IL ROMANZO p. 43 - È una narrazione in prosa di una certa ampiezza - Presenta numerosi personaggi, di solito persone comuni che agiscono nella realtà quotidiana: in essi il lettore si identifica. Il sistema dei personaggi è più complesso di quello del racconto/novella • Molti episodi e frequenti cambiamenti di scena, sviluppo più minuzioso del racconto • Ha una precisa contestualizzazione storica, sociale e ambientale • Ha carattere POLIFONICO: si mescolano diversi punti di vista • È spesso PROBLEMATICO: presenta diverse verità • È un genere MODERNO, fiorito tra 1700 e 1800 BREVE STORIA DEL GENERE • Durante il Medioevo vengono definiti romanzi le narrazioni, prima in versi, poi i in prosa, scritte in lingua volgare (cioè parlata dal vulgus, il popolo) o romanza, cioè derivata dal latino, la lingua di Roma. All’inizio abbiamo il romanzo cortese o cavalleresco, in Francia, che narra le vicende dei cavalieri. • Poi romanzo inizia ad indicare narrazione in prosa, abbastanza estesa, delle vicende reali o immaginarie di uno o più personaggi, da una difficile situazione iniziale fino alla conclusione, di solito positiva • Nel 1500 abbiamo il romanzo picaresco, in Spagna, che narra le vicende di picari, astuti furfanti • Primo eroe romanzesco in senso moderno è Don Chisciotte, (1605 e 1615) dello spagnolo Cervantes • Poi romanzo BORGHESE, 1700 Inghilterra e Francia: vengono indagati i rapporti tra individuo e società. È il secolo dell’Illuminismo, della grande fiducia nella scienza, i romanzieri studiano l’emergente borghesia. Hegel, filosofo, lo definisce “moderna epopea borghese” • Dal 1800 nascono anche sottogeneri, per esempio romanzo storico, di formazione… • Nel 1900 perde importanza la trama e diventano fondamentali lo scavo psicologico dei personaggi e le inquietanti problematiche storiche, politiche e sociali della società dell’epoca