Piante Officinali
Il laboratorio naturale
Un percorso tra sapere – sapore - storia - cultura
Indice
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Denifinizione
Un po’ di storia…
Proprietà terapeutiche
Tecniche di raccolta e di post-raccolta
Tecniche di estrazione e di assunzione dei principi attivi
Piante aromatiche e oli essenziali
Tecniche di estrazione degli oli
Aglio
Rosmarino
Origano
Santoreggia
Cipolla
Calendula
Menta
Timo
Borragine
Alloro
Le piante officinali sono tutte le piante che posso essere usate a scopo :
Terapeutico
Liquoristico
Profumiero
Cosmetico
Alimentare
Il termine erba officinale deriva da “officina” che nel
medioevo era il laboratorio del farmacista
cioè dello speziale che preparava e
vendeva farmaci
Un po’ di storia….
L’uomo ha utilizzato le piante per curarsi fin dall’inizio della
sua
esistenza.
Il primo scritto che elenca piante e consigli per il loro
utilizzo è il Papiro di Ebers (datato 1500 a. C.)
Gli egiziani estraevano dalle piante le essenze per ottenere
profumi e cure di bellezza, il bagno di Cleopatra era a base
di rosmarino, timo, origano e lavanda.
Un po’ di storia….
Frequente è anche l’unione con la mitologia, nelle
leggende
erano spesso presenti piante curative :
Achille curava le sue ferite con una pianta che oggi
prende il suo nome “Achillea”
Ippocrate (460 a. C.) ha fatto la prima
classificazione scientifica di 200 specie di
piante medicamentose e della loro azione
farmacologica
Un po’ di storia….
I romani utilizzavano le piante per produrre profumi
Pompei diventa il centro più importante
dell’ ars profumandi.
Nel medioevo nasce e si sviluppa la
Scuola Medica Salernitana a cui si deve
il merito di aver scoperto importanti erbe e
di aver creato farmaci basati sulle virtù
curative delle erbe
Per le ricerche,le osservazione e
le lezioni pratiche la scuola crea un giardino
botanico “ il giardino della minerva”
Un po’ di storia….
Intanto moltissimi conventi si dotarono di un
orto botanico ed è grazie ai monaci se le conoscenze
sulle piante officinale non andarono perse.
I monasteri Benedettini sono stati un centro
di vasta cultura medica, di particolare importanza
è la “Badia di Cava de’ Tirreni”
Paracelso(1493-1541) affronta
studi chimici sul potere curativo delle piante
concentrandosi sui principi attivi
Ai nostri giorni, la comunità scientifica ha riconosciuto
nelle piante grandi doti curative
Molti medicinali moderni contengono quale principio
attivo le sostanze ricavate dalle piante
Proprietà terapeutiche
Le proprietà curative delle erbe officinali
sono dovute ad un complesso di sostanze in esse contenute
chiamate PRINCIPI ATTIVI.
I principi attivi possono essere presenti nell’intera pianta
oppure solo in una parte della pianta come:
Fiori
Foglie
Semi
Radici
Frutti
Proprietà terapeutiche
E’ molto vasta l’attività medicamentosa svolta dalle piante
Ricordiamo alcuni gruppi di piante raggruppandole in base ai principali effetti
che producono sull’organismo umano
Piante antiasmatiche: Santoreggia,Elicriso, Belladonna
Piante antisettiche: Basilico, Timo, Rosmarino, Iperico
Piante antidiabetiche: Ortica, Salvia, Santoreggia
Piante calmanti: Malva, Tiglio, Verbena
Piante diuretiche: Assenzio, Salvia, Borraggine
… ma sono ancora tante le attività medicamentose delle piante:
antireumatiche, cardiotoniche, purgative, coleretiche,
vasodilatatrici, antidepressive ecc.
Tecniche di raccolta e post-raccolta
La parte della pianta ricca di principi attivi e
che viene utilizzata si chiama DROGA
Il periodo di raccolta della droga è detto
TEMPO BALSAMICO, ed è il momento in cui i
principi attivi sono contenuti in quantità
sufficienti da indurre l’effetto terapeutico
Tecniche di raccolta e post-raccolta
Ogni droga ha la sua tecnica di raccolta:
Le foglie vanno raccolte a completo sviluppo
per ottenere il massimo risultato si raccolgono
a metà mattina.
