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Regole e stato dell’arte
Il Regolamento sul Sistema della Performance organizzativa e
individuale del Comune di Massa
Delibera di approvazione della G.C. n. 524 del 29 dicembre
2010
Delibera successiva di revisione n. 453 del 29 dicembre 2011
Definizione “ pesi” e indicatori per la valutazione individuale
dei dirigenti e dei dipendenti e approvazione nuove schede per
la valutazione
- delibere n. 292 del 9 settembre 2011 e n. 454 del 29 dicembre
2011
La struttura del sistema della
performance
Performance e bisogni da soddisfare
Processo e Piano della performance
 Il sistema di reporting
Indicatori e sistema delle informazioni
Partecipazione e trasparenza
Performance e bisogni da soddisfare
 Art. 5, 1° comma
“Il sistema è chiamato a rilevare, misurare, graduare e
valutare, distintamente:
a)gli effetti reali delle politiche attivate
dall’amministrazione comunale sulla soddisfazione
dei bisogni della collettività;
b)……
c)……
Performance e bisogni da soddisfare
 Art. 6, comma 1
“L’attività di pianificazione e individuazione degli
obiettivi, di misurazione e di valutazione dei risultati a
livello organizzativo è indirizzata allo scopo
fondamentale e finale della soddisfazione dei bisogni
della collettività e quindi riguarda in primo luogo la
dimensione dell’outcome “
Outcome = conseguenza, effetto (globali)
Performance e bisogni da soddisfare
 Art. 6, comma 3
 Il percorso che conduce alla misurazione e alla valutazione degli outcome si articola







nelle seguenti fasi :
ricognizione dei bisogni, valutazione della loro rilevanza e della sostenibilità degli
effetti del relativo outcome;
individuazione degli obiettivi strategici sostenibili;
predisposizione del piano delle attività o del programma finalizzato alla
realizzazione degli obiettivi strategici, composto dalla individuazione delle risorse,
delle condizioni tecniche e dei requisiti funzionali affinchè l’obiettivo si realizzi, dei
processi occorrenti e dei risultati previsti in termini di attività, servizi e prodotti;
articolazione del piano in obiettivi operativi, finalizzati ai risultati strategici;
misurazione del grado di efficienza nella realizzazione dell’output da parte dell’ente
o dell’unità organizzativa;
misurazione degli impatti dei risultati ottenuti sulla soddisfazione dei bisogni della
collettività;
misurazione dell’outcome finale, o di lungo periodo.
Performance e bisogni da soddisfare
Art. 11
“L’insieme degli indicatori disponibili deve essere in
grado di misurare la performance in ciascuno degli
ambiti individuati..”
In particolare quelli che riguardano
“gli effetti reali delle politiche attivate
dall’amministrazione comunale sulla soddisfazione
dei bisogni della collettività”
Dalla mission alle strategie e agli obiettivi
Tradurre la catena di senso nel processo di
realizzazione del ciclo della performance (atti,
procedure, prodotti ecc,)
Far funzionare gli atti di programmazione previsti
dalla normativa come elementi coerenti con il ciclo
della performance
Individuare ruolo e contenuto del Piano della
performance (in quanto documento)
Dalla mission alle strategie e agli obiettivi
 Art. 4 , comma 1
“ Il sistema della performance del Comune di Massa è orientato ad assicurare un
forte legame tra missione dell’ente, programmi, obiettivi, indicatori ed azioni
nonché tra risultati, processi e risorse.
Esso fornisce un’ applicazione a cascata a livello d’ente, di unità organizzativa,
di gruppo e individuale ed ha lo scopo di attuare la strategia
dell’amministrazione comunale, mediante la programmazione di obiettivi per
ognuno dei suddetti livelli, il monitoraggio della loro attuazione e la verifica dei
risultati.
…...
Gli obiettivi annuali sono finalizzati espressamente alla realizzazione degli
obiettivi pluriennali “
Dalla mission alle strategie e agli obiettivi
Art. 8 , commi 3 e 6
“Nella formulazione degli obiettivi strategici e dei relativi piani di
attività si devono considerare espressamente gli impatti prodotti
nell’ambiente esterno in termini di risposta ai bisogni ed identificare
ex ante gli impatti che ci si propone di produrre o che comunque si
producono sull’ambiente di riferimento e sui bisogni dei cittadini.”
