Sito Banca centrale: http://www.nbp.pl/ La banca centrale ha come obiettivo precipuo la stabilità dei prezzi. Dal 1997 ha una maggiore indipendenza dal governo dato che: o le direttive in campo monetario non sono più soggette all’approvazione parlamentare, o sono vietati prestiti e trasferimenti dalla banca centrale verso poteri pubblici Non è però stata ancora eliminata la possibilità che un rappresentate del governo partecipi alle riunioni del Consiglio per la politica monetaria. Dal sito: http://europa.eu/scadplus/leg/it/lvb/e01106.htm Per quanto riguarda l'indipendenza della banca centrale, la nuova legge sulla banca nazionale polacca (BNP), votata nell'agosto del 1997, individua nella stabilità dei prezzi l'obiettivo prioritario dell'istituzione. Nell'ambito della nuova normativa, la BNP si vede riconoscere una maggiore indipendenza dal momento che le direttive in campo monetario non sono più soggette all'approvazione parlamentare. Inoltre, dall'ottobre 1998 sono vietati prestiti e trasferimenti dalla banca centrale verso i poteri pubblici. La relazione del 1999 segnala l'adozione, nel novembre 1998, di una legge sulle finanze pubbliche che vieta qualsiasi forma di finanziamento diretto da parte della banca centrale a favore del settore pubblico. Alla legge sulla BNP vanno tuttavia apportati alcuni correttivi tecnici al fine di garantire l'indipendenza istituzionale e finanziaria dell'istituzione. La relazione del 2000 sollecita una modifica dello statuto sotto l'aspetto della gestione finanziaria e chiede un sistema di audit indipendente e la partecipazione di un rappresentante del governo alle riunioni del consiglio della politica monetaria. Il disegno di modifica della legge sulla BNP destinato ad allineare la normativa polacca sull'acquis comunitario non è stato adottato dal parlamento. L'ultima relazione sottolinea l'importanza accordata dalla Polonia all'obiettivo dichiarato di voler procedere ad un allineamento completo della legislazione nazionale all'acquis entro la fine del 2002. La relazione 2003 indica che la legge relativa alla banca centrale è, su taluni punti, ancora incompatibile con l'acquis: in particolare restava da sopprimere, tra le altre cose, la possibilità che un rappresentante del governo partecipasse alle riunioni del Consiglio per la politica monetaria. Polonia: banca centrale, adozione euro è in interesse paese (16 febbraio 2009) VARSAVIA, 16 feb (AWP/ats/ansa) L'adozione dell'euro è nel "migliore" interesse della Polonia e darebbe alla crescita del prodotto interno lordo del paese una spinta pari a 0,7 punti percentuali l'anno per un decennio. È quanto scrive la banca centrale polacca in un rapporto pubblicato dalla Bloomberg che fa il bilancio di benefici e costi - fra questi ultimi la perdita dell'autonomia in politica monetaria - connessi all'abbandono dello zloty, la moneta nazionale. La Polonia, il maggiore dei 10 paesi ex comunisti dell'Europa orientale ad essere entrato nell'Unione europea (nel 2004), è tenuta ad aderire all'euro, ma non è fissata in merito alcuna scadenza. Il primo ministro Donald Tusk, l'anno scorso, aveva annunciato la data del 2012, ma il presidente Lech Kaczynski e il suo gemello Jaroslaw, leader dell'opposizione, sono contrari e premono per un rinvio. L'ingresso nell'euro prevede almeno due anni in cui il tasso di cambio contro l'euro della moneta nazionale del paese candidato deve essere mantenuto all'interno di una forchetta.