Il PC come strumento di editing
 Uno dei principali utilizzi odierni del personal
computer e’ come strumento di gestione di
documenti
 Es. Preparazione ed archiviazione di lettere, stesura
fatture, realizzazione di siti web, …
 L’utilizzo del PC introduce molteplici vantaggi
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Copiare e modificare documenti
Documenti personalizzabili ed interattivi
Archiviazione su supporti fisicamente meno ingombranti
Meccanismi automatici di reperimento documenti
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Rappresentazione di documenti
 I documenti vengono memorizzati su file
(sequenze di bit): si necessita quindi di meccanismi
di codifica e decodifica
 Questi meccanismi sono usati dai programmi
applicativi per l’editing dei documenti
Documento
Codifica
Decodifica
Programma
Applicativo
Sequenza di bit
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Documenti di testo
 I documenti piu’ semplici sono documenti di testo
contenenti caratteri alfanumerici, segni di punteggiatura e
simboli specifici
 Per questi tipi di documenti e’ stata definita una specifica
codifica detta ASCII (American Standard Code for
Information Interchange)
 Ogni carattere e’ rappresentato con 7 bit (totale di 128
caratteri)
 I codici sono indicati con i numeri da 0 a 127, o in codice
ottale
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Codice ASCII
 Esistono caratteri di controllo (codici da 0 a 32),
caratteri alfanumerici e simboli di punteggiatura
 Visto che i dati vengono memorizzati in byte,
esiste una versione ASCII estesa che aggiunge
altri 128 caratteri (lettere accentate, caratteri
grafici, …)
 Per inserire caratteri ASCII fuori tastiera si
usano il tasto ALT e la tastiera numerico
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Altre codifiche
 Esistono altre codifiche per documenti di testo
 rtf: rich text format. Aggiunge informazioni di carattere
presentazionale al testo
ciao mamma
\b ciao \i mamma
 doc: codifica usata da word
 ps: postscript. Codifica supportata direttamente anche da buona
parte delle stampanti
 pdf: portable data format. Codifica supportata da buona parte dei
browser
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Perche’ avere piu’ codifiche?
 Le diverse codifiche si prefiggono finalita’ differenti
 ASCII: formato “semplice” portabile su tutti i sistemi operativi.
Inoltre identifica solo i contenuti senza fornire informazioni di
formattazione (interpretazione automatica dei contenuti)
 Codifiche piu’ avanzate sono piu’ adatte ad introdurre
informazioni di formattazione del documento
 Esistono codifiche che permettono la memorizzazione di
testi non-standard (ipertesti, aspetti dinamici e di
interazione)
 OSS.: lo stesso documento, visualizzato con differenti
programmi applicativi, puo’ presentarsi differentemente:
questo perche’ vengono usate differenti decodifiche
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Legame documento-prog. applic.
 In windows, ogni documento viene memorizzato in un file
con una particolare estensione
 L’estensione identifica, oltre al formato adottato, anche il
programma applicativo con il quale effettuare l’editing del
documento
 Questo permette l’attivazione automatica del programma
applicativo con il documento ceonsiderato pronto per
essere editato
 Se si attiva un programma applicativo questo viene aperto
senza nessun documento particolare pronto per l’editing
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Operazioni tipiche (1)
 Tra le operazioni comuni più usate in fase di editing
possiamo elencare:
 Nuovo documento
Permette di creare un nuovo documento vuoto (nei formati più
avanzati anche documenti vuoti occupano spazio su disco)
 Salva con nome
In fase di editing, il documento risiede nella memoria RAM
(volatile). Per memorizzare in modo stabile il documento bisogna
eseguire il comando salva con nome. Questo comando permette
anche di scegliere fra i vari formati (codifiche) disponibili
 OSS: Dopo l’operazione di salvataggio su file il documento
diviene una risorsa che si può gestire attraverso Gestione
Risorse (es. muovere il documento in una diversa cartella,
eliminarlo, cambiare nome al file, creare collegamento)
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Operazioni tipiche (2)
 Cut & Paste
 Una delle operazione di editing più usate è sicuramente il
cut & paste
 Opzioni di visualizzazione
 Il medesimo documento può essere visualizzato in diversi
modi: normale, layout, anteprima, zoom…
 Una funzionalità importante riguarda la possibilità di
visualizzare il risultato finale del documento
 WYSIWYG: what you see is what you get
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OLE: Object Linking & Embedding
 Per creare documenti composti da oggetti di tipo
eterogeneo Windows fornisce la tecnologia OLE
 Questa tecnologia permette di inserire all’interno
di un documento un oggetto (eventualmente creato
con un diverso applicativo)
 Ci sono due modalita’ di inserimento:
 Embedding: l’oggetto viene copiato all’interno del nuovo
documento
 Linking: si crea un collegamento fra l’oggetto ed il
documento
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Database: nozioni
 Un database e’ un insieme di dati “organizzati” e
correlati
 I database relazionali sono tabelle con
 una colonna per ogni tipo di attributo che descrive gli
oggetti rappresentati dal database (dette field/campi)
 una riga per la descrizione di ciascun oggetto di
interesse (dette record)
 In word i database possono essere creati con
tabelle
 la prima riga descrive i nomi dei campi (field label)
 le righe successive descrivono i record
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Database in Word: operazioni
 Il fatto di organizzare i dati inseriti in un
database permette l’esecuzione di operazioni