“La Relazione previsionale e programmatica, in un’apposita sua
Sezione, contiene il richiamo alle visioni strategiche ed ai singoli
obiettivi strategici enunciati dalle Linee programmatiche di mandato,
suddivisi per aree strategiche di intervento.”
Art. 9, comma 1
“Gli obiettivi del Piano esecutivo di gestione costituiscono
l’articolazione operativa annuale dei degli obiettivi strategici dei
programmi della Relazione previsionale e programmatica e sono
strettamente finalizzati alla realizzazione di questi “
Mandato istituzionale
=
Visione strategica
Area
Strategica
AMBIENTE
Area
Strategica
TERRITORIO
e
infrastrutture
Area
Strategica
ATTIVITA’
Produttive
Area
Strategica
CULTURA
Area
Strategica
ISTRUZION
E E SPORT
Area
Strategica
TURISMO
Area Strategica
Area
Strategica
SANITA’ E
SERVIZI
SOCIALI
Amministrazione
Effetti da ottenere, bisogni da soddisfare
OBIETTIVI STRATEGICI
Area
Strategica
LE
RISORSE
Area
Strategica
LA
MONTAGNA
Area Strategica
AMBIENTE
OBIETTIVI STRATEGICI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Ripensare e riorganizzare la politica dei rifiuti: riunificazione dell’intero ciclo in una sola azienda pubblica, nella salvaguardia
dei livelli occupazionali
Aderire tempestivamente all’ATO unico dei rifiuti in modo da integrare il Comune di Massa nelle rete regionale dei
collegamenti
Promuovere le buone pratiche per la riduzione della produzione dei rifiuti e l’aumento della raccolta differenziata, partendo
dal porta a porta
Trasformare la TARSU in TIA facendo pagare sulla base dei rifiuti effettivamente prodotti.
Promuovere ed incentivare gli “acquisti verdi” nell’ambito delle forniture comunali
Migliorare i parametri della balneazione, intervenendo sugli impianti di depurazione
Recuperare all’uso produttivo i siti industriali inquinati inclusi nel SIN, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione senza
aggirare le questioni ambientali
Attuare l’Accordo di programma: avviare la bonifica delle acque di falda in modo da sbloccare la reindustrializzazione
Valorizzare le molteplici risorse ambientali e paesaggistiche del territorio, in una dimensione regionale e comunitaria.
Programma della relazione previsionale e programmatica 2011-2013
21. Una città più pulita e più sana
Obiettivo operativo
Peg 2011
Obiettivo operativo
Peg 2011
Obiettivo operativo
Peg 2011
Obiettivo operativo
Peg 2011
Obiettivo operativo
Peg 2011
Obiettivo operativo
Peg 2011
1011.1.01
1011.1.02
1011.1.03
1011.1.4
1011.1.5
1007.2.05
Misure a tutela del
territorio.
Miglioramento del
deflusso delle acque
piovane nei canali
Affidamento
gestione parchi
comunali e
creazione aree per
cani
Energie rinnovabili.
Realizzazione
impianti solare
termico
Piano di azione
comunale.PAC
Attività estrattive ,
cave ed acque
minerali
Attuazione
protocollo d’intesa
con ASMIU
Dirigente del Settore
“Tutela ambientale e
politiche energetiche”
Arch. Lamberto Menconi
Dirigente del Settore
“Tutela ambientale e
politiche energetiche”
Arch. Lamberto Menconi
Dirigente del Settore
“Tutela ambientale e
politiche energetiche”
Arch. Lamberto Menconi
Dirigente del Settore
“Tutela ambientale e
politiche energetiche”
Arch. Lamberto Menconi”
Dirigente del Settore
“Tutela ambientale e
politiche energetiche”
Arch. Lamberto Menconi
Dirigente del Settore
Entrate e società
partecipate “Dott.ssa M.
