AMBIENTE E RETI TERRITORIALI. SOCIOLOGIA DEL TERRITORIO Dr. Nunzia Borrelli OBIETTIVO Verificare se il territorio è un fattore rilevante per capire la società Corso di Sociologia del territorio 24/06/2017 La verifica è effettuata prima descrivendo tendenze generali della società contemporanea. Quindi esaminando 4 modi di Guardare il Rapporto Spazio-Società 2 OBIETTIVO Per quanto concerne la capacità del territorio di comprendere la società Corso di Sociologia del territorio 24/06/2017 Le chiavi di lettura sono organizzabili su TRE ASSI, ciascuno solcato da tensioni interne o da fenomeni posti in relazione inversa. 3 DECLINAZIONE TERRITORIALE DEGLI ASSI Primo Potenziamento autonomie locali e esigenze di libero mercato Corso di Sociologia del territorio 24/06/2017 ASSE: Decentramento politico /integrazione economica Secondo ASSE: Individualismo/corporativismo Anonimato e ricerca di occasioni di gruppo Terzo ASSE: Razionalità ecologica/Razionalità strumentale/ Efficienza economica e impatto ambientale 4 DECLINAZIONE TERRITORIALE DEGLI ASSI 24/06/2017 Corso di Sociologia del territorio 5 AMBIENTI, TERRITORI E LUOGHI – – – Corso di Sociologia del territorio – 24/06/2017 Quattro APPROCCI TEORICI ALLO STUDIO DELLE RELAZIONI sociospaziale: 1- Analisi ecologica 2- Organizzazione territoriale 3- Simbolica degli spazi 4- Approccio relazionale 6 1- ANALISI ECOLOGICA • In esse vivono popolazioni (o specie) il cui Corso di Sociologia del territorio La analisi ecologica considera come unità di analisi le aree delimitate da confini amministrativi o culturali. 24/06/2017 • adattamento all’ AMBIENTE dipende da: • • pressioni esterne naturali o umane organizzazione interna (fondata su fattori di aggregazione - quali la forza, i legami di sangue– da quali derivano i rapporti di coppia, i legami famigliari e quelli di clan) 7 La società si adatta al suo ambiente 1- ANALISI ECOLOGICA Nelle aree naturali le specie (popolazioni), hanno culture definite (subculture), competono nella specie o con altre specie per il possesso delle risorse oppure cooperano. Altri processi possibili, oltre alla competizione e alla cooperazione sono: - Corso di Sociologia del territorio La cultura, tratto specifico della SPECIE UMANA, intesa come «specifica modalità di elaborare strumenti di adattamento all’ambiente», porta alla formazione di prodotti di aggregazione più complessi delle famiglie e dei clan tra i quali le aree naturali (ovvero unità territoriali omogenee dal punto di vista normativo e culturale – es. città) 24/06/2017 invasione di un area a scapito di un’altra specie successione di una specie con un’altra 8 1- ANALISI ECOLOGICA 24/06/2017 Col tempo le specie si ampliano nello spazio e selezionano i soggetti che meglio si adattano all’ambiente. Corso di Sociologia del territorio Lo studio delle relazioni tra gli esseri umani influenzati dalle forze selettive, distributive e adattive che agiscono sull’ambiente prende il nome di ECOLOGIA UMANA (Park, Burgess e McKenzie, «The City», 1938) I contenuti della Scuola Ecologica si sono sviluppati in tre filoni: o o Ecologia sociale Ecologia delle popolazioni 9 Tra gli sviluppi più interessanti si sottolineano i seguenti: Aggregato territoriale come organismo - ciò che conta è la specializzazione funzionale e l’integrazione tra le parti. Gli aggregati territoriali hanno una struttura normativa o morale (concentrazione territoriale di soggetti e attività generatrice di qualità emergenti non riconducibili – e riconoscibili – dai singoli individui). L’assenza di una struttura organizzativa implica la disorganizzazione. Corso di Sociologia del territorio 24/06/2017 Ecologia sociale 10 TRA GLI SVILUPPI PIÙ INTERESSANTI SI SOTTOLINEANO I SEGUENTI: Si focalizza sulle organizzazioni, intese come popolazioni che interagiscono in un ambiente dotato di determinate risorse. Nicchia ecologica: presenza di rapporti esclusivi e specifici tra una organizzazione e date risorse dell’ambiente (organisational ecology) e specializzazione come modalità per contrapporsi alla competizione. Corso di Sociologia del territorio 24/06/2017 Ecologia della popolazione 11 1- ANALISI ECOLOGICA - OGGI Analisi ecologica predilige analisi secondaria e si basa sull’utilizzo di dati ecologici. Corso di Sociologia del territorio L’analisi ecologica nella sua versione più recente indica un metodo per organizzare i dati sulla distribuzione spaziale dei fenomeni sociali. 