MODULO 2: STORIA DEI PROCESSORI SICSI V Ciclo Classe A042 Indirizzo Tecnologico Prof. F. Perla Alessandro Mazzone Antonio Bove Piero Cima Prerequisiti richiesti 1. Avere conoscenza della terminologia tecnica propria del mondo tecnologico. Obiettivi • Fornire all’allievo una panoramica dello sviluppo storico e tecnologico dei processori fino ad arrivare ai giorni nostri, indicando possibili sviluppi futuri. Materiale didattico utilizzato • Dispense fornite dal docente (lucidi e appunti) • Articoli ed informazioni prelevate da riviste specializzate sull’argomento • Indirizzi internet utili per approfondire l’argomento Indirizzi utili • • • • • • • • http://www.cronologia.it/ http://www.lithium.it/home.asp http://it.wikipedia.org http://www.windoweb.it http://www.disi.unige.it/ http://www.hardwareirc.com/ http://www.megalab.it http://www.amd.com/ Indirizzi utili • • • • • • • • http://www.pizzut.it/ http://www.zanezane.net/ http://www.storiadellinformatica.it http://www.hwupgrade.it/ http://www.unonet.it/ http://www.hirc.it/ http://www.azpoint.net http://www.intel.com/ Contenuti del modulo: • • • • • Sviluppi storici di tecnologia e automazione Gli x86 INTEL Pentium L’AMD Stato dell’arte e sviluppi futuri Tempi di attuazione • 3 ore di teoria Strumenti didattici • Proiezione di Slide sull’argomento Verifiche: • Verifiche orali Storia dei processori Breve percorso dagli inizi…..ad oggi. Le prime macchine da calcolo • La storia delle macchine da calcolo ha origini antichi. Possiamo affermare che il primo vero strumento realizzato per eseguire i calcoli risale al 2000 a.c. ed è l’ABACO. • Venne utilizzato prima in Cina, poi in Grecia e solo in seguito dai Romani Abaco Le prime macchine da calcolo • Il termine calcolare e calcolatore derivano dal latino calculi. • Il nome è legato alle file di sassolini di un abaco, dove la posizione di alcune palline riferite ad una barra orizzontale determinava la rappresentazione numerica. Le prime macchine da calcolo • Altra macchina storica è la virgulae numeratrices di Napier • E’ uno strumento ideato per la costruzione delle tavole dei logaritmi Ma le prime vere macchine, ovvero macchine che non si limitano a fornire un semplice supporto fisico agli operandi, ma sono insiemi di organi meccanici che consentono l’automatizzazione delle operazioni, compaiono solo a partire dal XVII sec. Whihelm Schikard (1592-1635), Blaise Pascal (16231662) e Whihelm Leibniz (1646-1716) costruirono macchine, simili nella sostanza, che consentivano di eseguire le 4 operazioni mediante un semplice meccanismo di ruote dentate La prima macchina calcolatrice fu ideata e costruita dal tedesco Wilhelm Schickard nel 1623: essa effettuava le quattro operazioni aritmetiche ed estraeva la radice quadrata di un numero. In seguito tale macchina fu messa a punto dal diciannovenne francese Blaise Pascal (1642) e fu chiamata Pascalina (si dice che il francese abbia intrapreso il progetto per facilitare il lavoro del padre, ispettore delle tasse). La macchina era in grado di eseguire addizioni e sottrazioni su numeri decimali fino a 12 cifre. Pascalina Gottfried Wilhelm von Leibniz, partendo dai principi base della Pascalina, costruira' invece una macchina calcolatrice (il Calcolatore a Scalini 1694) che ha in piu' il traspositore, un meccanismo in grado di memorizzare un numero e di utilizzarlo per moltiplicarlo con il risultato di una successiva addizione. Purtroppo nessuno dei due esemplari realizzati riusci' a compiere una operazione esatta, a causa della scarsa precisione con cui vennero costruiti i suoi ingranaggi. Leibniz dette tuttavia un rilevante contributo agli elaboratori, con i suoi studi di quella che e' ora conosciuta come la logica simbolica E’ emblematico riportare il suo pensiero riguardo l’uso di strumenti automatizzati: “non e' ammissibile che studiosi e scienziati, anzichè sviluppare e confrontare nuove teorie, perdano le proprie ore come schiavi nelle fatiche del calcolo, che potrebbe essere affidato a chiunque se si potessero usare delle macchine…” Leibniz diede quattro grandi contributi nel campo del calcolo automatico, quali : • l'avvio della logica formale e del codice binario; • la comprensione del carattere disumano del calcolo e l'opportunita', nonche' la capacita', di automatizzare questo lavoro; • l'idea che le macchine da calcolo potrebbero essere utilizzate per verificare le ipotesi • la costruzione di una macchina da calcolo. In seguito vennero alla luce altri progetti e prototipi…ma i primi passi significativi vennero mossi soltanto un paio di secoli piu' tardi. La scheda perforata Un'innovazione importante per l'evoluzione dell'elaboratore elettronico e' sicuramente l'introduzione della scheda perforata ad opera del francese Joseph Jacquard diffuse nel 1801 e il suo sviluppo industriale nel 1804 al fine di automatizzare il controllo dei telai di tessitura. La reazione alla diffusione di questi telai fu drammatica in quanto si pensò che essi rischiavano di gettare in miseria i 4/5 della popolazione di Lione e conseguentemente il Consiglio della città ne ordinò la distruzione. Tuttavia nel 1812 operavano in Francia 11.000 telai a scheda, ed essi si diffusero rapidamente in Germania, Italia, America e Cina. Schede perforate Nel 1822, Charles Babbage (1792-1871), professore di matematica all'universita' di Cambridge, presento' alla Royal Astronomical Society il suo primo modello di Macchina Differenziale, una macchina capace di eseguire i calcoli necessari per costruire le tavole logaritmiche. Il suo scopo era costruire una macchina in grado di stampare tavole numeriche senza errori. Nel 1832, Babbage e Joseph Clement producono un segmento del prototipo del loro calcolatore differenziale, che lavora con numeri di sei cifre e funzioni polinomiali (tabulate) del secondo ordine. Il dispositivo completo, grande quanto una stanza, dovrebbe lavorare con funzioni del sesto ordine e numeri di 20 cifre, oppure con funzioni del terzo ordine e numeri di 30 cifre. Ogni addizione e' fatta in due fasi (nella seconda ci si occupa del riporto generato nella prima); le cifre di output sono incise in una lastra di metallo dolce, dalla quale puo' essere ottenuta una lastra per la stampa. Ci sono comunque notevoli difficolta' ed è costruito solo questo prototipo. Il progetto viene ufficialmente annullato nel 1842, per problemi di fondi. Intorno alla fine dell’800 il Museo delle Scienze di Londra, riprendendo il progetto di Babbage del 1849, di cui si hanno tutti i disegni, costruisce la Macchina delle Differenze, ovvero una versione più avanzata della macchina di Pascal, in grado di calcolare con il metodo delle differenze finite i valori di un polinomio di terzo grado. La Macchina delle Differenze poteva eseguire il calcolo dei valori di un polinomio attraverso una serie ripetuta di somme: una volta attivata ed impostata con i valori iniziali, la macchina proseguiva i suoi calcoli automaticamente, grazie ad un motore a vapore. Corretti alcuni dettagli e usando componenti più moderni, il dispositivo funziona egregiamente, mettendo in evidenza anche la raffinatezza del progetto di Babbage. Intanto Babbage si era messo a lavorare ad un secondo prototipo: la Macchina Analitica (Analythical Engine), primo esempio di macchina a programma registrato. Applicando al calcolo automatico l'idea della scheda perforata ideato da Joseph Jaquard nel 1801, Babbage dotò la sua macchina della capacità di eseguire sequenze di calcoli preregistrate su schede perforate (il principio di funzionamento e' di consentire o meno il collegamento fra ingranaggi disponendo opportunamente dei fori sulle schede). Al progetto partecipò anche la figlia del poeta Lord Gordon Byron, Ada Augusta Lovelace, ricordata come prima programmatrice della storia (in suo onore fu in seguito sviluppato un linguaggio di programmazione noto col nome di ADA). La Macchina Analitica consisteva in una unita' di calcolo, detta Mulino (Mill), dotata di due accumulatori principali ed alcuni ausiliari, e in una memoria (Store -> Magazzino), costituita da una pila di registri in cui venivano memorizzati dati e risultati intermedi; le schede perforate erano impiegate sia per i programmi che per i dati, e potevano essere effettuati anche salti condizionati. Vi era poi anche una forma di "microcoding":il comportamento delle istruzioni dipende dalla posizione di "interruttori" su una barra, detta barra di controllo (control barrel). Un'addizione era calcolata in 3 secondi mentre una moltiplicazione o divisione in 2-4 minuti. La Macchina Analitica La macchina analitica non fu però realizzata poichè il governo britannico, si rifiutò di concedere altri finanziamenti in quanto considerava assurda l'idea che si potesse costruire una macchina che eseguisse un lavoro mentale. Solo il 29 novembre 1991, la macchina (costruita coi mezzi disponibili nell'Inghilterra vittoriana) compì il primo calcolo completo nel Museo della Scienza di Londra. La logica di progetto e la struttura d'insieme dei moderni computer si basa ancora su concetti introdotti da Babbage, tanto che egli viene considerato uno dei fondatori dell'informatica. Se solo egli avesse potuto disporre di una migliore tecnologia, la macchina analitica avrebbe funzionato nel 19° secolo, e il mondo avrebbe fatto un balzo avanti di quasi cent'anni... Col passare del tempo vennero effettuati altri progressi, sopprattutto per quel che riguarda l'archiviazione dei dati: Herman Hollerith riuscì infatti con la sua Macchina Tabulatrice a censire nel 1890 la popolazione degli Stati Uniti in soli due anni (quando soltanto dieci anni prima occorrevano circa sette anni di conteggi...). Macchina Tabulatrice In seguito a questo grande successo Hollerith fondo' una societa', che diverra' poi la famosa International Machine Corporation (IBM). UNA NUOVA ERA Vent’anni più tardi nasce il primo computer analogico (Vannevar Bush, 1930) e a seguire lo Z-1, macchina a relè capace di lavorare su due cifre (0 e 1) costruita nel salotto di casa dal tedesco Konrad Zuse (1936-1938). Nel 1937 troviamo il primo calcolatore interamente costruito con valvole termoioniche: l'ABC (A e B stanno per il nome dei suoi ideatori: John Atanasoff e Berry dell'Università di Stato dell'Iowa, mentre C sta per Computer). Questo computer fu progettato nel 1937 e ultimato nel 1939 allo Iowa State College; a causa dello scoppio del secondo conflitto modiale fu però dimenticato e solo più tardi, nel 1973, una corte federale degli Stati Uniti sancì che l'ABC fu il primo calcolatore elettronico automatico. Con l'ultimazione del primo elaboratore elettronico della storia si apre dunque la prima generazione di computers. Clifford Berry Con l’ABC Il ricostruito Z1 al Deutsche Technik Museum Berlin nel 1989 Particolare dello Z1 Z3 in mostra al Deutsche Museum in Monaco (macchina ricostruita, non esistono immagini delle macchine originali) La Prima Generazione (1939 - 1956: la valvola termoionica) •Con questo nome si indica quel periodo durato quasi vent’anni che vide la nascita dei primi calcolatori elettromeccanici. •Queste macchine