Stella Fialdini
Dalla mission alle strategie e agli obiettivi
Art. 15
 Il piano della performance è il documento che enuncia e riassume in maniera coordinata
e strutturata il ciclo triennale di gestione della performance. Il documento contiene a
regime l’illustrazione de:
 la missione dell’ente;
 le visioni strategiche suddivise per aree di intervento riprese dalle linee programmatiche
di mandato;
 gli obiettivi strategici per ciascuna area strategica;
 l’analisi del contesto interno ed esterno e l’apparato degli indicatori e dei valori storici
rilevanti da porre a base della performance;
 gli obiettivi da raggiungere nel triennio e il loro rapporto con ciascun programma della
Relazione previsionale e programmatica;
 gli obiettivi intermedi, validi per ogni anno del triennio, che costituiscono tappe di
avvicinamento all’obiettivo finale;
 per ogni obiettivo, intermedio o finale, le risorse finanziarie, umane ed economiche
disponibili, gli indicatori di risultato o di impatto ed i relativi target;
Dalla mission alle strategie e agli obiettivi
……..Il Pdp contiene:
 l’indicazione dell’unità organizzativa ed il centro di costo di riferimento
di ciascun obiettivo;
 l’assegnazione degli obiettivi ai dirigenti e il grado di priorità di
ciascuno di essi.
 gli stakeholder interessati a ciascun obiettivo.
 la descrizione delle fasi, dei tempi, dei soggetti del processo di
redazione del Piano e le modalità di raccordo del Piano con gli
strumenti di programmazione economico-finanziaria dell’ente.
Dalla mission alle strategie e agli obiettivi
 Art. 38
“Il processo di formazione del Piano della performance inizia entro il 1° ottobre di ogni
anno e si integra con quelli di preparazione del Bilancio di previsione e del Piano
esecutivo di gestione. Entro la suddetta data, la Giunta comunale, a seguito della
ricognizione degli equilibri finanziari tendenziali e delle opzioni generali di bilancio per
il triennio successivo, formula gli indirizzi e attribuisce le risorse sulla base dei quali i
dirigenti responsabili di struttura, entro il 31 ottobre, redigono contestualmente e
presentano alla Giunta:
• l’aggiornamento dei Programmi da inserire nella Relazione previsionale e
programmatica per il triennio successivo. L’aggiornamento è effettuato con
riferimento alla verifica dello Stato di attuazione dei programmi da parte del
Consiglio comunale di cui al successivo articolo 42.
• le proposte di obiettivo da inserire nel Piano esecutivo di gestione per l’esercizio
successivo;
• la dimostrazione dell’allineamento degli obiettivi di mandato, strategici ed operativi
nello schema di piano settoriale della performance;
 La Giunta comunale predispone e allega lo schema del Piano della performance
dell’ente e organizzativa alla deliberazione di approvazione dello schema del Bilancio di
previsione”
Dalla mission alle strategie e agli obiettivi
 Dallo “schema” al PdP a regime
Due tipi di gradualismo:
A) dal generale al particolare
B) di tipo temporale : accrescimento progressivo
di contenuti
Il contenuto dello schema del Piano della
performance costituisce in realtà (o costituirà) la
parte di più alto valore e significato
dell’applicazione della riforma del decreto
150/2009
Dalla mission alle strategie e agli obiettivi
 Lo schema di Pdp che sarà allegato al Bilancio (più precisamente andrà a
costituire una sezione della relazione Previsionale e programmatica) dovrà
contenere a regime:
 A) l’enunciazione della mission dell’ente
 B) le visioni strategiche suddivise per aree di intervento
 C) per ogni area di intervento, l’analisi del contesto interno ed esterno e l’apparato degli
indicatori e dei valori storici rilevanti da porre a base della performance
 D) gli obiettivi strategici enunciati dalle Linee programmatiche di mandato, per ciascuna
area strategica con l’analisi degli impatti e degli effetti corrispondenti
 E) gli obiettivi da raggiungere nel triennio attraverso la realizzazione di ciascun
programma della Relazione previsionale e programmatica
 F) gli obiettivi operativi annuali, validi per ogni anno del triennio, che costituiscono
tappe di avvicinamento all’obiettivo finale;
 G) gli stakeholder interessati a ciascun obiettivo
 H) la dimostrazione , attraverso “l’albero della performance”, dell’allineamento e della
coerenza dei diversi livelli in cui le visioni, gli obiettivi ed i piani di attività sono articolati
 I) la descrizione delle fasi, dei tempi, dei soggetti del processo di redazione del Piano e le
modalità di raccordo del Piano con gli strumenti di programmazione economicofinanziaria dell’ente.
