L1 e LS: un incontro
possibile?
Seminario nazionale CIDI
Firenze, 17 maggio 2009
A cura di Maria Piscitelli
L1 LS: Un incontro possibile?
PREMESSA
1. Costruire un lessico comune
d’intesa sulle competenze trasversali
da porre come traguardo di ciascun
ciclo e indirizzo e sui principi
metodologici comuni.
L1 LS: Un incontro possibile?
Per esempio:
• Capacità di osservazione (testi, natura,
oggetti)
• Operatività
• Valorizzazione della dimensione attiva
• Capacità di imparare ad imparare
( abilità trasversali: di studio, cooperative,
di consultazione, di autovalutazione, di
analisi critica, di risoluzione dei problemi)
L1 LS: Un incontro possibile?
1.1. Per la valorizzazione della dimensione
attiva dell’insegnamento fondamentali
sono:
• La centralità dello studente
• Il principio della creatività
• L’operatività non solo pratica, ma mentale
( in ogni momento dell’attività scolastica. Si
impara facendo e non solo ascoltando).
L1 LS: Un incontro possibile?
1.2. Per l’acquisizione di competenze
linguistiche messe in atto e valutate in
termini di saper fare occorre:
• Prestare attenzione ai diversi stili di
apprendimento e delle diverse intelligenze
• Curare il radicamento delle conoscenze astratte
su elementi concreti di esperienza e/o
dell’immaginario, etc.
• Adoperarsi per superare gli enciclopedismi e
privilegiare le conoscenze procedurali rispetto a
quelle dichiarative
L1 LS: Un incontro possibile?
2. Praticare un concetto di Educazione linguistica
integrata plurilingue e multiculturale aperta
all’Europa ( dove l’apertura a più lingue e culture
incrementi lo sviluppo di meccanismi comuni di
apprendimento e la formazione di uno spirito
critico), pur riprendendo le prospettive generali
della politica linguistica indicata dall’Educazione
linguistica democratica che ha posto attenzione al
parlante come soggetto creativo (creando uno
stretto rapporto tra lo sviluppo delle capacità
linguistiche nel loro insieme e la dimensione fisica,
affettiva, sociale del bambino).
Quadro di riferimento
europeo
Indicazioni nel Quadro di
riferimento europeo.
Due competenze chiave: la
comunicazione nella madrelingua e
nelle lingue straniere.
Competenze chiave
Comunicazione nella madrelingua
Definizione:
• La comunicazione nella madrelingua è la capacità di
esprimere e interpretare i concetti, pensieri,
sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia
scritta (comprensione orale, espressione orale,
comprensione scritta ed espressione scritta) e di
interagire adeguatamente e in modo creativo sul
piano linguistico in un’intera gamma di contesti
culturali e sociali, quali istruzione e formazione,
lavoro, vita domestica e tempo libero.
Competenze chiave
Conoscenze, abilità e attitudini
essenziali legate a tale competenza:
• La competenza comunicativa risulta
dall’acquisizione della madrelingua, che è
intrinsecamente connessa con lo sviluppo
della capacità cognitiva dell’individuo di
interpretare il mondo e relazionarsi con gli
altri. La comunicazione nella madrelingua
presuppone che una persona sia a
conoscenza del vocabolario, della
grammatica funzionale e delle funzioni del
linguaggio.
Competenze chiave
• Ciò comporta una conoscenza dei
principali tipi di interazione verbale,
di una serie di testi letterari e non
letterari, delle principali
caratteristiche di diversi stili e
registri del linguaggio nonché delle
variabilità del linguaggio e della
comunicazione in contesti diversi.
Competenze chiave
• Le persone dovrebbero
possedere le abilità per
comunicare sia oralmente sia per
iscritto in tutta una serie di
situazioni comunicative e per
sorvegliare e adattare la propria
comunicazione a seconda di come
lo richieda la situazione.
Competenze chiave
• Questa competenza comprende anche
l’abilità di distinguere e di utilizzare
diversi tipi di testi, di cercare,
raccogliere ed elaborare
informazioni, di usare sussidi e di
formulare ed esprimere le
argomentazioni in modo convincente e
appropriato al contesto, sia
oralmente sia per iscritto.
