Regione Abruzzo – Direzione Opere Pubbliche e Protezione Civile Servizio Previsione e Prevenzione dei Rischi EDILIZIA SCOLASTICA E RISCHI TERRITORIALI OGGETTO: U.A.S. Indirizzo: Comune: Distretto: Provincia: Squadra: Relazione Scuola I.T.C. “SILVIO SPAVENTA” I.I.S. “SILVIO SPAVENTA” CHIS00600V VIALE DELLA STAZIONE ATESSA 10 CHIETI S31141 Data: 03/05/2004 CHTD006015 PREMESSA Nell'ambito del progetto pilota denominato "Edilizia scolastica e rischi territoriali" il team S31141 ha effettuato n° 1 sopralluogo presso il complesso scolastico sito nel Comune di Atessa ( CH ), Viale della Stazione n° 9 in data 03/05/2004 La scuola in oggetto condivide il sopracitato complesso scolastico con la scuola IPSSC “Silvio Spaventa”. IL COMPLESSO SCOLASTICO descrizione: la scuola oggetto di rilievo, di proprietà della Provincia è composta da n. 3 unità edilizie denominate per convenzione con le lettere maiuscole dell’alfabeto. Dette unità si configurano, all’interno del complesso scolastico, come porzioni di edificio separati l’uno dall’altro da giunto tecnico. L’unità edilizia “A”, edificata nell’anno 1994 presenta n. 3 piani abitabili senza sottotetto, si sviluppa per un altezza media interpiano di 3,5 m ed una superficie coperta di 416 mq. La struttura verticale è del tipo telai in calcestruzzo armato. Gli orizzontamenti sono costituiti da lastre autoportanti del tipo “SPIROLL” con cordoli a tutti i livelli . La copertura è, dal punto di vista tipologico, piana con struttura portante del tipo “SPIROLL” con cordolo in c a . Ha pilastri gettati in opera in c a e travi del tipo “REP” che sostengono i solai prefabbricati. L’unità edilizia “B”, edificata nell’anno 1994 presenta n. 4 piani abitabili senza sottotetto, si sviluppa per un altezza media interpiano di 3,7 m ed una superficie coperta di 777 mq. La struttura verticale è del tipo telai in calcestruzzo armato. Gli orizzontamenti sono costituiti da lastre autoportanti del tipo “SPIROLL” con cordoli a tutti i livelli . La copertura è, dal punto di vista tipologico, piana con struttura portante del tipo “SPIROLL” con cordolo in c a . Ha pilastri gettati in opera in c a e travi del tipo “REP” che sostengono i solai prefabbricati. L’unità edilizia “C”, edificata nell’anno 1994 presenta n. 1 piano abitabile senza sottotetto, si sviluppa per un altezza media interpiano di 6,8 m con superficie coperta di 540 mq. La struttura verticale è del tipo telai in calcestruzzo armato. La copertura è, dal punto di vista tipologico, piana con tegoloni autoportanti del tipo “pigreco” con cordolo c a . All’interno del complesso scolastico si svolgono esclusivamente funzioni attinenti alle attività didattiche della scuola in oggetto e dell’ IPSSC scuola contenuta nel complesso scolastico. Il numero di utenti mediamente presenti nell’arco della giornata tipo all’interno del complesso stesso e di n. 360 tra studenti, personale docente, personale non docente e altri ; di cui n. 225 riferibili alla scuola in oggetto, n. 135 riferibili alla scuola IPSSC contenuta nel complesso scolastico. criticità: al momento del sopralluogo sulla struttura portante si è rilevato un quadro fessurativo esteso per il 20% del complesso scolastico e un livello massimo del danno valutato di lieve entità. Si consiglia comunque di tenere sotto controllo il quadro fessurativo riportato negli appositi allegati (modello scheda lesione) per evidenziare eventuali evoluzioni del quadro stesso. Sulla base della documentazione fornita dell’ufficio tecnico comunale e dalle indagine svolte non si evidenziano criticità riguardanti le unità edilizie “A” e “B” afferenti il complesso scolastico, per quello che riguarda gli indicatori diretti dei rischi e nel particolare, il fabbricato non ha subito