Il sistema di reporting
 Un ciclo di reporting per ogni livello di pianificazione degli
obiettivi
 Obiettivi strategici pluriennali . Di norma un solo
report annuale
 Art 42
“Entro il 15 luglio di ogni anno i dirigenti di cui al comma precedente redigono
il report sull’andamento degli obiettivi strategici triennali e dei programmi
della Relazione previsionale e programmatica, con riferimento alla data del 30
giugno.
Il report sull’andamento degli obiettivi strategici è redatto con le modalità di
cui all’articolo precedente ed è conseguente alle risultanze dei report
sull’andamento degli obiettivi operativi nei quali essi si articolano”
Su indicazione del Sindaco o della Giunta comunale si procede alla
predisposizione dei report di cui al presente articolo e alla successiva verifica
dello stati di attuazione dei programmi, in via straordinaria, anche in
periodi diversi di quelli di cui al comma 1). “
Il sistema di reporting
 Obiettivi operativi annuali. Quattro report annuali
 Art 41




“ Entro il 15 aprile, il 15 luglio e il 15 ottobre di ciascun anno, i dirigenti responsabili di struttura
redigono il report sull’andamento degli obiettivi operativi annuali loro assegnati, con
riferimento alla situazione al termine del mese precedente. Ove il Piano esecutivo di gestione
risultasse approvato in data successiva al 31 gennaio, il primo report è riferito alla situazione
alla data del 30 giugno.
Il report, per ogni obiettivo, è costituto da:
un illustrazione sintetica dell’andamento complessivo dell’ obiettivo e delle singole azioni in
esso previste, anche con riferimento al rispetto del programma temporale;
la segnalazione delle criticità eventualmente insorte ed in particolare di quelle che possono
effettivamente mettere in discussione il risultato finale…
l’indicazione delle proposte rivolte al superamento delle criticità, fermo restando la natura ed il
target presente dell’obiettivo, attraverso un adeguamento delle risorse assegnate, ovvero di
modifica e rimodulazione dell’obiettivo, con riferimento alle sue modalità, al suo risultato, ai
suoi indicatori e ai relativi target…”
Il sistema di reporting
 Obiettivi strategici ed operativi. Le variazioni in corso
d’opera.
 Art 43
“La Giunta comunale, esamina
il contenuto del Referto e dei report sugli obiettivi
operativi annuali, anche in più sedute, adottando le eventuali variazioni al Piano
esecutivo di gestione, entro il 10 maggio, il 31 agosto ed il 10 novembre.
Il Consiglio comunale, sulla base del report sugli obiettivi strategici di cui al precedente
articolo, verifica lo stato di attuazione dei programmi della Relazione previsionale e
programmatica, nell’ambito della deliberazione prevista dall’articolo 193 del T.U.
approvato con D. Lgs. 267/2000. La deliberazione deve essere adottata comunque entro il
30 settembre.”
Il sistema di reporting
 Obiettivi operativi annuali . Il report finale
 Art 44
“Entro il 28 febbraio di ogni anno, ogni dirigente responsabile di struttura redige e trasmette al
Servizio Programmazione e controlli interni, il report finale sui risultati ottenuti, con
riferimento a ciascun obiettivo operativo annuale affidato.
La Relazione contiene:
un’illustrazione dettagliata dello svolgimento del progetto, delle azioni realizzate, del tempo
impiegato, delle criticità superate e di quelle non superate, delle risorse impiegate e di
quant’altro utile a descriverne l’andamento e a giustificarne i risultati finali;
i risultati ottenuti, il valori raggiunti dagli indicatori ed il suo raffronto comparativo con quelli
preventivati;
considerazioni di sviluppo e di prospettiva utili al miglioramento della performance.
Il Servizio Programmazione e controlli interni inoltra i report al Nucleo di valutazione,
allegandoli alla proposta di Referto, che contiene il riassunto, l’elaborazione e il commento
delle risultanze degli obiettivi, entro il 31 marzo di ciascun anno.”