24/06/2017 12 COSA SONO I DATI ECOLOGICI ? L’analisi Corso di Sociologia del territorio dati ecologici, intendiamo definire quei dati rilevati a livello aggregato (familiare, scolastica, aziendale, territoriale) (Parra Saiani, 2009) 24/06/2017 Per di tali dati consente di caratterizzare i contesti / AMBIENTE entro i quali si svolge l’azione e l’interazione sociale oggetto 13 dell’osservazione. COSA SONO I DATI ECOLOGICI la dimensione demografica, il livello di istruzione, la diffusione dei servizi sanitari e assistenziali, l’evoluzione del sistema politico, il mercato del lavoro, l’inquinamento, la diffusione dei servizi culturali, le forma associative, la criminalità, ecc. Corso di Sociologia del territorio 24/06/2017 Lo studio della dimensione ecologica dei fenomeni sociali permette al ricercatore di cogliere le tendenze di fondo di una società, la statica e la dinamica dei fenomeni sociali (Pintaldi 2011): 14 E IN QUALE MOMENTO DELLA RICERCA SOCIALE? 24/06/2017 Corso di Sociologia del territorio 15 IL PROBLEMA DELLE FONTI Corso di Sociologia del territorio andiamo a raccogliere i dati ecologici ? 24/06/2017 Dove 16 FONTI DI DATI Esso coincide con qualunque tipo di documento o di procedimento che consenta di acquisire notizie, informazioni o dati che si riferiscono a fenomeni. Schematicamente, le informazioni che il ricercatore sociale utilizza possono provenire da fonte orale o da fonte scritta. Corso di Sociologia del territorio In sociologia il concetto di fonte implica una pluralità di significati. 24/06/2017 17 FONTI DI DATI Corso di Sociologia del territorio Dal punto di vista metodologico, le fonti orali derivano in genere la loro origine all'applicazione, direttamente da parte del ricercatore, di tecniche e metodi ricerca di tipo qualitativo. 24/06/2017 Per fonte orale intendiamo le notizie emerse nel corso di colloqui, interviste, incontri. 18 FONTI DI DATI Corso di Sociologia del territorio Le fonti scritte si caratterizzano dall'essere il prodotto di ricerche di tipo qualitativo e quantitativo condotte in un certo periodo da altri, singoli ricercatori o istituzioni che siano. Nel caso delle fonti statistiche si parla di analisi secondaria, vale a dire di analisi condotte utilizzando informazioni statistiche già esistenti. 24/06/2017 Per fonte scritta assumiamo tutti i documenti scritti, sia di carattere narrativo (per es. documenti di archivio, biografie, lettere personali, storie di piccoli gruppi, etc.), sia di natura statistica, vale a dire documentazioni, pubblicazioni con informazioni quantitative inerenti gruppi di popolazione e caratteri economici,sociali, politici. 19 24/06/2017 Corso di Sociologia del territorio 2 – Organizzazione territoriale 20 Studio del rapporto tra società e spazio nel senso di RELAZIONE tra un sistema e il suo ambiente . Attenzione è sul SISTEMA ; il sistema attua strategie che gli permettono di CONTROLLARE NO analisi dell’ADATTAMENTO ambientale, ma delle strategie Lo studio del territorio come ORGANIZZAZIONE si basa sul concetto di: • Sistema territoriale: entità in grado di mantenere con successo i propri confini rispetto all’ambiente. • Un sistema può differenziarsi al suo interno incrementando la specializzazione delle sue parti al fine di rispondere alla complessità dell’ambiente (Luhmann «Soziale Systeme», 1984). 