Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006
Capitolo I. Che cos’è la sociologia?
I CLASSICI:
LE MACRO-ANALISI DELLA SOCIETÀ
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Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006
Capitolo I. Che cos’è la sociologia?
Obiettivi di apprendimento
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Capire cos’è una “società”
Capire da “cosa” è costituita
Quali sono i processi sociali più rilevanti
Come si può conoscere (tutta o in alcune parti)
Sapere quali sono le caratteristiche della società
industriale-moderna
Per far questo ci vuole una teoria (sociologica), dei
metodi di raccolta dati e delle ricerche empiriche
I “classici” sono stati i primi a provarci!
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Giddens, FondamentiSOCIETÀ
di sociologia, Il Mulino, 2006
Capitolo I. Che cos’è la sociologia?
Una società (dal latino societas, derivante dal sostantivo socius cioè "compagno,
amico, alleato") è un insieme di individui dotati di diversi livelli di autonomia,
relazione ed organizzazione che, aggregandosi, interagiscono al fine di perseguire
uno o più obiettivi comuni.
La società umana è un gruppo organizzato, gravitante su o stanziato in un
territorio, tendente all’autosufficienza economica, composto da individui che
condividono una stessa cultura (norme, costumi, convinzioni, ecc.), che sono
coscienti della loro identità e continuità collettiva e che stabiliscono fra loro
rapporti e scambi più intensi rispetto a quelli stabiliti con membri di altre
collettività.
Per i primi sociologi (“classici”) la interpretano come una “totalità”, un insieme
strutturato, un organismo, o anche dei rapporti strutturati fra sottogruppi
componenti tenuti insieme da esigenze di sopravvivenza e di comunanza
culturale
Nella storia, si sono valutate essere esistite circa cinquemila società diverse,
classificate in base a vari criteri
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Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006
STRUTTURA/E
SOCIALE/I
Capitolo I. Che cos’è
la sociologia?
Il concetto di struttura sociale si riferisce al fatto che le attività umane
non sono casuali, ma strutturate storicamente e che vi sono regolarità
nei nostri comportamenti e nelle relazioni che intratteniamo.
Una società è composta da un aggregato di strutture che ne rendono
possibile l’esistenza e l’evoluzione
La struttura sociale non è una struttura fisica (es. un edificio), poiché le
società umane sono continuamente ricostruite dai “mattoni” che le
compongono: le relazioni fra gli esseri umani.
La strutturazione è un processo biunivoco:
le nostre attività reciproche strutturano il mondo sociale
il mondo sociale struttura le nostre attività
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Le principali strutture sociali
Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006
Capitolo I. Che cos’è la sociologia?
• POLITICHE: Struttura
istituzionale (Presidenza Rep., Parlamento, Governo, ecc…)
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ECONOMICHE: mercati, borse, Banca d’Italia, BCE, ecc…
GIURIDICHE: Tribunali, Codici, Notariato, ….
EDUCATIVE: Scuole, Università, Collegi, …
FAMILIARI-RIPRODUTTIVE: famiglia, parentela, ecc.
ARTISTICHE: Accademie artistiche, Premi letterari, …
CULTURALI (etico-religiose): Chiese, Autorità morali, Istituzioni culturali
SCIENTIFICHE: CNR, Università, Laboratori Big Science, ecc.
• COMUNICATIVE: Media (tv, radio, giornali) , gestori di Internet, emittenti
televisive, gestori telefonici, ecc.
• TRASPORTI: aeroporti, stazioni, porti, linee ferroviarie, strade
MEZZI GENERALIZZATI DI INTERSCAMBIO:
Lingua-ggio, denaro, internet // legge, regole etiche, fiducia,
simboli comuni, tempo regolato, ...
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Giddens, Fondamenti
di sociologia, Il Mulino, 2006
CULTURA
Capitolo I. Che cos’è la sociologia?
Un complesso organico di segni e simboli elaborati ed
utilizzati da un gruppo umano
Concorre a definire l’identità del gruppo
(paese/nazione) in termini di usi, costumi, tradizioni,
credenze, memoria, patrimonio culturale, ecc.
È caratterizzata da un’etica (in alcuni casi diversificata al
suo interno) che indica le relazioni sociali tipizzate che
devono valere nel gruppo
Si manifesta in una cultura materiale incarnata in
oggetti, tecniche, cibi, abiti, oggetti di uso quotidiano
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Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006
Che cos’è1798-1857)
la sociologia?
