“DIVENTARE GENITORI” Il progetto prevede la diffusione di un’informazione istituzionale di pubblico interesse, finalizzata a orientare adolescenti e giovani verso stili di vita e comportamenti corretti, allo scopo di: 1. Prevenire cause di infertilità e sterilità che in Italia colpiscono tra il 15 ed il 20% delle coppie in età fertile. Ciò in linea con quanto previsto dalla legge n. 40/2004 ed in armonia con le attuali politiche del Governo mirate a diffondere informazione e conoscenze di utilità sociale per il miglioramento della qualità della vita. 2. Promuovere presso i giovani il valore dell’assunzione del ruolo genitoriale. RESPONSABILE DEL PROGETTO Giovanni Maria Pirone, Direttore Generale dell’IIMS RESPONSABILE SCIENTIFICO DEL PROGETTO Federico Bianchi di Castelbianco, Esperto in psicologia dell’età evolutiva, designato con Decreto direttoriale n. ____ in mancanza di professionalità specifiche all’interno dell’Istituto ANALISI DEL PROBLEMA EZIOLOGIA DEL FENOMENO* Attualmente si assiste dal punto di vista eziologico al drammatico aumento della sterilità di coppia, fenomeno in costante crescita specialmente nei Paesi industrializzati, determinato da un’influenza del cosiddetto “fattore” maschile con valori tesi a pareggiare percentualmente le cause di origine femminile (circa il 40% del totale). Il dato è sorprendente, se si considera che fino a un ventennio fa, tale percentuale era valutata a meno del 20%. Ciò determina una focalizzazione maggiore delle azioni di prevenzione verso il sesso maschile che spesso non veniva considerato in interventi di carattere sanitario tesi alla prevenzione del fenomeno della sterilità e dell’infertilità. In particolare la differenza di genere si qualifica attraverso due diverse condizioni di rischio come di seguito rappresentate: DONNA* Tra i principali fattori che influenzano la fertilità di coppia, oggi un ruolo importante riguarda l’età. Infatti la fertilità femminile si riduce fisologicamente dopo i 30 anni [per una donna tra i 35-39 anni la possibilità di concepire spontaneamente è circa la metà (50%) di una donna di 19-26 anni], e la posticipazione dell'epoca in cui si ricerca la prima gravidanza dilata il tempo di esposizione al contagio di malattie sessualmente trasmesse, al rischio di effetti collaterali di contraccettivi e/o abortivi, all'aggravamento di patologie maligne o benigne dell'apparato genitale. Con l’età aumenta inoltre il rischio di abortività spontanea. * Fonte dati IIMS 1 UOMO* L’incremento del dato dell’infertilità di coppia è imputabile, per quanto riguarda l’uomo, a due fattori principali. Da un lato un elemento socio-culturale. L’infertilità maschile ha da sempre sofferto di una colpevole ignoranza; è stata nascosta o denegata come una vergogna (anche perché erroneamente associata all’impotenza), e quindi non studiata nei suoi meccanismi, non diagnosticata e tanto meno curata. Oggi, per fortuna, il miglioramento colturale ha fatto sì che essa sia riconosciuta come entità clinica ben definita, e nelle coppie sterili viene in genere esaminata la situazione seminale del partner in prima istanza, mentre per il passato veniva indagata – e se pure – dopo ripetute, costose ed invasive indagini sulla donna. Ciò ha fatto sì che vengano “allo scoperto” casi prima esistenti ma ignorati. Ma accanto a questo fattore un altro, più importante, si è verificato: e cioè l’incremento esponenziale delle cause che influiscono negativamente sull’apparato riproduttivo maschile e che possono essere evitate o ridotte con una opportuna opera di prevenzione e, quindi, di informazione. Le principali cause di sterilità maschile sono riconducibili a sei categorie così classificate: - 1 ) Cause congenite: errori cromosomici e/o genetici; malformazioni. - 2 ) Cause acquisite: infettive virali, batteriche ecc; in genere sessualmente trasmesse. - 3 ) Cause traumatiche: traumi diretti, torsioni testicolari - 4 ) Cause anatomiche: criptorchidismo, varicocele - 5 ) Cause ormonali: ipogonadismo - 6 ) Cause ambientali e lavorative. Questa ultima categoria è quella che si può definire dei “nuovi nemici” della sterilità maschile (assai più vulnerabile di quella