ACIDI E BASI elettroliti: specie chimiche che in soluzione si scindono totalmente o parzialmente in ioni, cioè in particelle (atomi o gruppi di atomi) cariche elettricamente e solvate: gli ioni positivi prendono il nome di cationi, quelli negativi di anioni. Quando un elettrolita passa in soluzione si dice che: a) si dissocia, se già prima di passare in soluzione era costituito da ioni; b) si ionizza e si dissocia, se prima di passare in soluzione era costituito da molecole con legami prevalentemente covalenti. ACIDI E BASI Per un elettrolita in soluzione possono verificarsi due casi: l'elettrolita è totalmente dissociato in ioni: alcuni acidi, ad es. HCl, alcune basi, ad es. NaOH, e quasi tutti i sali l'elettrolita è parzialmente dissociato in ioni, e una parte di esso è presente sotto forma di molecole indissociate. ACIDI E BASI Arrhenius (1887) defini acido un composto che in soluzione si dissocia liberando uno o più idrogenioni (H+) e base un composto che in soluzione si dissocia liberando uno o più ossidrilioni (OH- ) Acidi HCl H+ + Cl H2SO4 2H+ + SO4 -Basi: NaOH Na+ + OHBronsted (1923) definì acido un composto AH capace de cedere un protone ad un altro composto B capace di accettarlo; il composto capace di accettare un protone ceduto da un acido viene definito base. Un composto generico XOH può dissociarsi in due modi diversi XOH XO- + H+ (a) X fortemente elettronegativo XOH X+ + OH- (b) X debolmente elettronegativo Se infine l'atomo X del composto XOH ha una elettronegatività media, l'ossigeno addensa parzialmente su di sè sia gli elettroni del legame OH che quelli del legame XO. Quindi il composto XOH ha la possibilità di dissociarsi sia secondo la (a) che secondo la (b), comportandosi cioè da elettrolita anfotero. Forza degli acidi e delle basi La costante di dissociazione (K) di un acido è un valore che rappresenta, ad una data temperatura, il grado di dissociazione di un acido. Data la reazione di dissociazione di un generico acido HA HA ← H+ + A- la costante di dissociazione acida corrispondente viene calcolata come + - K= [H ] [A ] [HA] Quanto più alto è il valore della costante, tanto più l'acido si dissocia e quindi tanto più idrogenioni avremo in soluzione. Analogamente, per la generica base XOH in soluzione acquosa vale il seguente equilibrio XOH (aq) X+ (aq) + OH- (aq) A cui corrisponde una costante, detta costante di dissociazione della base, KB KB = [X+] . [OH- ] [XOH ] Maggiore è il valore di KB, maggiore è la forza della base KA< 10 -4 ACIDO DEBOLE 10 -4 < KA< 10 -1 ACIDO MEDIO KA> 10 -1 ACIDO FORTE NOME MODO DI DISSOCIAZIONE KA 1 ACIDO PERCLORICO HClO4 ClO4 = 109 2 ACIDO CLORIDRICO HCl Cl 3 ACIDO SOLFORICO H2SO4 HSO4 4 IONE IDRONIO [H3O]+ H2O 5 ACIDO NITRICO HNO3 NO3 – = 20 6 IONE IDROGENOSOLFATO HSO4 SO4 2- = 2 x 10 -2 (2° stadio di 3) 7 ACIDO SOLFOROSO H2SO3 HSO3 8 ACIDO FOSFORICO H3PO4 H2PO4- = 7 X 10 9 ACIDO ACETICO CH3COOH CH3COO- =1.8 X 10-5 10 IONE ESAAQUOALLUMINIO [Al(H2O)6]3+ [Al(OH)(H2O)5]2+ =1.3 X 10-5 11 ACIDO CARBONICO H2CO3 HCO3- =3.1 X 10-7 12 IONE IDROGENOSOLFITO [HSO3]- SO3 = 6 X 10 -8 (2° STADIO di 7) 13 IONE DIIDROGENOFOSFATO [H2PO4]- (HPO4)2- - - = 103 - - - = 103 = 55 - 2- = 1,7 x 10 -2 -3 = 6 X 10 -8 (2° STADIO di 8) -8 Forza degli acidi e delle basi pK Si definisce pK di un acido il logaritmo in base 10 dell'inverso della costante di dissociazione dell'acido. 