. - Antropologia sociale PROF. MARTINO DONI OBIETTIVO DEL CORSO Il corso si propone di fornire gli elementi essenziali della disciplina, attraverso una sua presentazione sul piano storico e metodologico, con particolare riferimento all’elaborazione della diversità culturale e alle dinamiche contemporanee della globalizzazione. PROGRAMMA DEL CORSO I MODULO A partire dagli anni a cavallo tra XIX e XX secolo, l’antropologia sociale in Gran Bretagna, dapprima, e poi in Francia e altrove, in stretto parallelismo con la sociologia, ha contribuito all’elaborazione e alla costruzione di una identità culturale decisiva e insieme problematica: l’uomo occidentale. Rileggendo oggi i resoconti etnografici di cento anni fa, è possibile ricostruire il percorso svolto dal discorso scientifico sull’uomo. L’antropologia, tradizionalmente intenta a studiare i fenomeni di “comunità”, si distinse così dalla sociologia, che invece si impose come studio scientifico della “società”; ma da qualche decennio a questa parte tali distinzioni paiono sgretolarsi, a fronte di una realtà sociale e comunitaria pulviscolare, evanescente, o comunque poco adatta a essere inserita in categorie preconfezionate. Proprio per questo una disanima storica e dinamica delle ragioni (e dei torti) dell’antropologia sociale può contribuire a raffinare lo sguardo critico sul presente. Saranno in particolare affrontate le seguenti tematiche: la nascita della disciplina; il rapporto con la sociologia; l’esotismo culturale e la curiositas dell’orientalismo; il processo di decolonizzazione e il dibattito postcoloniale; la ricerca sul campo e l’etnografia sociale; la religione e l’ethos del trascendimento; il dono e il consumo. II MODULO La specificità dello sguardo antropologico sarà messa a confronto e “provocata” sul piano epistemologico e pratico attraverso la discussione e l’apertura di un campo di ricerca peculiare, ovvero il gioco. Il gioco, inteso come esperienza umana elementare, ma anche come dimensione retorica e comunicativa privilegiata, servirà da strumento euristico e, contemporaneamente, da oggetto di studio. Il fine è di promuovere la formazione di una competenza antropologica consapevole delle molteplici complessità che attraversano le questioni urgenti della disciplina e dei suoi confini. BIBLIOGRAFIA Per il I modulo M. KILANI, Antropologia. Una introduzione, trad. it. Dedalo, Bari, 1994 [Parte prima, capp. 1-2 (pp. 23-64); parte seconda, tutta (pp. 81-150); parte terza, capp. 1 (pp. 215-224), 9 e 10 (pp. 241-266); parte quarta, tutta (pp. 267-306)]. ATTENZIONE: di questo testo esiste in commercio una nuova edizione, dal titolo Antropologia. Dal locale al globale, che sostanzialmente rimane immutata rispetto ai contenuti, ma che ha una impaginazione diversa, per cui, rispetto all’esame, conviene attenersi alle indicazioni relative alla suddivisione in parti e capitoli. Un testo a scelta tra: R. NEEDHAM, Caratteri primordiali, Medusa, Milano, 2006. V. TURNER, Simboli e momenti della comunità, Morcelliana, Brescia, 2003. Inoltre, un testo a scelta tra: R. CAILLOIS, La comunione dei forti, Bollati Boringhieri, Torino, 2007 (pp. 17-42, 53-68, 101-132). J. CLIFFORD, I frutti puri impazziscono, Bollati Boringhieri, Torino, 1999, o edizioni successive (Introduzione, capp. 1: Sull’autorità etnografica, 2: Potere e dialogo in etnografia, 3: Sul modellamento etnografico dell’io). M. DONI, L’esatta fantasia. Mente, memoria, narrazione, Medusa, Milano, 2009, seconda parte (pp. 123-ss.). Per il II modulo R. CAILLOIS, I giochi e gli uomini, Bompiani, Milano, 2000. M. DONI-S. TOMELLERI, Giochi sociologici, Cortina, Milano, 2011. DIDATTICA DEL CORSO Lezione in aula. METODO DI VALUTAZIONE Esame orale. AVVERTENZE Orario e luogo di ricevimento Il Prof. Martino Doni riceve gli studenti su appuntamento presso la sede dell’A.R.C., Dipartimento di Sociologia (V piano).