I fiori vengono raccolti ad
apertura completa al sorgere del sole.
Le radici si raccolgono durante la fase di
quiescenza della vegetazione
La resina,la gomma e il lattice vengono estratti
perforando la corteccia.
I semi e i frutti vengono raccolti a maturità
in giornate calde e asciutte.
Tecniche di raccolta e post-raccolta
Qualunque sia la droga deve essere sottoposta
ad una serie di trattamenti dopo la raccolta per
evitare attività fermentative che possono alterare
i principi attivi.
-Essiccamento: eliminazione dell’acqua presente
nel vegetale
-Stabilizzazione: inattivazione degli enzimi della
droga
-Sterilizzazione: per evitare la presenza di
microrganismi patogeni
Tecniche di estrazione e di assunzione dei
principi attivi
In base al tipo di droga e al prodotto finale che si desidera
ottenere si possono usare metodi diversi.
Spesso prima dell’estrazione si procede alla frantumazione o
triturazione o polverizzazione.
Il materiale vegetale, che può essere solido o liquido, viene
posto a contatto con un solvente liquido per trasferire ad esso i
suoi composti chimici.
Tecniche di estrazione e di assunzione dei principi attivi
La composizione chimica del complesso di principi attivi
indirizza alla scelta
della tecnica estrattiva che può avvenire per:
Infusione
Decozione
Digestione
Macerazione
Spremitura
Centrifugazione
Distillazione
Tecniche di estrazione e di assunzione dei principi attivi
La stessa pianta è generalmente proposta in
commercio in molte versioni, per cui possiamo
assumere
i principi attivi in varie forme:
Capsule
Bustine
Tisane
Decotti
Gocce
Unguenti
Pomate
Impacchi
Le piante aromatiche
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Tutte le piante aromatiche producono sostanze odorose
formate da miscele di composti chimici volatili che non si
sciolgono in acqua e prendono il nome di essenze o oli
essenziali.
Le piante aromatiche
Le essenze:
 attirano gli insetti impollinatori
 respingono gi insetti dannosi
 svolgono un’azione curativa
Possono essere distribuite in tutta la pianta o localizzate in
determinati organi come:
 semi (anice,ginepro)
 bulbi e radici(aglio,cipolla,iris)
 foglie(the)
 legno (sandalo,canfora)
Estrazione degli oli
Per estrarre gli oli essenziali si utilizzano tre metodi:
 Spremitura: si pratica quando gli oli sono presenti
nella buccia dei frutti(arance,limone)

Distillazione: per le parti sminuzzate delle piante

Enflurage: per la maggior parte dei fiori
freschi,utilizzando telai di grasso.
Estrazione degli oli
Le piante aromatiche possiedono un buon sapore ed un aspetto
gradevole ed appetitoso,sono inoltre conservanti naturali,svolgono
azione antibiotica e antibatterica,hanno un’azione antiossidante.
In genere sono piante erbacee usate nelle nostre cucine
per insaporire i cibi e fornirci importanti principi nutritivi.
Per utilizzarne appieno le proprietà bisogna ricordare che esistono tre
sistemi per cucinare con le erbe aromatiche:
 utilizzo fresco,per piante come la borragine
 aggiunte a fine cottura per esaltare il profumo del cibo,per le erbe
aromatiche di sapore delicato come il prezzemolo
 aggiunte al cibo all’inizio della cottura per piante aromatiche di
sapore più intenso come l’aglio e l’alloro.
Aglio
Il nome scientifico Allium sativum deriva da una parola
celtica caldo o bruciante.
E’ conosciuto fin dai tempi più antichi, la prima citazione è
stata trovata nel papiro di Ebers, datato 1550 a.C. dove
vengono citati diversi medicamenti da realizzare con
l’aglio.
Ippocrate lo consigliava per le sue qualità medicinali.
I medici del medioevo usavano maschere protettive
imbottite di aglio per proteggersi dalle affezioni.