Il sistema di reporting
 La Relazione finale sulla performance. Cos’è e chi la
presenta
Art. 51
“Entro il 30 giugno di ogni anno, sulla base delle risultanze del processo di misurazione e
valutazione della Performance organizzativa e individuale compiuto dal Nucleo di
valutazione e dai dirigenti, la Giunta comunale approva la Relazione sulla performance
relativa all’anno precedente.
Nella Relazione si da conto dei risultati organizzativi e individuali raggiunti rispetto agli
obiettivi inseriti nel Piano della performance.
La struttura della Relazione riproduce quella del Piano e la integra con l’indicazione dei
risultati ottenuti riferiti a ciascun obiettivo, con la dimostrazione dell’andamento storico
dei principali indicatori di performance e con le valutazioni di prospettiva in relazione
agli obiettivi strategici perseguiti. La Relazione riferisce anche sugli esiti della
performance individuale.
La Relazione è pubblicata sul sito istituzionale entro dieci giorni dalla sua approvazione”
LA RELAZIONE E’ PREDISPOSTA DAL SERVIZIO (Programmazione e controlli interni)
VALIDATA E TRASMESSA DAL NDV ALLA GIUNTA COMUNALE
Il l sistema delle informazioni (indicatori e
target)
I numeri (le informazioni quantitative) servono ad
individuare, od a facilitare l’individuazione, delle priorità
e degli obiettivi e quindi devono essere disponibili ex ante
rispetto alla misurazione dei risultati.
Raccogliere informazioni sui valori storici e di raffronto . Dotarsi di una
bancadati, (non aspettare che emerga, o “esploda” la criticità )
Art.13
“La base dei dati del sistema si costituisce e si evolve di continuo attraverso la
messa in comune e l’integrazione di tutte le informazioni progressivamente
disponibili, la misurazione costante dei target raggiunti e la raccolta e
l’elaborazione di dati utili per l’attività di benchmarking.
Il sistema informativo organizzato acquisisce, confronta, seleziona, analizza,
interpreta e diffonde le informazioni di origine interna od esterna all’ente ed
utilizzabili dall’attività di misurazione, valutazione della performance.
Il sistema delle informazioni (indicatori e
target
Dati di origine interna:
 le rilevazioni di contabilità finanziaria tratte dal bilancio di previsione, dalla
gestione dello stesso e dal rendiconto;
 le rilevazioni di contabilità economico-analitica relative a costi e ricavi e la loro
attribuzione ai centri di costo e/o alle unità di prodotto;
 le informazioni di tipo organizzativo, quelle concernenti le risorse umane
impiegate e quelle relative ai processi gestiti;
 i dati relativi agli indicatori e ai target raggiunti .
 altre informazioni, frutto di elaborazioni di dati contabili e non, utili a fornire
informazioni per l’analisi dell’efficacia, dell’efficienza e dell’economicità
dell’attività amministrativa.
Le informazioni di origine esterna sono tratte dall’ambiente economico e
sociale in cui l’ente opera, attraverso indagini, questionari od altri strumenti di
ricerca oppure da altre istituzioni od enti (altri enti locali, camere di
commercio, istat, asl, ecc.)
Il sistema delle informazioni (indicatori e
target
 Ampiezza delle informazioni rilevanti
Art. 11
“L’insieme degli indicatori disponibili deve essere in grado di misurare la performance in ciascuno degli
ambiti individuati all’articolo 5). “

gli effetti reali delle politiche attivate dall’amministrazione comunale sulla soddisfazione dei
bisogni della collettività (OUTCOME/IMPATTO)

il grado di attuazione di piani e programmi, ovvero il rispetto delle fasi e dei tempi previsti,
degli standard qualitativi e quantitativi definiti, del livello previsto di assorbimento delle
risorse (EFFICACIA “INTERNA”)

il grado di soddisfazione dei destinatari delle attività e dei servizi anche attraverso modalità
interattive (QUALITA’ SOGGETTIVA o PERCEPITA)

l’efficienza nell’impiego delle risorse, con particolare riferimento al contenimento e alla riduzione
dei costi nonché all’ottimizzazione dei tempi dei procedimenti amministrativi (EFFICIENZA)

la qualità e la quantità delle prestazioni e dei servizi erogati (QUALITA’ OGGETTIVA/OUTPUT/
EFFICACIA “ESTERNA”)
Il sistema delle informazioni (indicatori e
target)
A che punto siamo.