AUGUSTE Capitolo
COMTEI.(francese:
La sociologia come “scienza positiva”
La sociologia come “scienza positiva”
Nel 1839 ideò la parola sociologia, presente
nel suo Corso di filosofia positiva.
La sociologia è la scienza della società capace di svelare le leggi
universali che governano il mondo sociale.
Così come esistono leggi naturali che permettono di controllare e
prevedere gli eventi del mondo fisico, esistono anche leggi invariabili
che spiegano il mondo sociale (fisica sociale).
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Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006
Capitolo I. Che cos’è la sociologia?
Auguste Comte (1798-1857)
Il positivismo sostiene che la scienza si applica ai fenomeni osservabili
e alle loro relazioni causali, direttamente attingibili attraverso
l’esperienza.
La sociologia è una scienza positiva, pertanto essa applica allo studio
della società gli stessi rigorosi metodi scientifici che la fisica o la
chimica applicano allo studio del mondo fisico.
L’approccio positivista in sociologia comporta la produzione di
conoscenza sociale basata sull’evidenza empirica ricavata
dall’osservazione, dal confronto e dalla sperimentazione.
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Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006
Capitolo I. Che cos’è la sociologia?
Auguste Comte (1798-1857)
La legge tre stadi afferma che gli sforzi umani per comprendere il
mondo sono passati attraverso gli stadi:
- teologico: la società è espressione della volontà di Dio;
- metafisico: la società è spiegata da principi astratti (etici, logici, ecc.);
- positivo: la società è indagata con il metodo scientifico.
“Ordine e Progresso” (visione statica e lineare della società)
Comte contribuì alla sistematizzazione e all’unificazione della
sociologia in vista della sua successiva professionalizzazione come
disciplina accademica.
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Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006
Capitolo I.
Che cos’è1858-1917)
la sociologia?
ÈMILE DURKHEIM
(francese,
La sociologia macro-organicista
1° professore di sociologia (del mondo) alla Sorbona
La sociologia studia i fatti sociali =>
la vita sociale può essere studiata con lo
stesso rigore riservato agli eventi naturali.
Fonte:
www.newgenevacenter.org
I fatti sociali sono elementi della vita sociale che determinano le
azioni individuali (corrispondono a fenomeni, tendenze, norme,
strutture).
I fatti sociali sono esterni agli individui ed esercitano un potere di
coercizione sugli individui.
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Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006
Èmile Durkheim
(1858-1917)
Capitolo
I. Che cos’è la sociologia?
La sociologia studia i fatti sociali con un metodo empirico (“Le regole
del metodo sociologico”)
I fatti sociali sono collegati fra loro: strutturano in modo organico la
società (organicismo).
La società funziona come organismo vivente, anche se sempre da
costruire.
I fatti sociali possono essere normali (fisiologici) o patologici:
la sociologia si occupa della loro diagnosi e cura (similmente alla
medicina sociale)
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Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006
Capitolo I. Che cos’è la sociologia?
Èmile Durkheim (1858-1917)
La divisione sociale del lavoro (1893)
Analisi del mutamento e della coesione sociale attraverso l’articolazione
del lavoro (industriale):
nell’era industriale si afferma un nuovo tipo di solidarietà (coesione).
Società tradizionali
Solidarietà
meccanica
Società moderne
Solidarietà
organica
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Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006
Capitolo I. Che cos’è la sociologia?
Solidarietà meccanica
•
•
•
•
I membri della società si dedicano in prevalenza a occupazioni simili
tra loro
Prevalgono le esperienze comuni e le credenze condivise
L’individuo non si distingue dalla sua comunità di appartenenza
La coesione sociale è garantita da sanzioni repressive (espulsione,
omicidio)
Solidarietà organica
•
•
•
•
I membri della società si dedicano in prevalenza a occupazioni diverse
tra loro
Gli individui si differenziano
Prevale l’interdipendenza reciproca, come tra le componenti di uno
stesso organismo
La coesione sociale è garantita da sanzioni restitutive (diritto)
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Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006
Capitolo I. Che cos’è la sociologia?
Il suicidio (1897)
Il suicidio è un fatto sociale (patologico) che può essere spiegato solo da
altri fatti sociali (non psicologici).