24/06/2017 Corso di Sociologia del territorio 21 o Per controllare il territorio e difendere i confini un sistema ha bisogno di agire in modo strumentale (presenza di un principio di razionalità e di mezzi/fini), ovvero di avere una organizzazione (per esempio nell’organizzazione territoriale per antonomasia, lo Stato, essa è rappresentata dalle burocrazie territoriali), i.e. STRATEGIA o L’organizzazione territoriale deve ridurre l’incertezza sapendo che la razionalità di ogni attore è limitata (Bonazzi «Come studiare le organizzazioni», 2002) e che non si hanno tutti gli strumenti per esercitare la competenza territoriale. 24/06/2017 Corso di Sociologia del territorio 22 • Le organizzazioni hanno confini spaziali che variano a seconda del tipo di sistema (estesi oltre i limiti territoriali quelli dei sistemi economici, rigidi quelli dei sistemi territoriali militari) controllati da sistemi tecnologici. • Si tratta di sistemi socio-tecnici, ossia reticoli di elementi umani e tecnologici operanti congiuntamente per ottenere un determinato fine produttivo. • Controllo delle acque • Gestione dei rifiuti 24/06/2017 Corso di Sociologia del territorio 23 Secondo alcuni autori la città stessa è un dispositivo tecnico complesso di controllo del territorio (Guidicini 1998, Mela 2006) che opera attraverso il «coordinamento di presenza e assenza in loco» (Bagnasco «Società fuori squadra. Come cambia l’organizzazione sociale», 2003), ovvero esercitando funzioni astratte di controllo che non richiedono necessariamente rapporti diretti, ma di carattere vincolante. 24/06/2017 Corso di Sociologia del territorio 24 • La capacità di controllare assenza/presenza è anche fonte di potere per alcuni sistemi territoriali che attraverso scarsità di alcune funzioni e monopolio spaziale creano forme di gerarchia. • Con attenzione al primo aspetto è nota la Teoria delle località centrali di Christaller (1968) e quella rangodimensione di Zipf, secondo le quali: – 24/06/2017 «le funzioni commerciali si distribuiscono regolarmente sul territorio in base alla frequenza della domanda e al grado di sofisticazione del bene/servizio offerto. Le funzioni più rare e sofisticate saranno concentrate nelle città più grandi mentre quelle che discendono di grado saranno disponibili anche in centri urbani più piccoli» Corso di Sociologia del territorio 25 . La teoria delle località centrali è stata concepita per spiegare la distribuzione degli insediamenti umani nello spazio. Corso di Sociologia del territorio 24/06/2017 TEORIA DELLE LOCALITÀ CENTRALI DI CHRISTALLER 26 TEORIA DELLE LOCALITÀ CENTRALI DI CHRISTALLER Funzioni Mercato Corso di Sociologia del territorio La teoria di Christaller si comprende definendo due concetti : 24/06/2017 27 TEORIA DELLE LOCALITÀ CENTRALI DI CRISTALLER La Soglia indica il mercato minimo necessario perché una data funzione si possa stabilire. La Portata è invece la distanza massima entro la quale una funzione localizzata si può applicare, e coincide con la distanza che un consumatore è disposto a coprire per beneficiarne. Corso di Sociologia del territorio La caratterizzazione di queste relazioni si capisce considerando il significato del termine SOGLIE e di quello di PORTATA. 24/06/2017 28 TEORIA DELLE LOCALITÀ CENTRALI DI CHRISTALLER Le località centrali sono insediamenti che forniscono servizi alle circostanti zone di influenza commerciale, definite “aree di mercato”. Corso di Sociologia del territorio 24/06/2017 L’ordinamento spaziale degli insediamenti, basato sul quantitativo e sul livello dei servizi che essi forniscono, genera una gerarchia. La gerarchia è complessa a causa di sovrapposizioni tra le aree. 29 DI CHRISTALLER Corso di Sociologia del territorio MODELLO 24/06/2017 IMMAGINE 30 24/06/2017 Qualora la posizione di monopolio sia parziale un sistema può utilizzare approcci istituzionali quali i processi di legittimazione e la formazione di regole (Scott «Institutions and Organisations», 1995). Corso di Sociologia del territorio Il monopolio territoriale consiste invece nell’abilità di un sistema territoriale di competenze nel farsi riconoscere come unico attore legittimato ad operare in un’area. 31 RICONOSCONO IL PROPRIO AMBIENTE. Corso di Sociologia del territorio MECCANISMI PERCETTIVI E MODALITÀ CON CUI GLI ESSERI UMANI 24/06/2017 3 – SIMBOLICA DEGLI SPAZI: 32 Agli inizi del secolo scorso la psicologia della Gestalt diceva che la conoscenza avviene attraverso la percezione di forme complete (legame tra le parti e il tutto e importanza del contorno) Corso di Sociologia del territorio Spazio non solo come un ambito di studio (oggettivismo) ma come categoria cognitiva (modo di interpretare e rappresentare la realtà e noi stessi, Asch «Social Psycology, 1952) e come prodotto dell’interazione sociale. 