CONDIZIONAMENTO DEI SEGNALI La connessione diretta di sensori al sistema di acquisizione è spesso impossibile per i seguenti motivi: l'uscita del trasduttore non è una tensione e deve essere convertita in tensione prima di poter essere trattata elettricamente; l'intervallo di valori della grandezza elettrica prodotta dal trasduttore non presenta valori adeguati (es. deve essere amplificato); l'uscita del trasduttore presenta un offset, cioè non si azzera quando la grandezza misurata vale zero; 1 CONDIZIONAMENTO DEI SEGNALI il sensore non è in grado di pilotare direttamente il sistema di elaborazione per problemi di impedenza; è necessario filtrare in frequenza il segnale prodotto dal sensore (per esempio per ridurre una componente di rumore). 2 CIRCUITI PER IL CONDIZIONAMENTO DA TENSIONE A TENSIONE Necessaria per adattare i livelli di tensione o per adattare l’impedenza tra sensore e utilizzatore 3 Come convertire un intervallo di tensione in un altro Vout = A (Vin + Voff) 4 ESEMPIO 1 L’uscita di un trasduttore è compresa fra 0 e 3V e deve essere convertita in una tensione compresa fra 0 e 5V. Vinmin = 1 V Vinmax = 3 V Voutmin = 0 V Voutmax = 5 V Vout = A (Vin + Voff) = 2,5 (Vin - 1) 5 ESEMPIO 2 L’uscita di un trasduttore è compresa fra -0,2 e +0,2 V e deve essere convertita in una tensione compresa fra 0 e 10V. Vinmin = -0,2 V Vinmax = +0,2 V Voutmin = 0 V Voutmax = 10 V Vout = A (Vin + Voff) = 25 (Vin + 0,2) 6 ESEMPIO 3 L’uscita di un trasduttore è compresa fra 1 e 3 V e deve essere convertita in una tensione compresa fra -5 e +5V. Vinmin = 1 V Vinmax = 3 V Voutmin = -5 V Voutmax = 5 V Vout = A (Vin + Voff) = 5 (Vin – 2) 7 AMPLIFICATORE PER STRUMENTAZIONE Indicato per amplificare segnali provenienti da trasduttori. La struttura può pensarsi derivata dall'amplificatore differenziale: rispetto a questo presenta due operazionali in più che migliorano (aumentandola) l‘impedenza di ingresso e permettono di variare l'amplificazione del segnale differenziale d'ingresso Vin variando un solo componente Rgain. Il circuito non degrada il CMRR dell’operazionale. 8 Tensione di offset: come generarla 9 CONVERSIONE CORRENTE-TENSIONE Trasduttori come l’AD590 (sensore integrato di temperatura) producono una corrente proporzionale alla grandezza da misurare. Occorre convertire la corrente prodotta dal trasduttore in una tensione. I=K.T dove I è la corrente prodotta, T è la temperatura (espressa in gradi Kelvin, °K) e K è una costante moltiplicativa di valore 1 µA/°K. 10 CIRDUITO PER LA CONVERSIONE CORRENTETENSIONE 11 CASO PRATICO: CONVERSIONE I/V E COMPENSAZIONE OFFSET Con un AD590 si vuole produrre in uscita una tensione compresa fra 0 V e 10 V per temperature comprese fra 0 °C e 100 °C. In tale intervallo di temperature l'AD590 produce correnti comprese fra 273 µA e 373 µA. Il trasduttore non è collegato a massa, ma a +Vcc in quanto l'AD590 ha bisogno di una tensione positiva ai propri capi per poter funzionare. 12 CASO PRATICO: CONVERSIONE I/V E COMPENSAZIONE OFFSET Lo schema della slide precedente in corrispondenza di 0 °C, cioè di Itrasd = 273 µA non fornisce in uscita 0 V ma: mandando l’operazionale in saturazione. Per risolvere il problema dobbiamo compensare l'offset sottraendo una corrente costante di 273 µA alla corrente prodotta dall'AD590 (in modo che a 0 °C corrisponda una corrente zero). 13 CASO PRATICO: CONVERSIONE I/V E COMPENSAZIONE OFFSET 14 CONVERSIONE RESISTENZA-TENSIONE In un sensore resistivo la variazione della grandezza fisica da misurare si traduce in una variazione di resistenza. La figura seguente per esempio mostra la curva resistenza/temperatura per una termoresistenza al platino: 15 CIRCUITO DI CONVERSIONE R/V 16 ESEMPIO 1- CONVERSIONE R/V In un termoresistore per T= 0 °C RT = 0 Ω per T = 100 °C RT = 500 Ω. Vogliamo condizionarlo in modo da trasformare l'intervallo di valori resistivi nell'intervallo di tensione da 0 V a 10 V. Il valore di corrente può essere ottenuto per esempio con Vcc = 15 V e R = 750 Ω. 17 ESEMPIO 2 - CONVERSIONE R/V In un termoresistore per T= 0 °C RT = 100 Ω per T = 100 °C RT = 500 Ω. Vogliamo condizionarlo in modo da trasformare l'intervallo di valori resistivi nell'intervallo di tensione da 0 V a 10 V. Occorre un circuito a due stadi, dove: il primo stadio fa attraversare il resistore variabile da una corrente costante di valore piccolo in modo da convertire i valori resistivi in valori di tensione; il secondo stadio converte i valori di tensione in uscita dal primo stadio nei valori finali desiderati amplificando ed eliminando l'eventuale offset. 18 ESEMPIO 2 - CONVERSIONE R/V Supponiamo di scegliere un valore di corrente I = 1 mA. Se Vcc = 15V, tale valore determina R = 15 kΩ. Con I=1 mA i valori di tensione di uscita dal primo stadio risultano: V1u = 1 mA x 100 Ω = 0,1 V con T = 0 °C V1u = 1 mA x 500 Ω = 0,5 V con T = 100 °C Il problema si riduce dunque a quello di trasformare l'intervallo di tensione da 0,1 a 0,5 V nell'intervallo desiderato da 0 a 10 V. 19 ESEMPIO 2 - CONVERSIONE R/V 20