere semplici sistemi tecnici. Attività: • Presentazione di un problema da risolvere i cui dati siano legati all’esperienza di vita degli alunni, in un contesto che interessa l’ambiente e l’affettività. • Problema di partenza, il bastone si trasforma, un secondo problema da risolvere. Laboratori: Giocare con le macchine semplici. Elaborato finale: Breve relazione o “diario di bordo” che contenga l’esperienza didattica svolta, il coinvolgimento, la partecipazione e le difficoltà dei soggetti coinvolti. Valeria Deschino Crediti: 2 Obiettivi : (per il docente) • Comprendere la necessità di disporre di criteri didattici, interpretativi e classificatori in relazione alla scelta di giochi digitali da proporre ai bambini e da inserire nella programmazione di classe. • Acquisire abilità tecnico pratiche in ordine alla ricerca, reperimento ed utilizzo dei giochi digitali. Attività : Individuare almeno due giochi che possano essere inseriti nella programmazione annuale della propria classe, specificando le ragioni pedagogico-educativo-didattico della scelta, con chiari riferimenti agli obiettivi disciplinari. Laboratori: Come programmare l’impiego di giochi educativi on line e off line. Elaborato finale: Proporre i giochi ai propri alunni o a due colleghi e inviare una breve relazione che contenga caratteristiche e potenzialità didattiche dei giochi sperimentati. Valeria Deschino Crediti: 4 Obiettivi : • Sperimentare l’uso degli strumenti integrati al sistema operativo di Windows: Word, Paint; Registratore di suoni, ecc… • Utilizzare Power Point non solo come strumento di presentazione multimediale ma anche come strumento per la produzione di documenti ipermediali • Progettare un documento ipermediale. • Organizzare le attività didattiche secondo modalità individuali, di gruppo, di classe. Attività : • Individuare un tema inerente gli studi sociali e decidere il soggetto da pubblicizzare. • Inventare uno slogan. • Elaborare in gruppo un disegno con Paint. • Montare il disegno in una diapositiva di Power Point con uno sfondo, la scritta dello slogan montata con animazioni varie e un file musicale. Laboratori: Pubblicità e multimedialità. Elaborato finale: Inviare l’elaborato finale in formato pps Valeria Deschino Crediti: 4 Obiettivi : • Usare le risorse presenti nel Laboratorio del Dr. Bit per avviare attività scolastiche di educazione all’immagine utilizzando strumenti informatici. • Conoscere ed utilizzare la multimedialità come strumento di lavoro quotidiano da affiancare a altri strumenti. Laboratori: Il laboratorio del Dr. Bit: giochiamo con le immagini Elaborato finale: Attività : Oltre a Paint e agli altri software comunemente usati nelle scuole per disegnare (ndr: Paint è un accessorio del sistema operativo microsoft Windows. Altri sistemi operativi come Mac o Linux offrono accessori equivalenti come Macpaint e Gpaint), anche in rete si trovano molti strumenti utili per avvicinare i bambini al mondo delle immagini, ad esempio all’indirizzo http://fc.retecivica.milano.it/rcmweb/tesoro/suk/base.htm è possibile scaricare gratuitamente molti programmi per giocare con le immagini, tra cui Drawing for children che offre: spunt,i risorse e strumenti da utilizzare con i bambini più piccoli. Alla luce delle riflessioni fatte e delle esperienze compiute nel Laboratorio del Dr. Bit - Gioca con le immagini, si chiede di progettare un’attività didattica di educazione all’immagine utilizzando supporti informatici. Crediti: 4 La progettazione, sintetizzata su file di testo, non deve superare le 1000 battute. Inviare l'elaborato. Valeria Deschino Obiettivi : Lo scopo della simulazione è quello di riflettere sulla progettazione degli interventi educativi prendendo in esame tutte le variabili esistenti nel contesto scolastico. . Laboratori: Progettazione degli interventi educativi-simulazione Crediti: 2 Attività : Al corsista viene richiesto esclusivamente, di partecipare alla simulazione on-line. Come si svolge la simulazione…. Troverai nell’agenda la descrizione di un contesto e il relativo progetto da realizzare. Nel contesto sono fornite informazioni circa l’ubicazione della scuola, l’utenza, gli spazi, i materiali e le professionalità disponibili, mentre viene richiesta la tua collaborazione per organizzare un laboratorio, la messa a punto di un progetto o la conduzione di una particolare attività didattica. Puoi scegliere, fra tre opzioni, l’organizzazione che preferisci. In seguito sei invitato a scegliere quale metodologia adottare fra tre diverse proposte in modo da raggiungere l’esito finale. In entrambi i casi ti consigliamo di scegliere la proposta che ritieni più adatta e che è più consona al tuo modo di lavorare. All’interno del contesto ormai strutturato avviene però un imprevisto che richiede di nuovo la tua partecipazione per la soluzione del problema. Anche in questo caso opterai per la soluzione che ritieni migliore e la simulazione si conclude con la presentazione del tuo profilo d’insegnante. Valeria Deschino