1 pK = log K Dato che il pK è il logaritmo dell'inverso della K, risulta che quanto più grande è il valore di K, tanto più piccolo è il valore del pK. Quanto più basso è il valore del pK tanto più forte è l'acido. Forza degli acidi e delle basi Es: Reazione di dissociazione dell’acido acetico: CH3COOH CH3COO- + H+ Applichiamo la legge di azione di massa a questo equilibrio: [CH3COO- ] . [H+] [CH3COOH] = K= 1,8 x 10 -5 pK= log 1/1,8 x 10-5 = 4,74 Forza degli acidi e delle basi Possiamo anche definire il pK di un acido come il pH al quale l'acido è per il 50% sotto forma dissociata e per il 50% sotto forma indissociata Il prodotto ionico dell'acqua Kw H2 O + . [H ] [OH ] [H20] H+ + OH= 1.82 x 10 -16 = K [H+] . [OH-] = K [H20] In un litro d'acqua vi sono 1000/18 (peso molecolare dell’acqua) = 55,5 moli d'acqua. [ H+] [OH-] = Kw prodotto ionico dell'acqua La costante Kw ha il valore di 10-14 In base alle quantità relative di ioni H3O+ e OH- le soluzioni si dividono in: 1) Soluzioni acide [H3O+] > [ OH- ] 2) Soluzioni basiche [H3O+] < [ OH- ] 3) Soluzioni neutre [H3O+] = [ OH- ] Una soluzione viene chiamata acida se in essa la concentrazione degli idrogenioni è maggiore di 10-7. Una soluzione viene detta basica se la concentrazione degli idrogenioni è minore di 10-7 Una soluzione viene chiamata neutra se la concentrazione degli idrogenioni è di 10-7 Il pH Si definisce pH di una soluzione il logaritmo, in base 10, dell'inverso della concentrazione idrogenionica: 1 pH = log + [H ] oppure pH = - log [H+] + [H ] [OH ] = 10 Il pH può assumere valori compresi tra 0 e 14. Al valore intermedio di 7 corrisponde la condizione di neutralità, tipica dell’acqua pura a 25°C. -14 pH + pOH = 14 pH scale: Quando un acido cede uno ione H+ si trasforma nella sua base coniugata Quando una base acquista uno ione H+ si trasforma nel suo acido coniugato Una coppia acido/base coniugata è una coppia di specie chimiche che differiscono soltanto per uno ione H+ Un acido forte è sempre coniugato con una base debole e viceversa Una base forte è sempre coniugata con un acido debole e viceversa H2O + H2O H3 + O + – OH Per la quale: Kc = [H3O+ ] [OH –] = 3,25 . 10 -18 [H2O] [H2O] Dato che la concentrazione dell’acqua indissociata puà essere considerata praticamente costante e pari alla concentrazione molare dell’acqua (55,5 mol/l) si può scrivere: Kc . [H2O]2 = Kw = [H3O+ ] . [OH –] = 10 -14 (a 25 °C) Dove Kw è una nuova costante chiamata prodotto ionico dell’acqua Relazione tra KA e KB Il prodotto della costante di dissociazione di un acido (KA) per la costante di dissociazione della sua base coniugata (KB) è uguale prodotto ionico dell’acqua: KA . K B = [H3O+ ] . [A–] . [HA] . [OH–] [HA] = [A-] [H3O+ ] . [OH–] = KW = 10 -14 KA e KB sono quindi inversamente proporzionali: se il valore di KA è alto (e l’acido è quindi forte) il valore di KB sarà di conseguenza basso (e la sua base coniugata sarà debole) Calcolo approssimato del pH nel caso di un acido debole monoprotico Sistemi tampone I sistemi tampone sono dei sistemi che si oppongono alle modificazioni del pH di una soluzione all'aggiunta di acidi e di basi. Un sistema tampone è una soluzione contenente un acido debole ed un suo sale (con una base forte) o una base debole ed il suo sale (con un acido forte). Il massimo potere tamponante si ha quando il pH del tampone è uguale al pK dell'acido (o della base) debole. Il potere tamponante aumenta con la concentrazione del tampone. Nel campo (pK-1)<pH< (pK+1) un tampone sopporta l'aggiunta di acidi a basi fino ad un cinquantesimo della sua concentrazione, senza che il pH cambi apprezzabilmente. Equazione di Henderson Hasselbach AH A- + H+ K= [A-] [H+] [AH] -] [A 1 1 = + [H ] K [AH] log 1 [H+] = log 1 K -] [A + log [AH] -] [A pH = pK + log [AH] Equazione di Henderson Hasselbach Nel caso di una soluzione di un acido debole e del suo sale con una base forte possiamo sostituire alla concentrazione dell'acido indissociato la concentrazione dell'acido totale. Il sale è completamente dissociato e quindi possiamo sostituire [A-] con la concentrazione del sale: [sale] pH = pK + log [acido] Sistemi tampone I sistemi tampone sono dei sistemi che si oppongono alle modificazioni del pH di una soluzione all'aggiunta di acidi e di