femminile), che operano soprattutto nei Paesi industrializzati. I tossici ambientali o “antropici” possono agire sia sul sistema ormonale sia direttamente con effetti tossici sulle cellule germinali. I più importanti sono ad esempio i pesticidi, i policarbonati e le diossine, i metalli pesanti, gli estrogeni. Si ritrovano abbondantemente negli alimenti (carne, frutta, latte e derivati,e perfino nell’acqua potabile) oltre che nell’aria ambiente. Anche molti farmaci sono lesivi a questo proposito, nonché le droghe lecite (fumo, alcool) e illecite (sostanze d’abuso). Alcune categorie di lavoratori, inoltre, sono a vario titolo a rischio di sterilità, e tra questi gli esposti ad alte temperature, a radiazioni ionizzanti; gli autisti. DETERMINANTI SOCIO – SANITARI Il progetto considera la frazione prevenibile esistente in ogni problema sanitario e relativo al fattore di rischio sociale e comportamentale. Si ritiene utile a tali fini la necessità di “recuperare” un dialogo che miri a chiarire alcuni concetti che sono alla base di ogni società evoluta e che si vuole continuare ad evolvere. Troppo spesso, ultimamente, si tende ad equivocare un concetto fondamentale: quello della famiglia e soprattutto, quello di paternità e maternità. Sono troppi ormai i messaggi indiretti che quotidianamente ci bersagliano allontanandoci da verità oggettive e sicuramente più semplici di come ci vengono trasmesse. * Fonte dati IIMS 2 I modelli offerti dalla società contemporanea, proposti ai ragazzi sono: - genitorialità tardiva: sono numerose le coppie che scelgono di diventare genitori in tarda età - la convivenza viene vissuta come un giusto modo per non sentirsi impegnati nella costruzione di una famiglia - timore di formare famiglie che si sgretolano in breve tempo (separazioni in aumento) - percezione che i figli possano rappresentare un ostacolo all’indipendenza, alla capacità economica e alla carriera - paura di non essere in grado di accudire i figli. Tutti questi fattori allontanano i giovani dall’idea di costituire una famiglia e rivestire il ruolo di genitori. I giovani non sono informati, non conoscono i rischi determinati da comportamenti scorretti relativi a stili di vita e le ricadute sulla loro stessa salute. Non sono protagonisti della loro stessa capacità potenziale di diventare genitori. Devono essere informati e avere la possibilità di chiedere e ottenere risposte rispetto a problematiche che possono incidere sulla loro capacità riproduttiva. Ma, al di là degli aspetti prettamente medici, si deve intervenire sul concetto di paternità/maternità/genitorialità come valore, un valore che rischia di perdersi tra i molti messaggi quotidiani ormai acquisiti e facenti parte del sistema che promuovono stili di vita basati su un egoistico individualismo, modelli errati se visti in un’ottica sociologica di rafforzamento del nucleo sociale primario. L’obiettivo è quindi anche “recuperare” e “dare” il giusto peso: recuperare e far riscoprire un valore, un divertimento, una gioia e la felicità di “sentirsi unici” nel contrastare le paure con le sicurezze, nel dare più equilibrio tra giusti timori, intesi come responsabilità nel proprio ruolo anche di genitore, e certezza della capacità di poter gestire una vita complessa, ma per questo anche più ricca. SOLUZIONI POSSIBILI PREVENZIONE SANITARIA In tale ambito il progetto considera, esclusi i difetti congeniti, tutti gli altri fattori lesivi che possono essere drasticamente ridotti attraverso una opportuna azione di prevenzione, strutturata su una consapevole e corretta informazione oggi ancora largamente insufficiente. Tale prevenzione deve iniziare in epoca infantile-adolescenziale affinché possano essere corretti comportamenti e stili di vita, per evitare effetti lesivi ed irreversibili nell’adulto. In particolare la prevenzione va differenziata per genere: UOMO In epoca neonatale-adolescenziale vanno individuate le malformazioni genitali, il criptorchidismo, le infezioni urogenitali spesso trascurate. Essenziale è la vaccinazione antiparotitica, dato che il virus della parotite, con spiccato tropismo testicolare, può essere causa di orchiti devastanti. 