Come V i a n d a n t i alla R i c e r c a della V e r i t à
INTRODUZIONE:
Questo momento di preghiera è ispirato dal desiderio di seguire Gesù e capire
chi Egli veramente è per me… dallo scoprire il senso della mia vita in relazione a
quello dei miei amici. L’ambiente presenta un sandalo, la parola di Dio, delle luci
e le ombre che il cammino presenta, le difficoltà della vita e del vivere come Gesù
insegna. Difficoltà superabili nella preghiera, nell’aiuto fraterno; vivendo il senso
della comunità, dello stare insieme; avendo Gesù come amico fidato tutto si
affronterà con coraggio e senza ripensamenti. Certo è che la fede non la si
impara, bisogna viverla per poterne assaporare le ricchezze; alimentarla con la
preghiera, i sacramenti. Noi adesso preghiamo, ci mettiamo in relazione con
Gesù, ascoltando la sua Parola, l’unica capace di sostenerci nella nostra storia
quotidiana nel testimoniare l’amore, la pace, la gioia; riversando nei nostri cuori
grazia in abbondanza.
Canto iniziale: Vieni, vieni Spirito d’amore
Vieni, vieni, Spirito d’amore, ad insegnar le cose di Dio, vieni, vieni, Spirito di
pace, a suggerir le cose che lui ha detto a noi.
1. Noi ti invochiamo spirito di Cristo, vieni tu dentro di noi. Cambia i nostri occhi,
fa che noi vediamo la bontà di dio per noi.
2. Vieni, o Spirito dai quattro venti e soffia su chi non ha vita vieni, o spirito e
soffia su di noi, perché noi riviviamo.
3. Insegnaci a sperare, insegnaci ad amare insegnaci a lodare Iddio insegnaci a
pregare, insegnaci la via, insegnaci tu l’unità.
SALMO 138 (cori alterni)
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Signore tu mi scruti e mi conosci, tu sai quando seggo e quando mi alzo.
Penetri da lontano i miei pensieri, mi scruti quando cammino e quando
riposo. Ti sono note tutte le mie vie; la mia parola non è ancora sulla lingua
e tu, Signore, già la conosci tutta. Alle spalle e di fronte mi circondi E poni su
di me la tua mano. Stupenda per me la tua saggezza, troppo alta e io non la
comprendo.
Dove andare lontano dal tuo Spirito, dove fuggire dalla tua presenza? Se
salgo in cielo, là tu sei, se scendo negli inferi, eccoti. Se prendo le ali
dell’aurora per abitare all’estremità del mare, anche là mi guida la tua mano
e mi afferra la tua destra.
Se dico: “almeno l’oscurità mi copra e intorno a me sia la notte”: nemmeno
le tenebre per te sono oscure, e la notte è chiara come il giorno; per te le
tenebre sono come luce.


Sei tu che hai creato le mie viscere, e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
Ti lodo perché mi hai fatto come un prodigio; sono stupende le tue opere tu
mi conosci fino in fondo.
Scrutami, Dio, e conosci il mio cuore, provami e conosci i miei
pensieri: vedi se percorro una via di menzogna e guidami sulla via
della vita.
DAL VANGELO SECONDO LUCA
13 Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un
villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, 14 e
conversavano di tutto quello che era accaduto. 15 Mentre discorrevano e
discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. 16 Ma i
loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. 17 Ed egli disse loro: “Che sono questi
discorsi che state facendo fra voi durante il cammino? ”. Si fermarono, col volto
triste; 18 uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: “Tu solo sei così forestiero in
Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni? ”. 19
Domandò: “Che cosa? ”. Gli risposero: “Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno,
che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; 20
come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare
a morte e poi l’hanno crocifisso. 21 Noi speravamo che fosse lui a liberare
Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute.
22 Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al
sepolcro 23 e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto
anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. 24 Alcuni dei nostri
sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le donne, ma lui non
l’hanno visto”.
25 Ed egli disse loro: “Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei
profeti! 26 Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per
entrare nella sua gloria? ”. 27 E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò
loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. 28 Quando furon vicini al
villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. 29 Ma
essi insistettero: “Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino”.
