PRINCIPI DI ECONOMIA (MODULO II - MACROECONOMIA) Corso di Laurea in Scienze dell’organizzazione, a.a. 2014-2015 Laura Resmini Dipartimento di Sociologia e ricerca sociale Università di Milano Bicocca 2 Presentazione del corso • Insegnamento da 6 CFU • Esercitazioni • 4 esercitazioni • Responsabile: Dott.ssa Daria Vigani • Testo consigliato: • Frank R.H., Bernanke B.S., McDowell, M. Thom, R. e Patine I. (2013), Principi di economia, Quarta edizione, McGraw-Hill, Milano, parti 5-8. • Esame in forma scritta • Tre tipologie di domande: domande aperte (2 a scelta su 3); domande vero/falso (5 domande); esercizi (1 a scelta su 3) • Possibilità di ottenere punti aggiuntivi risolvendo anche gli altri due esercizi 3 Verbalizzazione • Voto finale: media aritmetica voti ottenuti nelle due prove (entrambi i voti devono essere almeno pari a 18/30). • Esempio: micro 24; macro 19; voto finale: (24+19)/2= 21.5 22/30 • Validità del voto/i: • Voti singoli moduli: un anno; • Voto finale: va verbalizzato entro tre appelli dal conseguimento (e accettazione) del voto dell’ultimo modulo. • Regole di iscrizione all’esame/verbalizzazione • Si veda quanto pubblicato sul sito del corso di laurea (http://www.sociologia.unimib.it/Default.asp?idPagine=244&funzio ne=corso&corso=28&pagecorso=) 4 Logistica Ricevimento studenti: Per appuntamento via mail Contatti: Laura Resmini Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale U7- 3° piano – st. 331/a Mail: [email protected] Orari delle lezioni: LU: ore 10.45 -12.15 MA: ore 10.45-12.15 ME: ore 10.45-12.15 Orari delle esercitazioni: GIO: ore 10.30-12.30 7, 14, 21 e 28 maggio; 5 Frequenza al corso • Non è obbligatoria • Frequentare…. • Offre una visione d’insieme del corso • Permette di interagire con il docente • Assicura una migliore comprensione degli argomenti • Non frequentare…. • Non penalizza in alcun modo (stesso programma, stesse modalità d’esame) • Lucidi disponibili on-line per tutti tramite piattaforma e-learning 6 MODULO II: MACROECONOMIA Laura Resmini a.a. 2014-2015 7 Che cosa è la macroeconomia «Branca della scienza economica che si occupa dell'economia nel suo insieme, cercando di individuare i principi che ne regolano il funzionamento attraverso l'analisi di grandi aggregati, come il reddito nazionale, gli investimenti, l'occupazione, il livello generale dei prezzi, i consumi, il prodotto nazionale» (http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/M/macroeconomia.shtml) «Parte della teoria economica che ha per oggetto l’individuazione dei valori di equilibrio dei grandi aggregati (reddito nazionale, livello dell’occupazione complessiva, livello generale dei prezzi ecc.), e il loro andamento nel tempo» (http://www.treccani.it/enciclopedia/macroeconomia/) «La macroeconomia analizza il sistema economico nel suo complesso, occupandosi di prodotto aggregato e occupazione, livello dei prezzi e tasso di interesse, piuttosto che di prezzi e quantità dei singoli beni… La macroeconomia … divenne una disciplina riconosciuta con la Teoria generale di Keynes (1936)» (Dimand, Macroeconomics, The New Palgrave Dictionary of Economics) 8 Alcuni esempi: 9 Repubblica.it, febbraio 2015 Repubblica.it, 16/1/2015 10 I grandi aggregati • 3 principali variabili aggregate: • Produzione: livello di produzione dell’intera economia ed il suo tasso di crescita • Occupazione (numero di persone che lavorano) e disoccupazione (lavoratori che non lavorano e stanno cercando un lavoro) • Livello generale dei prezzi: prezzo medio dei beni nell’economia e suo tasso di crescita (tasso di inflazione) • Alle quali si aggiungono: • Tasso di interesse, che si determina sul mercato della moneta • Tasso di cambio, tasso al quale si scambiano due diverse valute. • La macroeconomia studia il livello e la dinamica temporale di queste variabili. 11 Obiettivo del corso • Capire e saper utilizzare la terminologia adottata nei dibattiti economici (PIL, crescita, disoccupazione, inflazione, debito pubblico, tasse, tasso di interesse…) • Saper riconoscere i meccanismi (o modelli) che legano i concetti macroeconomici e che sono impliciti negli argomenti di chi partecipa a questi dibattiti • Saper distinguere i buoni dai cattivi argomenti su base il più possibile scientifica • In sintesi: capire come funziona l’economia di un paese e quella internazionale 12 La produzione: andamento nel tempo PIL reale in PPP – miliardi di dollari internazionali (Fonte: IMF) 13 La produzione ed il suo tasso di crescita: il mondo 14 L’Unione Europea 15 L’Italia Real GDP growth (Annual percent change) 2015: +0.5% 2014: -0.4% recessione 16 Il rallentamento della crescita In Italia 2.07 1.06 0.35 -0.76 0.15 17 … e nel mondo 18 Prodotto pro-capite 19 PIL pro capite nel mondo: 2015 20 PIL pro capite nel mondo: 1980 21 La diseguaglianza nel mondo (2009) Indice di Gini: misura della diseguaglianza di una distribuzione. È un numero compreso tra 0 ed 1. G=0 perfetta equidistribuzione (tutti hanno lo stesso reddito); G=1 massima disuguaglianza (tutto ad una sola persona) Valori bassi del coefficiente indicano una distribuzione abbastanza omogenea 22 23 e in Italia 24 Disoccupazione • Disoccupati involontari Individui che, pur attivandosi nella ricerca di un posto di lavoro e disposti a lavorare al salario prevalente, non lo trovano • Tasso di disoccupazione Rapporto tra disoccupati e forza lavoro (=somma di occupati e disoccupati): u Dove: D= disoccupati O= occupati FL= forza lavoro D D FL D O 25 Il tasso di disoccupazione in Europa e negli USA 26 ... in Italia 27 … e in Europa 28 Inflazione • Inflazione Aumento costante del livello generale dei prezzi • Tasso di inflazione Variazione percentuale del livello generale dei prezzi L’esistenza dell’inflazione comporta la necessità di usare stime reali (a prezzi costanti) invece che nominali (a prezzi correnti) nelle stime di crescita della produzione 29 L’andamento dell’inflazione in Europa 30 … e in Italia 1980: 21.8 2015: 0.0 31 Inflazione, disoccupazione e crescita 32 produzione Una «mappa» del corso • recessione trend • • espansione • Lo stato normale di un’economia è l’espansione: la produzione cresce di anno in anno. L’espansione è intervallata da episodi di recessione, ossia diminuzione della produzione. Spesso le recessioni sono “autocorrezioni” dell’economia. Lo stato patologico di un’economia è la stagnazione, ossia bassa crescita per un periodo prolungato A volte una crisi è così grave che ci si interroga su quale sia il trend tempo Uno dei nostri principali obiettivi è la costruzione di un modello (cioè relazioni tra variabili di interesse e assunzioni sul comportamento degli agenti economici) per capire cosa determina la produzione: • Nel breve periodo (espansioni e recessioni) • Nel medio periodo (ritorno al trend, ma quale trend?) • Nel lungo periodo (il trend, la vera “crescita”)