3 Più avanti nell’età, vanno tenuti sotto controllo il varicocele, la pubertà ritardata, le infezioni sessualmente trasmesse, e poi la esposizione a tossici ambientali, l’uso di farmaci, droghe e quant’altro, l’igiene sessuale e gli stili di vita. La prevenzione si deve attuare a due livelli: famiglia, medico. I genitori, oltre a prestare attenzione agli aspetti strettamente medici, devono, insieme agli educatori, stimolare i propri figli al rispetto di norme igienico-morali, sorvegliandone il comportamento ed istruendolo sulla sessualità e la dignità del proprio corpo. Le responsabilità del medico (pediatra, medico di famiglia, medico scolastico, medico sportivo) in questo campo sono assai rilevanti. In effetti, per ignoranza, falso ritegno o altro, è assai difficile che il medico – se non espressamente richiesto – visiti un ragazzo nell’apparato riproduttivo, facendosi sfuggire patologie potenzialmente curabili nell’adolescente, non più nell’adulto. L’unico “filtro” al riguardo era costituito dalla visita di leva (comunque a 18 anni, cioè spesso troppo tardi); ora peraltro abolita nel nostro Paese. Oltre agli aspetti fisici, il medico deve istruire il proprio “paziente” sugli aspetti igienici della vita sessuale, segnalando la pericolosità di droghe lecite e illecite, sull’abuso di alcolici e così via. L’educazione e la prevenzione assumono oltre tutto una importanza fondamentale se si considera che oggigiorno la diagnostica e la terapia in campo andrologico hanno compiuto progressi sorprendenti. Gli strumenti diagnostici attualmente a disposizione permettono di individuare le cause di una sterilità potenziale o attuale, ponendovi in gran parte rimedio con presidi medici o chirurgici, sempre che, come accennato, si intervenga per tempo. Ai fini esemplificativi si rappresentano i fattori di rischio e le relative influenze negative sulla salute nelle tabelle che seguono: Tabella 1: Fattori che riducono la possibilità di concepimento nell’uomo e prevenzione* consumo di tabacco consumo di alcool consumo di farmaci inquinamento dell’ambiente di vita e di lavoro La nicotina riduce gli antioossidanti del plasma seminale L’alcool può sopprimere la spermatogenesi Sulfasalazina, metotrexate, nitrofurantoina, colchicina, chemioterapici (alterano la spermatogenesi; cimetidina, spironolactone (effetti anti-androgeni), alfa-bloccanti, antidepressivi, fenotiazina (blocca l’eiaculazione); betabloccanti, diuretici tiazidici, metoclopramide (causa disfunzione erettile) evitare l’esposizione a: pesticidi, erbicidi, alte temperature e radiazioni, perché possono alterare la spermatogenesi * Fonte dati IIMS 4 DONNA Tabella 2: Fattori che influenzano la fertilità* la età della donna inferiore a 30 anni precedente gravidanza BMI (Body Mass Index) della donna tra 20-30 entrambi i partner non fumatori assunzione di meno di 2 tazze di caffè al giorno assenza di uso di droghe Fattori che riducono la possibilità di concepimento età della donna superiore a 35 anni nessuna gravidanza precedente BMI (Body Mass Index) della donna <20 o >30 uno o entrambi i partner fumatori assunzione di più di 2 tazze di caffè al giorno uso di droghe inquinamento dell’ambiente di vita e di lavoro Fattori che aumentano possibilità di concepimento Tabella 3: Fattori che riducono la possibilità di concepimento nella donna e prevenzione* età della donna superiore a 35 valutazione delle condizioni economiche, sociali e professionali anni che possono ritardare la ricerca della prima gravidanza e individuazione di strategie d’intervento BMI (Body Mass Index) della modificazione dello stile di vita; dieta bilanciata; esercizio regolare donna <20 o >30 PID (Pelvic Disease) Inflammatory individuare i fattori di rischio di PID (attività sessuale precoce e promiscua) e diagnosi precoce di fronte a sintomatologia sospetta inquinamento dell’ambiente di evitare l’esposizione a: steroidi, antineoplastici, metalli e vita e di lavoro; assunzione oligoelementi, insetticidi, erbicidi, additivi e contaminanti sostanze voluttuarie alimentari, sostanze chimiche industriali, etanolo, nicotina, marijuana, eroina, cocaina PREVENZIONE PRIMARIA La prevenzione primaria si