Gustavo Giovannoni 1873 - 1947
Contemporaneo delle grandi avanguardie,
è presente al dibattito fra Funzionalismo e Razionalismo
che si pongono > il Passatismo di cui G.G. è assertore
Passatismo:
volontà d’uso delle forme storiche dell’architettura
esigenza di valori permanenti
continuità della storia:
1) rifiuto dell’internazionalismo,
2) affermazione della caratterizzazione nazionale.
G.G. è uno dei più grandi storici d’architettura:
- architettura romana
- architettura del primo e del secondo Rinascimento
- dal Quattrocento al tardo Rinascimento
rifiuto del Modernismo: moderno e avanguardia come espressione di esigenze
contingenti
1
L’architettura nasce dalla sequenza storica e non accetta interruzioni
Gustavo Giovannoni 1873 - 1947
• privo di rilevanza come architetto.
• Tensione con Idealismo: > Adolfo Venturi (critico nei
confronti della tipologia, ricerca la personalità artistica.
Padre di Lionello Venturi)
A. Venturi nella Storia dell’arte italiana passa da
posizioni positiviste a posizioni idealiste.
• Per G. G. non esiste in architettura la personalità
“creativa” dell’artista-architetto: l’architettura è
un’opera corale  un mondo di volontà collettive
complesse.
• G. G. non riduce però la storia dell’architettura a puro
documento e riprende le posizioni della Scuola di
Vienna: storia dell’arte come mezzo di lettura delle
condizioni della cultura in generale.
2
Gustavo Giovannoni 1873 - 1947
• Architettura come documento:
• Dalla Filologia (Positivismo)

• agli schemi critici dell’iconologia e dell’iconografia
•  Scuola di Vienna:
• l’arte è una componente della cultura:
 =  (c.)
•
(cfr. Burckhardt)
• l’arte = documento, manifestazione della kunstwollen
•
(cfr. Riegl)
•  Istituto Warburg:
• Dal riferimento alle arti figurative -> alla tipologia in architettura
(Tipologia = strumento per la descrizione e l’individuazione
3
dei prodotti della cultura architettonica)
Gustavo Giovannoni 1873 - 1947
• EVOLUZIONE
• - l’architettura è individuabile attraverso
due momenti fondamentali:
1) evoluzione dei caratteri formali,
2) evoluzione dei caratteri tecnico-costruttivi
4
Gustavo Giovannoni 1873 - 1947
• - l’architettura è documento :
• - di sé
• - di una molteplicità di dati disciplinari:
Nell’architettura convergono diversissime istanze
di cui essa è documentazione
Architettura: molteplicità d’istanze
=
Restauro: salvaguarda di tale molteplicità

5
Gustavo Giovannoni 1873 - 1947

•
Restauro:
• *** G.G. si confronta con problemi di natura storico-critica
• Architettonicamente: l’architetto di fronte al monumento è
<storico>:
• - riafferma le posizioni del R. filologico di Boito,
• - va oltre Boito: fornisce una struttura teorico-culturale ->
sistema
• il R. si propone la salvaguardia dell’architettura come
documento storico , documento complesso in quanto
documento collettivo in cui convergono intenzioni e valori
architettonici assieme a manifestazioni di altra natura che fanno
capo a discipline molto diverse fra loro.
• il R. coinvolge non solo l’architetto, ma lo storico dell’arte, 6
l’archeologo, lo storico.
Gustavo Giovannoni 1873 - 1947
• Come l’architettura è il risultato di numerose componenti,
analogamente il r. dovrebbe essere il risultato di una
volontà collettiva + apporti specialistici.
• R. valutazione non solo architettonica, molteplicità di
valutazioni (cfr. Riegl) + molteplicità di competenze
• Riconferma i punti della Carta del restauro del 1883.
• Le modificazioni sono accettabili solo quando alcuni “elementi
sono di nessuna importanza storico-artistica”.
• La rimozione delle “superfetazioni”permette una migliore
percezione del monumento e va effettuata in nome di una
chiarificazione dei processi storici avvenuti sul monumento)
7
Gustavo Giovannoni 1873 - 1947
•
Restauro scientifico
•
•
•
•
insufficiente la classificazione di Boito.
- il r. deve far uso di strumenti tipologici:
categorie in rapporto alle finalità fondamentali dell’opera di restauro:
1) archeologico: nessun elemento che modifichi l’edificio, interesse storicocontemplativo, nessuna modificazione d’uso, r. per anastilosi art. 3
•
2) di liberazione : eliminazione di superfetazioni
•
3) statico: diretto alla staticità della struttura indebolita
•
•
•
•
4) d’integrazione di lacune per motivi:
•
5) di trasporto: quando un edificio ha perso ogni nesso con l’ambiente
•
6) d’innovazione: per una nuova funzione o quando necessita di una nuova
costruzione che ne garantisca l’esistenza o quando s’innesta un organismo
completamente nuovo.
