Pericoli dal cielo Asteroidi Comete Supernovae Gamma-ray Burst C. Bartolini, P. Bontempi, S. Dichiara, A. Nastasi, D. Pesolillo, C. Zangelmi, P. Zucca ESTINZIONI DI MASSA: POSSIBILI CAUSE EXTRATERRESTRI Negli ultimi 500 Ma la Terra ha visto 5 grandi estinzioni di massa. A ciascuna di esse si fa corrispondere l’inizio di un nuovo periodo geologico: I. Ordoviciano – Siluriano (443.7 Ma fa) II. Devoniano – Missisipiano (359.2 Ma fa) III. Permiano – Triassico (251 Ma fa) IV. Triassico – Jurassico (199.6 Ma fa) V. Cretaceo – Terziario (65.95 Ma fa) Estinzioni minori: Cambriano – Ordoviciano (488 Ma fa) Pliocene-Pleistocene (1.8 Ma fa) (Wilson, "The Diversity of Life.“, 1992) I II III IV V Cause “extraterrestri”: • • • • Asteroidi Comete Supernovae (SN) Gamma Ray Burst (GRB) Cause “terrestri”: • Intenso vulcanesimo • Glaciazioni Possibili collegamenti I) PERICOLO ASTEROIDI I pianetini orbitano quasi tutti fra Marte e Giove. Solo l’1%, chiamati Near Earth Asteroids (NEA) passano nei dintorni della Terra e non è escluso che qualcuno possa cadervi sopra. CLASSIFICAZIONE DEI NEA • • • • AMOR sempre esterni alla Terra APOLLO per lo più esterni ATEN per lo più interni APOHELE sempre interni 2002 AA29, un esempio di ATEN, chiamato anche Seconda Luna NASCITA DELLA LUNA 4520 Ma fa Theia colpì la Terra. 2002 AA29 potrebbe essere un frammento dell’impatto Immagini tratte dal libro di McBride Gilmour: The Solar System, Cambridge Un. Press (2004) Origine dei Near-Earth Asteroids eccentricità Gli asteroidi con periodo = 1/3, 2/5, 3/7 del periodo di Giove vengono rimossi per effetto di risonanza e avvicinati al Sole (lacune di Kirkwood) semiasse maggiore (UA) NEA conosciuti Totale asteroidi conosciuti al 31/12/08 ~ Start of NASA NEO Program 400.000 NEO: • Totale > 5.000 • > 1 km ~ 900 ~ 90% known POTENTIALLY HAZARDOUS ASTEROIDS • I NEA che possono avvicinarsi alla Terra meno di 7.5 milioni di km sono chiamati Potentially Hazardous Asteroids (PHA) • Fino a giugno 2010 sono stati individuati 1139 PHA • Molti PHA non rappresentano attualmente un pericolo per la Terra, ma devono essere tenuti sotto controllo, perché le loro orbite potrebbero essere alterate dal loro passaggio radente vicino ad altri oggetti simili o i pianeti stessi. ASTEROIDI PASSATI RECENTEMENTE VICINI A NOI DATA 7/10/2008 31/3/2004 2/3/2009 14/6/2002 3/7/2006 18/8/2002 30/6/1908 DISTANZA DAL CENTRO DELLA TERRA (km) 6370 13000 72450 120300 433500 529500 6370 DIAMETRO (m) 5 6 20 50 340 430 80 2008 TC3 07 Oct 2008 02:46 UTC, 12.8 km/s 1-2 Kton D ~ 5 m - M ~ 70 ton L’EVENTO TUNGUSKA • La mattina del 30 giugno 1908 un evento catastrofico ebbe luogo nelle vicinanze del fiume Tunguska, abbattendo 80 milioni di alberi su 2150 chilometri quadrati. • Il rumore dell'esplosione fu udito a 1000 km di distanza. A 500 km testimoni affermarono di avere udito un sordo scoppio e avere visto sollevarsi una nube di fumo all'orizzonte. Rappresentazione pittorica dell’evento e fotografia degli alberi schiacciati dall’esplosione Sopra: mappa della zona colpita dall’esplosione in cui sono evidenziati l’epicentro e la direzione di caduta degli alberi A sinistra: albero bruciato e decorticato vicino all’epicentro, chiamato “palo del telegrafo” IPOTESI DI LAVORO • La causa dell'esplosione, avvenuta ad una altezza di 8 chilometri, fu un corpo celeste, con un diametro fra 50 e 100 metri che si muoveva