24/06/2017 Oggetto di studio: meccanismi percettivi e modalità di riconoscimento dell’ambiente. No prospettiva oggettivista, ma visione cognitiva dello spazio «La percezione non dipende dagli elementi ma dalla strutturazione di questi elementi». 33 Corso di Sociologia del territorio Pertanto di interessa è anche la dimensione del linguaggio usato per definire gli oggetti (spaziali), la legittimazione dei termini e la negoziazione dei significati. 24/06/2017 Con la fenomenologia sociologica (Jedlowski, «Il mondo in questione», 1998) comincia ad essere chiaro che non è importante tanto conoscere la realtà, ma capire come la si definisce (sino al paradosso del teorema di Thomas «la profezia che si auto-adempie 1928 «Se gli uomini definiscono reali certe situazioni, esse saranno reali nelle loro conseguenze»); che rinvia alla differenza kantiana tra noumeno: oggetto in sé; e fenomeno: ciò che designa l’oggetto in quanto passibile di essere percepito» 34 TRE LIVELLI DELLA SIMBOLOGIA SPAZIALISTA 24/06/2017 Corso di Sociologia del territorio Archetipi Organizzazione sociale Esperienza individuale 35 ARCHETIPI Idee innate e predeterminate dell'inconscio umano; In cucina si prepara da mangiare, in chiesa si prega, etc. etc. Corso di Sociologia del territorio 24/06/2017 36 ORGANIZZAZIONE SOCIALE La tassonomia delle categorie spaziali usate da Lynch («The Image of the City», 1960) per interpretare la forma della città: - percorsi; - margini; - quartieri; - nodi; - riferimenti Corso di Sociologia del territorio Esempi si ritrovano nella tassonomia di Lynch e nelle mappe cognitive («rappresentazioni schematiche degli spazi che aiutano a orientarsi») 24/06/2017 Le categorie spaziali sono strumenti atti a mettere ordine nella mente, strumenti di catalogazione, ricette cognitive (Schutz, «Studies in Social Theory», 1971). 37 CATEGORIE LYNCH Corso di Sociologia del territorio I margini sono fratture lineari nel complesso cittadino: spiagge, ferrovie, barriere che bloccano gli spostamenti (nel caso di Roma: il Tevere, il Muro Torto). I percorsi sono le vie abituali od occasionali, linee di riferimento in base a cui localizzare gli altri elementi (per Roma il Corso, via del Babuino, via di Ripetta). I nodi sono gli incroci ove avvengono gli scambi o le rotture di carico (Roma: Piazza del Popolo, Piazza dei Cinquecento). I quartieri sono i grandi settori della città (es. il Ghetto, i rioni barocchi, l’Eur). I riferimenti sono i punti di alta rilevanza per l’orientamento dell’osservatore ( il Colosseo, Trinità dei Monti, Villa borghese, il monumento a Vittorio Emanuele , Piazza del Popolo 24/06/2017 38 Mappe cognitive e l’esempio mappe di Comunità Strumenti attraverso cui la gente che abita un luogo può raccontare ad altri, o ricordare a se stessa, i punti fondamentali della propria storia, i nodi cruciali del proprio reticolo di significati e significanti. Percorsi personali e collettivi che coinvolgimento, ricerca e impegno comportano Strumenti creativi in grado di rinsaldare e ricostruire in termini attuali il legame fondamentale tra le persone e i luoghi, tramite il quale una comunità disegna i contorni del proprio patrimonio; qualcosa di più di un semplice inventario di beni materiali o immateriali, in quanto includono anche un insieme di relazioni invisibili fra questi elementi Mappe cognitive e mappe di Comunità/parish map Nella tradizione inglese la parola che implica persone/comunità e luoghi allo stesso tempo perché siano mantenute le radici è Parish. Il