L’astrofisica oggi • • • Astrofisica: studio dei fenomeni fisici nel cosmo. È basata su: – osservazioni astronomiche; – fisica. Sviluppi tecnologici nuove scoperte nuovi problemi. Le nuove strade dell’astrofisica: – radiazione elettromagnetica non visibile; – osservazione di particelle cosmiche (non fotoni). 05 novembre 2002 Alessandro Petrolini - DIFI Genova Le osservazioni ottiche da Terra • • • • Strumenti con grande obiettivo sono necessari per: – osservare oggetti deboli; – ridurre l’effetto della diffrazione delle onde elettromagnetiche. Le osservazioni da Terra sono comunque limitate dalla turbolenza dell’atmosfera. Si ottiene, al meglio, una risoluzione angolare di circa 0.5’’: corrispondente ad una moneta a 10 km di distanza. Negli ultimi anni vari sviluppi hanno permesso notevoli passi avanti: – telescopi ottici con ottica attiva e adattativa; – radio-telescopi: interferometria a grande base. 05 novembre 2002 Alessandro Petrolini - DIFI Genova I telescopi gemelli Keck • • • • L’installazione di un telescopio a Terra richiede una posizione con eccellente visibilità. I migliori e più recenti telescopi sono solitamente installati in pochi luoghi selezionati: alta quota, meteorologia favorevole, atmosfera calma. I telescopi gemelli Keck (10 m apertura) possono operare indipendentemente oppure cooperando. Insieme equivalgono ad un unico telescopio di 14 m di apertura. Futuro: interferometria ottica. 05 novembre 2002 Alessandro Petrolini - DIFI Genova Il Very Large Telescope (VLT) • • • Quattro telescopi di 8.2 m apertura. Equivalgono ad un unico telescopio con 16 m di apertura. Specchio monolitico, spesso 18 cm con ottica attiva. Futuro: interferometria ottica con ottica adattativa. 05 novembre 2002 Alessandro Petrolini - DIFI Genova Il Very Large Telescope (VLT) • La Nebulosa del Granchio, residuo dell’esplosione dovuta alla morte di una stella. La supernova fu osservata nel 1054 dagli astronomi cinesi. Al centro della nebulosa si trova una pulsar: una stella di neutroni che ruota su se stessa 30 volte al secondo. • • • 05 novembre 2002 Alessandro Petrolini - DIFI Genova I diversi colori indicano diversi processi fisici in azione. Una supernova rimette in circolazione nello spazio interstellare la materia della stella morente. Si ritiene che le supernovae siano le sorgenti dei raggi cosmici di più alta energia. Il telescopio spaziale Hubble • • • • Ha un obiettivo di diametro 2.4 m, è dotato di molti strumenti. Può effettuare osservazioni in varie bande dall’infrarosso all’ultravioletto. L’eliminazione degli effetti dell’atmosfera permette una eccellente qualità ottica. Futuro: NGST, 6 m (?) di apertura. 05 novembre 2002 Alessandro Petrolini - DIFI Genova Il telescopio spaziale Hubble • Deep space field • Plutone e Caronte 05 novembre 2002 • Immagine di HST di un AGN Alessandro Petrolini - DIFI Genova Astronomia: radio/ottica e w/IR/UV/X/ • • • L’osservazione delle radiazioni elettromagnetiche in diverse lunghezze d’onda fornisce molte informazioni. La sole osservazioni possibili, da Terra, sono in luce visibile e onde radio: le altre bande sono assorbite dall’atmosfera e non raggiungono la superficie terrestre. Occorre andare ad alta quota oppure nello spazio per ridurre o eliminare l’effetto dell’atmosfera. 05 novembre 2002 Alessandro Petrolini - DIFI Genova Radio-telescopi: Very Large Array (VLA) • • • • Consiste di 27 radio-telescopi di 25 m di diametro. Sono installati su rotaie, e possono coprire una zona fino a 35 km. È un interferometro, può risolvere una sorgente radio grande come una palla da golf a 150 km di distanza. È usato anche per ricevere trasmissioni radio da sonde spaziali. 05 novembre 2002 Alessandro Petrolini - DIFI Genova L’interpretazione delle osservazioni • • L’osservazione dello spettro della luce fa imparare molte cose sull’oggetto osservato. Diagramma di Hertzsprung-Russell: fornisce l’età della stella. 05 novembre 2002 Alessandro Petrolini - DIFI Genova Effetti dinamici in azione Satelliti pastore Il limite di Roche 05 novembre 2002 Alessandro Petrolini - DIFI Genova La scoperta di pianeti extra-solari • • La scoperta del primo pianeta di una stella simile al Sole risale al 1995. Oggi se ne conoscono alcune decine. Hanno masse da 0.2 MJ a 11 MJ. 05 novembre 2002 Alessandro Petrolini - DIFI Genova Le lenti gravitazionali • Grandi quantità di materia (anche invisibile) possono essere identificate dall’effetto di lente gravitazionale sulla luce proveniente da lontano nella loro direzione. 