- di carattere strutturale,
- di continuità formale,
- di ragioni d’uso
8
Gustavo Giovannoni 1873 – 1947
Considerazioni sul restauro
• - conservazione della documentazione storica
ogni volta che abbia rilevanza storico-artistica
(diversamente da Boito, per G.G. è lo storico a
determinare la rilevanza storico-artistica:
1) a determinare ciò che ha rilevanza storica,
2) ma anche a decidere in tema d’arte in
quanto essa è la <risposta>, attraverso
elementi di forma, a quelle esigenze della
cultura e della civiltà: l’architettura come
9
<documento>
Gustavo Giovannoni 1873 – 1947
Considerazioni sul restauro
• - rispetto dei dati materiali (con più sono lontani
da noi),
• - lo storico dell’architettura e il restauratore
hanno l’obbligo di conoscere tutti gli elementi
che costituiscono la realtà dell’edificio,
• - documento per leggere l’edificio è
principalmente il monumento stesso (indagine
sull’edificio),
• il problema del ripristino (..) possa porsi solo
quando si basi su dati assolutamente certi forniti
dal monumento da ripristinare e non su ipotesi:
art.2
10
Gustavo Giovannoni 1873 – 1947
Considerazioni sul restauro
• - il restauratore deve conoscere le caratteristiche dell’intervento
che propone sull’edificio e deve farle conoscere: storia del
monumento e storia del restauro (cfr. Boito) documentazione
precisa: art. 11
• - ciò che viene fatto deve essere facilmente riconoscibile
(riproduzione di elementi ripetitivi o geometrici: identità di forma e
distinzione di materiale) nuda semplicità: art. 7 aggiunte essere
accuratamente disegnate e con l’impiego di materiale diverso: art.
8
• - è lecito utilizzare materiali moderni per restaurare (intervento
nascosto: gli interventi devono essere dissimulati (V: l’impiego
giudizioso di tutte le risorse della tecnica moderna e più
specificamente del c. a.) tutti i mezzi costruttivi modernissimi
possono recare ausili preziosi: art. 9
11
Gustavo Giovannoni 1873 – 1947
urbanistica
•
monumento e città
• valore corale dell’architettura
• *** G. G. si confronta con la pratica della demolizione, dello
sventramento, obbiettivi di carattere igienico funzionale
• - aura del monumento: affermazione del valore testimoniale di
un’architettura (il monumento eccezionale non è leggibile se
non attraverso il suo ambiente)  valore testimoniale di
un’architettura corale (in situ) art. 9
• - diradamento edilizio: eliminazione dei volumi eccedenti che
riducono le condizioni d’igiene.
• Urbanisticamente:
il tecnico - artista  risponde alla funzionalità del momento,
12
con il massimo possibile di conservazione
Gustavo Giovannoni
• Due campi di conservazione:
• intervento di restauro sul monumento
• intervento sulla città
13
Gustavo Giovannoni
la formazione dell’architetto
• Facoltà d’architettura di Roma (1921-22)
• fra i fondatori della Facoltà di Architettura a Roma: individua le
discipline e il programma degli studi.
• Il programma non è molto lontano da quello di Boito per il
Politecnico di Milano: preparare un ingegnere specializzato in
architettura:
1) con conoscenze di storia dell’arte
2) educazione artistica derivata dal disegno e dal rilievo.
L’idea era quella di sopprimere la figura dell’ing. civile.
• Le discipline storiche assumono una particolare rilevanza,
discipline tutte finalizzate alla progettazione per il restauro.
14
Gustavo Giovannoni
la formazione dell’architetto
• I corso: dalle architetture preistoriche
all’architettura pre-medioevale (I anno)
• II corso: dal medioevo al moderno (II anno)

• Caratteri stilistici e costruttivi dei monumenti:
evoluzione degli stili,
evoluzione delle forme tecnico-costruttive
• Storia della Letteratura italiana
15
Gustavo Giovannoni
la formazione dell’architetto
• III anno:
• Rilievo architettonico (finalizzati al restauro)
• Disegno (finalizzati all’espressività grafica 
composizione architettonica)
• Meccanica razionale
• Scienza delle costruzioni
• IV anno:
• Statica
• V anno:
• Restauro
16
Gustavo Giovannoni
l’insegnamento dell’architettura in Italia
• Giovannoni, quando vengono fondate le facoltà d’architettura a Milano e a
Torino, non vorrebbe che in queste facoltà s’insegnasse restauro.
