E5_tasse_benessere

annuncio pubblicitario
Elasticità arco:
Metodo del punto medio: si calcola la variazione percentuale dividendo la
variazione assoluta per il punto medio del’intervallo tra il valore iniziale e finale.
P
5
A
B
3
60
80
Q
Elasticità puntuale:
Punto iniziale A
Punto finale B
punto iniziale B
punto finale A
Elasticirtà arco:
Punto iniziale A
Punto finale B
punto iniziale B
punto finale A
80  60  *100
20
1
1  5
5
60

 60  3         1
(3  5)
2
2 3  2
6
*100


5
5
5
 60  80  *100
20
1

1 3
3
80

 80  4     
(5  3)
2
2
4 2
8
*100
3
3
3

80  60  *100
20
2
2  4
4
70

 70  7       
(3  5)
2
2 7  2
7
*100


4
4
4
 60  80  *100
20
2

2 4
4
70

 70  7     
(5  3)
2
2
7 2
7
*100
4
4
4

Imposte
Analizziamo gli effetti delle imposte sul sistema economico
considerandone due tipi:
- imposte sulla produzione
- imposte sul consumo
C’è una serie di domande a cui risponderemo:
chi sopporta l’onere dell’imposta? I produttori o i consumatori?
se l’onere è suddiviso tra le due categorie, come si determina la
proporzione?
la proporzione dipende dall’autorità governativa o dalle forze di
mercato?
 PROBLEMA DELL’INCIDENZA DELL’IMPOSTA
Anche questi sono esercizi di statica
comparata che prevedono la risposta a 3
domande:
• quale curva viene influenzata dall'evento?
• qual è la direzione delle spostamento delle
curve?
• quali effetti si hanno sul punto di
equilibrio?
IMPOSTE SUL CONSUMO
Ipotesi: nel mercato dei libri viene introdotta un'imposta sul
consumo pari a 1 €.
• Curva influenzata: l'effetto iniziale è sulla domanda
Il consumatore paga ora, in aggiunta al prezzo, un’imposta
ogni volta che acquista un libro.
L’offerta non viene toccata perché per ogni dato prezzo i
produttori hanno il medesimo incentivo ad offrire il bene.
Direzione ed entità dello spostamento
Per determinare la direzione dello spostamento bisogna considerare
che l'imposta sul consumo rende meno attraente l'acquisto dei libri.
Ciò significa che per ogni livello di prezzo la quantità domandata è
inferiore  spostamento a sinistra.
Per indurre il consumatore ad acquistare la stessa quantità relativa al
vecchio equilibrio (qA) bisognerebbe diminuire il prezzo di un
ammontare pari all’imposta (1 €) 
l’imposta fa spostare la curva di domanda verso il basso da D1 a D2 di
una quantità pari al proprio ammontare
Questo accade perché il consumatore tiene in considerazione la spesa
globale da lui affrontata e non fa differenza fra:
• parte allo Stato (imposta)
• parte al venditore (p libro)
Effetti imposta: confrontiamo i 2 equilibri
Ci spostiamo dal punto A al punto B.
Il prezzo di equilibrio diminuisce, così come
la quantità.
L’IMPOSTA RIDUCE LA DIMENSIONE
DEL MERCATO
P
O
C
Pc=5.4
PA= prezzo al netto dell’imposta
PB = prezzo del venditore
PC = prezzo del compratore
PC- PB = ammontare imposta
A
Pa=5
Pb=4.4
B
D1
D2
20
30
Q
Chi paga l’imposta?
I consumatori condividono l'onere dell'imposta con i
produttori.
L'introduzione dell'imposta sposta il prezzo di equilibrio da
pA (5 €) a pB (4.4 €)
I venditori ricevono, per ogni libro, 0.60 € in meno di
quanti ne avrebbero ricevuti in assenza di imposta 
sono nel complesso danneggiati
I consumatori pagano al venditore un prezzo inferiore (4.4
€) ma il prezzo effettivo è pari a 5.4 € comprensivo di
imposta, superiore a quello precedente di equilibrio 
sono nel complesso danneggiati
CONCLUSIONI:
Le imposte scoraggiano l’attività di mercato.
La quantità venduta di un bene sottoposto
a tassazione è inferiore alla quantità in
assenza di imposizione fiscale
L’onere fiscale ricade su venditori e
compratori perché:
– compratori: pagano un prezzo superiore
– venditori: ricevono un prezzo inferiore
IMPOSTE SULLA PRODUZIONE
Ipotesi: nel mercato dei libri viene introdotta un'imposta
sulla produzione pari a 1 €.
Curva influenzata: l'effetto iniziale è sull'offerta
I produttori pagano ora un’imposta che equivale ad un
aumento del costo di produzione dei libri ed implica una
diminuzione della quantità offerta per ogni dato prezzo
 spostamento verso l’alto (sinistra).
La curva di D non viene a modificarsi perché per ogni dato
