Domanda, Offerta e Prezzi
Compratori e Venditori scambiano
beni e servizi.
Come si determinano le quantità
scambiate e i prezzi praticati?
La domanda: gli individui e le
loro motivazioni
• La teoria della domanda è fondata sull’ipotesi che
La quantità di un bene che un individuo
gli individui destinino il proprio reddito
desidera
acquistare
dipendedi da
alcune
variabili:
all’acquisto
di beni cercando
trarre
la massima
•soddisfazione
Il prezzo dalle proprie scelte.
• Il prezzo di altri beni
• Il reddito o la ricchezza del consumatore
• I gusti del consumatore
• Fattori individuali e ambientali
La funzione di domanda
Dove :
• qdn è la quantità domandata del bene n
• pn è il prezzo del bene n
• p1,…, pn-1 è una notazione sintetica che indica i prezzi di tutti
gli altri beni
•Y reddito
• S altri fattori residuali (n. componenti famiglia, periodo
dell’anno, cultura)
La domanda: gli individui e le
loro motivazioni
• Non è capire l’effetto di ciascuna variabile
sulla quantità domandata se le facciamo
variare contemporaneamente.
• Si procede allora tenendo costanti tutte le
variabili tranne una (ceteris paribus).
• Applicando la procedura per ciascuna
variabile alla fine possiamo sommare i
singoli effetti.
Domanda e Prezzo
• La teoria della domanda mira a determinare la
relazione esistente tra prezzo e quantità
domandate. Dunque teniamo ferme tutte le
altre variabili e facciamo variare solo il prezzo.
• Una delle ipotesi fondanti della teoria
economica è che quanto minore è il prezzo di
un bene, tanto maggiore è la quantità che ne
verra domandata, a parità di tutte le altre
condizioni.
Domanda e Prezzo
• L’ipotesi dunque è che esista una relazione
negative tra prezzo il prezzo di un bene e la
quantità domandata (Legge della
Domanda).
• Perchè?
• In generale uno stesso bisogno può essere
soddisfatto da beni diversi….
Domanda e Prezzo
• Supponiamo che il prezzo del bene aumenti:
• Alcuni consumatori smetteranno di
acquistarlo del tutto
• Altri ne compreranno una quantità inferiore
• Altri ancora terranno invariate le loro
abitudini di consumo
• L’effetto totale è una riduzione della
quantità domandata.
Domanda e Prezzo
• Supponiamo che il prezzo del bene dimuisca:
• Il bene diviene un mezzo più conveniente
per la soddisfazione di un dato bisogno.
• I consumatori ne acquisteranno una quantità
maggiore e diminuiranno gli acquisti per i
beni il cui prezzo non è sceso.
• L’effetto totale è un aumento della quantità
domandata.
La curva di domanda e la scheda
di domanda
Prezzo è uno dei
Quantità
• La scheda di domanda
modi di
rappresentare la relazione traDomandata
prezzo e
P
Q
quantità domandata.
A
5numerica che mostra
9
• E’ una tabulazione
la
10 prezzi.
quantità Bche viene4domandata a dati
C
3
12
D
2
15
E
1
20
Una curva di domanda con pendenza
negativa mette in relazione
la quantità domandata e il prezzo
A
B
C
D
E
P
5
4
3
2
1
Q
9
10
12
15
20
Un’incongruenza:
• Perchè P appare sull’asse delle ordinate (y)
tradizionalmente destinato alla variabile
dipendente?
La teoria dei mercati concorrenziali di L. Walras
(1834-1910) considera la quantità come variabile
dipendente, mentre l’analisi grafica, resa popolare da
A. Marshall (1842-1924) sottintende una teoria in cui
il prezzo è la variabile dipendente.
Gli economisti usano la teoria di Walras insieme alla
rappresentazione grafica di Marshall.
Domanda individuale e domanda
di mercato
• La scheda di domanda e la curva che ne
deriva possono essere riferite al
comportamento di un singolo consumatore
o all’insieme dei consumantori (il mercato).