• E’ Gaetano Moretti, aiutato da Beltrami, a rendere lo statuto delle facoltà
d’architettura italiane identico a quello di Roma.
• Giovannoni vuol affermare la sua scuola come l’unica scuola scientifica in
materia di restauro. Vorrebbe un albo per architetti-restauratori.
• Vedeva con sospetto Milano e Torino perché:
1) inquinate da tendenze moderniste (qualche lavorazione in un liberty)
2) inquinate da elementi storicistici, (restauro storico).
cfr. Gaetano Moretti, primo preside d’architettura a Milano:
• Gaetano Moretti: edificio a guglie verso via Colombo (Cremlino)
• edificio di via Vittorio Emanuele II allo sbocco di Piazza Duomo, edificio con
17
cariatidi di proprietà Bocconi
Gustavo Giovannoni
La Carta di Atene
• 1931 Convegno Internazionale di Atene (Conferenza di
Atene)
• partecipano gran parte dei rappresentanti dei paesi europei:
• questione da dibattere il restauro,
• collaborazione a livello europeo in tema di tutela.
• Per pura combiazione!, il Convegno si svolge nello stesso
anno e nello stesso luogo in cui si svolge il grande Congresso
del CIAM: Conferenza Internazionale dell’Architettura Moderna,
III congresso rivolto alla questione della compresenza della
città antica e moderna.  congresso “ in nave”
• Bellospirito in un suo scritto confonderà la carta di Atene del
restauro con quella dell’urbanistica.
• Sono due documenti assolutamente distinti.18
Ustavo Giovannoni
La Carta di Atene
• Carta di Atene del restauro:
• documento conclusivo a cura di Gustavo Giovannoni (gli atti della
conferenza sono pubblicati a cura dell’Ufficio Internazionale dei musei nel
1932)
• Il congresso è un successo per Giovannoni,
• il restauro scientifico diviene teoricamente la tesi europea del restauro,
anche se in pratica la Carta di Atene viene di continuo disattesa.
•
•
•
N.B
Congresso dl CIAM
80 articoli relativi ai problemi d’urbanistica contemporanea sono stesi da Le
Corbusier, pubblicati a cura di Le Corbusier a Parigi nel 1943 (con intento politico); in
Italia usciranno nel 1953-54 in un volumetto delle edizioni comunità: Comunità era un
movimento politico-culturale, fondato da Olivetti: socialismo democratico non
anticapitalista
19
Gustavo Giovannoni
Opere principali
• Le opere
• “ Il restauro dei monumenti”, in Atti del I convegno degli ispettori
onorari, Roma, 1912
• Vecchie città ed edilizia nuova. Il quartiere del Rinascimento a
Roma, in Nuova Antologia, 1913
• Questioni di architettura, Roma 1925
• Vecchie città ed edilizia nuova, Torino, 1931
• Redazione della voce “Restauro”, in Enciclopedia Italiana Treccani,
Roma, 1936
• L’architettura del Rinascimento, Milano, 1935
• La cupola di S. Pietro, Roma, 1942
• Il restauro dei monumenti, Roma 1945
• Restauro dei monumenti ed urbanistica, in Palladio, n. 2, 3, Roma,
1945
20
Gustavo Giovannoni
Carta del restauro
1931
21
Articolo 1
• Che al disopra di ogni altro intento debba la
massima importanza attribuirsi alle cure
assidue di manutenzione e alle opere di
consolidamento, volte a dare nuovamente al
monumento la resistenza e la durevolezza
tolta dalle menomazioni o dalle
disgregazioni.
22
Articolo 2
• CHE IL PROBLEMA DEL RIPRISTINO MOSSO
DALLE RAGIONI DELL’ARTE E DELLA UNITA’
ARCHITETONICA STRETTAMENTE
CONGIUNTE COL CRITERIO STORICO,
POSSA PORSI SOLO QUANDO SI BASI SU
DATI ASSOLUTAMENTE CERTI FORNITI DAL
MONUMNETO DA RIPRISITNARE E NON SU
IPOTESI, SU ELEMENTI IN GRANDE
PREVALENZA ESISTENTI, ANZICHE’ SU
ELEMENTI PREVALENEMENE NUOVI.