eseguivano solo le operazioni per le quali erano state programmate, sfruttando complessi meccanismi attivati da motori elettrici. La Prima Generazione (1939 - 1956: la valvola termoionica) I computer della prima generazione avevano tutti in comune : • le grosse dimensioni • l'utilizzo di schede perforate (per inserire e ricevere dati ) • la capacità di lavorare in "tempo reale" (grazie alle valvole termoioniche, mille volte più veloci dei relè) Esempi di “valvola termoionica” Fu inventata da J. Ambrose Fleming nel 1905 e l'anno seguente venne perfezionata da Lee De Forest La Prima Generazione (1939 – 1956): la valvola termoionica Lo stimolo per lo sviluppo dei calcolatori venne dalla seconda guerra mondiale. Una Macchina chiamata ENIGMA fu usata dai tedeschi per cifrare i messaggi tra i comandi e i luoghi operativi. Gli inglesi (con l’aiuto di Alan Turing) costruirono COLOSSUS per decifrare i messaggi. Il progetto fu fortemente voluto nel 1936 da Churchill. Alan Turing, col suo operato, apportò notevoli progressi, formalizzando l'idea di programma e di computer. Nel 1942, per velocizzare il montaggio delle apparecchiature elettroniche prodotte in serie, un ingegnere tedesco, Paul Eisler, intuisce che sarebbe meglio inserire i componenti su una base prestampata. Con un processo chimico-fotografico incide la base in modo da ricavare delle piste di rame. Entra in scena il circuito stampato Un circuito stampato Il progenitore concettuale del computer Nel 1944, il matematico John von Neumann teorizzo' il funzionamento di un calcolatore tramite programmi immessi nella memoria centrale, insieme a dati da elaborare. Fino ad allora, infatti, ogni calcolatore eseguiva solo le istruzioni per le quali era stato costruito. Questa teoria gettava le basi per la realizzazione dei computer moderni. John von Neumann Modello Von Neumann ENIAC: Electronic and Numeric Integrator and Calculator • • • Primo importante computer general purpose a valvole Progetto per il ministero della Difesa americano per costruire tavole balistiche Iniziato nel 1943 e completato nel 1946 Caratteristiche: • 18000 valvole • 30 tonnellate • 1000 volte più veloce dei predecessori meccanici. Riusciva ad elaborare le tabelle balistiche facendo uso di parti interamente elettroniche • Aritmetica decimale • RAM basata su nuclei di ferrite. • memorie di massa costituite da nastri magnetici ENIAC EDVAC: Electronic Discrete Variable Automatic Computer • • • • Proposto nel 1945 da John Von Neumann ed operativo nel 1951 Idea rivoluzionaria: Programmi e dati nella medesima unità di memoria ad alta velocità (possibilità di modificare le istruzioni durante l'esecuzione di un programma) Rappresentazione binaria dei dati (macchina versatile che permise la realizzazione di computer in serie ) meccanismo di memorizzazione: linee di ritardo, più veloci e meno ingombranti della valvole EDVAC Limiti dei calcolatori di prima gen. • Scarsa capacità di memorizzazione e bassa velocità (limite alla complessità dei problemi risolvibili ); • Processo di programmazione complesso e tedioso, non esistevano linguaggi di "alto livello", ed occorreva programmare in codice binario. Non si potevano utilizzare variabili; mancava il concetto di "ciclo" e gli strumenti software per supportarlo; mancava qualsiasi tipo di supporto alla programmazione ed alla strutturazione dei programmi (sistemi operativi, librerie,...); • L'unita' di calcolo era poco orientata alla soluzione di problemi non numerici ; La Seconda Generazione (1956-1963): il transistor Tre scienziati della Bell Telephone, una societa' di Boston all'avanguardia nella ricerca e nella sperimentazione (John Barden, W. H. Brattain e W. B. Shockley, che riceveranno il nobel nel 1956) inventano un dispositivo più efficiente, più affidabile, più piccolo, più duraturo, più veloce e più economico delle valvole di vetro. Questo dispositivo riesce a trasmettere la corrente attraverso un resistore. Per questo viene chiamato "transmit resistor", o più comunemente transistor E’ il 22 giugno 1948. TRANSISTOR Vs VALVOLA • • • • Più veloce Più piccolo Più affidabile Meno vorace di elettricità Transistor Quindi, con l'invenzione del TRANsmit reSISTOR, vi e' finalmente la possibilità di ridurre l'ingombro dei computer e di velocizzare le procedure di calcolo. L'elaboratore diventa più economico e si diffonde in decine di migliaia di esemplari in tutto il mondo. La Seconda Generazione (19561963): il transistor Benché il transistor fosse stato inventato già da dieci anni, nessun computer funzionava interamente con questi nuovi componenti. Nel 1955 nacque il primo computer funzionante interamente a transistor, il TRADIC. Viene sperimentato dalla Bell, ma sarà la Siemens nel 1957 a commercializzare il primo modello definitivo, chiamato 2002. TRADIC La Seconda Generazione • Nel 1957 un ingegnere, suo fratello e un amico, con 70.000 dollari presi in prestito fondano una società per la produzione di mini-elaboratori chiamata Digital Equipment Corporation, DEC.. Negli anni successivi questa società fu seconda solo alla IBM. • L'implementazione di programmi che prevedevano l'utilizzo di nuovi linguaggi macchina più stringati e di facile comprensione, da parte dell'operatore. • L'avvento delle stampanti. • L'aumento della capacità di immagazzinamento di dati. La Seconda Generazione • I computer sono ampiamente accettati da numerose industrie • Ha inizio la miniaturizzazione dei componenti – IBM 1401 (dotato di 10.000 transistors) – IBM 7090 (con 44.000 transistors e 1,2 Mbit di memoria ) La Seconda Generazione • Negli anni sessanta furono mossi grandi passi anche nel campo della programmazione. furono realizzati i linguaggi COBOL, il FORTRAN e l'ALGOL; vengono introdotti meccanismo per realizzare cicli e definire variabili, supporti alla stesura di software, quali librerie, soubroutines, compilatori e monitors La Seconda Generazione • Nel 1963 un gruppo di ricercatori americani progetta e realizza un rivoluzionario sistema di posizionamento rapido del cursore sullo schermo: viene chiamato mouse, tuttavia non fu introdotto sul mercato, fino al 1981. • Nacquero inoltre le prime aziende specificatamente dedicate all'informatica (nel '64 l'IBM inventa il primo word-processor) • Nel 1981 viene commercializzato il PDP-8, una macchina molto meno potente degli altri calcolatori disponibili sul mercato, il cui prezzo contenuto ne favorì però il successo: l'elaboratore entrò in numerose scuole americane e divenne uno dei primi computer a disposizione degli studenti. • Uno di questi finì in mano al piccolo William Henry III Gates, con le conseguenze che oggi conosciamo tutti. La Terza Generazione (1964 - 1971: il circuito integrato) • La scarsa affidabilità dei transistor creò non pochi problemi ai calcolatori, come perdita di dati ed errori rilevante nell'elaborazione e nelle risposte. • Un ingegnere della Texas Instruments, Jack Kilby, sviluppò nel 1958 il primo esemplare di circuito integrato (IC), attraverso l'utilizzo di uno speciale minerale: il quarzo. La Terza Generazione (1964 - 1971: il circuito integrato) Grazie a questa straordinaria invenzione, negli anni successivi gli scienziati riuscirono a condensare i vari componenti elettronici in un singolo elemento semiconduttore chiamato chip. Primo circuito integrato di Jack Kilby 1959. La Terza Generazione (1964 - 1971: il circuito integrato) Una curiosità: il brevetto fu riconosciuto alla Texas Insruments da tutti i paesi del mondo tranne il Giappone, che iniziò la produzione di circuiti integrati senza pagare i diritti. Iniziò allora una battaglia legale, che fu vinta dalla Texas. Intanto il Giappone era diventato il maggior produttore al mondo di circuiti integrati: lo scherzo gli costerà una multa (che oggi si può valutare in 100.000.000 di euro all'anno) da pagare fino al 2001. La Terza Generazione (1964 - 1971: il circuito integrato) Un altro importante evento, legato al diffondersi dei computer di terza generazione, fu la nascita dei sistemi operativi , o software “di base”, per la gestione della condivisione da parte di più utenti delle risorse di un computer, in grado di controllare il rendimento e le funzionalità della memoria centrale, e di far girare più programmi sostanzialmente diversi tra loro. Due specialisti dei laboratori della AT&T gettano le basi del linguaggio UNIX , capace di adattarsi a qualsiasi calcolatore a 16 o 32 bit. La prima versione sarà lanciata nel 1969 , ma bisognerà aspettare quasi 10 anni prima che il prodotto diventi commerciale: solo nel 1977 , infatti, il sistema sarà largamente diffuso negli ambienti accademici. La Terza Generazione (1964 - 1971: il circuito integrato) Dal punto di vista architetturale, viene introdotto il concetto di parallelismo: a vari livelli (di istruzione, di programma, ecc.) e' possibile velocizzare l'esecuzione di una certa funzione eseguendo più passi in parallelo su moduli diversi. Viene inoltre introdotto il concetto di microprogrammazione, per semplificare il progetto dell'Unita' di Controllo. La Terza Generazione (1964 - 1971: il circuito integrato) Il primo grande elaboratore basato su circuiti integrati e' il System/360 ad opera dell'IBM, capace di decine di milioni di operazioni al secondo ( 1964 ). La serie System/360 era caratterizzata da un unico sistema operativo, che rese compatibili non solo gli elaboratori della stessa serie ma anche quelli già esistenti, permettendo ai produttori di software di sviluppare applicazioni standardizzate per un mercato molto più ampio, con la possibilità di sfruttare evidenti economie di scala. L'architettura scalabile rivoluzionò l'industria degli elaboratori dando alla IBM la possibilità di dominare il settore dei mainframe per i successivi trent'anni e ai clienti di utilizzare il medesimo sistema operativo e le medesime applicazioni su differenti modelli della serie System/360. Il successo di questo calcolatore e' strepitoso: ne vengono prodotte fino a mille unità al mese e una nuova versione quattro anni più tardi (il System/370-1968), mentre le azioni della IBM, crescendo vertiginosamente, fanno sì che la azienda diventi il maggiore produttore al mondo di calcolatori elettronici. La Terza Generazione: Altre scoperte • 1964: fa la sua prima comparsa il puntatore grafico, comunemente detto mouse • 1969: la società svizzera Hoffman La Roche brevetta i cristalli liquidi. Cinque anni prima, infatti, la società americana RCA giunse alla stessa scoperta, ma non brevettò gli LCD perchè giudicati “di scarso utilizzo“.