interventi di emergenza, non sono intervenute trasformazioni che hanno dato luogo a importanti incrementi di carico e riduzioni di resistenza sulle strutture, non sono intervenuti incrementi significativi dei sovraccarichi di esercizio o variazioni di destinazione d’uso, non sono state eseguite opere di scavo. Si rileva nell’unità edilizia “C”, la presenza di elementi non strutturali male ammorsati nella palestra e, precisamente i lampioni posizionati sul soffitto con vetri rotti. Gli arredi all’ interno dei locali e nei percorsi interni (scaffalature, librerie, archivi, ecc. di altezza superiore a m 1,50) non sono stabilmente ancorati alle pareti ed non esiste uno spazio adeguato tra le vetrate ed i banchi (almeno un mezzo dell’altezza delle vetrate). Altre criticità notate durante il sopralluogo: la scala di emergenza che immette in uno spazio stretto e lungo tra l’edificio e il muro di contenimento nella parte posteriore dell’edificio, non permettendo una buona fruibilità, ed i bagni non funzionanti al piano terra dell’unità edilizia “B”. IL SITO descrizione: l’area su cui sorge il complesso scolastico, con estensione di 2400 mq, si trova nei pressi dell’ex stazione ferroviaria e precisamente ai piedi di una scarpata che alla sua base è stato costruito un muro di contenimento in c a del tipo a mensola. La scarpata , sul retro dell’edificio, divide il parcheggio coperto dalla sottostante scuola che presenta nella parte anteriore un’area recintata adibita a parcheggio per la scuola. La scuola è servita da una strada secondaria a doppio senso di marcia con accesso non agevole perchè è spesso intralciato dalle auto in sosta su entrambi i lati creando difficoltà ad eventuali mezzi di soccorso. Essa ha, dal punto di vista morfologico, una configurazione di tipo versante e presenta n. 1 accesso carrabile di 6,5 m. criticità: sulla base della documentazione fornita dall’ufficio tecnico comunale e delle indagini svolte si evidenziano criticità per quello che riguarda gli indicatori indiretti dei rischi d’area ove sorge il complesso scolastico e, nel particolare, durante il colloquio con il Dirigente scolastico si è venuti a conoscenza che nel gennaio 2003 si è verificato un movimento franoso che ha causato la distruzione di una parete perimetrale dell’istituto e precisamente la zona wc. Il muro di sostegno che salvaguardia quasi tutto il semiperimetro a monte della scuola, non ha subito danni dal movimento franoso, ma è stato in alcuni tratti scavalcato dal materiale franato. Il fenomeno si è verificato, come menziona il Direttore scolastico dopo due giorni continui di forti acclività e, sembra che il terreno franato, sia terreno di riporto non compattato messo per allargare la strada antistante il parcheggio coperto. Dopo l’accaduto è stata eseguita una campagna di indagine geognostica, costituita da due sondaggi a rotazione con carotaggio continuo, promossa al fine di stabilire con precisione le caratteristiche litologiche e sedimentologiche dei terreni affioranti nell’area (vedasi relazione geologica allegata). Si sta provvedendo al consolidamento della scarpata. Inoltre si evince, nella relazione geologica che il versante negli ultimi anni è stato interessato da movimenti franosi lenti, di tipo “creep” e da repentivi movimenti, come quello verificatosi nel gennaio 2003 descritto precedentemente. Il territorio di Atessa e, in particolare l’area dove sorge il complesso scolastico è a rischio idrogeologico elevato R3 e, molto elevato R4 D.L. 180/98. Dati di Vulnerabilità Unità Edilizia A B C Indice di Classe Vulnerabilità danno Strutturale (Da) (VS) A A A B0 B0 A9 di Indice di Vulnerabilità di Area (VA) 36 36 36 Indice Rischio Sismico (IRS) .14E-01 .18E-01 .56E-02 di