I soldati russi, durante la seconda guerra mondiale,
portavano con loro spicchi d’aglio da schiacciare sulle
ferite per evitare che si infettassero
Aglio
L’aglio contiene una buona quantità di proteine, un’elevata quantità
di potassio, enzimi, vitamine ( A, B1; B2, PP, C ) e numerosi
composti dello zolfo che si trasformano in allicina quando l’aglio
viene schiacciato.
Dell’aglio si utilizzano i bulbi che si raccolgono tra settembre ed
ottobre quando le foglie sono completamente secche.
Le proprietà dell’aglio sono numerose: facilità la circolazione e la
depurazione del sangue, riduce la pressione sanguigna ed il
colesterolo, aiuta a combattere l’acne, esercita un’azione
espettorante, balsamica ed antiossidante ed è il più potente
battericida naturale che si conosca.
L’infuso o il decotto sono attimi per dolori reumatici e
febbre.
Esternamente viene utilizzato tritato per le nevralgie.
Aglio
Coltivato in tutti i continenti, è l’aroma principe della cucina mediterranea.
Il sapore leggermente piccante e l’aroma intenso fanno dell’aglio un
protagonista di primo piano in moltissimi piatti: insalate, sughi, minestre,
verdure , sformati, arrosti.
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Il bulbo schiacciato e sminuzzato, per ottenere un aroma fortissimo
come nella bagna cauda, oppure semplicemente tagliato in due tre
pezzi, dall’odore molto meno intenso facilita la digestione dei cibi
grassi
Rosmarino
Rosmarinus officinalis deriva dal latino e significa “rugiada di mare” ad
indicare che la pianta cresce in prossimità del mare.
I Romani fecero del rosmarino il simbolo dell’amore e della morte
Nell’antica Grecia veniva bruciato al posto dell’incenso per fare sacrifici agli
dei
Gli Egiziani lo utilizzavano per curare i vizi di stomaco
Nel medioevo gli furono conferite virtù magiche e si costruivano oggetti con
il legno di rosmarino da usare come talismani
Sembra che portare sul cuore un ramoscello di rosmarino fiorito doni “
felicità interiore”
Rosmarino
Si usano le foglie ed i rametti giovani, raccolti durante l’estate, e ricchi di
oli essenziali.
Il rosmarino è una delle piante di più antica tradizione in cucina, come
rimedio medicinale e come materiale magico.
E’ una pianta balsamica per eccellenza ma è anche: stimolante, tonica,
antiossidante, antinfiammatoria, digestiva, antidepressiva e rinforza la
memoria.
Può essere utilizzato come infuso o decotto,
le foglie tritate e riscaldate
sono ottime per contusioni e slogature
Rosmarino
L’olio essenziale è molto usato in profumeria per preparare lozioni,
profumi, saponi e colluttori.
Usato per risciacquare i capelli ne stimola
la crescita e previene la calvizie.
Vaporizzazioni con l’infuso concentrato sono ottime per combattere le
rughe e ringiovanire la pelle.
L’infuso unito all’acqua del bagno ha un eccellente effetto stimolante.
In molti paesi del Mediterraneo si lascia asciugare il bucato sul rosmarino,
per permettere al sole di estrapolare l’aroma che ha proprietà antitarme.
Rosmarino
Galeno identificò le virtù digestive del rosmarino che in seguito è diventata
un’erba insostituibile nella cucina mediterranea
adatta ad aromatizzare:
pesce, carne, patate, verdure, marinate e focacce
Si può usare l’erba fresca per un aroma più delicato o l’erba secca per un
aroma più deciso.
Un’ottima bevanda è il liquore preparato
con alcol, rosmarino e scorza di limone.
Origano
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Il nome, Origanum vulgare, deriva da due parole greche e significa
gioia della montagna.
Noto fin dall’antichità, era ritenuto dai Greci, simbolo della felicità e
gli sposi si incoronavano con ghirlande di origano.
E’ un’erba simbolo del conforto, una leggenda narra che le cicogne,
per curarsi il mal di stomaco, consumavano rametti di origano.