(Per inciso, la vera scoperta dei cristalli liquidi risale addirittura al 1888, frutto delle ricerche di un botanico austriaco! ) • 1970: viene istituita ARPANET (rete di comunicazione interna del Pentagono) • 1970: Intel lancia sul mercato il primo esemplare di RAM (a 1024 bytes) • Con l'aprirsi degli anni settanta, a cavallo tra la terza e la quarta generazione, vediamo l'utilizzo dei circuiti a larga scala di integrazione (LSI), integrando su una singola piastrina di silicio migliaia di transistors, realizzando le memorie a semiconduttore. La Terza Generazione (1964 - 1971: il circuito integrato) • Il processo di miniaturizzazione dei calcolatori raggiunse l'apice con l'introduzione del microprocessore. • Con questa invenzione si completò un ciclo di evoluzione e progresso per la microelettronica, per il funzionamento dei calcolatori e l'abbattimento dei costi tale che, se fosse esistito per l'industria automobilistica, oggi potremmo comprare ad un prezzo irrisorio una Rolls-Royce in grado di percorrere un milione di chilometri con un litro di benzina e con un motore tanto potente da poter spingere un transatlantico... La quarta generazione • Dopo lo sviluppo dei circuiti integrati l'attenzione dei ricercatori si spostò decisamente sulla realizzazione di chip sempre piu' sofisticati. • Pur mantenendo le funzionalita' logiche di base di una macchina di Von Neumann, l'avvento dei circuiti ad elevata integrazione consente di potenziare i concetti di parallelismo, di aumentare le funzionalità di elaborazione e controllo, nonchè la capacità di memorizzazione. La quarta generazione • Nel 1970 i tagli del governo americano ai finanziamenti destinati all'agenzia spaziale (NASA) fecero diminuire il volume di acquisti dei componenti elettronici. • Fu così, che la Intel (INTegrated Electronics), societa' fondata nel 1968 da due ex-ricercatori della Bell Telephone, Robert Noyce e Gordon Moore, e Ted Hoff in particolare, realizzò un prototipo di microprocessore a 4 bit, destinato alla costruzione di un microcalcolatore da tavolo, il 4004 (1971), che era in pratica un circuito integrato che simulava un intero computer, con la sola mancanza di dispositivi di input-output e memoria. Intel 4004 La quarta generazione • Il 4004 rivoluzionò decisamente non solo il settore informatico, ma anche quello televisivo e automobilistico (permettendo l'inserimento dell'iniezione elettronica). • L'inadeguatezza tuttavia di questo processore ai calcoli di uso generalizzato portò alla creazione di un tipo più evoluto, l'8008, ad 8 bit, il quale tuttavia non riusciva a raggiungere velocità abbastanza elevate. • A distanza di un anno, nel 1974 , la Intel realizzò così l'8080, un processore dal prezzo di poco inferiore ai 200 dollari dell'epoca, leggermente piu' grande del precedente 8008 ma dieci volte più potente, con 2.700 transistors in più. Intel 8008 La quarta generazione Caratteristiche dell’ Intel 8080: • Versione migliorata dell’ 8008 • Primo a 8 bit realizzato dalla Intel. • Può sommare due numeri ad 8-bit in 2.5 milionesimi di un secondo. Intel 8080 La quarta generazione • Nel 1973 un progetto della Xerox Parc porta alla luce ad un elaboratore sperimentale che utilizza il mouse, l'Ethernet e l'interfaccia grafica (GUI) denominato Alto • Sempre alla Xerox, ma l'anno successivo, Charles Simonyi scrive il primo applicativo di tipo WYSIWYG - what you see is what you get - e lo chiama BRAVO-1974. La quarta generazione • • • Le prestazioni degli elaboratori nella terza generazione si impennano, i tempi di calcolo divengono brevissimi e le dimensioni delle macchine si riducono. Questi cambiamenti fanno sì che il prezzo dei calcolatori si abbassi ad un punto tale da permettere che, nel 1975, il computer in casa non sia più un sogno: nasce l'Altair 8800. Un computer grande come un tostapane dotato di processore 8080, con 4.000 bytes di memoria, venduto a 397 dollari in un kit di montaggio che, una volta assemblato, non aveva ne' tastiera ne' schermo ma solamente sedici interruttori per dare i comandi ed altrettante spie luminose per l'output. Intel 8080 Una curiosità: il nome gli fu dato dopo che l'inventore vide un episodio di Star Trek: "A voyage to Altair". La quarta generazione • Scrivendo il software per questo computer, grazie alla raggiunta capacità del processore Intel di reggere una versione dell'interprete del linguaggio BASIC, William (Bill) Gates (zio Bill per gli amici e Paul Allen (diciannove anni il primo, ventidue il secondo) fondarono, nel 1975, la Microsoft, la prima società di produzione di software per microcomputer. • La nascita dei primi computer di dimensioni ridotte e la crescita esponenziale di sistemi operativi sempre meno complessi resero possibile la nascita di applicazioni come i word processor (il primo venne chiamato Electric Pencil), i programmi per la realizzazione grafica e i videogiochi. (alcune tra le aziende in questa direzione furono la Apple Computers, la Commodore e la Radio Shack, ognuna delle quali aveva sviluppato un sistema operativo di proprietà basato su versioni simili del linguaggio Basic, direttamente installato nella ROM del computer) La quarta generazione • Il 1976 vede la nascita dello Zilog Z-80, rielaborazione del chip Intel 8080, ad opera di Federico Faggin. Egli può essere considerato: – l'inventore del primo microcomputer a 4 bit, il 4004 prodotto dalla Intel, tra il 1969 e il 1971; – l'inventore del più famoso microprocessore della storia dell'informatica, lo Z80, tra il 1974 e il 1976 – l'inventore del più semplice dispositivo di puntamento dai tempi del mouse: il touchpad, tra il 1992 e il 1994. Federico Faggin. La quarta generazione • Lo Zilog Z-80 è: • costituito da 50 istruzioni di base, • confezionato in un unico contenitore a piedini; • L’architettura si basa su 3 microprocessori ad 8 bit: 1. 8080 2. 8228 3. 8224 • Lo Zilog Z-80 si rivelerà più veloce del concorrente Intel 8080 Zilog Z-80 La quarta generazione • Nell’1977 la Digital Equipment Corporation (DEC) introduce la famiglia di computer Vax, una vasta gamma di computer di differenti dimensioni che la rese leader nel settore dei minicomputer. • I minicomputer ebbero un enorme successo poichè, a differenza dei mainframe, permettevano ai loro utenti l'accesso contemporaneo per eseguire operazioni diverse ( multi-tasking ) a scapito, però, della potenza. L’era degli x86 • Nel 1978 nasce l’era dei 16-Bit: – Intel lancia sul mercato l’8086. – si basa sul disegno del 8080 e 8085, con un register set simile, ma espanso a 16 bit – È il primo processore, di questa casa, con architettura a 16 bit – Può indirizzare fino a 1Mb di memoria avendo a disposizione un bus indirizzi a 20 bit – Contiene 29.000 transistor ed una tecnologia NMOS (MOS di tipo n) a 3.0 micron Intel 8086 La quarta generazione Nel 1978 lo scenario è il seguente: • Con l’uscita sul mercato di una stampante ad aghi con alte capacità grafiche nasce in Giappone il marchio Epson (Seiko) • Viene lanciato sul mercato il primo modulatore-demodulatore di segnali digitali in analogici e viceversa per la trasmissione di dati attraverso linee telefoniche: – il Micromodem 100 L’era degli x86 • L’anno successivo, nel 1979, Intel annuncia il microprocessore 8088, versione “Lite" dell'8086. – Mantiene il set di istruzioni dell’8086 – Stesse dimensioni dei registri dell'8086 (architettura a 16 bit), – Il bus dei dati è ridotto a otto bit, contro i sedici del processore precedente – Rappresenta un passo indietro nell'evoluzione. Questa operazione è stata fatta per rendere l'8088 compatibile con gli adattatori hardware in commercio e per poter impiegare chip di supporto economici e facilmente reperibili nei primi personal computer. Intel 8088 La quarta generazione Nel 1979 lo scenario è il seguente: •Nasce Wordstar, il primo potente software per il trattamento dei testi destinato ai personal computer •La Olivetti presenta il modello M10, uno dei primi personal computer portatili •Nasce il linguaggio ADA (Augusta ADA Byron) Derivato dal Pascal, usato principalmente dai militari. L’era degli x86 L’8088 fu prodotto in due versioni: – una con una velocità di clock di 5 MHz • capace di 0.33 MIPS (milioni di istruzioni per secondo) – l'altra con una clock a 8 MHz e 0.75 MIPS • Le limitazioni di un processore a 8 bit erano del resto chiarissime, non potendo questo gestire, se non con innaturali paginazioni, memorie superiori a 64 K ed era limitato dalla dimensione dei suoi registri nell’esecuzione di operazioni su insiemi di dati complessi, in special modo nell'ambio delle operazioni matematiche. L’era degli x86 Nel 1980: • Motorola presenta il chip 68000 – – – • chiamato così dal numero dei transistor che lo componevano (sessantottomila) Processore a 16 bit che più tardi verrà installato sui Macintosh. Considerato a 16 bit, presenta un'architettura interna e alcune prestazioni da 32 bit Nasce il Coprocessore matematico Intel 8087 – Immesso nel mercato nel 1980, fu prodotto per lavorare con i microprocessori a 16-bit: • • • Motorola 68000 8086 8088 Date le limitazioni della tecnologia a 3.0 micron del 1980 (decine di migliaia di transistor su un chip) già sfruttata al massimo, era più pratico per i costruttori di circuiti a semiconduttore omettere le funzioni di matematica avanzate nella progettazione dei microprocessori . Intel 8087 L’era degli x86 • Le funzioni matematiche furono così relegate ad un elemento separato: • Il coprocessore matematico 8087 • A due anni dalle prime vendite dell’ 8086, Intel mise sul mercato il circuito integrato più complesso fabbricato commercialmente. • Il simbolo “i” ad di sopra del package, indicava che Intel aveva prodotto quel chip, non un suo concorrente. Una sorta di primo marchio contro la contraffazione. La quarta generazione • Lo scenario del 1980 è il seguente: – Travolgente avanzata del personal computer in America – L’editore statunitense Ashont-Tate lancia “dBase” un sistema di gestione di data base – Viene creata la rete Ethernet con l’aiuto tecnologico di: • Xerox • Intel • Digital – A Roma entra in funzione l’archivio computerizzato dell’agenzia ANSA – Sony Electronics introduce il floppy disk a 3.5" e il relativo drive. – Microsoft compra per 50000$ i diritti del sistema operativo QDOS dalla Seattle Computer Products; viene rielaborato e adottato il nome di MS-DOS (MicroSoft Disk Operating System) verrà installato sui pc IBM L’era degli x86 Nel 1981: • Intel crea i processori: – 80186 Nato migliorando la tecnologia dell' 8086 mapoco diffuso • Caratteristiche: – 16 bit per il bus dati. (interni ed esterni); – 20 bit per il bus indirizzi; – Package: • 40 pin CERDIP (CERamic Dual In-line Package). – Tecnologia: • 1.5 micron Nmos e Cmos – Frequenza di clock: • Dai 6 ai 16 Mhz a seconda delle versioni – 80188 Versione economica dell' 80186, l'unica differenza infatti che ha con quest'ultimo sono gli 8-bit del bus dati esterno anzichè 16. La quarta generazione • In quest’anno… – Esce sul mercato il Commodore Vic-20 – La maggiore industria informatica del mondo,l’IBM, entra nel settore di mercato dei personal computer – È immesso sul mercato l’Osborne-I il primo pc moderatamente portatile del peso di 11 Kg – La Microsoft lancia la prima versione del Multiplan, il primo “foglio elettronico” della casa statunitense L’era degli x86 • Nel 1982 Intel crea il processore 80286 • Ha inizio la seconda generazione di processori • La sua produzione inizia in agosto • viene inserito nel PC IBM "AT". – Rappresenta un vero salto da un punto di vista tecnologico: • 134.000 transistor • frequenze di clock tra 6 e 20 Mhz • Tecnologia: 1.5 micron HMOS • 16 bit bus dati. (interni ed esterni) e 24 