termine “parrocchia” evidenzia come l`obiettivo principale non sia quello di dare attenzione a un luogo definito da rigidi confini amministrativi, siano questi comunali o legati ad antiche proprietà ecclesiastiche, ma piuttosto privilegiare “la più piccola arena in cui la vita è vissuta” Da qui le Parish Maps che nascono in Inghilterra dall’intuizione di Common Ground, un`associazione che, prima tra tutte, ha scelto di dedicare le proprie energie alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio locale attraverso il coinvolgimento attivo delle comunità locali 24/06/2017 Corso di Sociologia del territorio 41 24/06/2017 Corso di Sociologia del territorio Le categorie spaziali servono, cognitivamente, per risparmiare (comunicare facilmente) e fare ordine riduzione della dissonanza cognitiva, Festinger, «A Theory of Cognitive Dissonance», 1957). 42 3. ESPERIENZA INDIVIDUALE Corso di Sociologia del territorio Nel processo di categorizzazione spaziale, primaria importanza assume anche l’esperienza individuale sia dal punto di vista degli schemi appresi durante la socializzazione sia da quello delle pratiche (regole e azioni usate automaticamente nella vita quotidiana). 24/06/2017 43 ESPERIENZE INDIVIDUALI E SPAZIO DELLE PRATICHE Corso di Sociologia del territorio Secondo Gieryn («A Space for Place in Sociology», 2000) uno spazio diventa un luogo quando è una località geografica, ha una forma materiale (fisicità) e un significato o valore che ne consente l’identificazione. 24/06/2017 44 24/06/2017 Corso di Sociologia del territorio L’assegnazione di valori simbolici ai luoghi cambia nel tempo (decostruzione dei simboli), si tratta dei fenomeni di deterritorializzazione (Tomlinson «Globalization and Culture», 1999) in cui i simboli dei luoghi diventano meno importanti o di re-territorializzazione, in cui assumono valore simbolico località prima poco tematizzate. 45 24/06/2017 Corso di Sociologia del territorio Il fenomeno del disembedding di Giddens («sradicamento spazio-temporale delle interazioni») viene spesso considerato una manifestazione della de-territorializzazione, nel senso che la presenza di relazioni sempre più mediate dai sistemi esperti e dalla mobilità vengono considerate causa della perdita dei riferimenti spaziali. 46 24/06/2017 CONTANO A TUTTI I LIVELLI Corso di Sociologia del territorio 4 – APPROCCIO RELAZIONALE: LE RELAZIONI SOCIALI 47 LE RELAZIONI NON SONO SOLO RAPPORTI TRA ENTITÀ REALI MA SONO REALTÀ IN SÉ Quindi, le relazioni implicano, la capacità di cogliere la condizione dell’altro e di agire di conseguenza. Corso di Sociologia del territorio Weber nel 1922 diceva che «una relazione sociale è un comportamento di più individui instaurato reciprocamente secondo il suo contenuto di senso e orientato in conformità». 24/06/2017 48 LE RELAZIONI NON SONO SOLO RAPPORTI TRA ENTITÀ REALI MA SONO REALTÀ IN SÉ Ambito locale (o settings of interaction) di Giddens («The Constitution of Society», 1984), «lo spazio in cui avvengono relazioni significative nelle quali gli attori condividono il significato del contesto in cui interagiscono» Corso di Sociologia del territorio Dal punto di vista spaziale ciò vuol dire che, se un luogo è lo spazio segnato dalle relazioni di senso, si ha un luogo quando vi è comprensione della posizione dell’altro e si agisce di conseguenza (si interagisce). Gieryn aggiunge «lo spazio non è un semplice contenitore o supporto della relazione ma ciò che fornisce una cornice di senso (2000). 24/06/2017 49 LE RELAZIONI NON SONO SOLO RAPPORTI TRA ENTITÀ REALI MA SONO REALTÀ IN SÉ Questo filone può essere distinto in due ambiti: Un primo che riguarda gli effetti congiunti della massa di interazione - FORMA DELLE RETI Un secondo che punta l’attenzione sulla qualità delle relazioni - QUALITA’ DELLE RELAZIONI Corso di Sociologia del territorio Se negli studi ecologici e organizzativi la relazione spaziale viene concepita in termini strumentali, nell’approccio relazionale essa ha valore in sé, al di là della funzione che svolge. 