attua principalmente attraverso la diffusione di informazioni corrette e conoscenze orientate a rafforzare o modificare comportamenti e stili di vita che influiscono sulla capacità riproduttiva delle persone. La consapevolezza, inoltre, che i modelli sociali proposti non corrispondono ad un valore oggettivo (ad esempio la genitorialità tardiva) ma sono soluzioni scientifiche di casi particolari applicate a modelli di vita che non necessiterebbero di tali strumenti, conferisce ai ragazzi una maggiore responsabilità nel fare scelte di vita che consentano la costituzione di nuclei familiari nuovi vissuti come valori e non come ostacoli alla propria vita. * Fonte dati IIMS 5 L’azione di sensibilizzazione non può che avere come destinatari gli adolescenti, deve partire a livello istituzionale e coinvolgere specialisti (pediatri, adolescentologi, psicologi, ginecologi, etc.) e strutture deputate all’assistenza e all’educazione dei ragazzi (dai consultori alle associazioni e ai centri studi per l’adolescenza). Obiettivi generali (STRATEGICI) di salute Lo scopo è quello di diffondere, tra gli adolescenti ed i giovani, una nuova cultura della genitorialità e della tutela del proprio corpo e della propria salute, in funzione della preservazione della propria capacità procreativa. Ovviamente il linguaggio utilizzato ed i temi trattati saranno diversi a seconda delle età e delle differenze di genere. In ogni caso, per l’intero target l’obiettivo strategico della comunicazione si basa sul messaggio che essere genitori rappresenta un ruolo dinamico che può essere vissuto con soddisfazione, pertanto è importante avere cura di sé per mantenere le capacità per diventarlo. Il progetto è incentrato su una comunicazione multimediale, che coinvolge come protagonisti i giovani e i loro “miti” e sposa Internet e le nuove tecnologie come strumenti per lanciare il messaggio. Il rapporto con il target non sarà però solo virtuale, poiché il progetto sarà presentato sul territorio, nelle scuole medie inferiori e superiori e nelle università (garantendo sempre la tutela della privacy con le necessarie liberatorie e tutto quello che ne conviene a garanzia dei soggetti minori coinvolti), chiedendo agli stessi ragazzi di diventare testimonial del messaggio e di utilizzare i nuovi media per lanciare loro stessi messaggi di sensibilizzazione indirizzati ai coetanei. I ragazzi saranno guidati e formati a diventare portatori e diffusori di informazione corretta. Su tutti i fronti che saranno utilizzati per sviluppare la campagna sarà sempre chiaro ai ragazzi che parliamo la stessa lingua. Mezzi e strumenti privilegiati saranno, conseguentemente, quelli più apprezzati dai giovanissimi, vale a dire internet e l’utilizzo di altri devices (telefonini, ipod, lettori mp3, etc.) con vantaggi notevoli per la forza del messaggio. In questo modo entreremmo dalla porta principale in un segmento molto seguito e frequentato dai giovani. Il dato per noi fondamentale è una strategia che non subisca ulteriormente ma che reagisca di fronte ad un modello di società che tende ad allontanare sempre di più, attraverso paure, insicurezze e soprattutto messaggi e linguaggi sbagliati, un mondo che appartiene ad ognuno di noi. 6 Obiettivi operativi (tattici) di comunicazione L’idea concreta è quella di creare uno spazio attraverso il quale si possano affrontare le tematiche legate al mondo della salute che toccano i ragazzi, i quali però solo attraverso un linguaggio nuovo, che combini messaggio positivo con l’utilizzo dall’enorme risorsa tecnologica oggi esistente, possono diventare protagonisti della stessa campagna di sensibilizzazione e prevenzione. Il progetto di comunicazione e informazione multimediale è infatti finalizzato all’utilizzo delle nuove tecnologie secondo lo standard “Internet 2.0”, ovvero con l’impiego non solo dei tradizionali modi di comunicare il messaggio attraverso una campagna di informazione a tutto raggio (stampa, tv, radio) ma stabilendo tramite un portale multimediale un contatto diretto con i giovani in cui possano venire a conoscenza delle tematiche relative, incontrare specialisti e esperti e soprattutto esprimere le proprie