Probabilità Frazione di collasso utenti annuo (Pca) esposti (Ue) .21E-03 .21E-03 .21E-03 0.30 0.31 0.15 di Danno presunto (D95) 0.17 0.17 0.17 Note esplicative L’indice di vulnerabilità strutturale (Vs) descrive la propensione dell’edificio a subire danni in occasione di un terremoto. Negli edifici con struttura portante in muratura varia da 0 a 100. Se è minore di 20 la vulnerabilità è bassa (B); se è maggiore di 80 la vulnerabilità è alta (A); tra 40 e 60 è media (M). Per gli edifici con struttura portante in c.a la vulnerabilità strutturale è indicata direttamente con una lettera corrispondente al livello: alto (A), medio-alto (MA), medio (M), medio-basso (MB), basso (B). Essendo valutato solo sulla base di caratteristiche intrinseche della struttura è necessario correlarlo all’intensità del terremoto atteso nel sito per avere informazioni sulla reale possibilità che i danni avvengano: a vulnerabilità alta, per esempio, può corrispondere un rischio basso se l’edificio sorge in un sito con terremoti attesi di bassa intensità. Il parametro D95 quantifica il danno presunto per effetto di un terremoto atteso nel sito con periodo di ritorno di 95 anni. Valore nullo di D95 significa assenza di danno; valore pari a 1 significa crollo completo. Il periodo di ritorno considerato è quello utilizzato per le verifiche allo stato limite di danno nella normativa vigente. Il parametro Classe di Danno (Da) è una sintetica descrizione dell’attuale consistenza e diffusione del danneggiamento nell’edificio. La lettera A indica nessun danno. Le lettere B, C, D ed E corrispondono rispettivamente a danno lieve, medio, grave e gravissimo. La lettera F indica danno totale. Il numero che segue la lettera indica l’estensione in termini percentuali: 0 indica estensione massima del 10%, 1 estensione massima del 20% e così via fino a 8 che indica estensione massima del 90%. Il numero 9 indica estensione superiore al 90%. Per esempio, la sigla C2 indica un danno medio per una estensione massima del 30%. L’indice di vulnerabilità di area (Va) tiene conto delle condizioni ambientali del sito dove sorge la scuola e varia da 0 a 100. Se è minore di 10 la vulnerabilità è bassa; se è compreso tra 10 e 19 la vulnerabilità è media; se maggior o uguale a 20 sono richiesti accertamenti più approfonditi. Questo indice attualmente non è correlabile all’intensità del terremoto atteso nel sito. L’indice di rischio sismico (Irs) è il prodotto della probabilità di collasso annuo e del numero di vittime atteso. La probabilità di collasso annuo (Pca) può essere vista come frazione di un insieme di edifici tutti identici che crollerebbe ogni anno per effetto del terremoto atteso nel sito. Oppure, l’inverso della probabilità rappresenta il numero di anni durante i quali l’edificio riuscirebbe a sopravvivere senza crolli provocati dai terremoti atteso. Il numero di vittime atteso è un parametro che dipende dal tipo di utenti che occupano l’edificio e dai percorsi che questi devono fare per salvarsi da un crollo. Si tratta quindi di un parametro indipendente dalle prestazioni sismiche dell’edificio che evidenzia il numero di utenti oggettivamente deboli (bambini e disabili); il percorso è dato dal numero di piani dell’edificio e dalla larghezza della strada prospiciente. In tabella è riportato il numero di utenti totale (Nut), la frazione di utenti esposti (Ue)(rapporto tra numero di vittime atteso e Nut) ed il rischio sismico complessivo. L’indice di rischio definito in questo modo ha un valore convenzionale; malgrado ciò, può essere considerato un utile strumento per definire graduatorie, la cui validità è certificata dalla considerazione dei principali fattori di rischio sismico e dall’omogeneità di valutazione degli ste