Competenze chiave
• Un atteggiamento positivo nei confronti
della comunicazione nella madrelingua
comporta la disponibilità a un dialogo
critico e costruttivo, la consapevolezza
delle qualità estetiche e la volontà di
perseguirle nonché un interesse a
interagire con gli altri. Ciò comporta la
consapevolezza dell’impatto della lingua
sugli altri e la necessità di capire e usare la
lingua in modo positivo e socialmente
responsabile.
Competenze chiave
Comunicazione in lingua straniera
Definizione:
• La comunicazione nelle lingue straniere condivide
essenzialmente le principali abilità richieste per la
comunicazione nella madrelingua: essa si basa sulla capacità
di comprendere, esprimere e interpretare i concetti,
pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia
scritta- comprensione orale, espressione orale,
comprensione scritta ed espressione scritta - in una gamma
approntata di contesti sociali e culturali- istruzione e
formazione, lavoro, casa, tempo libero- a seconda dei
desideri o delle esigenze individuali.
Competenze chiave
• La comunicazione nelle lingue straniere
richiede anche abilità quali la mediazione e
la comprensione interculturale. Il livello di
padronanza di un individuo varia
inevitabilmente tra le quattro dimensioni
(comprensione orale, espressione orale,
comprensione scritta ed espressione
scritta) e tra le diverse lingue e a seconda
del background sociale e culturale, del suo
ambiente e delle sue esigenze e/o dei suoi
interessi.
Competenze chiave
Conoscenze, abilità e attitudini
essenziali legate a tale competenza:
• La competenza in lingue straniere richiede
la conoscenza del vocabolario e della
grammatica funzionale e una
consapevolezza dei principali tipi di
interazione verbale e dei registri del
linguaggio. E’ importante anche la
conoscenza delle convenzioni sociali,
dell’aspetto culturale e delle variabilità dei
linguaggi.
• .
Competenze chiave
• Un atteggiamento positivo comporta
l’apprezzamento della diversità culturale
nonché l’interesse e la curiosità per le
lingue e la comunicazione interculturale.
•
(Il panorama europeo. Competenze chiave per l’apprendimento permanente- Un quadro
di riferimento europeo in Ministero della Pubblica Istruzione ( 2007), Il nuovo obbligo
di istruzione: cosa cambia? La normativa italiana dal 2007, Firenze, Agenzia nazionale
per lo sviluppo dell’autonomia scolastica, pp. 38-39).
Competenze chiave
•
Il testo italiano ne riprende, seppur in maniera sommaria, alcuni
elementi fondamentali, tra cui la considerazione della lingua come
processo di comunicazione e di interazione sociale, che investe la
sfera cognitiva, relazionale e affettivo-emozionale.
Lingua italiana:
•
•
•
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi
indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari
contesti.
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo.
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi
comunicativi
Competenze chiave
• Lingua straniera:
• Utilizzare una lingua straniera per i
principali scopi comunicativi ed operativi
•
( Competenze di base nella lingua italiana e lingua straniera in Ministero della Pubblica
Istruzione ( 2007), Il nuovo obbligo di istruzione: cosa cambia? La normativa italiana
dal 2007, Firenze, Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica, pp. 1416).
IMPOSTAZIONE PEDAGOGICA
COMUNE
• Impostazione pedagogica comune, a livello
sia metodologico che linguistico,
nell'approccio didattico. Un approccio che
privilegi l'acquisizione degli strumenti
fondamentali dei saperi e dei saper fare
linguistici; gli atteggiamenti e i saper
essere e le connessioni e gli intrecci tra la
lingua madre e la lingua straniera, che
ritornano a più riprese, quando si apprende
una lingua.
IMPOSTAZIONE PEDAGOGICA
COMUNE
• Un orientamento che tende a realizzare un
concetto di Educazione linguistica
integrata, attenta agli universali
linguistici e ai meccanismi che si
producono mentre si apprende una
lingua (strategie di corrispondenza,
analogia, contrapposizione, etc. )
IMPOSTAZIONE PEDAGOGICA
COMUNE
• Nell'insegnamento questi aspetti si
realizzano nella condivisione di
parametri di riferimento (es. la
testualità) e nella promozione dello
sviluppo di competenze ed abilità,
affrontate non soltanto in termini di
prodotto, quanto di processo.