• Per passare dalla scheda/curva di domanda
individuale a quella di mercato occorre
sommare le quantità domandate per ogni
livello di prezzo.
Dalla domanda individuale a
quella
di mercato:
Attenzione
si sommano
le quantità e non i
prezzi!!!!!!!!!!!!!!
Abbandoniamo l’ipotesi ceteris
paribus
• Una curva di domanda si sposta in una nuova
posizione in riposta al cambiamento di una delle
variabili tenute costanti quando si è disegnata la
curva originale.
• Per esempio un aumento del reddito….
Abbandoniamo l’ipotesi ceteris paribus:
Una scheda di domanda
Punto Prezzo Q(Y1) Q(Y2) Punto
U
0,5
110
140
U’
V
1,00
90
116
V’
W
1,50
77,5
100,8
W’
X
2,00
67,5
90
X’
Y
2,50
62,5
81,3
Y’
Z
3,00
60
78
Z’
Abbandoniamo l’ipotesi ceteris paribus:
La relativa curva di domanda
Abbandoniamo l’ipotesi ceteris
paribus:
• Il reddito: a fronte di un aumento di reddito,
ipotizzando che i consumatori spendano il
maggior reddito acquisito, a parità di prezzi
acquisteranno una maggiore quantità di beni
(e viceversa).
Abbandoniamo l’ipotesi ceteris
paribus:
• I prezzi degli altri beni: La legge di domanda
recita che quanto più è basso il prezzo di un
prodotto, tanto più economico esso diviene
rispetto a beni che soddisfano il medesimo
bisogno (cd. beni sostituti).
• Ne segue che l’aumento del prezzo di un
sostituto di un bene lo rende relativamente più
conveniente e ne sposta la domanda verso
destra (e viceversa).
Abbandoniamo l’ipotesi ceteris
paribus:
• Le variazioni delle condizioni ambientali
• Le variazioni dei gusti
• Le variazioni nella distribuzione dei redditi.
In generale
• qualsiasi cambiamento che fa aumentare la
quantità di bene che i consumatori desiderano
acquistare a ciascun livello di prezzo sposterà
verso destra la curva di domanda, ogni
cambiamento che fa diminuire la quantità
domandata sposterà la curva di domanda verso
sinistra.
Da ricordare...
• La curva di domanda è una parte del
modello che ci permette di spiegare come il
mercato tramite i prezzi mette in relazione
acquirenti e venditori.
• In particolare, la domanda di un bene mette
in relazione prezzi e quantità domandate
mantenendo costanti tutti gli altri elementi.
• Prezzi e quantità sono in relazione inversa:
la curva di domanda è inclinata
negativamente per quasi tutti i beni a causa
dell’operare dell’effetto di reddito e
dell’effetto di sostituzione.
• Non confondere le variazioni della quantità
domandata (varia il prezzo e tutti gli altri
elementi sono costanti) con le variazioni
della domanda (cambiano gli elementi che
la determinano)
• Di solito si fa riferimento alla domanda di
mercato di un bene, cioè alla somma
orizzontale delle quantità domandate per
ciascun livello di prezzo.
L’offerta
le caratteristiche dei produttori
• Sono imprese
• Le imprese prendono decisioni coerenti come se
fossero un unico individuo.
• Le imprese assumono lavoratori, acquistano
materie prime e impiegano capitale fisico per
produrre beni e servizi per i consumatori.
• Le imprese prendono le loro decisioni al fine di
conseguire il livello di profitto più elevato
possibile.
La natura dell’offerta
• L’offerta è la quantità di un bene che le
imprese possono o desiderano immettere sul
mercato.
• L’offerta è un flusso desiderato; ovvero la
quantità di bene che le imprese desiderano
vendere.