bit bus indirizzi. • 16MB di spazio di indirizzamento, 64KB per segmento • Package: 68 pin CERDIP (CERamic Dual In-line Package). Sviluppi tecnologici • Nello stesso anno (1982): – Viene fondata Sun Microsystem – Compare sul mercato il Commodore 64 – Microsoft realizza MS-DOS 1.1 per IBM. • Supporta dischetti a doppia faccia da 320 kb – Microsoft inoltre realizza MS-DOS 1.25, similare all'1.1 ma per gli IBM compatibili. – Viene prodotto il primo clone di IBM-PC, l’MPC, realizzato da Columbia Data Products – Mouse Systems produce il primo mouse commerciale per PC L’era degli x86 • Nel 1984 Motorola crea il processore MC68020 che contiene qualcosa come 250.000 transistor. • Microprocessori con architettura a bus di dati a 32 bit • Tali circuiti, realizzati con tecnologie CMOS (MOS complementare) consentono di lavorare a frequenze superiori a 50 MHz, con un consumo di energia molto ridotto Sviluppi tecnologici • Negli Stati Uniti è presentato il supercomputer Cray X-MP4 • In Italia la SIP avvia lo sviluppo di una rete sperimentale Isdn (Integrated services digital network) nella città di Firenze L’era degli x86 • L’anno successivo, nel 1985, Intel annuncia il chip a 32 bit: – 80386DX • Nasce la terza generazione di processori • Introduzione della memoria cache – 80386SX versione a basso costo: Sx sta per Single word eXternal con bus interno a 32 bit ed esterno a 16 bit. L’era degli x86 • • • • • In ottobre la Intel annuncia il chip a 32 bit 80386 con la gestione della memoria sul chip. – Il primo 80386 Dx fu realizzato integrando 275.000 transistor, – Partito con una frequenza di clock a 16 Mhz arrivò fino a 40 Mhz – Con il suo bus interno a 32 Bit poteva indirizzare una maggiore quantità di dati e gestire una quantità di memoria Ram fino a 4 Gigabyte 32 (2^ =4.294.967.296byte ) La sigla Dx sta per Double word eXternal ed indica – la capacità del processore di gestire due word (parole) di 16+16=32 Bit. – External sta a significare che il processore comunica verso l’esterno, ossia verso il bus di memoria della scheda madre, sempre a 32 Bit. Tecnologia: – 1.5 micron • per frequenze di clock: 12/16/20/25MHz – 1.0 micron • Per frequenze di clock a 33MHz Package: 132 pin PGA (Pin Grid Array) L’era degli x86 • • Il 386 Dx segna anche l’introduzione della tecnologia di caching della memoria. – Si vide che il costoso (per l’epoca) 386 a 33 Mhz, in condizioni standard e con l’uso di comune memoria Ram dinamica (Dram Fastpage), non risultava affatto più veloce del 386 a 25 Mhz. – La lentezza della memoria Ram da 80 ns a cui il processore accedeva per scrivere e rileggere dati fungeva da collo di bottiglia strozzando le prestazioni. Si pensò cosi di saldare sulla scheda madre un paio di chip da 32-64 Kbyte di veloce memoria Sram (Static Ram – Ram Statica) da 20 ns per velocizzare la trasmissione dati tra il processore e la memoria Ram di sistema – Questa piccola e costosissima memoria Sram, è stata appunto definita memoria cache e contiene i dati più prossimi alle unità di esecuzione del processore Sviluppi tecnologici • Negli Stati Uniti è presentato il supercomputer Cray-2 • Microsoft vende Microsoft Windows 1.0, per 100$ Inizio del duopolio Intel AMD • La potenza di calcolo del 386 era divenuta sufficiente a gestire un vero sistema operativo grafico di tipo GUI (Graphical User Interface) e ciò ha permesso la definitiva affermazione di Windows 3.0 e poi 3.1. In realtà queste versioni di Windows continuavano ad usare la modalità di indirizzamento della memoria segmentata a 16 Bit e bisognerà attendere Windows 95 per vedere in opera i primi software a 32 Bit. • Questo processore segna anche l’entrata in campo della concorrenza di Intel: Amd (Advanced Micro Devices) aveva appena prodotto il suo primo "clone“ 386 a 40 Mhz e da qui cominciò la battaglia a suon di denunce e carte bollate tra le due grandi aziende costruttrici di processori. L’era degli x86 • • • Intel produce il coprocessore matematico 80387. Questa unità Fpu (Floating Point Unit - Unità di calcolo in virgola mobile) detta anche “Coprocessore matematico” affiancherà il processore 80386 – Coprocessore a 80-Bit ma ha un interfaccia a 32Bit La unità Fpu (Floating Point Unit - Unità di calcolo in virgola mobile) serve per processare i numeri con virgola ossia quelli razionali frazionari ed irrazionali e quindi per il calcolo di divisioni, radici, funzioni trigonometriche, logaritmi ecc.. Questo tipo di calcolo è usato da applicativi software di ingegneria come Autocad, di calcolo scientifico e, in parte, dai fogli di calcolo come Excel. Negli ultimi tre anni sempre più applicativi multimediali vanno ad usare queste istruzioni ed in particolare i sempre più diffusi videogiochi 3D (Quake I-II-III, Formula 1 Gp, ecc.) e le applicazioni di streaming video quali Flaskmpeg, Adobe premiere ecc. Sviluppi tecnologici • IBM svela lo standard Video Graphics Array (VGA) • IBM annuncia il DOS 3.3 per i PC. • Microsoft annuncia Windows 2.0. L’era degli x86 • Il microprocessore: – 80486 • Nasce la quarta generazione di processori • Intanto… – Creative Labs introduce la Sound Blaster, una scheda sonora mono a 8-bit per PC. – Tim Bernest-Lee e Robert Calliman, del centro di ricerche nucleari di Ginevra mettono a punto il WorldWide Web (WWW) un sistema destinato alla comunicazione via computer dei fisici sparsi nei vari centri di ricerca L’era degli x86 • • Fu il primo processore con integrati 1 milione e duecentomila transistor su singolo chip. In esso erano integrati: – – – il processore 80386, il coprocessore 80387 ed il circuito opzionale Intel 82385 (il cache controller). • – – • Quest’ultimo, nelle macchine 386, era un chip PGA da 132-pin (grande quanto il processore 386,quindi) che permetteva, opzionalmente appunto, di accrescere le prestazioni aggiungendo della veloce memoria cache Venne inserita una piccola porzione di cache (1990) all'interno dei microcircuti nel nucleo (core) del processore, il quantitativo era limitato a soli 8 Kbyte ma, essendo la cache integrata il doppio più veloce di quella esterna su scheda madre, gli 8 Kb erano sufficienti a far ottenere un raddoppio netto delle prestazioni rispetto al 386. Grazie ad un nuovo algoritmo questa piccola cache integrata non solo immagazzina i dati impiegati più di recente come le cache Sram su scheda madre ma anticipa anche gli accessi del processore importando una certa quantità di dati dalla memoria di sistema anche quando gli stessi non sono al momento richiesti dal software. Questa funzione, detta Read-Ahead (lettura anticipata), rende disponibili al processore anche una certa quantità di dati che, con elevata probabilità, verranno poi effettivamente richiesti dall’applicativo Tecnologia : – 1.0 micron per 25/33MHz – 0.8 micron per clock a 50MHz – 32 bit bus dati. (interni ed esterni) – 32 bit bus indirizzi. – Frequenza di clock: 25 e 33 MHz Die Size: – 165 mm2 La quarta generazione: 80486 Presenza di una unità aritmetico logica Alu per il calcolo degli interi ed una Fpu 80387 collegate da un bus a 64 Bit. La cache da 8 Kbyte è unificata per dati e istruzioni ed è collegata ad entrambe le unità di calcolo Alu ed Fpu da un bus a 32 bit. La unità prefetcher è adibita a reperire blocchi di istruzioni dalla memoria Ram e spostarli nella cache con la quale comunica con un bus a 128 Bit. L’interfaccia di comunicazione verso il bus della memoria è infine a 32 bit. Nel 486 abbiamo una Pipeline (canalizzazione), una sorta di catena di montaggio delle istruzioni interna al processore. Struttura logica del nucleo di un 486 Gli anni 90, sviluppi tecnogici • James Gosling (programmatore della SUN) realizzerà un linguaggio di programmazione che dopo ben 4 anni di “buio” sarà rinominato OAK e nel 1995 JAVA. • Berners Lee scrive il prototipo iniziale per il World Wide Web • E’ l’anno in cui si comincia ad integrare della memoria cache(molto veloce) per aumentare la velocità di calcolo dei processori. L’era degli x86 • In questo stesso anno viene presentato il processore 80486 SX con co-processore matematico integrato. • Si trattava di un processore molto economico e, per tale motivo, molto utilizzato dagli utenti. Mancava però la FPU (float point unit). Sviluppi tecnologici – Federico Faggin presenta il Synaptics I1000, il primo processore a rete neurale che il fisico italiano ha realizzato in California. • Esso imita il comportamento dei neuroni, le cellule nervose del cervello degli esseri viventi. • Questo processore è concepito per riconoscere la scrittura manuale ed è in grado di riconoscere 20 mila caratteri al secondo con un errore dello 0.005%. • La prima sua applicazione è nella lettura degli assegni bancari per la verifica automatica della loro copertura. • – Il 486 Sx era invece una versione economica del processore Intel 486 avente un coprocessore matematico 80387 integrato. – La tecnologia di integrazione del processore Intel 486 SX era di 1 micron. Nello stesso anno: – Dei ricercatori del California Institute of Technology realizzano un sistema che consente di incidere un CD su livelli multipli e di leggere i dati così memorizzati. – Il 30 gennaio si spegne John Bardeen, premio Nobel per l’invenzione del transistor nel 1947 – Si combatte la prima guerra tecnologica della storia contro l’Iraq di Saddam Hussein. Vengono impiegati calcolatori 486 e 386 portatili per controllare le “armi intelligenti”. Sviluppi tecnologici • E’ l’era dei virus informatici che ammontano a circa 2000 esemplari. • L’IBM perde la leadership nella vendita dei computer a favore della Apple. • Entra in funzione a Cagliari il Centro Ricerca sviluppo e studi superiori della Sardegna (detto CRS4), primo laboratorio italiano sul supercalcolo parallelo diretto dal premio Nobel Carlo Rubbia. • Entra in vigore il 31 dicembre il Decreto legislativo n.518 del 29/9/1992 che prevede la tutela giuridica dei programmi per elaboratore. Carlo Rubbia L’era degli x86 • • • • La Digital annuncia il processore Alpha AXP che risulta essere il processore più veloce al mondo dato che opera ad una frequenza pari a 200Mhz. Nello stesso anno dalla Apple viene annunciato un prototipo di Newton, un minicomputer tascabile che è in grado di riconoscere la grafia di chi scrive sul monitor e di immagazzinare dati che possono poi essere scambiati tramite infrarossi con altri PC. Le sue dimensioni sono soltanto di 20x10x3 cm . In tal modo viene dato il via alla nuova nicchia di mercato che è rappresentata dai Personal Digit Assistant (PDA). L’Intel introduce il processore 80486 DX a 50 Mhz con tecnologia di integrazione a 0,8 micron. I produttori di schede madri fecero notare che una frequenza così elevata (per l’epoca) poteva introdurre disturbi di segnale e correnti parassite sulle piste delle schede madri. L’era degli x86 • Per ovviare al problema, Intel produsse il processore 80486 Dx2 il quale per via di un moltiplicatore interno 2x (leggi “2 per”) poteva andare a 66 Mhz pur funzionando su un bus di sistema a 33 Mhz con tecnologia a 0,8 micron. • In seguito venne introdotto il 80486 Dx4 a 100 Mhz con moltiplicatore interno 3x (33.3x3=100) e