Coltivato dalle donne in passato come talismano e lenimento
morale, lo si regalava alle fanciulle che avevano subito una
delusione d’amore perché si riprendessero.
Origano
Foglie e sommità fiorite, raccolte in estate in piena
fioritura, diffondono un profumo intenso perchè ricche di
oli essenziali, ma anche di sali minerali, vitamine,
carboidrati e proteine
L’origano ha indiscutibili proprietà medicinali:
antisettico, analgesico, antispasmodico,
espettorante, calmante e favorisce il sonno.
Origano
I suffumigi liberano il naso
I gargarismi aiutano nei casi di infiammazione della gola
Un mazzetto di fiori di origano appena colto
e riscaldato è ottimo per il torcicollo
Bevuto come infuso allevia il mal di testa
Origano
L’origano è un’erba tipica della cucina mediterranea, contrariamente
a quanto accade alle altre erbe con l’essiccazione mantiene il suo aroma ma
va aggiunto alla fine della cottura.
In virtù del suo intenso e stimolante profumo si usa in innumerevoli
preparazioni cotte e crude:
su carne e su pesce,
nelle insalate e nelle pizze
per preservare il brodo,
per conservare ortaggi sott’olio
nei liquori digestivi
Santoreggia
Santureja hortensis , conosciuta come “erba che favorisce
l’amore”, toglie la malinconia e restituisce felicità e sorriso è
stata portata nei nostri paesi dai monaci benedettini.
Secondo lo storico Plinio,
la pianta non dovrebbe essere mai tagliata
con strumenti di ferro perché intristisce.
Santoreggia
Si utilizzano le foglie raccolte prima della fioritura e le infiorescenze
raccolte in piena fioritura in estate.
E’ un’erba ricca di oli essenziali di colore giallo intenso, dall’aroma pepato
ad elevato contenuto
in carvacloro e limolo,
contiene poca vitamina C, B, ed E
ma ha proprietà digestive e tonico stimolanti.
La Santoreggia stimola le funzioni fisiche e cerebrali, è cicatrizzante,
astringente e antibruciore per affezioni della gola e dei denti.
Bruciata nel brucia essenze cura asma e bronchiti.
Le foglie alleviano i gonfiori provocati dalle punture
delle api.
Santoreggia
Bagni e pediluvi con una manciata di santoreggia sono
stimolanti e tolgono la stanchezza.
Gli apici fiorali, astringenti ed antisettici servono nelle fumigazioni del
viso per pelli grasse.
E’ un’erba aromatica dal sapore piccante e pungente
utilizzata in piatti di uova, formaggi, di carne
ed è ottima con tutti i legumi ai quali dona un sapore gradevole.
Le foglie si usano nelle insalate, nelle minestre e nei sughi.
Le salsicce e i cibi difficilmente digeribili vengono conditi spesso con
quest’erbetta raffinata che stimola la digestione.
Cipolla
L’Allium cepa era molto apprezzata dagli egiziani che la raffigurarono
persino nelle loro tombe.
Fu introdotta in Europa dai Greci.
I Romani la consumavano in grande quantità.
E’ una delle piante orticole maggiormente coltivata ed è utilizzata sia
cruda che cotta, come condimento e come medicinale.
Della cipolla si utilizza il bulbo che si raccoglie nella tarda primavera o in
estate
Cipolla
E’ una pianta molta ricca di acqua, ha un buon contenuto in calcio,
fosforo, iodio, fluoro e potassio, è ricca di vitamine(A,B1, B2,B5,PP,C
ed E), contiene glucosio, saccarosio,fruttosio e proteine.
Ha numerose qualità ma è soprattutto la cipolla rossa che viene
usata per scopi terapeutici:
antibiotico, espettorante, fluidifica il sangue, abbassa il livello di
glucosio nel sangue, aiuta la digestione e disintossica il fegato.
In cosmetica la cipolla può essere frizionata sulle pelli secche e
ruvide perché le ammorbidisce e le purifica.
Utilizzata sui capelli ne stimola la crescita.