Le determinanti dell’offerta
• Il prezzo del bene prodotto: ceteris paribus
tanto più è elevato il prezzo del prodotto
tanto maggiore è la quantità che le imprese
desiderano offrire (la ragione di questo
comportamento è legata ai costi di
produzione)
• I prezzi dei fattori di produzione
• Lo stato della tecnologia
La funzione di offerta
•Dove q0n è la qunatità offerta del bene n,
•pn è il suo prezzo
•F1 , …, Fm sono i prezzi dei fattori utilizzati nella produzione
Offerta e prezzo
• La quantità offerta è legata da una relazione
positiva al prezzo del bene stesso.
• I costi variano al variare della produzione. In
particolare si assume che produrre un’unità in
più (marginale) del bene incrementi il costo di
produzione rispetto all’unità precedente.
• Dunque sono necessari prezzi sempre più
elevati per indurre le imprese a produrre una
maggiore quantità di bene.
Scheda di offerta
Prezzo
A
B
C
D
E
P
5
4
3
2
1
Quantità
offerta
Q
18
16
12
7
0
La curva di offerta mette in relazione
la quantità offerta e il prezzo
A
B
C
D
E
P
5
4
3
2
1
Q
18
16
12
7
0
Abbandoniamo l’ipotesi ceteris
paribus
• Una curva di offerta si sposta in una nuova
posizione in riposta al cambiamento di una
delle variabili tenute costanti quando si è
disegnata la curva originale.
• Uno spostamento della curva di offerta
significa che, a ogni livello di prezzo, viene
offerta una quantità differente dalla
precedente.
Abbandoniamo l’ipotesi ceteris
paribus
• Il prezzo dei fattori (input): tanto più è alto
il prezzo di un fattore utilizzato nella
produzione, tanto più basso sarà il profitto
derivante da quel prodotto. Dunque, tanto
più sono costosi gli input, tanto inferiore
sarà la quantità che le imprese desiderano
offrire per ogni livello di prezzo.
Abbandoniamo l’ipotesi ceteris
paribus
• La tecnologia: la quantità prodotta dipende
dalle tecnologie disponibili in un dato
istante. Un’innovazione tecnologica che fa
diminuire i costi di produzione e aumentare
i profitti dell’impresa sposta verso destra la
curva di offerta.
Abbandoniamo l’ipotesi ceteris
paribus
L’aumento del
prezzo di un input
Un’innovazione
tecnologica
Da ricordare...
• La curva di offerta di un bene è una parte
del modello che ci permette di spiegare
come il mercato tramite i prezzi mette in
relazione acquirenti e venditori.
• La scheda di offerta mette in relazione il
prezzo di un bene con la quantità che i
venditori desiderano offrire mantenendo
costanti tutti gli altri fattori.
• La relazione è diretta: la curva di offerta è
inclinata positivamente a causa della
presenza di rendimenti decrescenti.
• Non confondere variazioni della quantità
offerta (dovute a cambiamenti nei prezzi)
con variazioni dell’offerta (dovute a
cambiamenti negli elementi che
determinano l’offerta).
• Di solito si fa riferimento all’offerta di
mercato cioè alla somma orizzontale della
quantità offerta da ciascuna impresa per
ogni livello di prezzo.
La determinazione del prezzo
• La costruzione delle curve di domanda e offerta ci
permette di esprimere in maniera semplificata il
modo in cui venditori e compratori si incontrano
per scambiare beni.
• La teoria economica si occupa di capire quale sia il
prezzo che rende uguale la quantità che il
compratori desiderano acquistare e i venditori (le
imprese) desiderano vendere.
• Tale prezzo viene chiamato prezzo di equilibrio
L’equilibrio di mercato
• Si ha equilibrio quando la quantità
domandata è uguale alla quantità offerta.
Come si raggiunge l’equilibrio?
Come si raggiunge l’equilibrio?
• Nel nostro modello la variabile
indipendente è il prezzo. Se la quantità
domandata (qd) è diversa da quella offerta
(qo) il prezzo varierà in modo da ridurre la
differenza. Quando
• Se qd > qo si ha un eccesso di domanda
• Se qd > qo si ha un eccesso di offerta
L’equilibrio di mercato è dato
dal punto di intersezione
delle curve di domanda e offerta
Come si raggiunge l’equilibrio?