24/06/2017 50 LE RELAZIONI NON SONO SOLO RAPPORTI TRA ENTITÀ REALI MA SONO REALTÀ IN SÉ Relazione come contatti Relazione come legame: un insieme di obbligazioni reciproche non formalizzate ma perduranti. Contatti Conta dei contatti Analisi del tipo di relazione fra gli attori Corso di Sociologia del territorio Culture relazionali 24/06/2017 Strutture formali 51 LE RELAZIONI NON SONO SOLO RAPPORTI TRA ENTITÀ REALI MA SONO REALTÀ IN SÉ Noti sono gli studi sulla progressiva scomparsa delle relazioni dirette nelle società urbana causa della nascita delle società non comunitarie (Tonnies 1887), dell’atteggiamento blasé (Simmel 1903) e delle relazioni anomine (Wirth «Urbanism as a Way of Life», 1938) Corso di Sociologia del territorio La declinazione spaziale degli approcci relazionali ha dato vita a due noti ambiti di studio: • esclusione socio-spaziale (debole accesso a reti di conoscenti e amici come grave forma di emarginazione, in particolare nei momenti di passaggio della vita, Sennett, «The Conscience of the Eye, 1990) • interazioni faccia a faccia (relazioni dirette come portatrici di legami significativi, di comunicazioni ricche e comprensibili e di fiducia reciproca) 24/06/2017 52 LE RELAZIONI NON SONO SOLO RAPPORTI TRA ENTITÀ REALI MA SONO REALTÀ IN SÉ Come sono le relazioni in una società “non comunitaria» come quella urbana: Corso di Sociologia del territorio Sono comunque solidaristiche ? Non possono mai essere solidaristiche ? Se sono solidaristiche in che modo lo sono ? 24/06/2017 53 AMBIGUITÀ DELLA COMPRESENZA Ambivalenza della associazione tra vicinanza e solidarietà, in quanto la vicinanza può essere anche fonte di sentimenti negativi (concorrenza per le risorse ambientali scarse), rischio che si crei fastidio reciproco, maldicenza, conflitto. Corso di Sociologia del territorio L’assunto sotteso a questi studi è che la vicinanza fisica crea relazioni dense e significative che favoriscono l’inclusione sociale (Di Nicola et. al «Reti di prossimità e capitale sociale», 2008) 24/06/2017 54 VICINANZA SOLIDARIETÀ Al contrario la variabile locale è sempre presente, ma varia, cambia. Lo spazio , dunque , non è solo vicinanza e lontananza, non è solo estensione o forme spaziali, ma forme sociali originali. Corso di Sociologia del territorio Disgiunzione solidarietà e vicinanza non deve far credere che i sentimenti di comunanza si creano solo con chi è lontano. 24/06/2017 55 Azione, sistemi sociali e spazio Caratteri Processo Focus Metodo Ecologico Ambiente Adattamento Aree naturali Analisi relazioni in/fra unità territoriali Organizzativo Territorio Competenza Sistemi socio-tecnici Studio di casi/comparazio ni Culturale Luogo Simbolizzazione Ideologia Analisi discorso Relazionale Ambito locale Reciprocità Reti sociali Network analysis Corso di Sociologia del territorio Spazio 24/06/2017 Approccio all’analisi spaziale 56 24/06/2017 Grazie per l’attenzione Corso di Sociologia del territorio 57 1) ambiente>determinismo geografico 3) simboli>identità culturali 4) relazioni>uomo animale sociale – non si tiene conto delle relazioni con gli oggetti Suggerimento: attenzione all’uso dei modelli e precauzione nei confronti della variabilità temporale delle forme sociali (Simmel) Corso di Sociologia del territorio 2) sistemi>attori tipo - socializzati 24/06/2017 Rischi dei diversi approcci: 58 AZIONI IRRAZIONALI Spesso agiamo, effettuiamo azioni che sono irrazionali o comunque contrarie a ciò che affermiamo rispetto a principi logici, di comportamento sociale, di adeguamento alle norme, di rispetto alla media del comune sentire, di adeguamento alla morale mediamente condivisa Semplificando: so bene che il fumo fa male, ma continuo a fumare. So bene che il casco è un elemento protettivo, ma non lo metto. So bene che andare troppo forte è rischioso, ma non diminuisco la velocità. Se smetto di fumare ingrasso. Il casco mi fa troppo sudare e non ci vedo bene. Sono così bravo e abile che posso andare a qualsiasi velocità,