tecnologia di integrazione di 0,6 micron. Storia dell’evoluzione Inizia l’era dei Pentium • Il 22 marzo la Intel presenta in California a Santa Clara il microprocessore Pentium I,con non pochi problemi ! • Il Pentium I ha una velocità di calcolo che va dai 60 Mhz ai 200 Mhz e tecnologia di integrazione a 0,8 micron. • Il Pentium I venne realizzato integrando nel silicio 3.100.000 transistor e rispetto ai 486 proponeva tecniche avanzate di gestione interna dei dati come una Branch Prediction Unit (unità di predizione dei salti) e tecniche di parallelismo nell’elaborazione del codice che stanno alla base di tutti i più recenti processori. L’era dei Pentium : 1993 • • • • • Nel marzo del 1993 l’ Intel presenta in California a Santa Clara il microprocessore Pentium I . Nella numerazione sarebbe stato il 586 se un marchio di soli numeri fosse stato brevettabile. Ma una sentenza da pochi mesi aveva negato all’Intel il diritto esclusivo sul numero “386” e per tale motivo decisero di chiamarlo Pentium. La tecnologia di integrazione adottata è di 0,8 micron. Il nuovo microchip è due volte più veloce del suo predecessore ( il 486) e 2000 volte più veloce dell’8088 adottato dal primo PC IBM nel 1982. Le sempre maggiori prestazioni dei microprocessori Intel sono accompagnate da una continua discesa dei prezzi. •Nel Pentium la prima cosa che risalta è la presenza di due distinte cache da 8 Kbyte ciascuna. La prima è destinata alle istruzioni (codice di programma), la seconda ai dati a cui tali istruzioni vanno applicate. Il vantaggio rispetto alla cache del 486 sta nella riduzione dei conflitti tipici di una cache unificata. •Sono state raddoppiate anche le unità di elaborazione Alu; in pratica nel Pentium è come se operassero due Alu 486 in parallelo •Dopo aver ricevuto e parzialmente decodificato una istruzione il Pentium stabilisce se esiste la possibilità di eseguire in parallelo l’istruzione stessa insieme a quella successiva. Non tutte le istruzioni possono essere parallelizzate ma in quelle ove è possibile applicare questa tecnica l’elaborazione richiederà tempi dimezzati. •Un processore che riesce a smistare le istruzioni fra più pipeline e a parallelizzare la loro esecuzione è definito Superscalare ed il Pentium è il primo processore x86 dotato di questa proprietà. •In condizioni ottimali il Pentium può pertanto elaborare due istruzioni (operanti sui numeri interi) per ciclo di clock. Una ulteriore innovazione nel Pentium è la introduzione della Branch Prediction Unit, una piccola zona di memoria cache di appena mezzo Kbyte strutturata in forma tabellare ed adibita a contenere una cronistoria degli indirizzi a cui il software sta eseguendo salti condizionati (tipo If-Then-Else). In base a ciò, sfruttando il fatto che molti programmi eseguono più volte la stessa routine di salto, si cerca di prevedere a che punto avverrà il salto successivo. In base alla previsione il dato viene caricato nel buffer e se il salto avverrà proprio in quella posizione l’elaborazione ne sarà ampiamente agevolata . Questa caratteristica, da sola, fornisce al Pentium il 20-25% di prestazioni in più rispetto al 486 ove i salti nell’esecuzione del codice non sono precognizzati. Se la predizione non va a buon fine (previsione errata) si ha lo svuotamento completo delle Pipeline del processore.(Il pentium è dotato di due Pipeline che lavorano in parallelo ) La Pipeline • • Essa è usata per poter eseguire operazioni di calcolo in parallelo da parte di un processore. Incanalando le istruzioni in una Pipeline a più stadi e suddividendo il processo elaborativo tra gli stadi stessi la Cpu può cominciare ad elaborare il primo stadio di una successiva istruzione mentre quella in fase di elaborazione corrente è appena passata allo stadio successivo. Come si può osservare nella schema mentre la istruzione (1) ha passato il primo stadio la (2) inizia ad essere elaborata. Quando la (2) è salita al secondo stadio la (1) è salita al terzo e la (3) è in ingresso ecc. Il vantaggio (teorico) è dunque di poter elaborare una istruzione per ogni singolo ciclo di clock per ogni pipeline. Abbiamo detto “teorico” perchè una condizione di Branch nel 486 cosi come una previsione di Branch errata nel Pentium crea un punto di ingorgo nella canalizzazione che costringe ad eliminare tutte le istruzioni precedenti e le successive a tale punto. Questa condizione è nota anche come Stallo della pipeline. L’era dei Pentium : 1993 • • • • In pieno boom, il Pentium avrà un “incidente di percorso” : il 13 giugno del 1993 Thomas Nicely, un matematico che studia la teoria dei numeri primi al Lynchburg College della Virginia si accorgerà che moltiplicando il numero 824633702441 per il suo reciproco si ottiene 0.99999999274709702 anzichè il numero 1. Accertato che l’errore deriva dal coprocessore matematico, il 30 ottobre Nicely affiderà la notizia alla rete Internet provocando un caso mondiale ed il calo delle azioni Intel del 7% in un solo giorno. L’ Intel si vedrà quindi costretta, a sostituire gratuitamente i processori difettosi di tutti coloro che ne faranno richiesta. Il bug sarà corretto aggiungendo un centinaio di transistor nel chip. La cattiva gestione del problema presente nel processore Pentium I da parte dell’ Intel, che tentò prima di far passare tutto sotto silenzio e poi di minimizzare l’accaduto facendo di tutto per non sostituire le CPU difettose, creò uno strappo indelebile tra Intel e i consumatori di allora. Thomas Nicely Colpo di coda dell’ x86 : 1994 • • • James Clarck fonda la Netscape dopo aver lasciato la Silicon Valley da lui fondata perchè la società non intende occuparsi del nuovo fenomeno Internet. Viene prodotto dall’Intel il 80486 DX4 e il 486 SX2 rispettivamente con tecnologia di integrazione di 0,6 e 0,8 micron ottenendo ben 1.600.000 transistor nel primo caso e 900.000 transistor nel secondo. Le velocità in termini di clock sono maggiori nel modello 80486 DX4 giacchè viene integrata una cache di primo livello doppia rispetto al modello 80486 Sx2 e anche la cache di secondo livello presente sulla scheda madre è maggiore. Viene inaugurato a Washington il primo servizio accessibile via Internet riguardante un servizio di informazioni sul governo e sull’amministrazione federale Sviluppi tecnologici: 1995 • • • • • • • E’ l’anno che segna la nascita del sistema Operativo Windows 95. La nascita di questo sistema incrementa l’interesse nei confronti dei computer giacchè il loro utilizzo diviene sempre più “userfriendly” e spinge semrpe più ad utilizzare applicazioni grafiche che porteranno a sollecitare un ulteriore incremento nelle prestazioni dei processori che devono farsi carico degli enormi calcoli necessari per le elaborazioni di immagini Nasce il linguaggio Java ,che era stato ideato nel 1990 dalla SUN ma che si afferma definitivamente solo in quest’anno dopo che OAK viene rinominato JAVA. La Stream presenta VideoMagic, primo servizio interattivo multimediale. Un telecomando ed un televisore sono sufficienti ad un comune utente televisivo di navigare attraverso un catalogo telematico e chiedere la visione di un film o di una partita di calcio, o di effettuare acquisti di prodotti i nove maggiori produttori di elettronica di consumo (Philips, Sony,Toshiba ecc.) si accordano sullo standard da utilizzare per la costruzione di DVD video permettendo ai futuri lettori DVD di poter leggere anche I CD Rom . Nasce anche AMAZON il più grande sito di commercio elettronico L’Intel presenta il Pentium Pro con ben 5.500.000 transistor e tecnologia di integrazione che scende fino a 0,35 micron per i modelli da 180 mhz a 200 Mhz con una cache di secondo livello sulla scheda madre che arriva fino a 1 MB potendo viaggiare così a velocità comparabili con il processore. Era ottimizzato per eseguire codice a 32 bit ma aveva dei problemi nell’eseguire codice a 16 bit. Sviluppi tecnologici: 1995 • Viene rilasciato il nuovo standard per le porte di comunicazione per PC denominato USB. Questo nuovo standard semplificherà la connessione di innumerevoli dispositivi collegabili al PC: mouse , scanner, fotocamere, drive portatili ecc. Oltre alla praticità risulta anche particolarmente veloce soprattutto nella versione USB 2.0 L’era dei Pentium :1996 • Continua il perfezionamento del Pentium Pro, processore superscalare implementa delle nuove tecniche di elaborazione dati che possiamo riassumere in: • Superpipeline: è stata aumentata a 14 la profondità delle pipeline di esecuzione delle istruzioni, più stadi di preparazione intermedia delle operazioni permettono di mantenere le unità di elaborazione sempre occupate e consentono di accrescere la frequenza operativa in Mhz del processore. • Superscalarità spinta: sono state portati a tre i canali di elaborazione parallela delle istruzioni contro i due del Pentium. Possiamo dire, con buona approssimazione, che il Pentium Pro implementa al suo interno tre 486 operanti in parallelo • Esecuzione fuori ordine (Out of order): Nel Pentium, come abbiamo visto, era possibile l’esecuzione contemporanea di due istruzioni utilizzando due pipeline separate; l'esecuzione era legata alla sequenza definita dal programma, perciò ogni volta che un'operazione non poteva essere eseguita subito a causa di un stallo, entrambe le pipeline restavano ferme. Nel Pentium Pro invece le operazioni x86 vengono convertite in istruzioni micro-ops (microoperazioni) con una tecnica che ricorda i processori Risc (like Risc). Le micro-ops vengono quindi passate a un motore di esecuzione capace di eseguirle fuori ordine, modificandone la sequenza così da mandare in esecuzione quelle pronte e lasciare in attesa quelle che non sono. Con ciò se una Pipeline nel Pentium Pro va in stallo le altre due possono continuare ad operare senza essere svuotate. La sequenza delle istruzioni viene infine riordinata da una apposita sezione hardware detta Reorder Buffer alla fine della elaborazione. • Esecuzione speculativa: nel Pentium Pro le funzioni di predizione dei salti sono state potenziate ed oltre alla unità di predizione dei salti è presente una elaborazione speculativa. Essa consiste nell'eseguire istruzioni che si trovano al di là di un'istruzione di salto prima che quest'ultima sia stata eseguita e che quindi si sappia con certezza che esito avrà la diramazione. Il processore non può naturalmente aggiornare i registri interni o la memoria centrale con i risultati "speculativi" ma deve aspettare il responso della unità di branch. In caso di errata predizione del salto, il processore deve essere in grado di ritornare sui propri passi azzerando tutte le operazioni già eseguite che si riferiscono a istruzioni collocate oltre il punto di salto. Nel caso la speculazione risultasse poi sbagliata le istruzioni speculative vengono cancellate prima che giungano alla fase di termine. Sviluppi tecnologici: 1996 • E’ l’anno in cui vengono proposti ad un prezzo ragionevole i primi registratori di CD ROM, detti CD-R ,che fino ad allora erano stati impiegati solo dalle aziende a scopo commerciale. Essi possono essere utilizzati per effettuare dei backup