Due forze sociali, esterne all’individuo, influenzano, per carenza o per
eccesso, i tassi di suicidio
Integrazione sociale
- suicidio egoistico carenza di
integrazione sociale)
- suicidio altruistico (eccesso
di integrazione sociale)
Regolazione sociale
- suicidio anomico carenza di
regolazione sociale)
- suicidio fatalistico (eccesso
di regolazione sociale)
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Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006
Capitolo I. Che cos’è la sociologia?
La coscienza collettiva
e gli studi sui fenomeni religiosi
Distinzione sacro-profano
la religione come "un sistema solidale di credenze e di pratiche
relative a cose sacre, cioè separate e interdette, le quali uniscono
in un'unica comunità morale, chiamata Chiesa, tutti quelli che vi
aderiscono.”
La religione favorisce la coesione sociale permettendo
rappresentazioni del mondo comuni
La società elabora un immaginario, delle rappresentazioni collettive
(= “coscienza collettiva”), delle emozioni condivise,
uno “spirito del tempo”
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Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006
Capitolo
I. Che
cos’è la sociologia?
KARL
MARX
(1818-1883)
La sociologia (macro) del conflitto
Studia i cambiamenti della società moderna
legati allo sviluppo del capitalismo: un modo di produzione
radicalmente diverso dai suoi precedenti storici e costituito da due
elementi:
Fonte:
academic.brooklyn.cuny.edu
- il capitale: mezzi di produzione usati per produrre merci
- il lavoro salariato: l’insieme dei lavoratori che, privi dei mezzi di
produzione, vendono la propria forza lavoro in cambio di un salario.
- I rapporti fra capitalisti e salariati definiscono i rapporti sociali di
produzione che generano il surplus o profitto
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Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006
Capitolo I. Che cos’è la sociologia?
Il capitalismo è un sistema classista e nella società capitalista sono
presenti due classi caratterizzanti:
- la borghesia: i capitalisti proprietari dei mezzi di produzione;
-il proletariato: la classe operaia priva dei mezzi di produzione.
- (le altre classi, come la piccola borghesia, tendono ad allearsi con
una o l’altra o ad essere marginalizzate, come il sotto-proletariato)
Il rapporto fra classi è conflittuale, fondato sullo sfruttamento e
l’alienazione:
- la borghesia è la classe dominante;
- il proletariato è la classe subordinata.
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Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006
Il percorso
sulla
Capitolo
I. Chestorico
cos’èpoggia
la sociologia?
concezione materialistica della storia:
le cause del mutamento sociale non sono da ricercare nelle idee o nei valori, ma
nei fattori economici.
Le società cambiano a causa delle contraddizioni insite nei rispettivi modi di
produzione. Il sistema capitalistico è destinato a essere rovesciato da una
rivoluzione dei lavoratori, che instaurerà una società senza classi (socialistacomunista).
« Nella produzione sociale della loro esistenza, gli uomini entrano in rapporti
determinati, necessari, indipendenti dalla loro volontà, in rapporti di produzione che
corrispondono a un determinato grado di sviluppo delle loro forze produttive materiali.
L'insieme di questi rapporti di produzione costituisce la struttura economica della società,
ossia la base reale sulla quale si eleva una sovrastruttura giuridica e politica alla quale
corrispondono forme determinate della coscienza sociale. Il modo di produzione della
vita materiale condiziona, in generale, il processo sociale, politico e spirituale della vita.
Non è la coscienza degli uomini che determina il loro essere ma è, al contrario, il loro
essere sociale a determinare la loro coscienza [...]» (Per la critica dell’economia politica,
1859)
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Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006
MAX WEBER
(tedesco:
1864-1920)
Capitolo
I. Che cos’è
la sociologia?
La sociologia dell’azione (soggettiva)
A differenza di Marx, per Weber l’influenza di idee
e valori sul mutamento sociale è pari a quella
delle condizioni economiche.
Come in altre scienze, la sociologia si sviluppa
nell’integrazione fra modelli teorici e raccolta di dati empirici.
Fonte:
fr.wikipedia.org
Il tipo ideale è un modello concettuale utile a comprendere il mondo.
L’aggettivo ‘ideale’ non è sinonimo di desiderabile, ma designa la
forma pura di un fenomeno.
La sociologia è comprendente (non positivista): ha il compito di
comprendere il significato dell’azione sociale. Per comprendere
l’azione sociale è necessario utilizzare metodi che osservino e diano
voce agli attori sociali (differenza sc. naturali/sc. sociali).