•
LINGUA STRANIERA
• Lingua straniera:
• Per la testualità si punterà soprattutto sugli atti
linguistici e su quei generi testuali (dialoghi,
canzoni, storie, fiabe, racconti brevi, etc.), che
facilitino la manipolazione degli elementi linguistici
e il potenziamento delle capacità di usare la lingua
attraverso l'immaginario e la creatività.
LINGUA STRANIERA
• aree comuni di attività (autobiografia, comandi,
divieti, etc.);
• sequenze/incastri curricolari nella lingua materna,
(i dialoghi in famiglia, i componenti della famiglia,
la casa, le abitudini etc.);
• procedure di transfer da una lingua all'altra nelle
acquisizioni linguistico-pragmatiche ;
• strategie comuni alla comprensione e alla
produzione di un testo,
LINGUA STRANIERA
quali per esempio alcune strategie: cognitive
(anticipare, prevedere, associare, inferire,
classificare, problem solving); relazionali e socioaffettive (cooperazione, auto-motivazione, senso
di auto-stima, etc.) dove queste ultime hanno
sovente ulteriormente rafforzato quelle cognitive.
LINGUA STRANIERA
• Per le abilità invece occorre sviluppare
livelli differenziati (vedi indicatori
europei), iniziando dalla scuola primaria.
Orientamento comune
• Quest'orientamento, che cerca di
coniugare L1 e L2 non toglie niente allo
specifico delle lingue studiate, anzi
rafforza e facilita lo sviluppo di capacità
linguistiche cognitive e metacognitive
(pianificazione, controllo, auto-valutazione,
etc.),
•
Orientamento comune
• facendo fare un passo in avanti
nell'assunzione di atteggiamenti
progressivamente autonomi.
Obiettivi Lingua straniera
• Obiettivo di condurre i bambini ad:
• ascoltare e reagire: so comprendere
e reagire alla lingua parlata in
contesti e situazioni conosciuteabilità mnemoniche, interpretative;
LINGUA STRANIERA
• reagire all'ascolto e parlare: so
esprimersi chiaramente in modo
adeguato alla situazione- abilità non
verbali, di imitazione, ripetizione e
memorizzazione;
LINGUA STRANIERA
• leggere e reagire: sono capace di
leggere e comprendere brevi testi
con elementi linguistici ripetuti, su
argomenti conosciuti- abilità di prelettura, di riconoscimento lessicale,
di decodifica, interpretative e di
lettura per ricavare informazioni;
LINGUA STRANIERA
• scrivere: sono capace di utilizzare
parole e espressioni scritte per
comunicare informazioni- abilità
motorie, di scrittura, di
composizione).
•
L1 LS: Un incontro possibile?
• Ciò favorisce passaggi e ritorni, ora
sull'una ora sull'altra lingua, da
angolature diverse, portando a
mediazioni felici. Ma soprattutto
facilita lo sviluppo di capacità
metacognitive (pianificazione,
controllo, auto-valutazione, etc.),
L1 LS: Un incontro possibile?
• inducendo negli alunni forme di
autovalutazione e di maggiore
consapevolezza della loro competenza
linguistica.
L1 LS: Un incontro possibile?
• Lo stesso uso delle nuove tecnologie
(corrispondenza via e-mail) può
andare in questa direzione. Difatti
attraverso l'attivazione di strategie
comuni, su testi o microtesti e in
contesti attivi e motivanti (creativi e
ludici), si può meglio stimolare
l'acquisizione di
L1 LS: Un incontro possibile?
• conoscenze linguistiche, mettendo in
moto una serie di operazioni mentali
trasferibili in altri testi e contesti
comunicativi. Operazioni queste che
hanno coinvolto gli alunni nell'
autovalutazione del proprio
apprendimento (cosa sto imparando?
Cosa so?),
L1 LS: Un incontro possibile?
• Questi investono sia la capacità di
trasformazione di un testo (lavorare
e muoversi su e nel testo, principio di
mobilità) che i saper fare linguistici
(l'operatività e la processualità,
relativamente alla gradualità di
abilità e competenze);
L1 LS: Un incontro possibile?
• sia i saper essere (apprendimento
cooperativo, scambio di idee,
atteggiamenti flessibili e disponibili
di accettazione dell'altro) che
l'imparare ad imparare (la
metacognizione ).
L1 LS: Un incontro possibile?