dei dati presenti sui calcolatori. • Gli indirizzi Internet utilizzati sono aumentati dal dicembre 1995 alla fine di luglio 1996 del 146% raggiungendo le 4436 unità. • Microsoft annuncia Windows Compact Edition(CE) versione del noto sistema operativo per portatili • Si apre un’era di vera lotta tra Intel e AMD Intel vs AMD: 1996 • L’Intel continua a lavorare sul Pentium Pro come il processore di sesta generazione per meglio ottimizzarne le funzionalità . Vengono così creati appositi software per eseguire in tutta tranquillità i programmi a 16 bit. • L’AMD presenta il processore K5 come valida alternativa al processore Intel conquistando una gran fetta di mercato detenuta esclusivamente dall’Intel. L’era dei Pentium : 1996 • Per quanto possa sembrare strano dopo l’architettura del Pentium Pro, che è stata la base di realizzazione di tutti i processori successivi, non ci sono state grandi mutazioni tecniche strutturali nel miglioramento delle prestazioni delle Cpu Intel. L’era dei Pentium : 1997 • • • • • Netscape distribuisce il Navigator versione 5.0 Viene rilasciato dalla Microsoft l’Office 97, programma utile per la produzione e gestione di documenti elettronici A gennaio del 1997 viene presentato il Pentium MMX (Multi Media Extension) la cui vera novità sta nella introduzione di 57 nuove istruzioni nel codice base. Queste istruzioni, dette Mmx (MultiMedia Extension) sono state il primo tentativo di estendere il codice base x86 ed adattarlo alle nuove applicazioni multimediali di grafica 2D e (in parte) 3D, streaming video, audio, riconoscimento e sintesi vocale. Trattasi di istruzioni di tipo Simd (Single Instructions Multiple Data) ciascuna delle quali può operare su diversi blocchi di dati sfruttando le unità di elaborazione parallele interne al processore. Le istruzioni eseguite dai software multimediali infatti ben si prestano ad essere parallelizzate in quanto sono costituite per lo più da loop (cicli) ripetitivi ed operano spesso sugli stessi gruppi di dati. La tecnologia adottata era di ben 0,35 micron con 4.500.000 transistor Le potenze di calcolo del Pentium MMX andavano dai 166 Mhz ai 266 Mhz. Pentium vs AMD: 1997 • A maggio del 1997 viene presentato il Pentium II che opera a 233 Mhz (fino a 450 Mzh). Si giunge a 7.500.000 transistor con una tecnologia di integrazione pari a 0,35 micron!!! • Il nucleo del Pentium II deriva direttamente dell'architettura “P6” del Pentium Pro. Addirittura si potrebbe parlare quasi di una semplificazione (es: riduzione delle pipeline da 14 a 10 stadi, finestra per l'esecuzione fuori ordine e speculativa più piccola, etc..) con l'obbiettivo di concentrarsi più sull' aumento della frequenza operativa che non sull'aumento del fattore Ipc (Istructions per Clock). • Viene presentato il processore K6 della AMD, che viene riconosciuto il processore più veloce e anche più economico rispetto all’Intel. Nel K6 possiamo vedere il supporto alle istruzioni MMX. Non solo l’unità che svolge calcoli su interi, ma anche quella dei calcoli in virgola mobile, sono nettamente superiori ai processori Intel. Piccole curiosità… • E’ il mese di maggio quando il super computer IBM Deep Blue batte a scacchi il maestro Garry Kasparov in soli 62 minuti di gioco. E’ la prima volta che un computer riesce a battere un grande maestro di scacchi. • La Microsoft con a capo Bill Gates, che viene riconosciuto l’imprenditore più ricco del mondo, preannuncia un’imminente uscita di Windows 98, ma prenderà una torta in faccia in una dimostrazione della pre-release di Windows 98 dato che nell’installazione di uno scanner la versione del nuovo Windows si bloccherà. • Il sito Web della NASA dedicato al Pathfinder ,il robot che è atterrato su Marte, mostra in tempo reale le immagini inviate dalla superficie del pianeta • Netscape rivela completamente il codice sorgente di Navigator 5.0 tramite il suo sito web. Intel vs AMD: 1998 • • • E’ finalmente pronta la versione definitiva di Windows 98 che era costata la “torta in faccia “ alla presentazione di una pre-release. Purtroppo, il software presenterà ancora alcuni problemi di funzionamento. L’AMD continua la sua corsa verso processori sempre migliori presentando il K6-II con 9,3 milioni di transistor ed una velocità di 266 e 300 Mhz. e introduce la tecnologia 3DNow. Si tratta di 21 nuove istruzioni multimediali che anticiperanno le successive SSE di Intel. La tecnologia 3DNow introduce l'approccio SIMD (Single Istruction Multiple Data) anche con i numeri in virgola mobile (MMX opera solo sugli interi) L’Intel produce il Pentium II Celeron che non sono altro che dei Pentium II modificati a cui manca la cache di II livello integrata sul chip e nessun supporto multiprocessore. Ciò perché il precedente Pentium II era troppo costoso e difficile da offrire alla fascia bassa del mercato La tecnologia di integrazione scende a ben 0,25 micron per un totale di 7.500.000 transistor con tensione di core di 2V, utilizzata anche nei Pentium II dai 350MHz in poi. Schema funzionale del core K6 Intel vs AMD: 1999 • • • • • • E’ l’anno in cui Internet si diffonde un po’ in tutte le case degli italiani, anche con l’ausilio dell’enorme distribuzione di personal computer Comincia la generazione Pentium III dell’Intel (estremamente simile al suo predecessore) con potenza di calcolo che lo porta ad avere un clock da 450 Mhz a 1,2Gzh. Con una tecnologia di integrazione di 0,25 micron si hanno 9.500.000 transistor in un chip affiancati da un potenziamento della memoria cache. La innovazione più importante è costituita dall'introduzione delle estensioni SSE (note anche come KNI). In pratica viene potenziata l'unità floating point per poter gestire operazioni di tipo SIMD (Single Istruction Multiple Data). Le SSE risultano utili nella manipolazione dei contenuti multimediali, nella decompressione dei filmati MPEG2 (DVD) e nell'elaborazione della geometria 3D Inoltre, viene introdotto un numero di serie al processore per l’abilitazione via software onde ottenere una navigazione su Internet più sicura Dalla AMD viene presentato il K7 Athlon con velocità a partire da 500 Mhz fino a giungere ai 600 Mhz alla fine dello stesso anno. Il K7 Athlon “stende” totalmente la concorrenza Intel. Si dimostra un ottimo processore per l'overclock, soprattutto nella versione a 500 Mhz, che vanta anche il prezzo minore e possibilità molto alte di arrivare a 650 Mhz Schema del core del processore K7: L’era dei Pentium : 2000 • Internet presenta un boom spaventoso con un incremento degli utenti che segna ogni record. Il fenomeno è incoraggiato dalla continua discesa dei prezzi dei computer ma soprattutto degli abbonamenti al servizio Internet che divengono del tutto gratuiti (senza canone mensile oltre le spese di connessione). Infine, l’uso sempre più massiccio di Internet si deve anche alla presenza sul web delle aziende e dei servizi, che eliminano inutili code ed accorciano le distanze. • E’ l’anno che segna la nascita del Pentium III Celeron e successivamente del Pentium IV L’era dei Pentium : 2000 • • • • L’anno si apre con la presentazione del Pentium III Celeron con una tecnologia di integrazione di 0,18 micron che si presenta come la versione economica del Pentium III giacchè abbiamo lo stesso core ma con un bus di appena 66 Mhz contro il 133 Mhz del Pentium III. Presenta inoltre una cache di II livello pari a 128 KB e non 256KB on die. L'ultima evoluzione dell' architettura P6 porta al Pentium III Coppermine. Intel coglie anche l'occasione per innaugurare la nuova tecnologia a 0.18 micron che porterà il Coppermine dai 600MHz del debutto alle soglie dei 1100MHz, frequenza alla quale la tecnolgia P6 comincia a mostrare tutti i suoi limiti costringendo Intel ad un lungo stallo nell'avanzamento tecnologico, stallo che durerà fino alla presentazione del Pentium 4 e del Pentium III Tualatin. Il Pentium III Tualatin non è altro che l'ennesima ottimizzazione della collaudata architettura P6 tesa a servire il mercato dei portatili e dei server in attesa della definitiva stabilizzazione della piattaforma Pentium 4. Nasce il Pentium IV (2001) con una frequenza che va da 1,3 Ghz a ben 2Ghz con un chip contenente ben 30 milioni di transistor ed una tecnologia di integrazione di 0,18 micron. Tale velocità è stata ottenuta anche grazie ad un bus di sistema pari a 400 Mhz e ad un ulteriore potenziamento della cache. Pentium III Coppermine Pentium III Tualatin Pentium IV Pentium IV Willamette vs Pentium III • Le Prestazioni: – Precisiamo che i risultati sono stati ottenuti con la prima versione del chipset Intel 850, quindi non ancora ottimizzato dal punto di vista delle prestazioni. – Da notare il fatto che se vengono utilizzati benchmark che utilizzano i programmi più diffusi sul mercato non noteremo sostanziali differenze nelle prestazioni rispetto ad un Pentium III. – Dai dati forniti da Intel che utilizzano il test Cpu speed dei 3D Mark, il vantaggio dal Pentium III a 1 GHz al Pentium 4 a 1,4 GHz è solo del 7,6%. Se però analizziamo i risultati di alcune applicazioni in particolare, come Dragon Naturally Speaking o Windows Media Encoder possiamo notare come le prestazioni diventano più marcate e le prestazioni del Pentium 4 sono addirittura del 50% maggiori rispetto al Pentium III. – Nonostante ciò però i miglioramenti di prestazioni del Pentium 4 sono spesso minimi. Ciò è dovuto dal software che ancora non è ottimizzato per sfruttare in tutte le sue caratteristiche l'architettura del Pentium 4. Lo stato dell’arte • AMD, era riuscita per prima a superare la "barriera" del GigaHertz; per la casa di Sunnyvale quindi, fu un bel periodo. • All'inizio Intel invano aveva tentato di introdurre un processore che raggiungesse quelle frequenze, infatti il Pentium III (Coppermine) 1.13 GHz, venne subito ritirato dal mercato per consistenti problemi di funzionamento. • Fu quindi un glorioso periodo per AMD, infatti, si potè notare come la parola "GigaHertz" bastasse a promuovere i propri processori. • Solo più tardi Intel, riuscì ad immettere sul mercato processori che superarono il GHz, gli ultimi Pentium III, Coppermine e Tualatin. • Questi processori erano dotati di una validissima architettura, che purtroppo però, non permetteva elevatissime frequenze di clock, difatti l'ultimo Pentium III (Tualatin), peraltro destinato a piattaforme server, si fermò a 1.4 GHz Lo stato dell’arte • Intel doveva riscattarsi. Capì che ormai le vendite dei processori erano in larga parte legate alla loro frequenza di funzionamento. • Più il processore era veloce, più era "richiesto". • Fu questa "filosofia" a dare vita all'architettura NetBurst, quella che tutt'ora costituisce il Pentium 4. Questa CPU quindi, si potrebbe definire quasi come una CPU da marketing… Lo stato dell’arte: Pentium IV • • • • • Il Pentium 4 è nato come processore destinato a workstation e a piccoli server di fascia bassa, ma anche ad utenti in cerca di un PC dalle prestazioni elevate. Nel 2001, i primi processori di questa nuova generazione lavorano ad una frequenza di clock 1,4 e 1,5 GHz ma sono previsti, entro la fine dello stesso