idee diventando protagonisti della stessa informazione. Sul portale ci sarà uno spazio virtuale che ha però un rapporto reale e indiretto con i ragazzi e i professionisti, grazie all’utilizzo di piattaforme video, audio e di sharing (condivisione). TARGET DI RIFERIMENTO Per la prevenzione primaria dell’infertilità i ragazzi tra gli 11 e i 18 anni (popolazione di circa 4.600.000 persone, di cui 2.400.000 maschi e 2.200.000 femmine)* attraverso azioni informative presso le scuole medie inferiori e superiori. Per l’informazione sulla procreazione responsabile giovani dai 19 ai 25 anni (4.650.000 individui di cui 2.300.000 maschi e 2.350.000 femmine)*, attraverso le università il mondo dell’associazionismo e del terzo settore. *(Dati Istat 2003) Categorie professionali – istituzioni professionali coinvolte con i relativi accordi. L’Istituto Italiano di Medicina Sociale lavorerà a questo progetto con il Comitato di indirizzo del Ministero della Salute promuoverà il coinvolgimento dei Ministeri competenti in materia (Pubblica Istruzione, Famiglia, Politiche Giovanili), le società scientifiche di riferimento (Ostetricia e ginecologia, Pediatria, Adolescentologia, Psicologia, etc.), il mondo dell’associazionismo (sezioni giovanili delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative e terzo settore). 7 Ciò al fine di creare un coordinamento di comunicazione centrale sulle tematiche definite dalla Ministra Sen. Livia Turco nel più vasto ambito del patto per la salute di recente emanato nella Legge Finanziaria 2007. METODI DELLA CAMPAGNA La modalità di comunicazione maggiormente idonea agli obiettivi di efficacia della comunicazione preventiva, considerato il target di riferimento (ragazzi da 11 a 25 anni) è Internet. Considerata, la sua entità, le sue caratteristiche, la sua distribuzione geografica e soprattutto il tipo di messaggio che si intende veicolare e verificato il budget disponibile si è inteso che sarà indicato un portale adeguato alla comunicazione su internet quale unico veicolo attualmente presente in Italia che consenta la comunicazione adeguata in tema di lotta alla sterilità ed infertilità giovanile. Attraverso l’utilizzo del portale si avrà la capacità di poter agire sulle innovative piattaforme di Internet 2.0 – campo d’azione del modo di comunicare tipico del mondo giovanile. In tale contesto il ricorso a questo tipo di canale consente la immediatezza del messaggio e l’abbattimento dei costi di distribuzione del messaggio stesso che nella normale accezione di pianificazione media comporterebbe una spesa insostenibile. All’interno del portale vi saranno prodotti innovativi sia dal punto di vista informativo che giornalistico con le caratteristiche combinate come già riferito per target, messaggio e budget. MODALITA’ DI AVVIO DELLA CAMPAGNA E CRITERI DI PIANIFICAZIONE MEDIA Sarà preliminarmente costituito un gruppo di lavoro con i rappresentanti delle istituzioni ed enti coinvolti nel progetto. Una volta definito nel dettaglio la strategia di comunicazione. La campagna avrà inizio con l’organizzazione di incontri presso Istituti scolastici (scuole medie inferiori e superiori) scelti a campione su tutto il territorio nazionale (nord, centro e sud), durante i quali sarà presentata la campagna da esperti di diverse discipline (psicologi, andrologi, ecc.), per quanto attiene gli aspetti scientifici, e comunicatori per quanto attiene il portale e la sua utilizzazione. STRUMENTI DI COMUNICAZIONE UTILIZZATI Portale Internet 8 - Web tv Contenitore di tutto il materiale informativo/promo-pubblicitario prodotto - NEWS Notiziario quotidiano dedicato al tema - VIDEO CONFERENZE/EVENTI/INCONTRI Riproposizione integrale sul portale, in modo tale che possa essere accessibile anche a chi non era presente agli eventi - VIDEO PRODUZIONI RAGAZZI COINVOLTI NEL PROGETTO In ogni scuola raggiunta - BANNER Spazi su piattaforme internet dedicate al mondo giovanile, femminile e specialistiche - INVIO ON LINE DI MATERIALE PUBBLICITARIO E GRAFICO A tutti i soggetti coinvolti nel piano di comunicazione e informazione (specialisti, giovani, professori, genitori, etc.) Promozione informativa della