patrimonio culturale - Provincia di Campobasso

Con la collaborazione di
ISTITUTO CENTRALE PER I BENI SONORI ED AUDIOVISIVI
Scuola di Specializzazione in beni demoetnoantropologici delle Università di Perugia, Siena,
Firenze Milano Bicocca, Torino
Scuola di Specializzazione in beni demoetnoantropologici del Dipartimento Storia, Culture,
Religioni
dell’Università di Roma 1
VI SEMINARIO DI STUDI E DI FORMAZIONE SUL “PATRIMONIO CULTURALE”
Anno Accademico 2012-2013.
a cura di Pietro Clemente e Alessandro Simonicca
1 febbraio 2013, ore 15,30
Auletta di Etnologia, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Roma 1, Piazzale Aldo Moro 5,
piano terzo .
Apertura del ciclo seminariale sul Patrimonio e inaugurazione del ciclo didattico della scuola di
Specializzazione in beni DEA.
Saluti del direttore del Dipartimento di STORIA, CULTURE, RELIGIONI Prof.Mariano Pavanello
Introduzione: Alberto Sobrero
Prima parte del seminario dedicata a “L’identità della comunità scientifica DEA come
patrimonio”
Primo incontro su :. L’antropologia italiana e la sua storia interna.
a partire dal libro di Enzo Alliegro, La storia della antropologia italiana, editore SEID, Firenze, 2012,
introducono Eugenio Testa (Uniroma1) e Alessandro Simonicca (Uniroma1),
discute Antonio Fanelli (Unisi) ,
partecipa l’autore Enzo Alliegro (Unina),
coordina e conclude Pietro Clemente (Unifi)
Saranno disponibili on line per chi ne farà richiesta dei materiali di discussione.
<< Si tratta qui invece di porre la adeguata attenzione al modo in cui la formazione e la costruzione
del patrimonio riguardi le “comunità” di coloro che lo teorizzano e lo praticano, in maniera sia
riflessiva, sia rappresentazionale.
In questo caso, una angolazione interessante è rappresentata dagli stessi studiosi attenti a ripensare
criticamente la dimensione culturale dei loro soggetti di studio. E, accanto a questa prospettiva
riflessiva, ricordiamo anche l’ambito rappresentazionale, che riguarda i processi tramite cui i beni
culturali, riconosciuti e assestatisi, traggono valore aggiunto e prestigio ad opera degli studiosi e
delle comunità che di continuo li riscrivono, li ricostruiscono, li espongono e li comunicano.
Per tali motivi, il Seminario si soffermerà tanto sulle comunità degli studi antropologici, quanto
sulle procedure tramite cui le manifestazioni culturali acquisiscono coscienza di sé. I primi due
incontri sono impegnati in una riflessione critica sugli studi, come forma particolare di comunità
patrimoniale, visti sia in chiave identitaria che in una comparazione contrastiva. Gli altri quattro
incontri saranno finalizzati a presentare esperienze e pratiche di patrimonio in azione.>>
(Manifesto del VI Seminario in corso di ultima definizione)
<<…capire che parlare d’ altri tempi può risultare fondamentale per meglio
comprendere i propri tempi. Parlare dei propri e degli altrui tempi può a sua volta
aiutare a maturare un sano e responsabile senso di appartenenza che indubbiamente
consente di toccare con mano quanto la narrazione e la rievocazione del passato e la
ricerca degli antecedenti possano fungere da monito ai discendenti condotti
responsabilmente a sentirsi epigoni, forse indegni, di destini trascorsi, e anelli, forse
deboli, di vicende prossime.
Parlare d’altri tempi, pertanto, è un po’ vedersi modellare nel lavoro eroico degli
antenati, ritrovarsi nelle parole, e nei silenzi, dei maestri di oggi e di ieri, vicini e
lontani, che riecheggiano senza sosta in un paesaggio di chiaroscuri fatto di presenze
e di assenze, di luci e di ombre, di voci appena sussurrate e di narrazioni assordanti,
ai quali proprio con la scrittura della storia s’intende esprimere la propria silente
riconoscenza in un incerto e mai terminato tentativo di messa a fuoco di temporalità
multiple e di tradizioni e di scuole inevitabilmente ibride.>> E.V.Alliegro, Introduzione,
in Antropologia italiana. Storia e storiografia, 1869-1975, Firenze, SEID, 2011, pag.17
Nello medesimo incontro inaugureremo i corsi della Scuola di Specializzazione, il Seminario sul
Patrimonio Culturale, e faremo un omaggio di memoria ad Alberto Mario Cirese, e al suo lavoro
storico degli studi italiani DEA. Sarà una giornata significativa