automatiche sui dati stessi
 In WORD e’ possibile eseguire alcune operazioni su
database quali ad esempio ORDINA




selezionare la tabella
richiamare tabella-ordina
scegliere le chiavi di ordinamento
scegliere il tipo di ordinamento (crescente/decrescente)
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WORD - Stampa Unione
 Per creare lettere circolari, WORD fornisce una
funzionalita’ detta stampa unione
 creare il database (tabella) contenente le informazioni
necessarie per la creazione dei singoli documenti
 creare la lettera “fac-simile”
 creare la connessione fra i punti vuoti del fac-simile ed i
singoli campi (field) del database
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WORD
 Permette l’inserimento di testo formattato:
 Per formattazione di un documento si intendono le
caratteristiche stilistiche che contraddistinguono il
documento stesso:
documento word = testo + formattazione
 Il formato ASCII prevede un solo tipo di
carattere e nessun meccanismo di impaginazione:
 un testo è un semplice elenco di caratteri
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Elementi di Formattazione
 Gli elementi di formattazione principali sono:
il tipo di carattere
il corpo (la dimensione del carattere)
il formato della pagina
l’interlinea (la distanza tra le righe) e la spaziatura (la
distanza tra i caratteri)
 lo spessore dei margini
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


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Elementi di un documento
 Esistono tre elementi principali; ogni elemento ha
delle sue caratteristiche specifiche:
 Pagina (dimensione, orientamento, margini, intestazione,
piè di pagina, …)
 File - Imposta pagina
 Paragrafo (spaziatura, interlinea, allineamento, rientro o
sporgenza rispetto ai margini, …)
 Formato - Paragrafo
 Carattere (tipo, stile, dimensione, …)
 Formato - Carattere
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Impostazione pagina
 Si definisce tramite il menù File - Imposta pagina
 Scheda Dimensioni: definisce il tipo di foglio (possono
essere personalizze)
 Scheda Margini: definisce lo spazio utile da utilizzare
all’interno del foglio per inserirvi il testo.
 Attenzione: intestazione e piè di pagina sono inseriti
all’interno dei margini
 Scheda Alimentazione: impostazioni relative alla
stampante che viene usata
 Scheda Layout: contiene alcuni parametri di carattere
generale
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Impostazione paragrafo
 Si definisce tramite il menù Formato – Paragrafo
 Scheda rientri e spaziatura: definisce come il testo si dispone
all’interno dei paragrafi e tra un paragrafo e l’altro. Una delle
opzioni più importante è l’allineamento
 Scheda distribuzione del testo: definisce come il testo scorre
lungo le pagine
 Nota: l’opzione Controlla righe impedisce la presenza di vedove
(ultima riga) e orfane (prima riga lasciata sola)
 Esistono altri comandi (tutti attivabili dal menù
formato) che agiscono sul paragrafo:
 Elenchi puntati e numerati
 Bordi e sfondo
 Colonne
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Impostazione carattere
 Si definisce tramite il menù Formato – Carattere
 Scheda tipo: impostazioni che riguardano l’aspetto del singolo
carattere
 Nota: un carattere è True Type quando viene visualizzato in
modo fedele
 Scheda spaziatura e posizione: informazioni riguardanti il modo
con cui il testo occupa lo spazio
 Nota: la linea di base è la linea immaginaria su cui si posano i
caratteri, mentre la crenatura permette di avvicinare lettere
 Scheda effetti di testo: … buon divertimento
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Modelli
 Le scelte di formattazione possono essere salvate
in modo indipendente dal documento
 I documenti che contengono queste impostazioni
sono chiamati modelli (estensione .dot)
 I modelli sono utili principalmente quando è
necessario definire una volta per tutte le
caratteristiche che devono avere certi tipi di
documento (lettere, fax, relazioni)
 Il modello da adottare può essere scelto in fase di
apertura di un nuovo documento file - nuovoInfGen(2) - 20
EXCEL
 Il programma applicativo Excel è un gestore di
fogli elettronici.
 Un foglio elettronico è un sistema che permette la
gestione di fogli di calcolo, che sono insiemi di dati
organizzati in tabelle (= insieme di caselle disposte
in righe e colonne)
 Ogni cella può contenere un dato oppure una
formula
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Tipi di dati ed espressioni
 Un dato è un testo o un numero
 Le formule sono espressioni che vengono calcolate
automaticamente, eventualmente in funzione del
contenuto di altre celle
 In Excel ogni foglio di calcolo può contenere più
fogli di lavoro. Ogni foglio di lavoro è contenuto in
una cartella
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Riferimenti
 Le righe del foglio di lavoro sono identificate da
numeri
 Le colonne del foglio di lavoro sono identificate da
lettere
 Ogni cella ha un proprio nome identificativo
ottenuto attaccando il nome della colonna al nome
della riga in cui si trova (es. A1, AC112,…)
 Per far riferimento al contenuto di una cella
all’interno di una formula è sufficiente scrivere il
nome della cella (es. A1+B1). Questa tecnica
è
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chiamata riferimento
Tipi di riferimento
 Quando una formula viene copiata in un’altra cella, i
riferimenti cambiano in funzione dello spostamento
 Riferimenti relativi:
 se una formula viene spostata di X righe ed Y colonne,
ogni riferimento relativo viene incrementato di X righe
ed Y colonne.
 Riferimenti assoluti:
 Se sia le colonne che le righe all’interno dei riferimenti
sono preceduti da $, allora il riferimento non varia anche
se la formula viene spostata
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