23
Articolo 3
• Che nei monumenti lontani ornai dai nostri
usi e dalla nostra civiltà, come sono i
monumenti antichi, debba ordinariamente
escludersi ogni completamento; e solo sia
da considerarsi la anastilosi, cioè la
ricomposizione di esistenti parti
smembrate con l’aggiunta eventuale di
quegli elementi neutri che rappresentino il
minimo necessario per integrare la linea e
assicurare le condizioni di conservazione
24
Articolo 4
• CHE NEI MONUMENTI CHE POSSONO
DIRSI VIVENTI SIANO AMESSE SOLO
UTILIZZAZIONI NON LONTANE DALLE
DESTINAZIONI PRIMITIVE, TALI DA
NON REARE NEGLI ADATTAMENTI
NECESSARI ALTERAZIONI ESSENZIALI
DELL’EDIFICIO
25
Articolo 5
• CHE SIANO CONSERVATI TUTTI GLI ELEMENTI AVENTI UN
CARATTERE D’ARTE O DI STORICO RICORDO, A
QUALUNQUE TEMPO APPARTENGANO, SENZA CHE IL
DESIDERIO DELL’UNITA’ STILISTICA E DEL RITORNO ALLA
PRIMITIVA FORMA INTERVENGA A ESCLUDERNE ALCUNI A
DETRIMENTO DI ALTRI; E SOLO POSSANO ELIMINARSI
QUELLI, COME LE MURATURE DI FINESTRE O
D’INTERCOLUNNI DI PORTICI, CHE, PRIVI D’IMPORTANZA
E DI SIGNIFICATO, RAPPRESENTINO DETURPAMENTI
INUTILI; MA CHE IL GIUDIZIO SU SIFFATTI VALORI RELATIVI
E SULLE RISPONDENTI ELIMINAZIONI DEBBA IN OGNI
CASO ESSERE ASSOLUTAMENTE VAGLIATO, E NON
RIMESSO A UN GIUDIZIO PERSONALE DELL’AUTORE DI
UN PROGETTO DI RESTAURO.
26
Articolo 6
• CHE INSIEME COL RISPETTO PER IL
MONUMENTO E PER LE SUE VARIE FASI
PROCEDA QUELLO DELLE SUE CONDIZIONI
AMBIENTALI, LE QUALI NON DEBBONO
ESSERE ALTERATE DA INOPPORTUNI
ISOLAMENTI, A COSTRUZIONI DI NUOVE
FABBRICHE PROSSIME, INVADENTI PER
MASSA, PER COLORE, PER STILE.
27
Articolo 7
• CHE NELLE AGGIUNTE CHE SI DIMOSTRASSERO
NECESSARIE, O PER OTTENERE IL
CONSOLIDAMENTO, O PER RAGGIUNGERE LO
SCOPO DI UNA REINTEGRAZIONE TOTALE O
PARZIALE, O PER LA PRATICAUTILIZZAZIONE DEL
MONUMENTO, IL CRITERIO ESSENZIALE DA
SEGUIRSI DEBBA ESSERE, OLTRE A QUELLO DI
LIMITARE TALI ELEMENTI NUOVI AL MINIMO
POSSIBILE, ALTRESI’ QUELLO DI DARE A ESSI UN
CARATTERE DI NUDA SEMPLICITA’ E DI
RISPONDENZA ALLO SCHEMA COSTRUTTIVO, E
CHE SOLO POSSA AMMETTERSI IN STILI SIMILARE
LA CONTINUAZIONE DI LINEE ESISTENTI NEI CASI
IN CUI SI TRATTIDI ESPRESSIONI GEOMETRICHE
PRIVE D’INDIVIDUALITA’ DECORATIVA.
28
Articolo 8
• Che in ogni caso debbano siffatte aggiunte
essere accuratamente ed evidentemente
designate o con l’impiego di materiale diverso
dal primitivo, o con l’adozione di cornici
d’inviluppo, semplici e prive di intagli, o con
l’applicazione di sigle o di epigrafi, per modo
che mai un restauro eseguito possa trarre
in inganno gli studiosi e rappresentare una
falsificazione di un documento storico
29
Articolo 9
• Che allo scopo di rinforzare la compagine
stanca di un monumento o di reintegrarne la
massa, tutti i mezzi costruttivi modernissimi
possono recare ausili preziosi, e sia opportuno
valersene, quando l’adozione di mezzi costruttivi
analoghi agli antichi non raggiunga lo scopo; e
che, del pari, i sussidi sperimentali delle varie
scienze debbano essere chiamati a contributo
per tutti gli altri temi minuti e complessi di
conservazione delle strutture fatiscenti, nei quali
ormai i procedimenti empirici debbono cedere il
campo a quelli rigidamente scientifici.