05 novembre 2002 Alessandro Petrolini - DIFI Genova I nuclei galattici attivi (AGN) • • • • • Si ritiene che molte galassie abbiano al loro centro un buco nero gigante, di massa da un milione ad un miliardo di volte la massa del Sole. Il buco nero fagocita quello che gli sta intorno, formando un disco di accrescimento che da origine all’emissione di enormi quantità di energia (AGN). I diversi tipi di AGN sono variazioni su questo tema: galassie Seyfert, QSO, quasars, blazars, radio galassie. Tipicamente sono oggetti estremamente lontani e luminosi. Lontano significa che noi vediamo oggi gli oggetti come erano al momento in cui la luce che vediamo è partita. 05 novembre 2002 Alessandro Petrolini - DIFI Genova I gamma ray bursts (GRB) • • • • • Sono stati scoperti per caso da satelliti militari attorno al 1970. Si osservano brevi e intensi lampi di radiazione gamma. La sorgente di energia è compatta, qualche decina di km. L’energia liberata è enorme. Si ipotizzano due possibili modelli – – Hypernova: esplosione di stelle di massa circa 30M. Fusione di due oggetti compatti: buco nero, stella di neutroni o nana bianca. 05 novembre 2002 Alessandro Petrolini - DIFI Genova ISS: Stazione Spaziale Internazionale • • • • L’assemblaggio terminerà nel 2006. È realizzata da un consorzio internazionale di 16 nazioni. Misurerà 107 m 87 m con una massa di circa 500.000 kg e orbiterà a circa 400 km di quota. Sarà la base per varie esperienze scientifiche: microgravità, biologia, ingegneria, scienza della Terra e dello Spazio. 05 novembre 2002 Alessandro Petrolini - DIFI Genova ISS: Stazione Spaziale Internazionale 05 novembre 2002 Alessandro Petrolini - DIFI Genova Le sonde spaziali • • I viaggi interplanetari richiedono soluzioni ingegnose per superare le difficoltà tecniche. Le orbite vengono progettate in modo da sfruttare le interazioni gravitazionali con i pianeti per modificare direzione e velocità senza consumo di energia (effetto fionda gravitazionale). 05 novembre 2002 Alessandro Petrolini - DIFI Genova L’astrofisica delle particelle • • • Recentemente si è aperto il campo della astrofisica delle particelle: l’osservazione di particelle dallo spazio (non luce, cioè fotoni): i raggi cosmici (protoni, particelle alpha, nuclei pesanti, ...). Si apre un campo del tutto nuovo. complementare all’astronomia e astrofisica tradizionali. Sono stati osservati raggi cosmici con l’energia di una palla da tennis. 05 novembre 2002 Alessandro Petrolini - DIFI Genova Astro-particle: under-ground • • Osservazione dei neutrini solari. Apparato sotterraneo (Gran Sasso) 05 novembre 2002 Alessandro Petrolini - DIFI Genova Astro-particle: da Terra • Tibet: Apparato per la rivelazione di Sciami di particelle nell’atmosfera prodotti da raggi cosmici di alta energia. 05 novembre 2002 Alessandro Petrolini - DIFI Genova Astro-particle: under-water 05 novembre 2002 Alessandro Petrolini - DIFI Genova Astro-particle: dallo spazio • • • I raggi cosmici di più alta energia osservati producono, interagendo con l’atmosfera, sciami di particelle lunghi qualche decina di km e composti da miliardi di miliardi di particelle. Possono essere osservati dallo spazio. EUSO: un progetto ESA per la ISS EUSO UV fluorescence Earth atmosphere Earth surface 05 novembre 2002 Alessandro Petrolini - DIFI Genova EAS Cherenkov signal Astro-particle: dallo spazio 05 novembre 2002 Alessandro Petrolini - DIFI Genova Astro-particle: dallo spazio 05 novembre 2002 Alessandro Petrolini - DIFI Genova Conclusione • • • L’astrofisica è un settore che sta vivendo una grande espansione. Vari sviluppi sperimentali e tecnologici hanno permesso in anni recenti: – molte scoperte; – possibilità di indagine in settori prima inaccessibili. Gli sviluppi della fisica teorica forniscono le basi per l’interpretazione delle osservazioni e lo sviluppo di modelli dei fenomeni cosmici. 05 novembre 2002 Alessandro Petrolini - DIFI Genova 05 novembre 2002 Alessandro Petrolini - DIFI Genova