basi. Un sistema tampone è una soluzione contenente un acido debole ed un suo sale (con una base forte) o una base debole ed il suo sale (con un acido forte). Il massimo potere tamponante si ha quando il pH del tampone è uguale al pK dell'acido (o della base) debole. Il potere tamponante aumenta con la concentrazione del tampone. Nel campo (pK-1)<pH< (pK+1) un tampone sopporta l'aggiunta di acidi a basi fino ad un cinquantesimo della sua concentrazione, senza che il pH cambi apprezzabilmente. Ad es. si consideri un litro di una soluzione tampone che contiene 10-2 moli di un acido monoprotico debole e 10-2 moli di un suo sale. Se la KA dell’acido debole è di 10-6, il pH della soluzione si calcola: -2 CS 10 pH= pKA + log = 6 + log =6 CA 10-2 Se ad un litro di questa soluzione tampone a pH 6 si aggiungono 10-3 moli di un acido forte (H+), avviene la reazione: A- + H+ = HA L’acido forte si trasforma nell’acido debole HA e di conseguenza aumenta la concentrazione dell’acido debole e diminuisce quella del sale: CS 0,009 CA= 10-2 + 10-3 = 0,011 = = 0,82 CA 0,011 -2 -3 CS= 10 – 10 = 0,009 pH = 6 - 0,09 = 5,91 Se avessimo aggiunto la stessa quantità di acido forte ad un litro di acqua il pH sarebbe passato dal valore iniziale 7 a 3, mentre se la avessimo aggiunta ad un litro di soluzione 10-2 M di acido -6 debole con KA pari a 10 , il pH sarebbe variato da 4 a 2,95 Se ad un litro della stessa soluzione tampone a pH 6 si aggiungono 10-3 moli di una base forte, OH-, avviene la reazione HA + OH- = H2O + ACon trasformazione della base forte nella base A- e conseguente aumento della concentrazione del sale e diminuizione di quella dell’acido debole: CS= 10-2 + 10-3 = 0,011 CS 0,011 = = 1,22 CA 0,009 CA = 10-2 – 10-3 = 0,009 pH = 6 + 0,09 = 6,09 Se avessimo aggiunto la stessa quantità di base forte ad un litro di acqua il pH sarebbe passato dal valore iniziale 7 a 11. Nella soluzione tampone considerata, i rapporti CS/CA passano da un valore iniziale di 1 a 0,82 nel primo caso (aggiunta di acido forte) e a 1,22 nel secondo (aggiunta di base forte), con variazioni percentuali nell’ordine del 20%, mentre le variazioni di pH sono più limitate, entro 0,09 unità Sistemi tampone Il massimo potere tamponante si ha quando il pH del tampone è uguale al pK dell'acido (o della base) debole. Il potere tamponante aumenta con la concentrazione del tampone. Buona attività nell'intervallo (pK-1)<pH< (pK+1) Equilibrio acido-base ed acido lattico Si tratta di un ossiacido organico il cui gruppo carbossilico può dissociarsi in soluzione e liberare un idrogenione Il valore di pK dell’acido lattico, che dà una indicazione sulla forza dell’acido, è 3,87. Conoscendo il valore di pH intracellulare (pH 7) e il pK dell’acido lattico (pK 3,87), possiamo calcolare il rapporto tra la forma dissociata (R-COOlattato) e quella indissociata (R-COOH ac. lattico) mediante l’equazione di Henderson Hasselbach: Ciò significa che nell’ambiente intracellulare l’acido lattico è quasi completamente dissociato in due ioni: lo ione lattato con carica negativa (anione lattato) e l’idrogenione (H+) con carica positiva. Infatti ogni 1350 molecole, ben 1349 sono dissociate in ione lattato e idrogenione, mentre una sola non è dissociata. Se eseguissimo lo stesso calcolo per l’acido lattico presente nel sangue (pH ematico 7,4), troveremmo che sono presenti 3388 molecole di lattato per ogni molecola di ac. lattico. La stessa situazione (predominanza quantitativa della forma dissociata) vale anche per numerosi acidi organici che incontreremo nello studio del metabolismo. Una produzione eccessiva di acido lattico durante metabolismo tende ad abbassare il pH intracellulare. il All’interno delle fibre muscolari (come in tutte le cellule) sono attivi dei sistemi tampone chimici (sali di acidi deboli con basi