Cipolla
Il suo gusto particolare dona sapore ed esalta gli altri ingredienti per
cui l’utilizzo in cucina è assai frequente e vario
cruda nelle insalate,lessata, al forno, rosolata per minestre, risotti,
carni e sughi, ripiena, in frittata, protagonista nella zuppa di cipolle,
cipolline conservate sottaceto accompagnano bolliti e antipasti.
Sempre più diffusa è la marmellata di cipolle da gustare con i formaggi
L’uso della cipolla è sconsigliato ai malati di fegato, a chi soffre di
dermatosi, di digestioni difficili e a chi sanguina facilmente.
Calendula
Il nome attribuito alla Calendula arvensis deriva dal latino
ne sottolinea la quasi perenne fioritura
Si utilizzano i fiori profumati, che si chiudono al calar della
luce e si raccolgono tra aprile e novembre, e le foglie che
si raccolgono durante tutto il periodo di crescita della
pianta con i quali si preparano infusi, decotti e cataplasmi.
Per i suoi componenti: oli essenziali,carotene, flavonoidi,
alcol e tracce di acido salicilico è una pianta dalle
moltissime
proprietà per la salute, la bellezza e anche per la
preparazione di gustose ricette in cucina
Calendula
E’ usata come antibiotico, antinfiammatorio, cicatrizzante, una tazza
di infuso prima di coricarsi in caso di influenza e raffreddore, stimola il
fegato aiutando gli alcolisti a disintossicarsi.
Nella cosmesi è conosciuta come rinforzante per i
capelli, crema nutriente per pelli secche e lenitivo nel
caso di dermatiti, eczemi e rossori della pelle, bagno idratante.
Il succo ed i fiori posso essere applicati direttamente sulla pelle nel
caso di piaghe, ferite o nel caso si sia affetti dal fuoco di
Sant’Antonio.
Calendula
Le foglie di calendula possono essere consumate come le
comuni insalate, i boccioli possono essere usati come
sottaceti e sostituire i capperi
I petali freschi vengono usati per aromatizzare
il pesce mentre i petali essiccati servono a preparare un
aceto aromatico o sono trasformati in deliziosi canditi.
Menta
Comprende moltissime specie ed ognuna sintetizza un’essenza
particolare, la Mentha piperita produce oli di maggior pregio costituiti
da mentolo, mentone e sostanze amare e resinose.
Secondo la mitologia greca Menta era una ninfa amata da Ade, il dio
degli inferi e trasformata in erba per gelosia da Persefone, moglie di
Ade.
Viene citate nell’Antico Testamento come essenza per profumare le
mense ed elevare lo spirito.
I cinesi la utilizzavano per le sue proprietà calmanti mentre Plinio ne
vantava le proprietà analgesiche
Greci e Romani la usavano per profumare la persona, le acque del
bagno e per preparare infusi.
Menta
Le foglie e le sommità fiorite si raccolgono preferibilmente tra giugno ed
agosto ed hanno diverse proprietà terapeutiche.
Il mentolo è un ottimo stimolante per lo stomaco è molto utile nel caso di
nausea, affaticamento, insonnia e mal di testa.
I flavonoidi favoriscono l’appetito e la buona digestione.
Lavaggi con l’infuso di menta sono utili per decongestionare il viso e
combattere la pelle grassa, inoltre la menta entra nella composizione
degli shampoo, detergenti intimi e pediluvi.
Mescolata al bicarbonato di sodio e di calcio è usata come pasta
dentifricia.
Menta
La menta è usata come pianta aromatica nelle cucine di tutto il mondo,
soprattutto in medio oriente.
Dona ai piatti una nota fresca e frizzante.
L’uso in cucina pare sia molto lontano:
i Romani aromatizzavano il latte,
era considerata un’erba essenziale per la cucina nel medioevo,
Alexander Dumas nel “Gran Dizionario della cucina” del 1873 la indica tra
le 25 erbe da utilizzare in cucina.
La troviamo nella cucina greca, araba, vietnamita, cinese e americana per
aromatizzare verdure lesse, patate, zucchine, frittate, salse, agnello e
bistecche.