ad una velocità di almeno 15 chilometri al secondo. • La conseguente vaporizzazione dell'oggetto ad opera dell’atmosfera ha causato un'immane onda d'urto che ha colpito il suolo provocando gli effetti osservati Rappresentazione pittorica dell’evento di Tunguska IL LAGO CHEKO • Ricerche compiute nell’ultimo decennio dal dipartimento di fisica dell'Università di Bologna confortano l’ipotesi che il lago Cheko, situato a circa 8 km a nord-ovest dall'epicentro dell'esplosione, possa essere un cratere d’impatto causato da uno dei frammenti del bolide. • La forma del fondo del lago è ad imbuto. • Testimonianze dirette e mappe della zona mostrano che il lago non esisteva prima del 1908. Veduta aerea del lago Cheko Il caso Apophis Scoperto nel 2004, (99942) Apophis misura circa 340 metri di diametro. A fine dicembre 2004 fu stimato che un impatto con la Terra si sarebbe potuto verificare il 13 aprile 2029 con un probabilità di circa il 3%. L’impatto avrebbe devastato una regione grande come la Francia, liberando un’energia superiore a 400 Mton (~25.000 volte l’energia della bomba atomica di Hiroshima). Le osservazioni radar hanno escluso questa possibilità. L’asteroide passerà quel giorno alle 23 e 43 (ora Europa centrale) a 34.770 km dal centro del nostro pianeta. Questo avvicinamento condizionerà i passaggi futuri in particolare quello del 13/4/2036. Si sta valutando l’ipotesi di collocare nel 2012 un “transponder” attorno all’asteroide, in modo da permettere un monitoraggio continuo ed accurato dell’oggetto. • Poiché il pericolo che Apophis colpisca la Terra il 13 aprile 2036 non è del tutto trascurabile, si sta studiando un progetto innovativo di un «trattore gravitazionale» per deviare il corpo ed evitare il possibile impatto con il nostro pianeta; esso impartisce un’accelerazione continua all’asteroide nella direzione voluta SCALA TORINO Grafico della scala Torino (Per la spiegazione vedere tabella) Il cratere di Chicxulub 180 km Lo strato di Gubbio • Estinzione Cretaceo – Terzario (65.5 Ma fa) La sedimentazione della crosta terrestre mostra una discontinuità in corrispondenza del passaggio dal Cretaceo al Terzario: transizione K-T. • • • ) Presenza di Iridio, elemento quasi assente sulla crosta; Grani di quarzo compresso (“shocked”) meccanicamente; Abbondanza di ferro, nichel e silicio, possibilmente creati durante l’impatto. Inoltre, sono state identificate in India enormi quantità di effusioni laviche risalenti allo stesso periodo (Trappi del Deccan), testimoni di un’intensa attività vulcanica. IPOTESI: violenti impatti meteorici possono provocare onde d’urto tali da innescare una violenta attività vulcanica agli antipodi del pianeta. (Geological Society of America, 2000) L’india non era agli antipodi di Chicxulub, ma è possibile che si sia verificato un altro impatto nel Pacifico le cui tracce sono state ormai cancellate per subduzione. Frequenza degli impatti Diametro impattore Frequenza evento (anni) 10 m 100 m 1 km 10 km 1 10 100 Tunguska Catastrofe globale 1000 10000 100000 1 milione 10 milioni 100 milioni Evento K-T II) Pericolo Comete Cometa Neat (C/2001 Q4). Cometa McNaught, del 2007. Cometa Hyakutake, del 1996. La Shoemaker-Levi 9, caduta su Giove, ha dimostrato che le comete: - possono essere catturate da pianeti - si possono spezzare in molti frammenti - possono cadere sui pianeti stessi o sui loro