prezzo la quantità domandata rimarrà inalterata: la curva
di D non si sposta
Direzione ed entità dello spostamento
L'imposta sulla produzione equivale ad un aumento del
costo di produzione dei libri. Implica perciò una
diminuzione della quantità offerta per ogni dato prezzo
 spostamento a sinistra.
Per offrire la stessa quantità di bene del vecchio equilibrio il
prezzo dovrebbe essere inferiore di un ammontare pari
all’imposta.
Anche in questo caso lo spostamento sarà pari ad 1€, cioè
l’ammontare dell’imposta
P
O2
O1
B
Pc=5.4
A
Pa=5
Pb=4.4
PA= prezzo al netto dell’imposta
PB = prezzo del venditore
PC = prezzo del compratore
PC- PB = ammontare imposta
C
D
20
30
Q
Effetti imposta: confrontiamo il vecchio e il nuovo
equilibrio
Ci spostiamo dal punto A al punto B.
Il prezzo di equilibrio aumenta, mentre diminuisce
la quantità complessivamente scambiata nel
mercato
L’IMPOSTA RIDUCE LA DIMENSIONE DEL
MERCATO
Chi paga l’imposta?
I venditori per ogni unità venduta ricevono un prezzo maggiore (5.4 €)
ma dopo aver pagato l’imposta ottengono un ricavo netto inferiore a
quello precedente sono nel complesso danneggiati
I consumatori pagano al venditore un prezzo superiore (pc)  sono
nel complesso danneggiati
LE IMPOSTE SUL CONSUMO E SULLA PRODUZIONE HANNO
EFFETTI EQUIVALENTI SUL MERCATO
In entrambi i casi creano una differenza tra il prezzo pagato dal
consumatore e quello incassato dal produttore. Si modificano le
posizioni relative delle curve di domanda e offerta e quando il
mercato raggiunge il nuovo equilibrio il compratore paga un prezzo
superiore a quello precedente all’introduzione dell’imposta, mentre il
venditore incassa di meno.
P
Ammontare imposta
O
P cons
P netto
P produtt
D
Q
ELASTICITA’ E INCIDENZA DELL’IMPOSTA
Qual è l’incidenza dell’imposta sui due gruppi di agenti?
Consideriamo l’effetto della tassazione su due mercati differenti.
P
P
O
P cons
P netto
O P cons
Ammontare imposta
P netto
D
Ammontare imposta
P prod
P prod
D
Q
Q
1. Domanda relativamente meno elastica
L’imposta fa diminuire di poco il prezzo ricevuto dal venditore, mentre
ha un effetto maggiore sul prezzo pagato dall’acquirente 
l’imposta incide maggiormente sul compratore
2. Domanda relativamente più elastica
Con l’introduzione dell’imposta il prezzo pagato dal consumatore non
aumenta di molto, mentre quello ricevuto dal venditore diminuisce
sensibilmente  l’imposta influisce maggiormente sul venditore
L’ONERE DI IMPOSTA RICADE MAGGIORMENTE SULLA
COMPONENTE CHE PRESENTA UN’ELASTICITA’ MINORE,
POICHE’ QUELLA E’ LA PARTE DI MERCATO CHE REAGISCE
MENO FACILMENTE ALL’INTRODUZIONE DELL’IMPOSTA
FACENDO VARIARE LA QUANTITA’ CHE DOMANDA O CHE
OFFRE.
Economia del benessere
In un’economia di mercato l’interazione tra D e O
determina il prezzo dei beni e la relativa quantità
venduta
 abbiamo una descrizione del meccanismo con cui si
allocano le risorse scarse tra usi alternativi.
Possiamo domandarci quale rapporto c’è tra allocazione
delle risorse e benessere economico.
Questo è ciò che fa tipicamente l’ECONOMIA DEL
BENESSERE
Risponderemo a due domande:
• Quali benefici traggono compratori e venditori dal
partecipare ad un mercato?
• Questi benefici sono massimizzati?
Alla prima domanda si risponde introducendo i concetti di rendita del
consumatore e del produttore.
Rendita del consumatore:
Ogni punto della curva di D mostra il prezzo massimo che ciascun
potenziale acquirente è disposto a pagare  è la somma che
ognuno è disposto a versare per procurarsi quella quantità di bene.
P
Per la quantità Qa si è
disposti a versare un prezzo
pari a Pa, non superiore
Pa
A
D
Qa
Q
Questo prezzo massimo indica la DISPONIBILITA’ A PAGARE, cioè il
valore che attribuiamo al bene (è una misura dell’utilità che traiamo
dall’avere il bene).
Supponiamo che il prezzo da noi effettivamente pagato per un bene sia
minore della nostra disponibilità a pagare.
Acquistiamo ad es. un CD ad un prezzo minore di quello massimo
che saremmo disposti a pagare. Ricaviamo un beneficio e siamo
contenti dell’affare
P
Prezzo massimo
Prezzo effettivo
Q
Diciamo in questi casi che abbiamo avuto una rendita del consumatore:
differenza tra il massimo che un compratore è disposto a pagare e prezzo
effettivo corrisposto.
Graficamente: L’area compresa tra la curva di D e il livello del prezzo è la
misura della rendita del consumatore sul mercato. L’area è la somma di
tutte e rendite del consumatore di tutti gli acquirenti del bene
P
Pa
A
D
Qa
Q
Come aumenta la rendita al diminuire del prezzo?
•
•
L’incremento si scompone in 2 parti:
Aumento della rendita per chi già acquistava la quantità Q1 al prezzo p1
(area BCED)  ora beneficiano di un prezzo ancora inferiore
Rendita del consumatore dei nuovi compratori disposti ad entrare nel
mercato in seguito alla  del prezzo (area CEF). La quantità domandata
dopo il loro ingresso nel mercato aumenta da Q1 a Q2.
P
Per p = p1 rendita = area ABC
A
C
P1 B
P2
P  p1 p2
Per p = p2 rendita = area ADF > ABC
F
D
E
Q1
Q2
Q
Ogni punto della curva di O mostra il prezzo minimo al quale un produttore è
disposto a vendere.
Il costo è dunque una misura della disponibilità ad offrire il bene.
Si è disposti ad offrire la quantità Qa ad un prezzo Pa o superiore, ma non
inferiore.
Supponiamo che il prezzo al quale vendiamo effettivamente un bene sia
maggiore della disponibilità ad offrirlo: traiamo un vantaggio dalla
partecipazione al mercato e siamo contenti dell’affare.
Rendita del produttore: differenza tra il prezzo effettivamente incassato e il
costo di produzione.
P
L’area compresa tra la curva di O e
il livello del prezzo è la misura della
rendita del produttore sul mercato.
O
Pa
L’area è la somma di tutte le rendite
del produttore di tutti i venditori del
bene.
Qa
Q
Come aumenta la rendita all’aumentare del prezzo?
L’incremento si scompone in 2 parti:
• Aumento della rendita per chi già vendeva la quantità Q1 al prezzo
p1 (area BCED)  beneficiano ora di un prezzo superiore
(incremento pari all’  del P per ogni quantità aggiuntiva)
• Rendita del produttore dei nuovi venditori disposti ad entrare nel
mercato in seguito all’  del prezzo (area CEF). La quantità venduta
dopo il loro ingresso nel mercato aumenta da Q1 a Q2.
P
p2
p1
D
O
E
F
B
Per p = p1 rendita = area ABC
P  p1 p2
Per p = p2 rendita = area ADF > ABC
C
A
q1
q2
Q
Risponderemo a due domande:
• Quali benefici traggono compratori e venditori dal partecipare ad un
mercato?
• Questi benefici sono massimizzati?
Efficienza del mercato
Utilizziamo i concetti di rendita del consumatore e del produttore per verificare
che l’allocazione delle risorse che si determina su un libero mercato è quella
ottimale, che massimizza il benessere della società.
Come misura del benessere della società consideriamo la somma delle rendite
di consumatori e produttori, detta rendita totale.
Graficamente è rappresentata dall’area compresa tra la curva di domanda e
quella di offerta
Quando il mercato è in equilibrio i compratori che attribuiscono al bene un
valore superiore al P (AE) possono acquistarlo, mentre quelli che gli
attribuiscono un valore inferiore (EB) decidono di non acquistarlo.
I produttori i cui costi sono inferiori al prezzo (CE) vendono il bene, mentre
quelli che hanno costi superiori (ED) e sono quindi meno efficienti decidono
di non farlo.
P
Il punto di equilibrio E
massimizza la rendita totale e
dunque il benessere?
A
D
Pe
E
C
B
Q
CONCLUSIONI
In un mercato libero l’offerta dei beni è allocata a favore di quei compratori che
gli attribuiscono un valore più elevato (misurato in termini di disponibilità a
pagare)
La domanda dei beni è allocata tra i produttori che possono produrlo ad un
prezzo minore
 NON SI PUO’ AUMENTARE IL BENESSERE RIALLOCANDO IL
CONSUMO O LA PRODUZIONE
La quantità prodotta è esattamente quella che massimizza la somma della
rendita del produttore e del consumatore
 NON SI PUO’ AUMENTARE IL BENESSERE AUMENTANDO O
DIMINUENDO LA QUANTITA’ DEL BENE
Per q < qE
valore per compratore > costo venditore
Un aumento della quantità prodotta fa aumentare la rendita totale (fino al punto di
equilibrio)
Per q > qE
valore per compratore < costo venditore
Produrre una quantità superiore fa diminuire la rendita totale
L’EQUILIBRIO DI MERCATO E’ UN’ ALLOCAZIONE EFFICIENTE
P
O
Pe
D
Qe
Q
Scarica