forti). Alcuni sono di natura inorganica (fosfati, bicarbonato), altri di natura organica (piccole molecole, peptidi e proteine; ad es. proteinati di potassio). Le membrane plasmatiche cellulari contengono un sistema di simporto per lattato ed idrogenioni grazie al quale l’acido lattico viene rilasciato nello spazio extracellulare (vedi più avanti sezione su MCT). La capacità di trasportare lattato ed idrogenioni fuori dalla cellula è un meccanismo di difesa che previene un abbassamento eccessivo del pH intracellulare. Gli idrogenioni possono essere tamponati da sistemi tampone dei liquidi extracellulari e del sangue. Il sistema tampone bicarbonato/acido carbonico (HCO3- / H2CO3) è uno dei principali sistema tampone del sangue. Scriviamo l’equazione di Henderson Hasselbach per il sistema tampone bicarbonato/acido carbonico: In condizioni fisiologiche il rapporto bicarbonato/acido carbonico è di circa 20 (concentrazione del bicarbonato ematico: circa 25 mmoli/litro; acido carbonico: circa 1,25 mmoli/litro) e il pK 6,1: 7,4 (pH del sangue) = 6,1 + 1,3 (cioè il log di 20) Dopo uno sforzo fisico la concentrazione di acido lattico nel sangue può aumentare di circa 1 mmole per litro di sangue (10-3 M) (in uno sforzo massimale anaerobico può arrivare a 15-20 mM). Se non ci fossero sistemi tampone una tale concentrazione sarebbe equivalente a circa pH 3,4 (un valore incompatibile con la vita). In presenza del sistema bicarbonato/acido carbonico gli idrogenioni tendono a combinarsi con il bicarbonato per formare acido carbonico, spostando verso destra il seguente equilibrio: La concentrazione di bicarbonato si ridurrebbe e la concentrazione di acido carbonico aumenterebbe di conseguenza. Immaginiamo di aver prodotto una quantità di acido lattico e, quindi, di idrogenioni, sufficiente a ridurre la concentrazione del bicarbonato a 24 mM e ad aumentare la concentrazione di acido carbonico a 2,25 mM (cioè una variazione di 1 mM). Il rapporto bicarbonato/acido carbonico (24/2,25) passerebbe da 20 a 10,66. Possiamo calcolare la variazione di pH con l’equazione di Henderson Hasselbach: Si tratta ancora di una variazione consistente del pH fisiologico (da 7,4 a 7,12), ma non paragonabile a quella osservata in assenza di tamponi. Inoltre il sistema bicarbonato / acido carbonico ha una proprietà unica che potenzia ulteriormente il suo potere tampone. L’acido carbonico è infatti in equilibrio con l’anidride carbonica in una reazione catalizzata dall’enzima anidrasi carbonica: L’aumento della concentrazione di H2CO3 si traduce quindi in un aumento della quantità di CO2 disciolta nel sangue. Ma l’anidride carbonica disciolta nel sangue è in equilibrio con l’anidride carbonica gassosa negli alveoli polmonari e può essere eliminata attraverso i polmoni. In definitiva se la pressione parziale della CO2 negli alveoli polmonari non si modifica, la quantità di acido carbonico e CO2 disciolta nel sangue tende a rimanere costante, mentre aumenta l’eliminazione di CO2 con la respirazione. Nell’esempio precedente il bicarbonato si ridurrebbe a 24 mmoli/litro, mentre la concentrazione di H2CO3 (che non rappresenta la concentrazione di H2CO3 soltanto, ma quella di H2CO3 più la CO2 disciolta ed è dipendente dalla pressione parziale della CO2 alveolare) resterebbe pari a 1,25 mmoli/litro. RUOLO DELLA RESPIRAZIONE NELL'EQUILIBRIO ACIDO-BASE rapporto bicarbonato/acido carbonico passerebbe da 20 a 19,2. Possiamo calcolare la variazione di pH con l’equazione di Henderson Hasselbach: Il Come si vede l’aumento dell’acidità ematica è ora trascurabile. E’ importante, quindi, che una delle componenti del sistema tampone, la CO2, sia volatile e quindi eliminabile tramite la respirazione. RUOLO DELLA RESPIRAZIONE NELL'EQUILIBRIO ACIDOBASE Durante un lavoro muscolare interviene un altro meccanismo