30
Articolo 10
• Che negli scavi e nelle esplorazioni che
rimettono in luce antiche opere, il lavoro di
liberazione debba essere metodicamente
e immediatamente seguito dalla
sistemazione dei ruderi e dalla stabile
protezione di quelle opere d’arte rinvenute,
che possono conservarsi in situ.
31
Articolo 11
• Che come nello scavo, così nel restauro dei
monumenti sia condizione essenziale e
tassativa che una documentazione precisa
accompagni i lavori mediante relazioni
analitiche raccolte in un giornale del restauro
e illustrate da disegni e da fotografie, sì che tutti
gli elementi determinati nella struttura e nella
forma del monumento, tutte le fasi delle opere
di ricomposizione, di liberazione, di
completamento risultino acquisiti in modo
permanente e sicuro.
32
Gustavo Giovannoni
Il restauro dei monumenti,
Roma, 1946:
Appunti
• Il testo è stato scritto negli ultimi anni della sua
vita, ma costituisce la conclusione della sua
esperienza di docente,
•
di studioso,
•
di teorico del restauro.
• Congloba i precedenti scritti.
• Sua dispensa (lezioni accademiche).
• E' costituito da una premessa e da tre parti
33
Gustavo Giovannoni
Il restauro dei monumenti
• Premessa
• Definizione del monumento:
• << qualunque costruzione del passato, anche
modesta, che abbia valore d'arte e di storica
testimonianza>>
• ivi comprese <<le condizioni esterne costituenti
l'ambiente>> : anche una via, una piazza, un quartiere:
• << in questo estendersi e democratizzarsi del concetto di
monumento ed in questo suo comprendere le condizioni
ambientali, sta il nuovo atteggiamento del senso di
rispetto, di conservazione, di difesa, e quindi di
valorizzazione e di restauro>>
34
Gustavo Giovannoni
Il restauro dei monumenti
• I Storia analitica dei monumenti :
•
•
•
•
•
•
costituisce la preparazione al restauro
- Ricerca, raccolta, integrazione, vaglio dei documenti:
diretti: epigrafi, bolli di mattone, monete sepolte nelle
fondazioni;
dal Medioevo: contratti, conti, lodi peritali, dati catastali;
in guardia da altri documenti: <<varissimi, ma spesso da
considerare con sospetto per le frequenti esagerazioni di
cronisti interessati o pavidi e per le facili possibilità di equivoci e
di errori quando i documenti non sono contemporanei>>;
disegni e plastici;
a partire dal Rinascimento: biografie degli artisti.
• indiretti: riferentesi solo di riflesso al monumento (es.
cronache storiche, piante antiche della città)
35
Gustavo Giovannoni
Il restauro dei monumenti
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Storia analitica dei monumenti
Analisi dell’edificio  preparazione al restauro
studio del monumento:
Studio dei documenti
ricerca
\
raccolta
\
/ diretti
dei documenti
interpretazione /
\ indiretti
vaglio
/
documenti :
diretti: epigrafi, bolli di mattone, monete sepolte nelle fondazioni,
documenti d’archivio (a partire dal medioevo)
indiretti: contratti, conti, lodi peritali, dati catastali, ecc.
36
Gustavo Giovannoni
Il restauro dei monumenti
• Anatomia della costruzione:
• ricostruire “mentalmente” il complesso procedimento creativo sui dati
dell'osservazione minuta ed accurata, accompagnata, se è possibile, da
saggi in profondità delle strutture, sì da sceverare l'ordine e la ragione delle
opere sovrapposte e ricomporre le varie fasi costruttive dell'edificio e dei
suoi elementi. E' questo il fondamentale studio diretto del monumento, che
va associato ai raffronti stilistici (…) per riporre queste fasi a tipi ben definiti,
ed a disegni, per dare alla ricomposizione forma concreta, definitiva o
provvisoria.
• Soprattutto i risultati di tale indagine consentiranno deduzioni o induzioni
sulla vita del monumento; il che, come si è detto, è necessario prima
d'intraprendere un restauro,
• e viceversa riceve dal restauro, coi dati finora nascosti che esso porta, coi
ponteggi che richiede e che permettono da vicino l'esplorazione delle zone
alte, una possibilità di determinazioni che non si presenterà più e che non
deve essere dispersa.