Può impreziosire the, tisane e bevande, il famoso liquore a
base di menta piperita, distillato in particolare nei conventi,
sembra abbia avuto origine nel medioevo allo scopo di
purificare l’acqua.
Timo
Thymus Vulgaris, deriva dal greco e significa “forza” ad
indicare il vigore che da la pianta odorandola.
L’aroma tanto intenso e vigoroso era ritenuto capace di
infondere coraggio ai soldati che lavavano il loro
corpo con acqua di timo e rinvigorivano l’animo
bevendo tisane.
La leggenda narra che, grazie al suo profumo, il fiore di timo
sia il preferito dalle fate e la realtà afferma che per la stessa
caratteristica è molto amato dalle api.
Timo
E’ una pianta nota fin da tempi antichissimi.
Veniva usata dagli antichi egizi nel processo di imbalsamazione.
I Greci lo utilizzavano come incenso nei templi dedicati ai loro dei.
Nel Medioevo si credeva che porre sotto i cuscini un rametto di timo
facilitasse il sonno e tenesse lontano gli incubi.
Fino alla prima guerra mondiale con il timo si realizzavano i disinfettanti più
diffusi.
Timo
Del Timo si utilizzano:
le sommità fiorite,
che si raccolgono da aprile e per tutta l’estate,
le foglie
che vanno raccolte nelle prime ore del pomeriggio e messe a seccare.
I principali costituenti responsabili delle innumerevoli virtù del timo sono i
fenoli, in particolare:
il timolo, abbondante in inverno, antisettico,antispasmodico e vermifugo;
il carvacloro, abbondante in estate, antisettico molto utilizzato in
profumeria.
Timo
Gli infusi di timo per uso interno sono efficaci:
Per calmare la tosse;
Per problemi di bronchite e pertosse;
In caso di difficoltà digestive
Per uso esterno l’infuso può essere usato :
Per gargarismi per laringiti e tonsilliti;
Per disinfettare piccole ferite
Per uso cosmetico è ottimo:
come tonico astringente per pelli grasse,
come shampoo per capelli deboli,
come lozione per foruncoli,
Come sapone e deodorante
Timo
I Romani per primi lo introdussero in cucina per profumare formaggi e vini.
Quando non esistevano i frigoriferi il timo era usato per la conservazione
degli alimenti.
Ha un deciso potere aromatizzante, che mantiene con l’essiccazione, ed è
utilizzato in numerose pietanze
a base di pesce
verdure e minestre
Carne
Facilita la digestione di cibi ricchi di grasso.
Timo
Il timo entra nella costituzione di miscele di spezie dominando sulle altre
come:
la famosa “herbes de Provence” utilizzata in Francia
la “zahtar” famosa in Giordania
la “dukka” in Egitto.
L’infuso di timo è un ottimo succedaneo
di the e caffè.
Il timo viene anche utilizzato:
per bevande indicate per le diete;
per aromatizzare l’aceto
come componente del liquore dei Benedettini.
Borragine
La borragine ha proprietà sudorifere e da questa
caratteristica deriverebbe il suo nome arabo
“ABOU RASH”, poi diventato borraginem nel latino
medievale.
Presso gli antichi Romani il vino alla borragine era ritenuto un antidoto
alla tristezza.
La parola celtica “borrach” significa coraggio, la borragine aggiunta al
vino veniva usata dai celti per dare coraggio ai guerrieri nell’affrontare i
nemici in battaglia.
Gli antichi Greci la usavano, invece, per curare il
mal di testa da sbronza.
I medici della Scuola Medica Salernitana la
consideravano un eccellente rimedio contro la malinconia.
Borragine
Della borragine si utilizza tutta la pianta:
i fiori blu dagli stami quasi neri, che si raccolgono
d’estate all’inizio della fioritura
le foglie, che si raccolgono in primavera
I fusti succosi
e soprattutto i semi
Borragine
La borragine contiene grandi quantità di calcio e potassio ed è
ricca di Omega3 e Omega6.
Ha proprietà emollienti, decongestionanti,
toniche e diuretiche.
Il decotto e l’infuso aiutano a combattere le malattie dell’apparato
respiratorio.
E’ un ottimo depurativo del sangue sia come infuso che
semplicemente consumata come insalata.