satelliti La caduta della Shoemaker-Levy 9 ha fatto riflettere sulla possibilità che analogamente le numerose "catenelle" di crateri presenti sui satelliti di Giove e sulla Luna siano il risultato dell’impatto di una cometa precedentemente frammentata. L’Estinzione Permiano – Triassico (251 Myr fa) Fu la più violenta e devastante. Scomparve il 96% delle specie marine, e il 70% di quelle terrestri. La causa di questa estinzione è stata probabilmente la collisione con una cometa o un asteroide. Sono stati proposti due siti per l’impatto: Wilkes Land Crater, Antartide Le anomalie gravitazionali mostrano un’area depressa, due volte più grande del cratere di Chicxulub Cratere Bedout, Australia Nord-Ovest. L’area dell’impatto è messa in rilievo dalle anomalie gravitazionali DIFFERENZE FRA ASTEROIDI E COMETE: - Le comete sono costituite da materiali volatili => chioma e coda - hanno periodo più lungo e maggiore eccentricità - sono più pericolose, perché arrivano con un preavviso di pochi mesi LE COMETE CHE PASSANO VICINE ALLA TERRA, FANNO PARTE, ASSIEME AI NEA, DEI NEAR EARTH OBJECTS (NEO) III) PERICOLO SUPERNOVAE No H / H I 1941 1964 II Ia CCSN TNSN 1983 Ic Ib ? IIb 1973 IIL 1987/93 1997/98 Hypernovae=GRB IIP FINE DELLE STELLE Quelle più piccole • consumano poco • vivono a lungo • terminano come nane bianche Quelle più grandi • consumano molto • vivono poco • terminano con una grande fumata … le supernovae => stelle di neutroni, pulsar => buchi neri Cortesia di F. Fusi Pecci Supernovae È stato calcolato (Steve Thorsett, “Terrestial Implications of Cosmological GammaRay Burst Models”, ApJ 1995) che lo strato di ozono del nostro pianeta subirebbe una drammatica diminuzione, se la Terra venisse investita da un flusso di radiazione γ pari a Fγ > 107 erg/ s cm2. Essendo: F = L/4πd2 Distanza critica: dcrit = (L/4πFγ)1/2. Dai valori di luminosità dati in precedenza si può stimare quindi a quale distanza dovrebbero esplodere le SNe per avere effetti devastanti sulla vita terrestre: dcrit (SN Ia) = < 40 pc dcrit (SN II) = < 3 pc • Estinzione Pliocene – Pleistocene (1.8 Ma fa) Una Supernova (Apellaniz, Benitez, 2002) spiegherebbe: a. Alto contenuto di 60Fe scoperto nel 1999 sul fondale oceanico; b. “Bolla locale” di plasma con diametro 490 a.l. L’esplosione potrebbe essere avvenuta quando la SN, 1.8 Ma fa, era a soli 130 a.l. (40 pc) da noi. FREQUENZA: 1. Per SNe a d < 8pc si è stimata 1.5 Ga-1, ovvero ~ 1/670 Ma (Gehrels et al., 2003); 2. Possibile aumento della frequenza con l’attraversamento dei bracci spirale, ogni 140 Ma. (Shaviv, 2003); 3. La frequenza era più alta nel passato, perché maggiore era la produzione di stelle. (Wikipedia) EFFETTI dei fotoni X/γ emessi dalle Supernovae Una dettagliata simulazione degli effetti che la radiazione γ di una SN avrebbe sull’atmosfera terrestre sono stati presentati da Gehrels et al., nel 2003. Essi hanno trovato che: 1. I fotoni γ tendono a dissociare l’azoto molecolare N2 nella troposfera; 2. La presenza di N libero favorirebbe la formazione di ossidi d’azoto (NOn): N + O2 → NO + O NO + HO2 → NO2 + OH 3. L’ozono (O3) inizierebbe a scomparire in quanto dissociato dalle reazioni: NO + O3 → NO2 + O2 NO2 + O → NO + O2 IV) PERICOLO Gamma-Ray Burst (GRB) • I GRB sono impulsi di raggi gamma • con una distribuzione isotropa sulla sfera celeste • appaiono improvvisamente in qualsiasi regione del