Appunti di Fisica ‘07 19 aprile ore 15.00, Aula A Dip. di Fisica della Materia e Tecnologie Fisiche Avanzate S Sttaattii N Noonn--CCllaassssiiccii ddeell CCaam mppoo E Elleettttrroom maaggnneettiiccoo iinn CCQ QE ED D Dr. Rosario Lo Franco ((Dipartimento di Scienze Fisiche ed Astronomiche, Università di Palermo) ) In ottica quantistica, gli stati non-classici del campo elettromagnetico rivestono un ruolo importante sia da un punto di vista teorico che sperimentale. Infatti, questi stati possono servire per acquisire informazioni di carattere fondamentale sulla teoria quantistica e, inoltre, possono trovare applicazioni nel campo della “informazione quantistica” (Quantum Information Processing, QIP). Stati non classici come il “Gatto di Schrödinger”i, dove due stati macroscopici distinti possono esistere contemporaneamente grazie al parallelismo quantistico, mettono in luce le differenze tra “mondo classico” e “mondo quantistico” e permettono di studiare proprio il confine tra questi due mondi. D’altra parte, l’entanglement di sistemi spazialmente separati sta all'origine del comportamento non locale ii ed ha svariate applicazioni in QIP, come per esempio quantum key distibution, dense-coding o teletrasportoiii. Per tutti questi motivi, l’analisi, la generazione e la misura di questo tipo di stati sono da alcuni anni materia di una intensa attività di ricerca in diversi contesti. L’elettrodinamica quantistica di cavità (CQED), grazie ai notevoli miglioramenti sperimentali su fattori di qualità Q delle cavità, controllo degli atomi di Rydberg e delle loro interazioni con le cavità, si è ultimamente imposta come “terreno” ideale per la costruzione di stati di campo elettromagnetico quantistico (quantum field state engineering) e, quindi, per la realizzazione di processi di fondamenti di meccanica quantistica e di quantum informationiv. Sulla base di queste considerazioni, nel nostro seminario descriviamo le tecniche standard di CQED indicate per questi scopi e riportiamo alcuni rilevanti risultati, sia teorici che sperimentali, ottenuti nel corso di questi ultimi anni v. i E. Schrödinger, Naturwissenchaften 23, 807 (1935). A. Einstein, B. Podolsky, and N. Rosen, Phys. Rev. 47, 777 (1935). iii M. A. Nielsen and I. L. Chuang, Quantum Computation and Quantum Information (Cambridge University Press, Cambridge, 2000). iv J. M. Raimond, M. Brune, and S. Haroche, Rev. Mod. Phys. 73, 65 (2001). v M. Brune et al., Phys. Rev. Lett. 77, 4887 (1996) ; R. Lo Franco, G. Compagno, A. Messina, and A. Napoli, Phys. Rev. A 72, 053806 (2005); R. Lo Franco, G. Compagno, A. Messina, and A. Napoli, Phys. Rev. A 74, 045803 (2006). ii