anno, processori a 2 GHz. Il Pentium 4 è costituito da un core Willamette ed è prodotto con una tecnologia a 0,18 micron (distanza fra i componenti interni del processore) con interconnessioni in alluminio. Per arrivare alla velocità di 2 GHz sarà necessario modificare la tecnologia di costruzione, arrivando a 0,13 micron e utilizzando interconnessioni in rame. Il Pentium 4 costituisce una svolta nella costruzione dei processori della Intel, infatti dopo circa 5 anni di impiego dell'architettura denominata P6 si è passati alla NetBurst proprio grazie al core Willamette Innovazioni importante è l'introduzione dell'ormai famoso Bus Quad Pumped. Questo particolare bus, riesce infatti a quadruplicare la frequenza del Front Side Bus, aumentando di molto la banda passante. Con il core Willamette, questo Bus si è "fermato" alla frequenza di 400 MHz (100x4). (il bus dei Pentium III è di 133 MHz) Lo stato dell’arte: Pentium IV Il Pentium 4 contiene molte novità rispetto i suoi predecessori: • La cache al primo livello è di 8 Kbyte. La novità più interessante di questa sezione della CPU è che la cache può contenere le istruzioni già decodificate, le micro op (istruzioni in cui vengono scomposte le istruzioni complesse impartite alla CPU. Questa scomposizione permette di aumentare le prestazioni generali del processore). • La cache al secondo livello è di 256 Kbyte (non ci sono grosse novità rispetto al Pentium III). Caratteristica degna di nota è sicuramente il prefetch che viene eseguito in modo automatico. In questo modo è quindi possibile trasferire dati mentre il nucleo della CPU è in fase di elaborazione. Lo stato dell’arte: Pentium IV • L'architettura NetBurst ha inoltre introdotto un allargamento della pipeline del processore. Ricordiamo che la pipeline, viene sempre riempita dalle istruzioni che hanno una maggiore probabilità di essere eseguite. Se però, il flusso previsto è sbagliato, le istruzioni già parzialmente elaborate devono essere scartate e ne devono essere caricate di nuove per il nuovo flusso di dati. • La pipeline del Pentium 4, essendo il doppio di quella del Pentium III, nel caso di una previsione sbagliata del flusso, deve lavorare il doppio per scaricare e ricaricare le istruzioni • Sono state introdotte nuove istruzioni, le Sse2. Sono 144 nuove istruzioni che si aggiungono ai set Mmx e Sse e permettono di eseguire operazioni su interi e floating point in doppia precisione a 128 bit. Queste istruzioni permettono di migliorare le prestazioni di programmi di grafica, di elaborazioni di immagini 3D e anche di programmi per il riconoscimento vocale. Per utilizzare questo set di istruzioni, però, i programmi devono essere appositamente scritti per loro. Lo stato dell’arte: Pentium IV • Si potrebbe pensare ad un processore formidabile, ma non andò tutto esattamente come preventivato da Intel. Infatti, questo processore, era legato inevitabilmente ad un particolare tipo di memorie: Rambus. • Queste memorie, oltre ad essere poco reperibili sul mercato, erano caratterizzati da costi molto alti, che "raddoppiavano", se pensiamo che dovevano essere montate obbligatoriamente in coppia. • AMD invece, aveva adottato la soluzione DDR, che stava prendendo sempre più piede sul mercato, dati i prezzi non troppo alti e le prestazioni di alto livello. • Il primo Pentium 4, quindi, non ottenne il successo sperato. Memoria Rambus Memoria DDR Lo stato dell’arte: Pentium IV • Intel decise quindi di abbandonare RAMBUS • Fu creato quindi il chipset i845, con supporto SDRAM; memorie ormai superate con il processore più veloce sul mercato, un'accoppiata alquanto insolita: un chiaro segnale di una grande crisi per Intel Memoria SDRAM Lo stato dell’arte: Pentium IV • AMD si era praticamente guadagnata il monopolio sulle CPU x86, l'Athlon continuava a dare ottimi risultati, e non solo per le frequenze che riusciva a raggiungere, soprattutto in Overclock, ma perchè aveva, a differenza del diretto concorrente Willamette, una validissima architettura alle spalle, caratterizzata soprattutto da una FPU molto potente. • Intel perciò, si vide costretta a rivedere quasi completamente il piano Pentium 4. • Stava per nascere un nuovo core, che, pur puntando alla maggior frequenza possibile, sarebbe stato all'altezza, e forse più, di Athlon. Northwood, il Pentium 4 che tutti conosciamo • Il progetto Willamette, venne abbandonato, e nel 2002, proprio quando le ultime versioni di questo core erano rilasciate con package 478 pin, venne immesso sul mercato Northwood, il successore di Willamette, destinato a permanere fino ai giorni nostri. • Il neo nato di casa Intel, disponeva di molte innovazioni: – la prima, il processo produttivo, che passò da 0,18 micron a 0,13 micron, permettendo consumi ed emissione di calore in quantità minori (almeno per quanto riguarda i primi step); – il raddoppio della cache di secondo livello, che passò da 256KB a 512KB; – una revisione profonda del core stesso, con una migliorata FPU; – l'abbinamento di questo processore alle memorie DDR. La riscossa di Intel • • • Dapprima, Northwood fu caratterizzato dallo stesso Bus Quad Pumped del suo predecessore, ovvero a 400 MHz (Northwood A). Particolarmente migliorata fu la versione con Bus Quad Pumped a 533 MHz (133x4, Nortwood B). Ben presto Intel si affrettò a produrre Pentium 4 Northwood di ogni taglio, con frequenze sempre più alte, che AMD, con la sua architettura, non era in grado di raggiungere, anche con l'avvento di un "nuovo" processore: l'Athlon XP. AMD si vide quindi costretta a "presentare" i propri processori seguiti dal PR, ovvero "Performance Rating", cioè l'equivalente di un AlthonXP nei confronti di un Athlon "Base", (altri affermano erroneamente (o forse in modo ironico) che si tratti invece di un "Pentium Rating", cioè l'equivalente ipotetico di un Athlon XP nei confronti di un Pentium 4). Pentium IV Northwood Pentium 4 Northwood • Come abbiamo detto, la scalata ai MHz continuava inesorabile, e venne quindi presentata l'ultima CPU con Bus Quad Pumped a 533 MHz: Pentium 4 a 3,06 GHz. • Oltre alla frequenza sbalorditiva, il processore in questione integrava un'inetressante novità: Hyper Threading. • Questa nuova tecnologia, permette di far riconoscere e utilizzare il processore come due processori distinti, sebbene il secondo sia "virtuale". In pratica la tecnologia sfrutta i cicli di clock in idle, impiegandoli per eseguire altri thread. La speciale funzione, è disattivabile in qualsiasi momento da BIOS. • Fino ad ora, la tecnologia non si è dimostrata molto utile, in quanto la maggior parte dei sistemi operativi desktop odierni non è provvista di supporto Dual Processor, quindi l'Hyper Threading si rivela utile con applicazioni multiasking, per il resto, le prestazioni sono quasi allineate con lo stesso processore ma con Hyper Threading disattivato. Sempre più veloci!! • • • • • Il Northwood, non finì ancora di stupire, infatti, dopo poco tempo, uscì la versione con Bus Quad Pumped a 800 MHz , Northwood C, che viene tutt'ora ampiamente usata; Questa versione, oltre che per le frequenze di clock molto elevate (fino a 3.2 GHz), permette di avere una banda passante molto ampia, data la frequenza del bus stesso molto elevata. La CPU in questione inoltre, permette margini di Overclock molto ampi. Questo processore viene associato ai chipset i875p (per sistemi di fascia alta/workstation), e i865p (per sistemi desktop di fascia medio-alta). E’ interessante notare come la maggiorparte delle schede madri per Pentium 4 con bus a 800 MHz, adotti in larga parte questi due chipset; i motivi sono principalmente due: – il primo, è che sono davvero ottimi chipset (ricordiamoci che Intel, prima di essere produttrice di processori, è una grande produttrice di chip), – il secondo, è che non tutti gli altri produttori di chip riescono ad ottenere la licenza per il particolare Bus Quad Pumped a 800 MHz Pentium 4 Extreme Edition • • • • • • Ed ecco infine l'apice del Northwood, il Pentium 4 Extreme Edition. Questo processore fu annunciato da Intel verso metà Settembre 2003, proprio una settimana prima dell'uscita ufficiale dell'Athlon 64, anche se, fino ad ora quasi nessuno è riuscito quantomeno a vederlo. Al 90% è stata una mossa di Intel per lanciare, in attesa del Prescott, un processore che potesse stare dietro ad Athlon 64. I costi si dovrebbero aggirare sui 1000€, non troppo economico. Ma cos'ha di tanto importante questo processore? Il core intanto, non è puramente Norhwood, è un core Gallatin, proprio degli Xeon, opportunamente "adattato" alla frequenza di 3.2 GHz e al Bus di 800 MHz; L'Extreme Edition infatti, vanta una cache di terzo livello di ben 2 MByte, così si spiegano i 178 milioni di Transistor che compongono questo core, di cui 123 milioni solo per la cache L3!! Questo processore non è ancora reperibile sul mercato, nonostante il suo prematuro annuncio, e "ufficialmente", sarebbe indicato per giocatori o per utenti particolarmente esigenti (e con tanti soldoni da spendere...). Previsioni per il futuro... • • Northwood, non sarà l'ultimo core della "famiglia" NetBurst. Il prossimo atteso è Prescott, di cui in questi ultimi tempi si sente tanto parlare, e, non molto bene. Questa CPU non si è presentata nel più brillante dei modi: – La sua immissione sul mercato, con classico package 478 pin, mostrava abbondanti incompatibilità con molte schede madri bus 800 MHz, date le diverse specifiche di alimentazione; molte di queste incompatibilità sono ora state "scongiurate“. – Vi è poi il ritardo della sua effettiva commercializzazione, che in principio fu fissata per il 4 dicembre 2003, ma che poi slittò a Febbraio 2004; – Infine ci sono i problemi legati al processo produttivo (che passa da 0,13 micron a 0,09 micron), che sono sentiti soprattutto in merito a consumi (in termini di energia) ed emissioni di calore. – Si pensava infatti che con il passaggio da 0,13 micron a 0,09 micron, le temperature ed i consumi sarebbero ulteriormente scese, ma secondo recenti informazioni pervenuteci attraverso varie fonti, ma anche da Intel stessa, si riesce a capire come vi si presentino dei grossi problemi. – La CPU arriverà a dover dissipare ben 100w (il Northwood più potente in condizioni di default arriva massimo ad 85w) nella versione con package 478 pin. Innovazioni Prescott • Nuovo set d'istruzioni SIMD, le SSE3; • La cache di primo livello passerà dagli attuali 8KB del Northwood a 16KB, mentre quella di secondo livello passerà da 512KB a 1MB; • L'Hyper Threading sarà migliorato; • Verranno introdotte 13 nuove istruzioni definite PNI (Prescott New Instructions); • Avrà il supporto a memoria dual channel DDR2 a 400/533 MHz, a PCI-Express x16 e avrà come SouthBridge, l'ICH6. Pentium IV prescott Previsioni per il futuro... • • La CPU, resterà con package 478 pin fino a metà 2004, poi, verrà introdotto un nuovo package da Intel: il package LGA 775, che verrà associato ad un nuovo socket chiamato Socket T (la T è molto probabilmente ricavata dalla T di Tejas, successore di Prescott, che adotterà lo stesso tipo di package), sempre con Bus