che potenzia ulteriormente il funzionamento del sistema tampone bicarbonato/acido carbonico: nel lavoro intenso la stimolazione dell’attività respiratoria (in termini sia di frequenza che di profondità degli atti respiratori) provoca una riduzione della pressione parziale di CO2 negli alveoli polmonari e una riduzione della concentrazione di CO2 disciolta e di H2CO3 nel sangue. L’insieme di questi meccanismi 1) tamponamento chimico da parte del bicarbonato, 2) eliminazione polmonare della CO2 in equilibrio con H2CO3 3) riduzione della pressione parziale di CO2 negli alveoli polmonari causato dall’aumento dell’attività respiratoria può tamponare anche immissioni consistenti di acidi organici, come l’acido lattico, nel sangue. Indicatori di pH: sono acidi o basi deboli che hanno il colore della molecola indissociata diverso dal colore della molecola dissociata: InH In + H+ pH = pK + log [In-] [InH] pH di viraggio = pK ± 1; l’intorno di pH nel quale l’indicatore cambia completamente colore ROSSO DI METILE BLU DI BROMOTIMOLO FENOLFTALEINA La soluzione è neutra solo quando reagiscono un acido forte con una base forte oppure un acido debole con una base debole di uguale forza. Quando la reazione di neutralizzazione ha luogo tra un acido debole con una base forte, oppure tra un acido forte con una base debole, la soluzione finale non è neutra e ha un pH diverso da 7. FENOMENO DELL'IDROLISI SALINA FENOMENO DELL'IDROLISI SALINA Acido forte e base forte : soluzione neutra (pH =7) Acido debole e base forte : idrolisi basica (pH >7) Base debole e acido forte : idrolisi acida (pH <7) Acido debole e base debole : soluzione acida, neutra o basica a seconda che: l'acido è più forte ugualmente debole più debole della base (Ka>Kb) (Ka=Kb) (Ka<Kb) CH3COONa è il sale di NaOH (base forte) e CH3COOH (acido debole). In acqua il sale si dissocia in Na+ e CH3COO- . Gli ioni CH3COOreagiscono con l’acqua: CH3COO- + H2O CH3COOH + OH- Si ha dunque un eccesso di ioni OH- che rendono basica la soluzione NOTARE: secondo Bronsted CH3COO- è la base coniugata di CH3COOH Considerando la generica reazione di idrolisi di un sale che deriva da un acido debole e da una base forte: H2O + A- HA + OH- In cui A- è l’anione del sale derivato dall’acido debole HA la costante di idrolisi è [HA] [OH-] Ki = [A-] Si noti che la costante di idrolisi Ki coincide con la costante Kb della base A- coniugata con l’acido debole HA. Infatti l’equilibrio cui è soggetto A- si indica come: A- + H2O Da cui Kb= [AH] [OH-] [A-] AH + OH- = KW Ka Relazione tra Ka e Kb Il prodotto della costante di dissociazione di un acido (Ka) per la costante di dissociazione della sua base coniugata (Kb) è uguale al prodotto ionico dell’acqua: [H3O+] [A-] Ka . Kb = [HA] [HA] [OH-] [A-] =[ H3O+] [OH-]= Kw=10-14 Ka e Kb sono quindi inversamente proporzionali: se il valore di Ka è alto ( e l’acido quindi è forte) il valore di Kb sarà di conseguenza basso ( e la sua base coniugata sarà debole) Per il calcolo del pH di una soluzione del sale MeA, derivato dall’acido debole HA, di concentrazione Cs, trascurando la dissociazione dell’acqua e il numero di moli di sale idrolizzato rispetto alle moli totali di sale l’espressione: KW = KA [HA] [OH-] [A-] Può essere modificata nella: KW [OH-]2 = KA Cs [OH-]2 = KW KA Cs TITOLAZIONE ACIDO-BASE Metodo di analisi volumetrica che permette di ricavare la normalità di una soluzione acida o basica a concentrazione ignota sfruttando una reazione di neutralizzazione. Il metodo consiste nell'aggiungere goccia a goccia a un volume noto di una soluzione acida (o basica), a normalità ignota, un volume noto di una soluzione basica (o acida) a normalità nota fino al raggiungimento del punto di equivalenza. Normalità = numero di equivalenti / volume Numero di equivalenti = Volume x Normalità Al