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Giddens,
di SOCIETÀ
sociologia,
Il Mulino, 2006
ALLEFondamenti
ORIGINI DELLA
MODERNA:
Capitolo I. Che cos’è la sociologia?
l’analisi sociologica dei processi storici
“L’etica protestante e lo spirito del capitalismo” (1904-1905)
Lo sviluppo dell’impresa capitalistica è avvenuto soprattutto nei paesi europei
dove si è avuta una evoluzione delle credenze religiose
L’etica protestante spinge l’individuo a impegnarsi per il successo delle
proprie iniziative economiche, segno di predestinazione divina.
Lo spirito del capitalismo è quel complesso di orientamenti normativi
che sono alla base della società occidentale moderna, favorito
dall’etica protestante e dal dogma della predestinazione.
Altri pensieri religiosi (orientali) hanno favorito l’adattamento alla
situazione esistente sfavorendo il cambiamento
Etica dell’intenzione (dei principi) / Etica della responsabilità (delle
conseguenze dell’azione)
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Giddens,
Fondamenti di SOCIETÀ
sociologia,
Il Mulino, 2006
CARATTERISTICHE
MODERNA
Capitolo I. Che cos’è la sociologia?
Il termine razionalizzazione indica l’affrancamento della società moderna
dalle credenze radicate nella superstizione, nella religione, nelle usanze,
nelle abitudini tradizionali, cui subentra il calcolo strumentale razionale,
tendente al raggiungimento dell’efficienza sulla base delle conseguenze
prevedibili.
Il pensiero razionale moderno ha spazzato via le credenze di carattere
‘magico’, cioè non scientifico, legate alla tradizione (disincantamento del
mondo).
Ciò porta allo sviluppo di organizzazioni burocratiche basate su criteri
razionali e allo sviluppo delle professioni tecniche (anche la sociologia può
diventare una professione)
A fianco delle classi sociali (indicate da Marx) vi sono dei ceti sociali
(professionisti, commercianti, artigiani, ecc.) che sviluppano una propria
competenza tecnica e sub-cultura di ceto
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Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006
Economia, politica e società
Capitolo I. Che cos’è la sociologia?
•
•
•
•
Agire razionale rispetto allo scopo
Agire razionale rispetto al valore
Agire affettivo
Agire tradizionale
Autorità politiche (o leader):
legali-funzionariali (tecnici)
tradizionali,
carismatiche (che per lui dovevano però sempre agire in
ambito parlamentare utilizzando un’etica della responsabilità,
ma dopo di lui si imporranno leader carismatici antidemocratici)
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Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006
Capitolo I. (1858-1918)
Che cos’è la sociologia?
GEORG SIMMEL
La sociologia della relazione
(azione reciproca)
•1890 "Sulla differenziazione sociale"
•1892 "I problemi della filosofia della storia"
•1894 "Il problema della sociologia"
•1900 "Filosofia del denaro"
•1900 "La metropoli e la vita dello spirito”
(v. scheda integrativa)
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Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006
Georg Simmel
(1858-1918)
Capitolo
I. Che cos’è la sociologia?
Il concetto cardine del suo pensiero è
l’“interazione”, la “Wechselwirkung” o “azione reciproca”.
“se la società deve costituire l’oggetto autonomo di una scienza
indipendente, può esserlo solo sulla base del fatto che, dalla somma
di elementi individuali che la costituiscono, emerge una nuova
entità: altrimenti tutti i problemi della scienza sociale non sarebbero
che quelli della psicologia individuale”.
L’interazione sociale si manifesta con continui scambi interpersonali
ma si consolida in forme sociali stabili che costituiscono la
sociazione (cerchie sociali o associazioni).
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Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006
Capitolo I. Che cos’è la sociologia?
La relazione straniero-autoctono
La condizione di straniero (strano-estraneo) non è una condizione
oggettiva ma una relazione sociale fra un persona/un gruppo vista
come non parte del proprio gruppo sociale da parte degli autoctoni
che sviluppano un’azione di rifiuto/accoglienza nei suoi riguardi
Spesso anche il povero è l’estraneo interno (potenzialmente “il nemico”)
La relazione è spesso ambivalente: il lontano è vicino, è presente
nella società (quindi di fatto è parte dell’ingroup) ma è anche
considerato un “non appartenente” (non fa parte del NOI identitario
ma dell’outgroup). Occupa uno spazio sociale lasciato libero (certi
lavori, certe posizioni sociali) ma non conosce “dall’interno” i
meccanismi della società ospitante.