37
Gustavo Giovannoni
Il restauro dei monumenti
• Anatomia della costruzione:
• studio diretto del monumento
• osservazione minuta dell’architetto
(sino a saggi in profondità sulle strutture)
per ricostruire mentalmente il processo creativo :

varie fasi costruttive dell’edificio e dei suoi elementi
+
raffronti stilistici
=
disegni per
dare alla ricomposizione forma concreta  tipi ben definiti

38
vita dell’edificio
Gustavo Giovannoni
Il restauro dei monumenti
• Raffronti stilistici:
• Elemento essenziale nello studio di un monumento e delle
sue parti è il riferimento per tipo similare ad altre opere
architettoniche note; e qui entriamo in pieno nella storia
dell'architettura e, più in generale, in quella dell'arte. Ogni
opera può considerarsi un elemento di un'evoluzione
continua, dalla quale è da inserire l'opera che è oggetto del
nostro studio.
• In architettura questa evoluzione è triplice, come è
triplice la sua essenza, la quale può riportarsi ai tre titoli
vitruviani della utilitas, della firmitas, della venustas, cioè
alla corrispondenza allo scopo utile che è il fine, alla
consistenza costruttiva, che è il mezzo di attuazione, al
carattere d'arte che è la forma di armonia e di bellezza.
39
Gustavo Giovannoni
Il restauro dei monumenti
• raffronti stilistici con monumenti coevi
• “Ogni opera può considerarsi un elemento di
un’evoluzione continua, nella quale è da
inserirsi l’opera che è oggetto del nostro studio”
• Evoluzione:
• 1) utilitas = corrispondenza allo scopo utile 
fine
• 2) firmitas = consistenza costruttiva  mezzo
• 3) venustas = carattere d’arte  forma di
armonia e bellezza
40
Gustavo Giovannoni
Il restauro dei monumenti
• Disegni:
• a) rilievo = stato attuale (…) accompagnato da
fotografie e dà schizzi
• b) restituzione di elementi sicuri (…) ottenuto
togliendo le evidenti superfetazioni ed
aggiungendo le parti mancanti che
accompagnino quelle esistenti, ma che non
offrano il minimo dubbio per la posizione e per la
forma
• c) <<Saggio di restituzione> nel quale si
esprime l'ipotesi della ricostruzione totale.
41
Gustavo Giovannoni
Il restauro dei monumenti
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
studio grafico
disegni:
disegno di rilievo
accompagnato da fotografie, da schizzi  stato attuale
disegno di restituzione
degli elementi sicuri :
togliendo superfatazioni
aggiungendo parti mancanti (certe)
Saggio di restituzione
ipotesi della ricostruzione totale
42
Gustavo Giovannoni
Il restauro dei monumenti
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Teoria del restauro architettonico
breve riassunto delle teorie:
T.:
 restauro romano (napoleonico  Pio VII)
 restauro francese (Viollet-le-Duc)
A.:
 restauro modernista (gusto moderno)
S.:
teoria intermedia  cfr. Carta del Restauro
43
Gustavo Giovannoni
Il restauro dei monumenti
• II Teorie del restauro architettonico
• breve riassunto sui concetti del restauro
architettonico del passato
• inizio restauri moderni = fine '700
• Inizio restauri nell’Ottocento:
• a Roma nell’epoca di Napoleone e di Pio VII)
• Restauro stilistico (Viollet-le-Duc)
•
44
Gustavo Giovannoni
Il restauro dei monumenti
• S: teoria intermedia  cfr. Carta del Restauro
•
•
•
•
•
•
•
•
1) manutenzione
2) minimo necessario
3) attenzione a tutte le epoche (vita artistica che si è svolta sul monumento)
4) aggiunte : segnare date, sceverandole dalla parti antiche
5) carattere semplice
6) completamenti dati assolutamente semplici
7) rispetto dell’ambiente (anche se non originario)
interpretazione CASO PER CASO: specialmente in quanto considera la
valutazione del valore artistico e dei rapporti tra le parti del monumento e di
questo con le concezioni esteriori.
•
morti: archeologici  non utilizzabili oggi
• Monumenti
•
vivi
45
Gustavo Giovannoni
Il restauro dei monumenti
•
•
•
Posizione Tesi:
periodo romano, pontificato di Pio VII
periodo francese, culminante con i restauri di Viollet-le-Duc
•
Critica di Giovannoni:
•
"
•
(Posizione per altro non propria di Viollet, come ha osservato Perogalli (Carlo, Perogalli, Monumenti e metodi di valorizzazione, Giovannoni - Il restauro scientifico, pp.
80-89, p.85), riportando quando sostenuto da Viollet: (…) la sostituzione di una forma primitiva ad una forma esistente riconosciuta come posteriore, annulla le46
tracce di
un restauro che avrebbe potuto permettere forse d'apprezzare l'esistenza di una soluzione eccezionale. E' quindi il momento di aggiornare il programma che oggi si
segue in Europa.