Quad Pumped a 800 MHz. Questo nuovo package non prevederà più Pin, bensì solo contatti (in questo caso 775). Il socket T infatti, avrà una struttura molto diversa dai socket attuali. Pentium IV prescott Previsioni per il futuro... • • • • Tejas, come abbiamo detto, sarà il successore del core Prescott, anche se di questa CPU si sa ancora molto poco. Verrà presentato da subito in package LGA 775 e socket T, con dapprima frequenze di bus di 800 MHz, poi con frequenze di bus di 1066 MHz. Il processo produttivo, sarà inizialmente a 0,09 micron, mentre poi verrà utilizzato un processo produttivoo a 0,065 micron. Le innovazioni (rispetto a Prescott): – Altre 8 nuove istruzioni, denominate TNI (Tejas New Instructions), – Enhanced Hyper Threading, – 24KB di cache L1 e 1 o 2MB di cache L2. • All'inizio la sua uscita era prevista per fine 2004, ma pare che i recenti problemi legati al core Prescott abbiano influito anche su Tejas, che probabilmente, nelle versioni dal clock più elevato, arriverà a consumare fino a 120w, decisamente troppo per sistemi di raffreddamento convenzionali, che già si trovano in seria difficoltà con Prescott. Previsioni per il futuro... Intel sta perciò adottando opportune contromisure: • Pur di guadagnare qualche grado in meno è disposta a proporre un nuovo Form Factor, il BTX, che avrà una disposizione diversa degli elementi, sia quelli integrati sulla scheda madre che quelli nel case, al fine di creare un flusso d'aria che potrà giovare alle temperature. • Fonti non certe, affermano che in Tejas (e forse in qualche ultimo esemplare di Prescott), sarà inserita la tecnologia denominata Yamhill, un progetto abbandonato da Intel qualche anno fa, ma ripreso in merito ai successi conseguiti da AMD con l'architettura x86-64. • Yamhill infatti, prevede un'architettura simile a quella di AMD, con supporto ai 64 bit e supporto nativo di codice a 32 bit. • Dopo Tejas, che avrà per quel periodo abbondantemente superato la soglia dei 6 GHz, sarà la volta di Nehalem, del quale si sa poco o niente. Si sa solamente che per questa CPU l'architettura non sarà puramente NetBurst, e ciò implica l'introduzione di una nuova architettura IA32 a parte di Intel, magari con prospettive totalmente diverse da quella NetBurst. AMD: 2001 • • Nel 2001 AMD ha annunciato l'introduzione del processore AMD Athlon a 1,4 GHz, destinato al mercato dei PC ad alte prestazioni, e del processore AMD Duron a 950 MHz ideale per le applicazioni professionali I sistemi con processore AMD Athlon a 1,4 GHz sono dotati di memoria Double Data Rate (DDR) e riescono a ottenere prestazioni superiori, anche del 40%, rispetto a quelli con processore Intel Pentium 4 a 1,7 GHz, come risulta dai testi effettuati con svariati benchmark, in particolare quelli che simulano le più avanzate applicazioni multimediali, di desktop publishing, di digital imaging e di riconoscimento vocale. Athlon 1,4 GHz Duron AMD: 2001 Il processore AMD Athlon è un processore è caratterizzato da • una microarchitettura superscalare con nove unità di esecuzione superpipeline ottimizzata per elevate frequenze di clock. • Tecnologia di cache caratterizzata da 384KB che include 256 KB di cache on-chip di secondo livello (L2) e 128 KB on-chip L1; • Tecnologia 3DNow, con 24 istruzioni aggiuntive progettate per migliorare i calcoli matematici con numeri interi • I processori AMD Athlon vengono prodotti utilizzando tecnologia di processo AMD in alluminio da 0.18 micron. AMD: 2001 Il processore AMD Duron deriva dal processore AMD Athlon. • L'architettura prevede 192KB di memoria cache integrata sul chip, un Front Side Bus a 200MHz, un'unità superscalare a virgola mobile e l'avanzata tecnologia 3DNow. • Il processore AMD Duron viene realizzato utilizzando la tecnologia a 0.18 micron. AMD: 2001 • Ad ottobre del 2001 AMD annuncia di aver sviluppato l'architettura "Hammer" come base dei suoi futuri microprocessori. • L'architettura Hammer è stata messa a punto per consentire ad AMD di espandersi dal mercato ‘dual processing’ • Le innovazioni dell'architettura 'Hammer' : – elevata larghezza di banda, – una memoria integrata ad alte prestazioni, – un controller di input/output e di multiprocessing, • Nel complesso, queste innovazioni sono fatte per contribuire a eliminare i ‘colli di bottiglia’ nei percorsi dei dati e accelerare il trasferimento delle informazioni, assicurando in tal modo maggiori prestazioni e quindi una maggiore produttività. • AMD intraprende la True Performance Initiative, per aiutare il settore dei computer a sviluppare un sistema di misura delle prestazioni dei processori su cui l'utente del PC possa fare affidamento. • Le prestazioni dei processori, anziché essere valutate in base alla sola frequenza (in Megahertz) sono misurate come prodotto della frequenza per il numero di istruzioni per ciclo di clock. • AMD annuncia HyperTransport – una nuova tecnologia che fornisce un collegamento point-to-point ad alta velocità ed elevate prestazioni per i circuiti integrati – E’ stata progettata per rendere possibili le comunicazioni tra i chip presenti all'interno dei PC. AMD: 2001-2002 • A fine anno AMD annuncia l’introduzione del nuovo processore AMD Athlon XP 1900 che offre prestazioni fino al 25 percento in più rispetto ai processori concorrenti nelle applicazioni reali. Ad inizio 2002 AMD annuncia Athlon XP 2000 • Tra le caratteristiche: – Architettura QuantiSpeed (comune a tutti i modelli Athlon) – 384KB di memoria cache full speed onchip – Supporta le istruzioni AMD 3DNow – Supporta un front side bus avanzato a 266MHz – tecnologia a 0.18 micron con interconnessioni in rame XP 1900 XP 2000 AMD: 2002 • AMD annuncia il processore Duron a 1,3 GHz. • Il processore AMD Duron a 1,3 GHz è ottimizzato per il sistema operativo Microsoft Windows XP nelle versioni Home e Professional e supporta la memoria DDR (Double Data Rate). • Deriva dal fortunatissimo processore AMD Athlon e la sua architettura prevede – 192KB di memoria cache integrata sul chip – un Front Side Bus a 200MHz – un’unità superscalare a virgola mobile con tecnologia 3DNow e pre-fetch dei dati a livello hardware. – realizzato con tecnologia a 0.18 micron AMD Duron AMD:2003 • • • • • AMD rilascia il processore Athlon XP 3000. La novità di maggior rilievo è l'aumento della cache L2 da 256KB a 512Kb La frequenza di sistema (FSB) adottata è di 333 MHz, la cache L1 rimane di 128Kb, così come la tecnologia di fabbricazione a 130 nanometri L'aggiunta di 256Kb di cache ha costretto AMD all'aumento della dimensione del die del 20%, e del numero di transistor integrati nel processore da 37,6 milioni a 54,3 milioni Migliora l'abilità di raffreddarsi del processore grazie alla maggiore superficie di contatto tra dissipatore e processore Athlon XP 3000 “Burton” AMD:2003 • A fine anno AMD presenta il nuovo processore AMD Athlon XP 3200. • Il principale miglioramento è dovuto ad un front-side bus (FSB) da 400 MHz AMD: 2003-2004 • Nasce Athlon 64: il primo processore desktop con supporto 64 bit • Importante nuova implementazione dell'Athlon 64 è il controller di memoria ( memory controller) integrato. Questo componente, serve a mettere in comunicazione la CPU con la memoria. L'implementazione nel die del processore di questo componente fa in modo che vi sia un dialogo diretto con la memoria. In questo modo, il memory controller funziona alla stessa frequenza (clock) del processore guadagnando così in termini di prestazioni. • Questa implementazione, in sostanza, abbassa di molto la latenza (tempo di risposta) delle memorie guadagnando molto in termini di prestazioni. Athlon_64 AMD: 2003-2004 • Un'altra importante tecnologia implementata nell'Athlon 64 è chiamata Cool 'n' Quiet, analoga allo SpeedStep di Intel. • Grazie a questa quando il processore non usa la sua massima potenza il clock ed il voltaggio del processore stesso vengono abbassati. • Questo fa sì che si riduca la quantità di corrente utilizzata ed il calore prodotto, passando da 89 watt a soli 32 o 22 Watt (diminuendo il clock rispettivamente di 800 e 1000 Mhz). • Le CPU Athlon 64 sono state prodotte con processo produttivo a 130 e 90 nanometri. Ricapitolando… • • • • • Nel giro di 60 anni siamo passati da macchine di von Neumann grandi quando un appartamento a macchine di von Neumann con una superficie inferiore ai 100 millimetri quadrati ed infinitamente più potenti. Una delle invenzioni più importanti (se non la più importante) in questo campo che ha favorito la diffusione su larga scala della tecnologia informatica è quella del microprocessore, tra l'altro opera anche di un brillante ingegnere italiano, Federico Faggin che nel 1971 lavorava alla Intel. Nel giro di poco più trent'anni il grado di complessità dei microchip è cresciuto in modo vertiginoso (pur rispettando sempre la famosa legge di Moore, la quale dice che ogni 18 mesi la complessità dei microchip raddoppia), e siamo passati dai 2000 transistor dell'Intel 4004 agli oltre 55 milioni di transistor dei moderni Pentium4. Ora stiamo vivendo un momento topico nell'evoluzione del settore, siamo ad una delle tante svolte epocali, ed in particolare stiamo per entrare nell'era dei processori a 64-bit che eliminerà tutte le limitazioni dell'architettura x86 (utilizzata per circa 20 anni). Il futuro è ancora più affascinante con l’introduzione del già famoso Dual Core E adesso? • AMD presenta il primo processore dual-core Toledo costruiti con tecnologia di processo a 90nm, l’ATHLON 64 X2. E’ la naturale estensione della tecnologia AMD64. • Intel lancia il Pentium D, della serie 800, con velocità da 2,8 a 3,2 GHz. Questa tecnologia pone all'interno di un processore due nuclei di calcolo ottenendo di fatto un sistema multiprocessore ma con consumi e spazio ridotto • Alcuni test preliminari hanno dimostrato che i processori di AMD dual core, danno filo da torcere ai Pentium Extreme Edition dual core risultando più veloci e meno assetati d'energia. Schema logico Pentium D Athlon 64 X2 AMD ATHLON 64 X2 • Dimensioni delle cache, una per ciascun core, sono pari a 512 Kbytes o 1 Mbyte • Le frequenze di clock vanno da 2,2 GHz a 2,4 GHz; • Memoria DDR400 con memory controller integrato a livello processore. • L'architettura delle cpu Athlon 64 X2 prevede che le comunicazioni tra i due core avvengano utilizzando il System Request Queue (SRQ), responsabile di inviare al core disponibile in un preciso momento una particolare richiesta di elaborazione. Questo accade all'interno del Die del processore, senza dover in nessun modo accedere ad un bus esterno al processore. Intel Pentium D • Le frequenze di clock vanno da 2,8 a 3,2 GHz. • Cache L2 da 1 o 2 Mbyte per ciascun Core • Frequenza di bus pari a 800 MHz • Il Core utilizzato per le cpu Intel Dual Core è Smithfield; • Il processo produttivo è di 0.09 micron • Le comunicazioni tra i due core passano attraverso il front side bus, operante a 800 MHz di clock con questi processori. • Questa architettura si rivela sensibilmente meno efficace di una che preveda comunicazioni dirette tra i due core, all'interno del package del processore. Pentium D