Legge di Stefan-Boltzmann Si ricava partendo dai principi primi: la legge di conservazione dell’energia, la legge dell’aumento dell’entropia, la dipendenza, per un gas perfetto, dalla sola temperatura assoluta da parte dell’energia interna, l’isotropia dello spazio per una densità di energia. Legge di conservazione Termodinamica: dell’energia o primo principio della la variazione dell’energia interna è data dalla variazione di calore e dalla variazione di lavoro. La variazione di calore per la definizione di entropia è: TdS , dove S è l’entropia di un certo volume V di gas perfetto. Primo principio della Termodinamica: 1 TdS dU dL , dove U è l’energia interna, che per un gas perfetto dipende solo dalla temperatura assoluta T, U = U(T); L è il lavoro fatto dal gas per espandersi: per espandersi deve contrastare la pressione quindi dL = PdV, dove V è il volume. La pressione può dipendere solo dalla densità di energia u, tale che U = uV. u, la densità di energia, è la nostra incognita, rappresenta l’energia di irraggiamento. L’energia di irraggiamento è uniforme, per l’isotropia spaziale, quindi si esercita in tutte le direzioni. Per contrastare l’irraggiamento si deve presentare una sezione piana, la quale raccolga tutti i contributi principali, cioè quelli perpendicolari alla sezione piana: quante sezioni piane indipendenti si possono utilizzare, fino a un massimo di tre, perché lo spazio è tridimensionale: il contrasto opposto dalla sezione piana dà origine alla pressione, quindi la pressione ha un’intensità pari ad un terzo della densità di energia. Anche dimensionalmente le cose tornano, perché la pressione è una forza fratto una superficie, se moltiplichiamo il rapporto sopra e sotto per una lunghezza, sotto compare un volume, sopra un lavoro, cioè un’energia diviso volume, una densità d’energia: la pressione è una 1 densità di energia ovvero una densità di energia fa pressione. P u . 3 TdS dU PdV 1 TdS duV udV 3 1 TdS udV Vdu udV 3 1 du TdS u u dV V dT 3 dT perché anche la densità di energia di un gas perfetto dipende solo dalla Temperatura assoluta. Esprimendo la variazione di entropia: 4u V du dS dV dT . 3T T dT Questa espressione è sempre il primo principio della termodinamica, solo che mette in evidenza il fatto che si può considerare l’entropia come una funzione di stato che dipende dal volume e dalla temperatura assoluta: S= S(V,T). Ma allora l’espressione formale del differenziale dell’entropia, in termini di derivate parziali si può scrivere così: S S dS dV dT , questo porta ad eguagliare le derivate con i V T T V coefficienti delle variazioni di volume e di temperatura. 2 S 4 u V 3 T . S V du T T dT Ora tocca al secondo principio della termodinamica; un modo elegante per esprimerlo è questo: ci si basa sul concetto di struttura simplettica e si afferma che la superficie (astratta) che rappresenta l’entropia nello spazio V,T non è dotata di struttura simplettica, si costruisce la struttura simplettica (un commutatore) e la si annulla. Se non fosse nulla la struttura simplettica esprimerebbe delle asimmetrie, l’esistenza di queste asimmetrie implicherebbe ordine, che data la condizione di equilibrio termico non può esistere. Questo è un commutatore astratto applicato all’entropia: 2 2 S VT TV Il commutatore deve essere nullo, se vale il secondo principio della termodinamica: 2 2 S 0 VT TV 3 2S 4 1 du u 2T VT 3 T dT T 2 2S 1 du VT T dT 4 1 du 4 u 1 du 2 3 T dT 3 T T dT 1 du 4 u 3 dT 3 T integrare. 4 du 4 u du 3 dT 3 T dT du u 4 dT T 4 du du 4 u 3 dT dT 3 T ora si possono separare le variabili e poi du dT 4 u T L’integrazione porta ai logaritmi. 1 ln u 4 ln T 4 ln 4 ln u ln T 4 ln ln u ln T 4 u T 4 Ecco quindi che la densità di energia di un gas perfetto viene a dipendere dalla quarta potenza della temperatura assoluta.