Paola Spinazzé, 809506 Luca Leonardi, 810086 Linguaggio di specifica Permette di descrivere analiticamente proprietà di codice Java ◦ Descrizione di pre condizioni ◦ Descrizione di post condizioni ◦ Descrizione di invarianti Specifica commenti in una particolare forma all’interno dei quali si inseriscono parole chiave e operatori particolari //@........... /*@..............@*/ 2 invariant: identifica l’invariante requires: identifica precondizioni assignable: identifica campi della classe modificabili dal metodo ensures: identifica postcondizioni signlas: identifica postcondizioni in caso di eccezione \old(name): riferimento al valore originario della variabile name \forall …: quantificatore universale \result: valore di ritorno del metodo 3 public class Purse { int debit(int amount) throws PurseException { final int MAX_BALANCE; if (amount <= balance) { balance -= amount; return balance; } int balance; //@ invariant 0 <= balance && balance <= MAX_BALANCE; else { throw new PurseException("overdrawn by " + amount); } byte[] pin; } /*@ invariant pin != null && pin.length == 4 @ && (\forall int i; 0 <= i && i < 4; /*@ requires 0 < mb && 0 <= b && b <= mb @ 0 <= pin[i] && pin[i] <= 9); @ && p != null && p.length == 4 @*/ @ && (\forall int i; 0 <= i && i < 4; @ 0 <= p[i] && p[i] <= 9); /*@ requires amount >= 0; @ assignable MAX_BALANCE, balance, pin; @ assignable balance; @ ensures MAX_BALANCE == mb && balance == b @ ensures balance == \old(balance) - amount @ && \result == balance; @ && (\forall int i; 0 <= i && i < 4; p[i] == pin[i]); @ signals (PurseException) balance == \old(balance); @*/ Purse(int mb, int b, byte[] p) { @*/ MAX_BALANCE = mb; balance = b; pin = (byte[]) p.clone(); } } 4 Controllo a run-time ◦ jmlc ◦ jmlunit Controllo statico ◦ ESC/Java (ESC/Java2) ◦ LOOP ◦ JACK Generazione di specifiche ◦ Daikon ◦ Houdini Documentazione ◦ jmldoc 5 Si esegue il programma per verificare che le caratteristiche che deve avere siano rispettate. 6 Estensione di javac Compila in bytecode Java con asserzioni JML Preserva il comportamento del programma Peggiora le prestazioni (tempo e spazio) Fornisce informazioni per l’individuazione di errori Affidabilità ◦ I risultati che fornisce sono corretti, ma alcune asserzioni possono essere ignorate 7 Permettono di verificare unità di programma in modo indipendente Vengono create classi di test che richiamano le classi in analisi inviando messaggi predefiniti per testarne le funzionalità implementate 8 Permette di automatizzare il processo di testing del codice Il tool genera le classi di test automaticamente a partire dalle specifiche JML annotate nelle classi in analisi Si controlla che le violazioni prodotte non siano causate da violazioni delle precondizioni dovute ai dati di test immessi dall’utente 9 Si tenta di stabilire staticamente se le caratteristiche di un determinato codice vengono rispettate. Non è legato a particolari esecuzioni. 10 Controlla senza eseguire il codice possibili errori a run-time Supporta un sottoinsieme delle asserzioni definite in JML Utilizza le annotazioni JML in due modi: ◦ elimina alcuni warning del compilatore javac ◦ verifica che le precondizioni siano rispettate Fornisce informazioni sui metodi che possono causare o causano errori/warning 11 Né correttezza né completezza ◦ Intenzionale per prestazioni Trasforma le annotazioni JML in formule logiche valide sse il programma non presenta il tipo di errori che le annotazioni identificano Utilizza un “theorem prover” per verificare la correttezza delle formule Esc/Java2 ne estende alcune funzionalità 12 Verifica proprietà specificate in JML Formalizza una semantica denotazionale in PVS Genera una “proof obligation” per ogni metodo del codice da verificare Output di difficile interpretazione da analizzare successivamente con tecniche di analisi PVS 13 ESC/Java: nessuna interazione con l’utente, semplice da usare, determina solo alcuni errori LOOP: interazione con l’utente Possono essere utilizzati assieme ◦ ESC/Java elimina una parte degli errori ◦ LOOP raffina i risultati 14 Utilizzato in progetti in cui lo sforzo sia giustificabile Librerie JAVA (Vector) SmartCards (JavaCard API) 15 Implementa un calcolo di weakest precondition automatizzato a partire dalle annotazioni JML Le weackest precondition vengono dimostrate con dei prover automatici Permette anche di annotare automaticamente il codice tramite JML 16 Corretto e completo ◦ Genera solo quei giudizi la cui formalizzazione è rispettata dall’applicazione Due possibilità: ◦ controllo dei soli giudizi non provati automaticamente ◦ controllare tutti i giudizi attraverso un theorem prover interattivo 17 Si tenta di inferire automaticamente le specifiche che un determinato codice deve avere. 18 Genera specifiche per il codice sorgente in input Trova invarianti di punti specifici del programma Osserva i valori calcolati durante dei test e ne controlla l’accuratezza Accuratezza dipende da qualità e completezza dei test ◦ Usa analisi statiche e test statistici per ridurre la probabilità di errore Non gestisce le clausole signals 19 Deduce annotazioni JML per un dato programma Algoritmo ◦ Genera delle annotazioni JML candidate ◦ Esegue ESC/Java più volte per eliminare quelle non consistenti con il codice (non considera i potenziali errori a runtime) ◦ Nell’ultima esecuzione restituisce l’output di ESC/Java 20 Aiuta i programmatori a comprendere le specifiche JML per un dato progetto. 21 Estende il tool javaDoc col supporto a JML Analizza il codice per trovare le specifiche per ogni metodo (es. in caso di overrides) Produce documenti HTML contenenti sia informazioni javaDoc che specifiche JML 22 JML risulta essere facile da imparare a programmatori Java in quanto simile a Java stesso Non vi è la necessità di specificare un modello formale, in quanto il codice rappresenta il modello stesso (non esistono bug che possono sfuggire al modello) Notazione standard che permette di usare facilmente qualsiasi tool che la supporti senza necessità di imparare molti linguaggi 23 Runtime checking: aiutano ad identificare possibili errori che possono essere legati a particolari esecuzioni ◦ jmlc utile per testare intere applicazioni ◦ jmlunit utile per testare singole funzionalità Static checking: più precisi dei precedenti; la correttezza del programma è assicurata per qualsiasi esecuzione ◦ ESC/Java semplice da usare ma identifica solo pochi errori ◦ LOOP e JACK più completi: il primo richiede conoscenze di PVS, mentre per il secondo non sono necessarie conoscenze di prover 24 Generating Specification: la generazione di specifiche JML può non essere sempre facile, specie se fatta in fase post-development ◦ Daikon: genera annotazioni per un programma non annotato ◦ Houdini: annota un programma e fornisce i warning testati da ESC/Java 25 [1] L.Burdy, Y. Cheon, D. Cok, M. D. Ernst, J. Kinkry, G.T. Leavens, K.R.M Leino, E. Pool, “An Overview of JML Tools and Application” [2] http://www.cs.iastate.edu/~leavens/JML/ [3] J. Van den Berg, B. Jacobs, “The LOOP compiler for Java and JML”, http://www.cs.kun.nl/~bart/PAPERS/tacas01.ps.Z [4] C. Flanagan, K. R. M. Leino, “Houdini, an Annotation Assistant for ESC/Java”, http://gatekeeper.research.compaq.com/pub/Comp aq/SRC/publications/rustan/krml100.ps 26