E' facile vedere quanto questo criterio sia antiscientifico e quanto rechi
necessariamente falsificazioni ed arbitri. Esso suppone un edificio teorico
che sia sorto tutto completo di getto, ed un architetto unico che ne abbia
dato il disegno; ed intende riportare l'opera a questo piano primitivo, che
spesso non è stato seguito od è stato trasformato nel corso dei tempi. Non
tiene conto delle tante opere d'arte, che possono essere di alto valore,
aggiunte in periodi posteriori, perché non si adattano al supremo principio
della stilistica. Presuppone orgogliosamente nell'architetto restauratore e
negli esecutori la facoltà di comprendere il monumento nelle sue vicende e
nel suo stile, che non sentono più. E se il restauro riesce bene, crea dubbi e
confusioni negli studiosi, che non possono più distinguere quello che è
autentico da quello che è nuovo; se riesce male, cosa probabile, reca
disarmonie insanabili nel carattere d'arte."
Gustavo Giovannoni
Il restauro dei monumenti
•
•
•
•
•
•
•
•
Posizione Antitesi:
Teoria Modernista
Interventi in assonanza al tempo presente.
Critica di Giovannoni:
"Più che una teoria regolarmente enunciata con precisi concetti, è ancora una tendenza. Come nei periodi
passati spesso si completavano i monumenti francamente con lo stile del tempo e non con forme
artificiosamente imitate dall'antico, così sembra che debbasi fare anche ora nelle aggiunte esterne od interne;
ed in tal modo si avrà un'onesta designazione della data, una diretta partecipazione del nostro periodo
all'opera collettiva.
Il concetto è giusto, ma non mancano le reali possibilità di stabilità artistica e di armonia richiesta da un
monumento. Dopo il neoclassicismo della fine del Settecento e dei primi dell'Ottocento, non si è avuto più uno
stile architettonico di spontanea evoluzione e di sicura rispondenza al tempo, tale da poter essere veramente
rappresentativo, come lo furono quelli dei secoli passati e da trovarsi in armonia con le forme precedenti,
come spesso era avvenuto prima, appunto per la graduale preparazione stilistica e per l'associarsi dello stile
locale e quello generale.
Pertanto, mentre è necessario e giusto che lo stile del nostro periodo compaia, pur in forme non
avulse dalla tradizione, nei temi della comune edilizia, esso non può ancora avere diritto di
cittadinanza nei monumenti accanto alle espressioni d'arte del passato, finché non si sia dimostrato così
stabile, e non di moda effimera, da rappresentare veramente il nostro secolo, e non abbia acquistato la
duttilità di espressioni da recare armonia ed unità, da divenire italiano riassorbendo il carattere esogeno,
come appunto è avvenuto al tempo dello stile gotico, quando l'architettura italiana ha assimilato procedimenti
costruttivi e forme decorative provenienti dall'estero, pur conservando il sentimento informatore e rimanendo
nella struttura, nelle proporzioni, nell'ornato, affine a quella del periodo precedente, il romanico delle arie
regioni d'Italia.”
- Posizioni di sfiducia nei confronti della modernità (criticata da B. Zevi, Gustavo Giovannoni, in <Metron>,
47
n.18, 1947)
Gustavo Giovannoni
Il restauro dei monumenti
•
•
•
•
Posizione Sintesi:
Teoria Intermedia: Carta del restauro
Boito => Giovannoni
Fu l'ultima versione della Carte del
Restauro, scritta circa 14 anni più tardi,
esprime sotto l'aspetto del metodo
generale e codifica di restauro
<scientifico>.
48
Gustavo Giovannoni
Il restauro dei monumenti
•
•
•
•
•
•
•
•
I concetti fondamentali sono i seguenti:
1) favorire anzitutto le opere di manutenzione, di riparazione, di restauro, di
consolidamento, nel quale ultimo sono pienamente ammessi, quando occorre, i mezzi e i
procedimenti della tecnica moderna;
2) in questa opera di rinforzo ottenere il minimo necessario per la stabilità senza
esagerazioni di rinnovamento, considerando come cosa essenziale l'autenticità delle
strutture;
3) nelle detrazioni rispettare tutte le opere che abbiano valore d'arte, anche se di vario
tempo, anche se ne risulti lesa l'unità stilistica originaria; considerando cioè la vita
artistica che si è svolta sul monumento e non la prima fase soltanto;
4) nelle aggiunte designare chiaramente le date, sceverandole dalle parti antiche;
5) adottare in tali aggiunte le linee di carattere semplice, proponendosi un'integrazione di
massa più che un abbellimento decorativo;
6) seguire negli eventuali completamenti dati assolutamente certi, rifuggendo dal
trasformare le ipotesi in costruzioni e valendosi, ove occorra, di zone neutre, negli
eventuali elementi intermedi (di non grande importanza) che occorra aggiungere per
ristabilire l'insieme;
7) avere per l'ambiente in cui si trova il monumento, anche se non è l'originario, ma ne
prosegue i rapporti di massa e di colore, le stesse cure e gli stessi criteri che per le
condizioni intrinseche. Come tutte le leggi questa ha bisogno dell'interpretazione caso
per caso, specialmente in quanto considera la valutazione del valore artistico e dei
rapporti tra le parti del monumento e di questo con le condizioni esteriori.