Egli entrò per rimanere con loro.
30 Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo
spezzò e lo diede loro. 31 Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma
lui sparì dalla loro vista. 32 Ed essi si dissero l’un l’altro: “Non ci ardeva forse il
cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava
le Scritture? ”. 33 E partirono senz’indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove
trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, 34 i quali dicevano:
“Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone”. 35 Essi poi riferirono ciò
che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il
pane.
Commento:
Il Signore, come ha promesso ci accompagna con il dono del suo Spirito che ci
spiegherà ogni cosa, ci insegna a pregare e ad interpretare ogni cosa Dio vuole
da noi e come meglio possiamo servire la storia dei piccoli e dei poveri, degli
amici che ci stanno dinanzi. Non dimentichiamo mai che il Signore Gesù è il
nostro vero Maestro interiore… Egli ci raggiunge anche attraverso le porte
chiuse delle nostre paure e delle nostre debolezze perché è il Vivente e ha il
desiderio che ogni vita in Lui viva in eterno… che possiamo sperimentare con
Lui relazioni autentiche e durature sui sentieri della storia.
•
Dal Progetto Formativo di Ac: “Perché sia formato Cristo in voi”.
UNITARIETA’-> la famiglia: la famiglia che deve camminare insieme, cioè tutti i
gruppi vivono come in una sola e grande famiglia.
+ SCELTA ASSOCIATIVA -> la tessera dell’Ac di quest’anno.
In associazione, cioè insieme
Il carisma dell’AC è comunitario: non si vive isolatamente, ma insieme, in una
testimonianza corale ed organica che prende per noi la forma dell’associazione.
La scelta democratica è la forma che abbiamo scelto per costruire un’esperienza
che nasca dal contributo di tutti e si avvalga della partecipazione di
ciascun aderente. L’essere associazione impegna a camminare
nell’unità e a fare famiglia: per la Chiesa, segno di comunione e di
amore; per ogni persona, tirocinio di socialità, con la sua esigenza di
concorrere a realizzare obiettivi comuni e con la disciplina che essa
esige perché si possa camminare insieme, tenendo conto delle
esigenze e del passo degli altri. Ma anche tirocinio di vita ecclesiale,
che chiede la tensione all’unità, all’integrazione, alla testimonianza
di quella comunione che è dono e impegno e che esige di tramutarsi
in percorsi che realizzano una fraternità senza confini. Il vivere
insieme contribuisce ad elaborare in modo concreto il profilo spirituale ed
ecclesiale del laico di AC . Quell’identità associativa emerge dall’esperienza. Essa
è frutto del vivere aperto e creativo di un gruppo di persone che, avendo assunto
insieme il carisma dell’AC, hanno scelto la comunicazione, lo scambio, il dialogo.
Questo non solo arricchisce le singole persone, ma consente di elaborare
atteggiamenti comuni di fronte alla realtà, sensibilità condivise, accenti che
ritornano con insistenza nei pensieri e nello stile delle persone di AC.
Insieme preghiamo:
Signore Gesù, accompagnaci nel cammino della vita. In questo cammino non
farci mai mancare lo Spirito Santo perché possiamo giungere alla Verità. Donaci
coraggio e forza perché possiamo scegliere in modo decisivo.
Aiutaci a camminare insieme a te, affinché leggiamo la nostra vita e la realtà con
occhi limpidi e cuore puro: necessarie condizioni per il vero discernimento
cristiano.
G: Il Signore ci benedica, ci sostenga nel cammino e ci conduca insieme ai nostri
cari alla vita eterna. AMEN
Canto finale: Salve Regina
Salve Regina, Madre di misericordia, vita dolcezza speranza nostra salve. Salve
Regina. (bis) A te ricorriamo esuli figli di Eva, a te sospiriamo, piangenti in
questa valle di lacrime.
Avvocata nostra, volgi a noi gli occhi tuoi, mostraci dopo questo esilio, il frutto
del tuo seno Gesù.
Salve Regina, Madre di Misericordia, o Clemente, o Pia, o dolce Vergine Maria.
Salve Regina. Salve Regina. Salve. Salve.