campagna - Notiziario di agenzia giornalistica sul tema indirizzato a tutti gli utenti. Testate giornalistiche nazionali e locali (televisioni, radio, stampa), Istituzioni (Parlamento, Governo, Quirinale, etc.), Enti locali ( - Eventi e convegni con location in tema - Produzione grafica per il coinvolgimento dei ragazzi sul portale Internet - Materiale informativo per le scuole (Produzione e distribuzione Cdrom contenenti presentazione del sito e dell’intero progetto) - Forum giornalistici Rivolti ad adulti, con partecipazione di esperti e il coinvolgimento di società e enti - Organizzazioni incontri eventi sul tema nelle singole scuole - Spazi informativi-redazionali su giornali, radio e tv rivolti ai giovani - Spazi informativi-redazionali su giornali femminili, giovanili e scientifici - Gestione ufficio stampa e relazioni esterne su piano nazionale di tutti gli eventi prodotti - Pubblicizzazione della campagna su altri eventi (concerti, partnership con MTV, etc.) FORMATO 9 La campagna su internet possiede il formato di un Banner che, girando non solo sui siti istituzionali (Ministero e Istituto) ma anche e soprattutto nella rete dei bloggers e dei siti sviluppati dagli stessi ragazzi, consente l’acquisizione da parte dell’utente dell’accesso gratuito ed esclusivo a pagine sulle quali può uploadare qualsiasi tipo di contenuto filtrato da un equipe di psicologi e giornalisti. PIANIFICAZIONE TEMATICHE I contenuti della Campagna informativa unidirezionale saranno indicati dagli esperti medici individuati dal Ministero della Salute, direzione generale della Comunicazione e dalla direzione generale dell’Istituto Italiano di Medicina sociale. I contenuti che si renderà necessario sviluppare in comunicazione bidirezionale, a seconda delle diverse esigenze espresse di volta in volta dai ragazzi (che quindi saranno protagonisti nella definizione della problematica inerente il tema trattato), saranno sviluppati con psicologi, giornalisti, esperti, operatori sanitari e specialisti. CRITERI DI PROGRAMMAZIONE Il responsabile scientifico individuerà gli esperti dei vari settori della campagna, sentito il comitato ministeriale e considerata la caratterizzazione della popolazione interessata dalla campagna. CONTENUTO DEL MESSAGGIO Il messaggio sarà chiaro ed efficace in quanto saranno fornite le indicazioni sanitarie di prevenzione (rischio e stili di vita); coerente in quanto tratto dalle linee guida del Ministero della Salute; bidimensionale in quanto saranno trasmessi i valori positivi della procreazione responsabile nonostante il tasso di natalità sia basso in Italia a causa dell’infertilità in parte generata da danni evitabili; razionale in quanto gli aspetti emozionali ed informativi saranno supportati da esperti e specialisti. IL MESSAGGIO 10 Il messaggio multidisciplinare, comprensivo di tutti gli aspetti sanitari e di quelli psicologici, riguarderà sia la motivazione a stili di vita per la tutela della salute propria e altrui, sia la conoscenza delle problematiche legate alle diverse età. In tal modo gli utenti saranno guidati a navigare secondo principi di conoscenza, strutturata su livelli gerarchici di approfondimento o verso un sistema anglosassone orientata al problem solving. TONO E LINGUAGGIO La comunicazione che si instaura con la realtà giovanile si basa sull’utilizzo del linguaggio innovativo che passa attraverso strumenti come: internet, telefonia mobile, movie, musica e tutti i nuovi devices che sono alla portata del target di riferimento. Il linguaggio sarà pertanto semplice, familiare, spontaneo, fresco e motivante all’azione. AFFIDAMENTI / APPALTI L’Istituto affiderà la realizzazione degli spazi informativi sul portale internet, che per specificità e unicità di prodotto editoriale multimediale rappresenta l’unico strumento idoneo a raggiungere l’obiettivo. Considerati i tempi di realizzazione della campagna ed il budget assegnato che esige valutazioni di economicità nell’assegnazione dell’incarico – avvio entro i primi mesi dell’anno 200. Nella voce di spesa allegata al piano sono indicati i costi reali. TEMPI DI REALIZZAZIONE Il progetto nel suo complesso sarà realizzato in un anno a