49
Gustavo Giovannoni
Il restauro dei monumenti
• Distingue : Monumenti
• A) morti : carattere archeologico, le opere fortificate del
Medioevo, costruzioni che non possono essere utilizzate, da
lasciare a rudere
• B) viventi : quelle che ancor oggi possono servire alle moderne
necessità, sia per lo stesso uso per quale furono costruiti, sia
per altri eventuali.
• L'utilizzazione di nuovi scopi è lecita <<purché essa non porti
a troppo gravi adattamenti necessari, a transazioni con le
ragioni della storia e dell'arte; cioè se la nuova destinazione
non sia troppo diversa dall'antica>>.
• Si schiera contro la pratica di portare elementi d'architettura e
suppellettili in genere nei musei (abitudine tanto diffusa
specialmente all'estero).
• C) maggiori
• D) minori
50
Gustavo Giovannoni
Il restauro dei monumenti
•
•
III Pratica del restauro:
1) restauri di consolidamento: propriamente tecnici, limitare i lavori di rinforzo al
minimo necessario, previa accurata osservazione delle lesioni, e la deduzione delle
cause che le hanno prodotte.
•
2) restauri di ricomposizione (anastilosi): riunire in sito frammenti ricollocandoli
secondo l'originale posizione.
•
3) restauri di liberazione: consistenti nel liberare il monumento da aggiunte prive di
carattere artistico, ma rispettando ogni parte valida del monumento, a qualsiasi
epoca appartenga.
•
4) restauri di completamento: ove parti nuove vengano aggiunte a quelle esistenti,
onde raggiungere una compiutezza integrale, operazione lecita purché si tratti di
parti accessorie; mentre sono da evitare i rifacimenti e le innovazioni.
•
5) restauri d'innovazione: si aggiungono parti essenziali di nuova concezione, che
un criterio rigido dovrebbe respingere in blocco, ma che talvolta si rendono
necessari.
51
Gustavo Giovannoni
Il restauro dei monumenti
• Pratica del restauro
• 1) consolidamento
• r. propriamente tecnico, rinforzo minimo necessario, previa accurata
osservazione delle lesioni, deduzione delle cause che le hanno prodotte
• 2) ricomposizione (anastilosi)
• r. riunire in sito, ricomporre secondo l’originale posizione frammenti dispersi
di un monumento
• 3) liberazione
• r. liberare il monumento da aggiunte prive di carattere artistico, ma
rispettando ogni parte valida del monumento, a qualsiasi epoca appartenga
• 4) completamento
• r. ove parti vengano aggiunte a quelle esistenti, onde raggiungere una
compiutezza integrale (operazione lecita se si tratta di parti accessorie) (no:
rifacimenti, innovazioni)
• 5) innovazione
• r. che si distinguono dai precedenti interventi o restauri proprio perché
aggiungono parti essenziali di nuova concezione
• 6) ambiente
52
• (si limita a riportare le leggi italiane)
Gustavo Giovannoni
Il restauro dei monumenti
• Per ognuno di questi cinque tipi di restauro viene analizzata la
problematica che ciascuno di essi impone, per ognuno dando
suggerimenti pratici, e appoggiandosi ad esempi reali ( di cui
era informatissimo)
• Per l'ambiente: richiamo alle leggi italiane, semplice
impostazione e rievocazione di Sitte e di Martens.
• Rifiuta l'architettura moderna ed osserva, da passatista qual è,
che :
• " (…) un edificio classicamente architettato può all'interno
rispondere a tutte le più razionali condizioni di luce (del clima
italiano), di aereazione, di disimpegno, ed essere
modernamente concepito, pur rimanendo classico; e quando
non si tratti di edifici di molti piani, l'assimilazione stilistica, non
ai palazzi ma alle case modeste, è facile, è naturale."
53
(G. Giovannoni, Vecchie città ed edilizia moderna, Torino, 1931).