La legge di aggiustamento del prezzo
• Se vi è un eccesso di offerta le imprese non
riescono a vendere la quantità che hanno prodotto
al prezzo corrente.
• Le imprese potrebbero pensare di introdurre sconti
o promozioni.
• I compratori invece osservando beni invenduti
potrebbero ridurre la loro disponibilità a pagare per
ottenerli.
• Per una o entrambe di queste ragioni il prezzo
scenderà
Come si raggiunge l’equilibrio?
La legge di aggiustamento del prezzo
• Se vi è un eccesso di domanda i compratori non
riescono ad acquistare - al prezzo corrente – la
quantità desiderata di beni.
• I compratori potrebbero aumentare la loro
disponibilità a pagare pur di ottenere il bene.
• I venditori non possono in breve tempo cambiare i
metodi di produzione al fine di accontentare i
compratori, dunque potrebbero aumentare i prezzi
per guadagnare di più.
• Per una o entrambe di queste ragioni il prezzo
salirà.
Come si raggiunge l’equilibrio?
La legge di aggiustamento del prezzo
• La legge di aggiustamento sintetizza il
funzionamento dei mercati:
La scarsità dei beni tende a far aumentare il loro
prezzo mentre l’eccedenza tende a provocare un
ribasso del prezzo.
Questa legge tende ad assicurare la stabilità del
mercato. Ogni qualvolta il prezzo corrente non è
quello che rende qd=qo il prezzo si muoverà verso
il prezzo di equilibrio (anzichè in direzione
opposta).
Come si raggiunge l’equilibrio?
Da ricordare...
• Conoscendo i gusti dei consumatori, il loro
reddito, i prezzi di beni sostituti (eccetera!)
e le quantità di un bene che i consumatori
desiderano acquistare per ogni livello di
prezzo possiamo tracciare una curva di
domanda.
• Conoscendo la tecnologie, i costi di
produzione e la quantità che le imprese
desiderano offrire per ogni livello di prezzo
posso tracciare una curva di offerta.
• L’intersezione tra le due curve eguaglia
quantità domandata e quantità offerta: è
l’equilibrio di mercato
• In questo modello il mercato è in grado di
raggiungere da solo l’equilibrio
riassorbendo eccessi di offerta e di
domanda.
L’analisi della domanda e dell’offerta
Implicazioni
• Vi è un solo prezzo al quale la qd=qo : l’equilibrio
è unico.
• Solo al prezzo di equilibrio il prezzo di mercato
rimane costante
• Quando le curve di domanda e offerta si spostano,
la quantità e il prezzo di equilibrio si modificano.
• Il mercato è stabile nel senso che esistono forze
che muovono il prezzo verso il suo livello di
equilibrio.
L’analisi della domanda e dell’offerta
La statica comparata
• Si parte da una condizione di equilibrio.
• Si ipotizza un cambiamento nelle condizioni
iniziali.
• Si individua un nuovo equilibrio.
• Si confrontano i due equilibri.
L’analisi della domanda e dell’offerta
La statica comparata
L’analisi della domanda e dell’offerta
La statica comparata
• Un aumento della domanda di un bene
(spostamento verso destra della curva di
domanda), causa un aumento sia della
quantità sia del prezzo di equilibrio.
• Una diminuzione della domanda di un bene
(uno spostamento verso sinistra della curva
di domanda) causa una diminuzione sia
della quantità sia del prezzo di equilibrio.
L’analisi della domanda e dell’offerta
La statica comparata
• Un aumento dell’offerta di un bene (uno
spostamento verso destra della curva di offerta)
causa un aumento della quantità domandata e
una diminuzione del prezzo di equilibrio.
• Una diminuzione dell’offerta di un bene (uno
spostamento verso sinistra della curva di
offerta) causa una diminuzione della quantità
domandata e un aumento del prezzo di
equilibrio.