partire presumibilmente, dal I° marzo e secondo la pianificazione temporale prevista dal cronogramma fornito in allegato . Per quanto riguarda la pianificazione temporale delle iniziative descritte si rimanda alle determinazioni del gruppo di lavoro sopracitato. RISULTATI ATTESI In correlazione agli obiettivi prefissati dal progetto ci si attende attraverso l’utilizzo dei mezzi di diffusione previsti (portale, materiale informativo, spot radiofonici, coinvolgimento degli operatori) di raggiungere ai fini informativi un’utenza variabile tra 1 e 2 milioni di persone. Il progetto presentato, basato sulla comunicazione via web, è articolato in maniera tale da avere già in sé gli strumenti sia di riscontro del target che via via si raggiunge, che di misurazione dell’efficacia della comunicazione, in maniera da modificare la comunicazione in corso d’opera a seconda del feedback ricevuto. 11 I più recenti dati di cronaca rilevano che orami anche i giovani di età compresa tra i 10 ed i 14 anni conoscono le modalità di accesso e navigazione su internet e prediligono internet come strumento primario di comunicazione. Ciò detto è fondamentale considerare il collegamento diretto ad altri grandi portali affinchè garantisca un enorme numero di accessi da altri portali e “spazi” frequentati dai giovani. Inoltre dobbiamo considerare che le modalità di contatto del target risiedono anche negli incontri diretti nelle scuole: attraverso questa modalità si attua un tam tam che consente ai giovani la conoscenza diretta ma anche e soprattutto li rende protagonisti attivi dell’informazione attraverso la loro stessa partecipazione alla diffusione dell’informazione corretta, diventando cioè essi stessi portatori di contenuti (inserimento di propri files audio e video girati con l’aiuto di professionisti e filtrati da esperti psicologi e della comunicazione e delle tematiche trattate). PIANO FINANZIARIO COSTO TOTALE DEL PROGETTO Personale impiegato e 1.000.000,00 consulenti – esperto 30.000,00 * animatore – comitato 5.000,00 ** Acquisizione di un prodotto editoriale giornalistico 815.000,00 multimediale, spazi redazionali e pubblicitari esclusivi con produzione di supporti e materiale informativo ad hoc. Missioni scuole – costo trasferta 50.000,00 *** Meetings/eventi scuole – costo consulente 100.000,00 **** * costo consulenza sul portale € 150,00 /h x h. 200 = € 30.000,00 ** costo gettone di presenza membri del comitato = € 5.000,00 *** costo delle missioni nelle scuole n. 400 incontri x € 125,00 = € 50.000,00 **** costo delle missioni nelle scuole n. 200 scuole x 2 incontri ciascuna = 400 incontri x € 250,00 = € 100.000,00 IMPIANTO DI MONITORAGGIO DEL PROGETTO PORTALE INTERNET 12 Rilevazione attraverso sistemi di statistiche, utilizzando contatori ad hoc che forniscono numeri relativamente a: - Visitatori unici - Pagine viste - Tempo di permanenza - Referral (provenienza degli utenti) - Registrazione utenti ATTIVITA’ SUL TERRITORIO (GIOVANI – SPECIALISTI – STRUTTURE) Per ogni soggetto coinvolto nel progetto, dalle scuole ai centri d’ascolto, dalle università agli studi medici, si produrrà una tabella con i dati relativi al numero di contatti raggiunti. RENDICONTAZIONE DEL PROGETTO - rendicontazione tecnica in itinere trimestrale Il rapporto tecnico indicherà le azioni svolte nel trimestre di riferimento per monitorare l’avanzamento del progetto stesso rispetto al cronogramma generale. - rendicontazione finanziaria in itinere il rapporto finanziario indicherà descrittivamente le spese sostenute nel periodo di riferimento. - relazione tecnica e finanziaria finale Al termine stabilito per il progetto (1 anno) il responsabile provvederà alla stesura e all’invio al Direttore di una relazione tecnica, in cui saranno descritte le azioni svolte, i risultati raggiunti, confrontandoli con gli obiettivi previsti nel progetto. Saranno inoltre indicate le eventuali criticità riscontrate nell’attuazione del progetto che abbiano in qualsiasi modo reso più problematico lo svolgimento dello stesso. A tale relazione sarà allegata una relazione finanziaria, compendio delle rendicontazioni periodiche, indicate nel piano finanziario. 13