 Obiettivo Peg 2011 (prima fase della costruzione della banca dati)
 Selezionare almeno 500 indicatori rilevanti, distribuiti per aree strategiche o su
tutti i centri di costo dell’ente e relativi alle seguenti tre dimensioni di analisi e
valutazione (vedi articolo 11)
OUTCOME (dimensione dell’impatto sui bisogni)
OUTPUT/EFFICACIA (dimensione quantitativa/qualitativa
dell’attività svolta)
EFFICIENZA (dimensione della riduzione dei costi e
dell’ottimizzazione dei tempi)
 Associare a ciascun indicatore il valore raggiunto nei cinque anni antecedenti il 2011
(ovvero dal 2006 al 2010)
Il sistema delle informazioni(indicatori e
target)
…SEGUE
 la modernizzazione e il miglioramento qualitativo dell’organizzazione e delle
competenze professionali e al capacità di attuazione di piani e programmi
(INNOVAZIONE/SVILUPPO ORGANIZZATIVO)
 lo sviluppo qualitativo e quantitativo delle relazioni con i cittadini, i soggetti
interessati, gli utenti e i destinatari dei servizi, anche attraverso lo sviluppo di
forme di partecipazione e collaborazione (PARTECIPAZIONE/INCLUSIONE)
 il raggiungimento degli obiettivi di promozione delle pari opportunità (PARI
OPPORTUNITA’)
Il sistema delle informazioni (indicatori e
target)
Partecipazione, trasparenza e accountability
Art. 1
“Il sistema assicura pari opportunità di diritti e doveri,
trasparenza e coinvolgimento dei cittadini e degli utenti dei
servizi nella rendicontazione e nella valutazione dei
risultati dell’attività amministrativa.”
Art. 4
“Il sistema promuove il coinvolgimento dei cittadini
nell’attività di valutazione dei risultati e e dello stato di
attuazione dei programmi strategici dell’amministrazione”
Partecipazione, trasparenza e accountability
 Attuazione del principio di trasparenza (decreto 150)
Art.16
“Deve essere garantita la totale accessibilità ad ogni aspetto
dell’organizzazione e dell’andamento gestionale dell’ente.
Tutte le informazioni e i documenti utilizzati, nonché gli atti adottati,
nell’ambito del ciclo della performance sono pubblicati e resi
disponibili a chiunque mediante pubblicazione nell’apposita sezione
del sito internet istituzionale. Possono essere utilizzate anche altre
forme di pubblicazione e diffusione da stabilirsi di volta in volta.
Il sistema organizza e diffonde questionari on line sul funzionamento e
la qualità dei servizi, forum e servizi di faq.”
Partecipazione, trasparenza e accountability
 Gli stakelhoder
Art. 36
“Gli stakeholder di riferimento sono individuati preventivamente e il
loro elenco è approvato dalla Giunta comunale.
Gli stakeholder sono classificati per categoria e a seconda dell’ area
strategica cui sono interessati. Elenco e classificazione costituiscono la
mappa degli stakeholder del Comune Massa.
La mappa degli stakeholder connoterà ogni strategia comunicativa
dell'amministrazione in ordine ai propri programmi ed ai propri
obiettivi. Ogni pratica di coinvolgimento farà riferimento alla
mappatura.”
Partecipazione, trasparenza e accountability

I Focus group
Art.37
“ I Focus group sono gruppi pre-qualificati e pre-selezionati di persone,
rappresentativo degli stakeholder di riferimento dell’attività amministrativa,
istituito per registrare l’atteggiamento e il giudizio dei destinatari delle
politiche dell’ente sulla qualità ed efficacia delle stesse.
I focus group vengono istituiti con deliberazione della Giunta comunale
distintamente per ogni area di attività dell’ente. I focus group sono rinnovati
ogni biennio.
Per la costituzione dei focus group deve essere utilizzato il metodo della
consultazione di tutti gli stakeholder individuati. Gli stakeholder che formano i
focus group sono individuati di norma per il 50% attraverso autocandidature e,
nell'ambito di queste, mediante sorteggio. Il restante 50% è individuato
dall'amministrazione sulla base di principi di rappresentatività e con criteri di
rotazione.
Ogni focus group deve essere costituito da non più di 10 stakeholder.”
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