Se riusciamo a sentire delle somiglianze/uguaglianze con lui (es.
comune umanità, comune destino) allora si formano dei meccanismi
di vicinanza
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Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006
Georg Simmel
(1858-1918)
Capitolo
I. Che cos’è la sociologia?
Gli scambi reciproci necessitano di fiducia reciproca. La fiducia è
decisiva sia in campo economico sia nei rapporti fra i gruppi. La sua
mancanza porta a conflitti
Nella metropoli moderna si ha un aumento delle cerchie
(raggruppamenti e associazioni) e delle intersecazioni, della velocità
dei contatti, della differenziazione degli individui (sempre più
individualizzati), ma si ha anche un raffreddamento e un
distanziamento dei rapporti
Nella vita metropolitana emergono particolari tipologie individuali
(come l’uomo blasé, ossia indifferente) e sorgono specifiche
problematiche di malessere (stress, nevrastenia, frettolosità, …)
legate ai tempi di vita e alle tonalità fredde dei rapporti
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Giddens,
Fondamenti
di sociologia,
Il Mulino, 2006
Mediatori
sociali
generalizzati
Capitolo I. Che cos’è la sociologia?
“La filosofia del denaro”
Le relazioni sono sempre più mediate dal denaro (quantità invece
che qualità). Il denaro ha il vantaggio dell’immediatezza e della
mediazione simbolica: crea un forte legame tra i membri di una
stessa cerchia economica; proprio perché non può essere utilizzato
immediatamente, rimanda ad altri individui, dai quali si possono
ottenere in cambio beni di consumo.
Rendendo possibile gli scambi, lega ineluttabilmente gli uomini gli
uni agli altri. Il denaro imprime il proprio marchio sui rapporti sociali
ma apre anche nuove opportunità di scambio: è ambivalente.
Cambia la percezione del tempo che diventa misurabile e assimilato
al denaro (sempre carente e fuggevole)
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Ordine Fondamenti
e coesionedisociale
nella
modernità
Giddens,
sociologia,
Il Mulino,
2006
Capitolo I. Che cos’è la sociologia?
Passaggio storico dal vecchio al nuovo ordine: cosa “tiene insieme”
la società? (esempi di collasso e conflittualità ingovernabili)
FATTORI STRUTTURALI
•Lo Stato: sicurezza e giustizia (necessari ma non sufficienti; la
mafia come anti-stato)
•La divisione del lavoro e la nuova economia capitalista (dello
sviluppo)
•La politica democratica (la democrazia come ordine egualitario e
inclusivo riformabile) e i beni pubblici o comuni (il welfare,
l’indipendenza, il territorio, i beni storico-artistici, …)
FATTORI CULTURALI
•La fede nel futuro (progressismo e antiprogressismo) e nella
ragione (scienza, coscienza retta)
•Nazionalismo e patriottismo (nuova religione civile moderna e
suoi limiti)
•Religione ed etica (dal monoculturalismo al pluralismo eticoreligioso)
•Contenimento diseguaglianze e conflittualità sociali (riforme o
ribellione?): la redistribuzione e le pari opportunità
Disordine
conflittualità
sociale nella
modernità
Giddens, e
Fondamenti
di sociologia,
Il Mulino,
2006
Capitolo I. Che cos’è la sociologia?
Passaggio storico
dal vecchio al nuovo ordine: cosa “ostacola il
benessere” dei cittadini?
FATTORI STRUTTURALI
•Diseguaglianze (eccessive), precarietà e cattive condizioni di lavoro
•Scarsa mobilità (ascendente) fra le classi sociali;
•Poca integrazione e coesione sociale;
•Orientamenti politici anti-democratici e poco attenti ai beni
pubblici o comuni (il welfare, l’ecologia, i diritti personali, ecc.)
FATTORI CULTURALI
•Scarsa fiducia reciproca fra gruppi;
•Malesseri della vita frenetica e dei rapporti freddi;
•Individualizzazione difensiva (prevalgono sentimenti di
isolamento, indifferenza e sfiducia)
•Disincantamento del mondo e areligiosità (insufficienti orizzonti
di senso)