Come tisana ha un sapore ottimo e delicato ed effetti calmanti, che la
rendono perfetta come tisana della buonanotte
E’ usata per pelli secche, eczemi e psioriasi
L’infuso aggiunto all’acqua del bagno pulisce e decongestiona la pelle.
Borragine
Tra le piante selvatiche è la più utilizzata in cucina.
E’ un’erba con un sapore simile a quello del cetriolo, di cui si utilizzano le
foglie, in genere dopo la bollitura, per eliminare la peluria:
sono ottime fritte con la pastella,
tritate e fatte a frittata
per riempire ravioli e tortellini
per aggiungere un sapore caratteristico un po’ asprigno alle insalate, alle
minestre, alle zuppe
per insaporire the freddo e bevande alla frutta.
Borragine
I francesi e gli inglesi la coltivano come ortaggio e ne ricavano una bevanda
fresca estiva.
La borragine fornisce un nettare molto gradevole
e ricercato dalle api che ne ricavano un miele dall’aroma particolarmente
gradevole.
I fiori sono usati:
per decorare le torte
per colorare l’aceto
congelati all’interno di cubetti di ghiaccio per decorare le bibite
Alloro
Laurus nobilis deriva dal latino e vuol dire nobile.
Presso i Romani fu usato come pianta divinatoria per
trarre auspici.
Negli antichi riti i contadini romani
legavano tre ramoscelli di alloro con un cordoncino rosso
per ottenere abbondanza di grano.
Presso i celti vi era l’usanza di percuotere le
donne con foglie di alloro nella notte di
S. Valentino, per dare loro la fecondità.
Alloro
Le proprietà aromatiche e terapeutiche sono dovute agli oli essenziali,
contenenti geraniolo, cineolo, eugenolo, eucaliptolo, contenuti:
nelle foglie più giovani che possono essere raccolte
durante tutto l’anno, anche se il periodo
migliore è la primavera e nelle bacche,
raccolte in autunno.
L’alloro attenua la sudorazione, ha capacità rilassanti, espettoranti ed
antipiretiche, per molto tempo è stato usato come rimedio contro la peste.
Le frizioni con gli oli essenziali si usano
per reumatismi, distorsioni e slogature.
Le bacche sono eccellenti contro l’affaticamento.
Alloro
Massaggi profondi, fatti con l’olio essenziale di alloro,
sembra stimolino
le difese immunitarie e risveglino l’appetito.
Qualche goccia di olio ed una manciata di foglie
nell’acqua consente di ottenere un bagno
profumato e rivitalizzante.
Le foglie secche messe negli armadi e
nelle tasche degli abiti conservati
difendono dalle tarme.
Alloro
L’aroma pungente, speziato e muschiato, che persiste anche dopo la
cottura, da ai piatti maggior solidità di gusto e insaporisce: stufati,
brodi,marinate e minestre.
In piatti di carne e di pesce per un aroma
più efficace si può spezzettare e stropicciare.
La besciamelle è migliore se il latte viene aromatizzato con l’alloro.
Il sugo di pomodoro avrà un gusto marcato
e profondo con l’aggiunta dell’alloro.
Per qualche strana alchimia l’alloro funziona
molto bene con i carciofi e con le patate.
Trattandolo con alcol si ottiene
un profumato ed aromatico liquore
digestivo chiamato laurino.
The End
“ Ogni prato, campo o collina può essere considerato una
farmacia”
( Paracelso)
Gli alunni del progetto
Vicidomini Gerardo, III A
Centanni Giorgio, III D
Apicella Nicola, III C
Califano Annarita, III G
Gigantino Simone, III C
Consiglio Federica, III G
Senatore Gianmarco, III C
Lanzetta Pierpaolo Marcello, III G
Stasio Ignazio, III C
Marrazzo Alessia, III G
Ventre Carmine Luca, III C
Siano Fausto, III G
Vitale Gabriele, III C
Vicidomini Stefania, III G
Buonocore Giuseppe, III D
Vitale Vincenzo, III G
Coordinati dalla professoressa
Gabriella Rotondo