cielo • con una frequenza di un lampo al giorno provenienti dalle galassie distribuite in tutto l’universo Distribuzione dei GRB in base alla durata: lunghi & brevi short long Gamma Ray Burst lunghi I Gamma Ray Burst di lunga durata sono il risultato del collasso di stelle di grande massa (M > 30 MSole), in possesso di un nucleo rapidamente rotante. I GRB sono eventi simili alle Supernovae…ma molto più energetici. Tutti pensano che siano associati alla formazione di un Buco Nero (NASA database) GRB BREVI I meccanismi più accreditati per la formazione dei GRB brevi prevedono la fusione di due oggetti compatti: • Stelle di Neutroni-Stella di Neutroni • Stella di Neutroni – Buco Nero si ritiene che questi eventi possano avere luogo con una frequenza di circa 1 ogni 10 6 – 10 7 anni per galassia. Gamma Ray Burst Per la stima degli effetti che un GRB può avere sulla Terra vengono presi in esame i GRB di lunga durata. Oggetti di questo tipo emettono radiazione lungo fasci collimati, con potenza: LGRB ≈ 5·1050 erg/s Considerando la potenza si ricava, la distanza entro cui i GRB diventano pericolosi Energia quasi totalmente liberata nella banda 0.3 – 2 MeV (hard X - γ) dcrit, GRB = < 2 Kpc Sebbene più rari delle SNe i GRB posseggono un potenziale distruttivo molto più alto, e quindi la distanza alla quale risulterebbero pericolosi è molto maggiore. La frequenza di GRB a d < 2 Kpc è stimato ~ 1 GRB/670 Ma (Mellot, 2003) Analogo alla frequenza di SNe. Gamma Ray Burst EFFETTI: Flusso di fotoni emesso da un GRB a d < 2Kpc: FGRB ≈ 10 FSole …ma radiazione nelle bande X/γ anziché nel Visibile!! Tuttavia, gli effetti nocivi NON sono diretti (solo lo 0.2% di FGRB raggiunge la superficie [Smith et al, 2003]). Effetti sulla chimica dell’atmosfera Danni maggiori sul lungo termine. (NASA database) EFFETTI DI UN GRB SULL’ATMOSFERA Reazioni di combinazione dell’N2 con O2 1. Formazione NO2 → oscuramento radiazione solare → inizio glaciazione; 2. Riduzione O3 → intensa radiazione UV solare → danni sul DNA e distruzione fitoplancton. L’ARRIVO DEI RAGGI GAMMA DISTRUGGE LA PROTEZIONE DI OZONO Densità di colonna O3 (Thomas, Mellot, et al. 2005) Danni sul DNA dopo il burst Effetti di Raggi Cosmici da GRBs Galattici (Dar, Laor & Shaviv 1998) e Melott et al. (2004) suggeriscono che un GRB puntato verso la Terra abbia prodotto un flusso letale di fotoni e muoni ad alta-energia che ha distrutto lo strato di ozono, ucciso il plancton e condotto all’estinzione dei trilobiti nel periodo Ordoviciano. L’evidenza geologica indica due momenti: - una estinzione rapida e - un periodo glaciale di lunga durata. Estinzione Ordoviciano – Siluriano (443.7 Ma fa) (Minard 3.4. 2009) Un Gamma Ray Burst spiegherebbe: a. La scomparsa improvvisa della fauna marina superficiale, per la quale la radiazione UV è meno schermata dalle acque; b. L’“improvvisa” comparsa di una fase di glaciazione alla fine dell’Ordoviciano, durata circa 500.000 anni (Reid, 1978). E’ impossibile identificare il “resto” del GRB perché in 443.7 Ma il sistema solare ha compiuto un giro completo della Galassia per quasi DUE volte… Nella costellazione del Sagittario la stella WR 104 distante 8000 anni luce potrebbe diventare un GRB in futuro CONCLUSIONE: E’ VERO CHE DAL CIELO POSSONO CADERE ASTEROIDI O COMETE, OPPURE ARRIVARE PERICOLOSE RADIAZIONI, MA FORSE I PERICOLI MAGGIORI LI CREA L’UOMO STESSO