punto di equivalenza vale la reazione: n equivalenti acido = n equivalenti base, ovvero: VA . NA = VB . NB Per cui: NA = VB . NB VA oppure NB = VA . NA VB Il raggiungimento del punto di equivalenza può essere evidenziato mediante un piaccametro o aggiungendo alla soluzione di cui si deve indicare il titolo (la normalità) qualche goccia di un indicatore che abbia un pH di viraggio più vicino possibile al punto di equivalenza. In una titolazione acido forte/base forte il punto di equivalenza si raggiunge a pH =7 In una titolazione acido debole/base forte il punto di equivalenza si raggiunge a pH >7 In una titolazione acido forte/base debole il punto di equivalenza si raggiunge a pH < 7 ESEMPIO: Calcolare la molarità di una soluzione acquosa di HCl sapendo che per titolare 37,4 ml di questa soluzione sono necessari 24,6 ml di una soluzione 0,104 M di Ba (OH)2 1) Si calcola la normalità della soluzione di Ba(OH)2: NBa(OH)2 = 0,104mol/l . 2 eq/mol = 0,208 eq/l 2) Si applica la relazione vista: . O,208 eq/l 24,6 ml NHCl = 37,4 ml = 0,137 eq/l Dato che HCl è un acido monoprotico, la molarità della soluzione coincide con la normalità ed è pertanto pari a 0,137 mol/l ACIDI E BASI SECONDO LEWIS: Un acido è un accettore di un doppietto elettronico; Una base è un donatore di un doppietto elettronico Nella neutralizzazione di un acido con una base: H+ + OH- H-OH Si forma un legame covalente, nel quale il doppietto elettronico proviene da un donatore, definito nucleofilo, che lo cede ad un accettore, definito elettrofilo D'altra parte altri atomi o raggruppamenti atomici possono fungere da elettrofili. Ad esempio i cationi dei metalli possono fungere da acidi di Lewis. La mole ed il numero di Avogadro Possiamo definire mole di un composto chimico una quantità in grammi di quel composto pari al peso molecolare In una mole di qualsiasi composto chimico vi è sempre un numero di Avogadro (N) di molecole Il numero di Avogadro (numero di molecole contenute in una mole di una sostanza) viene indicato con il simbolo N ed ha il valore di: N= 6,023 X 1023 La molarità indica il numero di moli di soluto disciolti in un litro di soluzione. La mole ed il numero di Avogadro Es: Una molecola di acqua ha una massa pari alla somma delle masse dei singoli atomi che la costituiscono: 16+2= 18. Sulla base della definizione di mole, una mole di acqua sarà pari a 18 grammi di acqua. Nel caso del cloruro di sodio (NaCl) una mole sarà pari a 58,5 grammi. In una mole di qualsiasi composto chimico vi è sempre un numero di Avogadro (N) di molecole. Quindi 18 grammi di acqua contengono lo stesso numero di molecole di 58,5 grammi di NaCl. CINETICA CHIMICA ED EQUILIBRI CHIMICI La cinetica chimica è quella parte della chimica che studia la velocità delle reazioni. La velocità di una reazione chimica si esprime in moli (o mmoli o moli) di sostanza trasformata o prodotta nell'unità di tempo (sec, min o ore) per unità di volume (litro, millilitro) Legge cinetica V=K [A]a [B]b K = costante di velocità Definiamo ordine di reazione la somma degli esponenti che appaiono nella formula della legge cinetica. EQUILIBRIO CHIMICO A+B C+ D V1 = K1 [A] [B] V2 = K2 [C] [D] EQUILIBRIO CHIMICO All’equilibrio: V1 = V 2 K1 [A] [B] = K2 [C] [D] K1 = K eq K2 [C] [D] Keq = [A] [B] dove Keq è una costante (a temp. cost.) chiamata costante di equilibrio della reazione. Legge di azione di massa: Per una reazione chimica all'equilibrio, il rapporto tra il prodotto dei valori delle concentrazioni dei prodotti e quello dei valori delle concentrazioni dei reagenti è costante a temp. costante. Principio dell'equilibrio mobile: Dato un sistema all'equilibrio, se viene turbato l'equilibrio (per es. variando le concentrazioni dei reattivi o dei prodotti) la reazione si svolge in un senso tale da ripristinare l'equilibrio.